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05/08/13

prevenire gli errori nella gestione dei farmaci e della terapia

clip_image002prevenire gli errori nella gestione dei farmaci e della terapia
Gli eventi avversi dovuti ad errori in corso di terapia farmacologica sono la causa di danno  più frequente nei pazienti ospedalizzati; possono verificarsi durante tutto il processo di  gestione del farmaco e pertanto ai fini della prevenzione si deve prendere in considerazione  l’intero sistema di gestione delle terapie. Questi eventi, prevenibili ed evitabili, vanno differenziati dalle reazioni avverse ai farmaci

15/07/13

Piccolo vademecum dei diritti infermieristici

clip_image002 Piccolo vademecum dei diritti infermieristici

Scritto da Eugenio Cortigiano
In questo piccolo, incompleto e costantemente aggiornato elenco sono illustrati alcuni diritti fondamentali degli infermieri.
Sono diritti semplici, chiaramente espressi nei contratti e nelle leggi, dove è possibile infatti saranno indicati i riferimenti legislativi, e per ottenere che questi diritti vengano applicati non servono complicate e lunghe discussioni con le Direzioni sanitarie,

08/04/13

Poster sulla gestione del dolore nel bambino: il comunicato stampa

Poster sulla gestione del dolore nel bambino: il comunicato stampa

Il dolore pediatrico, c'è e va curato:
il nuovo "Poster sulla gestione del dolore nel bambino" spiega perché
e come


Il Poster, realizzato con il contributo incondizionato di Angelini, rappresenta una semplice ed efficace guida alla valutazione del dolore. L'iniziativa, patrocinata dal Ministero della Salute, prevede la distribuzione di 10.000 copie del Poster ai pediatri di famiglia e ospedalieri.

Milano, 25 marzo 2013 - In Italia si stima che più dell'80% dei ricoveri in ambito ospedaliero pediatrico sia dovuto a patologie che presentano, fra i vari sintomi, anche dolore[1]. Nonostante questa situazione il dolore del bambino continua a essere oggetto di un'attenzione limitata con un conseguente peggioramento della prognosi attuale e futura per il piccolo paziente e della qualità della vita del bambino e della famiglia.

28/03/13

Pronto Soccorso. Le indicazioni del ministero per un Triage efficiente e funzionante

clip_image002                                                                                                    Pronto Soccorso. Le indicazioni del ministero per un Triage efficiente e funzionante
 
Tutte le indicazioni per evitare "codici d'accesso sottostimati rispetto alla condizione clinica e al rischio evolutivo". Individuazione certa dei protocolli, identificazione del paziente, rivalutazione degli utenti in attesa, formazione del personale e cura per l'ambito logistico-strutturale.

16/01/13

RESPONSABILITA’ INFERMIERISTICA NELL’EDUCAZIONE DEL PAZIENTE DIABETICO INSULINO TRATTATO

clip_image002"RESPONSABILITA’ INFERMIERISTICA NELL’EDUCAZIONE DEL PAZIENTE DIABETICO INSULINO TRATTATO"

 
INTRODUZIONE
Il diabete mellito è una malattia metabolica cronica, difficile d’affrontare e risolvere, perché spesso "complicato". L’attuale contesto sanitario chiede ai diversi livelli istituzionali di operare scelte sulle priorità di intervento e sugli obiettivi delle politiche sanitarie in un’ottica di razionalizzazione economica.

04/01/13

ASPETTI GIURIDICI E PROFILI DÌ RESPONSABILITA’ NEL TRIAGE DÌ PRONTO SOCCORSO OSPEDALIERO

clip_image002[1]ASPETTI GIURIDICI E PROFILI DÌ RESPONSABILITA’ NEL TRIAGE DÌ PRONTO SOCCORSO OSPEDALIERO
I pronto soccorso ospedalieri sono, come è noto, oberati da richieste di prestazioni non sempre proprie. La tendenza, di carattere internazionale, consiste in un aumento annuo di prestazioni o soccorso stimato intorno all'otto per cento. I motivi di tale costante aumento vengono fatti
risalire a una serie congiunta di fattori quali la crisi della figura dei medico di medicina generale, l'insufficiente risposta che può dare la sanità extra ospedaliera, la possibilità di esentare la prestazione dalla compartecipazione alla spesa (ticket).!"

