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25/08/13

CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE




CONSIGLI SULLA PREVENZIONE
DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE
una raccolta di schede informative relative alle principali
malattie infettive per le quali la corretta informazione tecnico-scientifica è già efficace per una prevenzione di primo livello
continua a leggere -------------> QUI clip_image002[1]
Malattie prevenibili da vaccino: Segni, sintomi e complicanze
 
Le informazioni pubblicate nel "BLOG vedi Disclaimer
non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.








17/08/13

osteomielite cronica multifocale ricorrente (CRMO)

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Pædiatric Rheumatology
InterNational Trials
Organisation
 
Losteomielite cronica multifocale ricorrente (CRMO)
 
Che cos’è?
L’osteomielite cronica multifocale ricorrente (CRMO) è la forma più grave di osteomelite cronica non batterica. Nei bambini e negli adolescenti, l’osteomielite cronica non batterica (CNO) affligge prevalentemente le metafisi delle ossa lunghe, ma possono verificarsi lesioni infiammatorie in ogni punto dello scheletro. Anche altri organi (cute, occhi, tratto gastro- intestinale e polmoni) possono essere colpiti.

07/08/13

Uso corretto degli antibiotici

clip_image002 Uso corretto degli antibiotici

 
Informazioni essenziali per la popolazione generale
In quali casi devo prendere antibiotici?
Gli antibiotici non rappresentano la soluzione per le infezioni causate da virus, come i normali raffreddori o l’influenza, perché sono efficaci solo contro le infezioni batteriche. La diagnosi corretta e la decisione sull’impiego o meno degli antibiotici sono di esclusiva competenza di un medico.

17/07/13

Vaccinazioni dell'infanzia

clip_image002 Vaccinazioni dell'infanzia



Esistono molte ragioni per cui è importante vaccinare i bambini.
Innanzitutto, perché, grazie alle vaccinazioni è possibile proteggere questa popolazione, particolarmente fragile, da infezioni gravi o che, in alcuni casi, possono avere gravi complicanze.
Inoltre, le vaccinazioni consentono di prevenire la comparsa di infezioni che, se contratte in età adulta, possono causare serie conseguenze.

05/07/13

SINDROMI DI AMPLIFICAZIONE DEL DOLORE

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SINDROMI DI AMPLIFICAZIONE DEL DOLORE
1) Sinonimi di Sindrome Fibromialgica
La fibromialgia appartiene al gruppo delle “sindromi idiopatiche da amplificazione del dolore muscoloscheletrico”.
Che cos’è?
La fibromialgia è una malattia caratterizzata da dolore muscoloscheletrico duraturo diffuso, aree tumefatte dei tessuti molli (muscoli e tendini) e grave affaticamento.

22/06/13

DERMATOMIOSITE GIOVANILE

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LA DERMATOMIOSITE GIOVANILE
Che tipo di malattia è?
La Dermatomiosite giovanile appartiene al gruppo delle malattie autoimmuni.
Nelle malattie autoimmuni, una reazione anormale del sistema immunitario, causa un’infiammazione dei tessuti corporei in assoluta assenza di infezioni. Nella Dermatomiosite, l’infiammazione è presente nei piccoli vasi sanguigni dei muscoli (miosite) e della pelle (dermatite). Questo porta a sintomi caratteristici quali la debolezza muscolare o il dolore,

01/06/13

FEBBRE REUMATICA E ARTRITE REATTIVA DA STREPTOCOCCO

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FEBBRE REUMATICA E ARTRITE REATTIVA DA STREPTOCOCCO.
Che cosa è?
La febbre reumatica è una malattia scatenata da un’ infezione streptococcica. La malattia può causare un danno permanente al cuore, si caratterizza per la comparsa di artrite transitoria, interessamento cardiaco (cardite), movimento disordinato del corpo chiamato corea, in associazione con eruzioni e noduli cutanei.

08/04/13

Poster sulla gestione del dolore nel bambino: il comunicato stampa

Poster sulla gestione del dolore nel bambino: il comunicato stampa

Il dolore pediatrico, c'è e va curato:
il nuovo "Poster sulla gestione del dolore nel bambino" spiega perché
e come


Il Poster, realizzato con il contributo incondizionato di Angelini, rappresenta una semplice ed efficace guida alla valutazione del dolore. L'iniziativa, patrocinata dal Ministero della Salute, prevede la distribuzione di 10.000 copie del Poster ai pediatri di famiglia e ospedalieri.