28/11/12

L'Errore Terapeutico in Pediatria

Pediatria
Sezione di Farmacovigilanza per il Pediatra

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L'Errore Terapeutico in Pediatria


Prof.ssa Adriana Ceci, Dipartimento Di Farmacologia e Fisiologia Umana, Università di Bari
Definizione: Si definisce 'errore terapeutico' l'evento derivante da un errore nelle diverse fasi della preparazione, prescrizione, distribuzione, somministrazione o monitoraggio di un medicamento.
Estensione del fenomeno:
  • dopo aver calcolato che l'errore terapeutico 'uccide ogni anno da 44.000 a 98000 Americani (BMJ 1999, 319:1519) l'FDA ha dedicato a questo problema un pubblico dibattito e avviato una seria riflessione; (1)

29/10/12

Quando il bambino dice “no”: l’esperienza delle infermiere di fronte al bambino che si oppone alle procedure

clip_image002 Quando il bambino dice “no”: l’esperienza delle infermiere di fronte al bambino che si oppone alle procedure


Michael Lloyd, Gary Urquhart Law, Alison Heard, Biza Kroese.
Giornale Italiano di Scienze Infermieristiche Pediatriche, Volume 1 (2009), Numero 1, pag. 26-30
L’essere sottoposti a procedure mediche invasive può essere una esperienza devastante per alcuni bambini e per i loro genitori. L’impatto sugli operatori che eseguono la procedura e che a volte devono contenere il bambino che si oppone, è un ambito di ricerca trascurato. L’angoscia e le strategie di coping dei bambini vengono influenzate da chi assiste alla procedura ed è quindi importante capire come gli infermieri reagiscono in queste situazioni.
Scopo: Indagare sulle esperienze degli infermieri coinvolti nello svolgimento di procedure invasive su bambini che le rifiutano.


Metodo: I partecipanti sono stati selezionati in modo casuale dalle liste del personale di un ospedale inglese. La raccolta dei dati è stata fatta tramite interviste qualitative non strutturate a dieci infermieri pediatrici e attraverso due focus group. Le teorie scaturite da ogni intervista sono state esaminate e validate con i partecipanti nelle interviste successive e infine nei focus group.


Risultati: Le esperienze più frequentemente riportate dai partecipanti sono state “sentirsi turbati” e “sentirsi sotto stress” dovuti ad alcuni aspetti della procedura, perchè il bambino o i suoi genitori erano agitati, oppure perché la procedura non andava a buon fine. I protocolli disponibili riguardanti le modalità di svolgimento delle procedure a tutela del bambino -come ad esempio il limite al numero di tentativi per svolgere una procedura difficile- tutelano anche gli operatori poichè forniscono loro uno strumento per la gestione delle emozioni durante la procedura. Poter spiegare al bambino e ai suoi genitori la procedura e il perchè è necessaria, ottenere il loro consenso per determinate procedure come la contenzione e avere tempo per preparare in modo adeguato il bambino alla procedura, sono aspetti che contribuiscono a ridurre la possibilità di insuccesso nell'esecuzione della procedura stessa e quindi riducono il rischio che l’infermiere sia coinvolto emotivamente da un bambino angosciato.


Conclusione: Gli infermieri che assistono bambini che non vogliono sottoporsi a una procedura vivono emozioni negative che però, per una combinazione di fattori protettivi e di strategie di coping sono di breve durata. È necessaria ulteriore ricerca per capire l’esperienza dei medici e degli infermieri che lavorano al di fuori dell’ambiente pediatrico e che quindi possono non avere lo stesso supporto e protezione dei colleghi ospedalieri.

FONTE: http://www.sisip.it/



Quando il bambino dice “no”: l’esperienza delle infermiere di fronte al bambino che si oppone alle procedure
 

22/10/12

Il DOLORE È ANCHE DEI BAMBINI

clip_image002 Il DOLORE È ANCHE DEI BAMBINI
Valutare e controllare il dolore in modo adeguato è un diritto del malato di qualsiasi età. Ma ancora oggi al dolore nel
neonato e nel bambino non viene data la giusta attenzione.
Il prelievo del sangue. La frattura della caviglia. L’infiammazione all’orecchio. Sono
condizione comuni e ricorrenti, dolorose anche per i bambini e i neonati ma non ne viene tenuto conto in
maniera adeguata. Nonostante siano disponibili strumenti di provata efficacia, il dolore nel bambino è spesso

14/10/12

La gestione della febbre nel bambino

La gestione della febbre nel bambino

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La febbre non è una malattia, ma una difesa naturale del corpo che reagisce all'attacco di una malattia: l'aumento della temperatura aiuta a distruggere i germi. La temperatura corporea può variare da persona a persona e, soprattutto nei bambini, si può avere un aumento transitorio in seguito a sforzi, ingestioni di pasti o bevande calde, riscaldamento eccessivo dell'ambiente.

11/10/12

Diabete: cambia la misura dell'emoglobina glicata. I nuovi parametri

 Diabete: cambia la misura dell'emoglobina glicata. I nuovi parametri

Nel corso del 2012 cambierà il modo con cui viene riportata la misura dell’emoglobina glicata A1c sui referti degli esami di laboratorio. Di seguito ecco le informazioni necessarie ai pazienti diabetici per comprendere in cosa consiste questo cambiamento.
Cos’è HbA1c?
E’ una sostanza contenuta nei globuli rossi del sangue che si lega con lo zucchero (glucosio). HbA1c fornisce la misura della glicemia media dei 2 mesi precedenti. Questo è particolarmente utile nelle persone con diabete.
Perchè si misura?
Misurando HbA1c possiamo avere una stima del controllo glicemico medio. Bassi valori di HbA1c si associano con una minore probabilità di sviluppare, nel corso degli anni, le complicanze del diabete (a carico del cuore e dei vasi, della retina e del rene).
Qual è il livello ottimale di HbA1c nel paziente con diabete?
Livelli di HbA1c compresi tra 6.5% e 7.5% sarebbero ottimali. Ma questi valori vanno sempre adeguati alle caratteristiche della persona con diabete. Il tuo medico ti potrà dire qual è il tuo valore obiettivo di HbA1c.
Si può capire se si ha il diabete misurando HbA1c?
Sì. HbA1c è un esame affidabile anche per capire se si ha il diabete.
Un valore di Hba1c oltre 6.5%, confermato una seconda volta, permette di fare diagnosi di diabete.
Come si legge il valore di HbA1c sul referto di laboratorio?
Attualmente HbA1c viene riportato in percento (%).
Perchè e come cambierà il referto di laboratorio su HbA1c
A seguito di nuove e più affidabili procedure di laboratorio, sarà riportata nel referto di laboratorio non più come HbA1c %, ma come HbA1c mmol/mol. Quindi cambiano le unità di misura secondo le quali leggere questo esame.
Come si leggeranno i risultati con le nuove unità di misura?
Tra le vecchie e le nuove unità di misura esiste una precisa relazione. Nella Tabella è riportato il confronto tra le due determinazioni:


Vecchio metodo Nuovo metodo
HbA1c (%)                           HbA1c mmol/mol
4.0                                               20
5.0                                               31
6.0                                               42
6.5                                               48
7.0                                               53
7.5                                               59
8.0                                               64
9.0                                               75
10.0                                             86
11.0                                             97
12                                              108


Quali sono i livelli ottimali di HbA1c con le nuove unità di misura nel paziente con diabete?
Gli equivalenti degli attuali valori ottimali di HbA1c (6.6% e 7.5%) saranno rispettivamente 48 mmol/mol e 59 mmol/mol. Mentre per le persone che non hanno il diabete, i limiti (4%-6%) diventeranno 20 mmol/mol e 42 mmol/mol.
Cosa cambia nel controllo del diabete?
Il significato dell’esame resterà identico. In sostanza cambierà solo il valore di HbA1c a cui si dovrà fare riferimento.
Quando avverrà il cambiamento?
A partire dal mese di ottobre 2012 HbA1c verrà riportato nei referti di laboratorio come HbA1c mmol/mol. Fino a tale data HbA1c sarà riportato con le vecchie (%) e le nuove (mmol/mol) unità di misura.


Fonte dal WEB


09/09/12

Medici, infermieri, laboratori così funzionerà l'ambulatorio h24

clip_image001 Medici, infermieri, laboratori così funzionerà l'ambulatorio h24


Rivoluzione nella sanità, l'obiettivo è svuotare i Pronto Soccorso. Orario continuato 7 giorni su 7. Nelle strutture anche pediatri, ginecologi e cardiologi. Resta aperto il nodo dei fondi, sono le Regioni a dover trovare i fondi
La sanità a portata di mano, dietro l'angolo di casa. Sarà come un piccolo ospedale di quartiere, un ambulatorio dove, 24 ore al giorno sette su giorni su sette, si potrà trovare il medico di famiglia, che ci conosce e sa tutto della nostra storia sanitaria, ma anche lo specialista.