Milano, 25 marzo 2013 - In Italia si stima che più dell'80% dei ricoveri in ambito ospedaliero pediatrico sia dovuto a patologie che presentano, fra i vari sintomi, anche dolore[1]. Nonostante questa situazione il dolore del bambino continua a essere oggetto di un'attenzione limitata con un conseguente peggioramento della prognosi attuale e futura per il piccolo paziente e della qualità della vita del bambino e della famiglia.

28/03/13

Pronto Soccorso. Le indicazioni del ministero per un Triage efficiente e funzionante

clip_image002                                                                                                    Pronto Soccorso. Le indicazioni del ministero per un Triage efficiente e funzionante
 
Tutte le indicazioni per evitare "codici d'accesso sottostimati rispetto alla condizione clinica e al rischio evolutivo". Individuazione certa dei protocolli, identificazione del paziente, rivalutazione degli utenti in attesa, formazione del personale e cura per l'ambito logistico-strutturale.

20/02/13

Dentizione

clip_image002 Dentizione Ogni bambino appena nato ha già, nascosto sotto le gengive, il germe di tutti i suoi venti dentini da latte. Ha cominciato a costruirli infatti dal sesto mese di gravidanza ricavando dal sangue materno tutti i nutrienti (calcio, fluoro, fosforo) indispensabili per formare lo smalto e la dentina, elementi importantissimi per il loro sviluppo.
Approfondimenti
· Quando spuntano?
I primi dentini iniziano a spuntare verso i 6 mesi, ma è una data molto soggettiva.

25/01/13

Calendario vaccinale

Calendario vaccinale

clip_image001  Per calendario delle vaccinazioni si intende la successione cronologica con cui vanno effettuate le vaccinazioni.
Il calendario costituisce un’utile guida per gli operatori sanitari dei servizi vaccinali, i pediatri e i medici di medicina generale e anche per i genitori, ma rappresenta, soprattutto, lo strumento per rendere operative le strategie vaccinali.

Nel predisporre l’attuale calendario vaccinale si sono seguiti alcuni semplici principi:

24/01/13

Screening neonatale

clip_image002Screening neonatale
Le malattie metaboliche ereditarie sono causate dalla mutazione in un gene che provoca una alterata o mancata produzione di un enzima, con conseguente alterazione, o assenza totale, dell’attività enzimatica. Quando un enzima non funziona, una specifica reazione chimica metabolica non può avvenire; ciò determina il blocco di una serie di reazioni essenziali per il funzionamento delle cellule, di uno o più organi, e quindi di tutto l’organismo.

28/11/12

L'Errore Terapeutico in Pediatria

Pediatria
Sezione di Farmacovigilanza per il Pediatra

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L'Errore Terapeutico in Pediatria


Prof.ssa Adriana Ceci, Dipartimento Di Farmacologia e Fisiologia Umana, Università di Bari
Definizione: Si definisce 'errore terapeutico' l'evento derivante da un errore nelle diverse fasi della preparazione, prescrizione, distribuzione, somministrazione o monitoraggio di un medicamento.
Estensione del fenomeno:
  • dopo aver calcolato che l'errore terapeutico 'uccide ogni anno da 44.000 a 98000 Americani (BMJ 1999, 319:1519) l'FDA ha dedicato a questo problema un pubblico dibattito e avviato una seria riflessione; (1)

29/10/12

Quando il bambino dice “no”: l’esperienza delle infermiere di fronte al bambino che si oppone alle procedure

clip_image002 Quando il bambino dice “no”: l’esperienza delle infermiere di fronte al bambino che si oppone alle procedure


Michael Lloyd, Gary Urquhart Law, Alison Heard, Biza Kroese.
Giornale Italiano di Scienze Infermieristiche Pediatriche, Volume 1 (2009), Numero 1, pag. 26-30
L’essere sottoposti a procedure mediche invasive può essere una esperienza devastante per alcuni bambini e per i loro genitori. L’impatto sugli operatori che eseguono la procedura e che a volte devono contenere il bambino che si oppone, è un ambito di ricerca trascurato. L’angoscia e le strategie di coping dei bambini vengono influenzate da chi assiste alla procedura ed è quindi importante capire come gli infermieri reagiscono in queste situazioni.
Scopo: Indagare sulle esperienze degli infermieri coinvolti nello svolgimento di procedure invasive su bambini che le rifiutano.