22/08/12

LA TESSERA SANITARIA

 
 
clip_image002 LA TESSERA SANITARIA
La Tessera Sanitaria è lo strumento fondamentale del progetto nazionale, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero della Salute con l’art.50 della L.n.326 del 24.11.2003, per migliorare il monitoraggio della spesa sanitaria e la conoscenza dei dati sanitari della popolazione italiana.
La Tessera Sanitaria è una tessera personale, valida sull’intero territorio nazionale, con la funzione di Codice Fiscale e di Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), che sostituisce il modello cartaceo E111 per l’accesso ai servizi sanitari nei paesi dell’Unione Europea.

30/07/12

La Nutrizione Artificiale in Eta’ Pediatrica.

    La Nutrizione Artificiale in Eta’ Pediatrica.
I bambini attraverso il loro ciclo di sviluppo hanno un potenziale di crescita che li rende particolarmente suscettibili alle conseguenze della malnutrizione. Nel feto e nel bambino molto piccolo la malnutrizione intrauterina ed extrauterina possono avere conseguenze che si ripercuotono anche per tutta la vita; per il bambino con una patologia acuta o cronica lo stato nutrizionale inadeguato può avere un effetto negativo sulla durata della ospedalizzazione e sulla risposta alla terapia .

08/07/12

Terapia infusionale con accesso venoso periferico, complicanze

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Terapia infusionale con accesso venoso periferico, complicanze


Quando posizioniamo un ago cannula per una terapia in fusionale sappiamo a priori che compariranno delle complicanze, immediate o tardive, questo è un dato di fatto e il paziente è il primo che ci può segnalare la complicanza e deve essere consapevole che il suo aiuto è importante.
La terapia infusionale è la pratica più diffusa ed importante in ospedale, in quanto consente di curare in modo efficace moltissimi pazienti, facciamo terapia infusionale o endovenosa per somministrare farmaci o soluzioni.
Sappiamo che compariranno delle complicanze vediamo se riesco ad elencarle tutte...

02/07/12

CAMPI SCUOLA LINEE GUIDA

     CAMPI SCUOLA LINEE GUIDA
I campi scuola, soggiorni educativo terapeutici per bambini e adolescenti con diabete mellito, ideati nel 1925 da Joslin inizialmente come supporto alle famiglie con disagio sociale, sono riconosciuti oggi dalle principali istituzioni diabetologiche internazionali come una tappa di fondamentale importanza nel processo educativo dei giovani diabetici.
In linea di massima hanno una durata di circa una settimana e la località scelta per la loro realizzazione, in genere lontana dall’ambiente familiare, è situata in una sede piacevole, possibilmente un luogo di villeggiatura.
I campi scuola rappresentano un’esperienza fondamentale nello schema educativo dei bambini e degli adolescenti diabetici, per l’accettazione della malattia, per il confronto con altri coetanei, diabetici e no e per l’acquisizione di una buona educazione all’autogestione della malattia.

24/06/12

VIOLENZE E ABUSO

        abusoViolenza e abuso: chi, come, quando, perché

La violenza può essere definita come "qualsiasi coazione fisica o morale esercitata da un soggetto su un altro al fine di indurlo a subire o a compiere atti che non avrebbe altrimenti liberamente consentito o commesso".

Questa definizione generale comprende non solo la violenza fisica, ma anche quella psicologica che lede la personalità della vittima e ne compromette il diritto ad esprimere il proprio consenso autonomo e consapevole. In questi termini un atto di violenza si può concretizzare anche in una non-azione, cioè in una condotta puramente omissiva.

16/06/12

RACCOMANDAZIONE SUL CORRETTO UTILIZZO DEL CLORURO DI POTASSIO

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RACCOMANDAZIONE SUL CORRETTO UTILIZZO DEL CLORURO DI POTASSIO

Premessa

L’esperienza e la letteratura internazionale riconoscono che l’inappropriato
utilizzo di soluzioni concentrate di potassio (K) per uso endovenoso (e.v.)
comporta un grave rischio per il paziente ed è una delle principali cause di
incidenti mortali nelle Unità Operative ospedaliere.
Gli errori che più frequentemente si associano all’uso improprio di KCl sono
lo scambio di fiala, la mancata diluizione, la non corretta preparazione del
prodotto da infondere e l’errata identificazione del paziente.
L’efficace implementazione della presente raccomandazione prevede l’attivo
interessamento dell’intero contesto organizzativo e pertanto essa si rivolge
alla direzione aziendale, alla direzione sanitaria, a medici, farmacisti ed
infermieri.
Analoghe raccomandazioni sono state elaborate in altri paesi, quali
Inghilterra, Stati Uniti, Canada e Australia e la loro adozione si è dimostrata
efficace nel ridurre drasticamente il numero degli incidenti mortali dovuti
all’uso improprio delle soluzioni concentrate di K.
 
Obiettivo
Ridurre il rischio di sovradosaggio accidentale di K derivante dall’uso
improprio di soluzioni concentrate di KCl e di altre soluzioni ad elevato
contenuto di K, garantendo nel contempo la tempestiva disponibilità del
farmaco in caso di bisogno.

Scarica pdf → QUI
 

04/06/12

IGIENE NELLE MANI IN OSPEDALE - Linee Guida del CDC

    IGIENE NELLE MANI IN OSPEDALE - Linee Guida del CDC

Igiene delle mani negli ambienti sanitari. Linee Guida dei Centers for Diseases Control and Prevention (CDC) sull'igiene delle mani negli ambienti sanitari (2002)
Riportiamo di seguito la traduzione in italiano delle Raccomandazioni contenute nelle Linee Guida (da pag. 31 a pag. 34)
Livello di forza:
Ogni raccomandazione è caratterizzata da una “forza”, che è maggiore o minore a seconda della maggiore o minore qualità degli studi scientifici su cui vengono basate:
  • Grado IA: azione fortemente raccomandata (ben supportata da solidi studi clinici sperimentali o epidemiologici);
  • Grado IB: azione raccomandata (supportata da studi clinici sperimentali o epidemiologici e da un forte razionale);
  • Grado II: azione suggerita (supportata da studi clinici sperimentali o epidemiologici suggestivi o da un razionale teorico);
  • Questione aperta: non è possibile, sulla base delle evidenze scientifiche esprimere raccomandazioni certe.

20/05/12

COME MISURARE LA LUNGHEZZA DEL SONDINO NASOGASTRICO NEI BAMBINI

COME MISURARE LA LUNGHEZZA DEL SONDINO NASOGASTRICO NEI BAMBINI
Ellett M, Cohen M, Perkins S, et al. Comparing methods of determing insertion lenth for placing gastric tubes in children 1 month to 17 years of age J Spec Pediat Nurs 2012;17:19-32
Valutare correttamente la lunghezza della porzione di sondino naso gastrico (SNG) o orogastrico (SOG) da introdurre è estremamente importante: è stato infatti dimostrato che un mal posizionamento di questo presidio può danneggiare gravemente il bambino e aumentare la morbilità fino a causare la morte stessa del paziente. Il SNG è posizionato impropriamente se l’estremità inserita si trova nelle vie respiratorie, in esofago o se oltrepassa il piloro. Attualmente esistono 3 metodi per la determinazione della lunghezza della porzione di SNG da inserire:
1) Metodo Narice-Orecchio-Processo Xifoideo (NEX): La lunghezza è determinata dalla somma della distanza tra narice e lobo dell’orecchio e della distanza di quest’ultimo dal processo xifoideo
2) Metodo Narice-Orecchio-Punto mediano tra Xifoide ed ombelico (NEMU): La lunghezza è determinata dalla somma della distanza tra narice e lobo dell’orecchio e dalla distanza di quest’ultimo del punto mediano del tratto che va dal Processo Xifoideo all’ombelico
3) Metodo Correlazione Età Altezza (ARHB): la lunghezza della porzione da introdurre è determinata dall’applicazione delle formule riportate nella tabella 1, derivate da specifici algoritmi di regressione.
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I risultati di questo RCT condotto su un campione di 103 bambini ha dimostrato che il SNG/SOG è stato inserito correttamente a livello del corpo dello stomaco nell’86% dei casi con il metodo NEMU, nell’89% dei casi con il metodo ARHB e soltanto nel 59 % con il metodo NEX. Questi risultati indicano che il metodo NEX non dovrebbe essere più utilizzato.
Fonte: http://www.infermieristicapediatrica.it/

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