Metodo: I partecipanti sono stati selezionati in modo casuale dalle liste del personale di un ospedale inglese. La raccolta dei dati è stata fatta tramite interviste qualitative non strutturate a dieci infermieri pediatrici e attraverso due focus group. Le teorie scaturite da ogni intervista sono state esaminate e validate con i partecipanti nelle interviste successive e infine nei focus group.


Risultati: Le esperienze più frequentemente riportate dai partecipanti sono state “sentirsi turbati” e “sentirsi sotto stress” dovuti ad alcuni aspetti della procedura, perchè il bambino o i suoi genitori erano agitati, oppure perché la procedura non andava a buon fine. I protocolli disponibili riguardanti le modalità di svolgimento delle procedure a tutela del bambino -come ad esempio il limite al numero di tentativi per svolgere una procedura difficile- tutelano anche gli operatori poichè forniscono loro uno strumento per la gestione delle emozioni durante la procedura. Poter spiegare al bambino e ai suoi genitori la procedura e il perchè è necessaria, ottenere il loro consenso per determinate procedure come la contenzione e avere tempo per preparare in modo adeguato il bambino alla procedura, sono aspetti che contribuiscono a ridurre la possibilità di insuccesso nell'esecuzione della procedura stessa e quindi riducono il rischio che l’infermiere sia coinvolto emotivamente da un bambino angosciato.


Conclusione: Gli infermieri che assistono bambini che non vogliono sottoporsi a una procedura vivono emozioni negative che però, per una combinazione di fattori protettivi e di strategie di coping sono di breve durata. È necessaria ulteriore ricerca per capire l’esperienza dei medici e degli infermieri che lavorano al di fuori dell’ambiente pediatrico e che quindi possono non avere lo stesso supporto e protezione dei colleghi ospedalieri.

FONTE: http://www.sisip.it/



Quando il bambino dice “no”: l’esperienza delle infermiere di fronte al bambino che si oppone alle procedure
 

22/10/12

Il DOLORE È ANCHE DEI BAMBINI

clip_image002 Il DOLORE È ANCHE DEI BAMBINI
Valutare e controllare il dolore in modo adeguato è un diritto del malato di qualsiasi età. Ma ancora oggi al dolore nel
neonato e nel bambino non viene data la giusta attenzione.
Il prelievo del sangue. La frattura della caviglia. L’infiammazione all’orecchio. Sono
condizione comuni e ricorrenti, dolorose anche per i bambini e i neonati ma non ne viene tenuto conto in
maniera adeguata. Nonostante siano disponibili strumenti di provata efficacia, il dolore nel bambino è spesso

14/10/12

La gestione della febbre nel bambino

La gestione della febbre nel bambino

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La febbre non è una malattia, ma una difesa naturale del corpo che reagisce all'attacco di una malattia: l'aumento della temperatura aiuta a distruggere i germi. La temperatura corporea può variare da persona a persona e, soprattutto nei bambini, si può avere un aumento transitorio in seguito a sforzi, ingestioni di pasti o bevande calde, riscaldamento eccessivo dell'ambiente.

10/10/12

Il raffreddore nel bambino

Il raffreddore nel bambino

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Il raffreddore comune è una infezione che interessa il naso, la gola e le vie respiratorie superiori. L'infiammazione a carico della mucosa nasale ostruisce le narici e provoca abbondante secrezione di muco.
Altri sintomi, che in genere durano meno di una settimana, sono starnuti, mal di gola, tosse, talora accompagnati da qualche linea di febbre. Il raffreddore è provocato da un virus.

17/08/12

DISTROFIA TORACICA ASFISSIANTE

clip_image002 DISTROFIA TORACICA ASFISSIANTE
Compresa : CONDRODISTROFIE CONGENITE
Codice esenzione : RNG050

Definizione
La distrofia toracica asfissiante è una sindrome congenita ereditaria che si trasmette come carattere autosomico recessivo, che presenta condrodistrofia della gabbia toracica e che spesso provoca asfissia nella prima parte del periodo neonatale; si presenta associata con difetti delle falangi e della pelvi. (Dorland's Illustrated Medical Dictionary, 29th Edition).
Segni e sintomi
Il quadro clinico è di solito quello di un neonato con il torace molto piccolo, con conseguenti disturbi respiratori, e con variabile brevità degli arti.

11/08/12

Fibrosi cistica

clip_image002Fibrosi cistica
Sinonimo/i FC Mucoviscidosi
Codice Esenzione 018
Prevalenza 1-5 / 10 000
Trasmissione Autosomica recessiva
Età di esordio Neonatale/prima infanzia
Riassunto
La fibrosi cistica (FC) è una malattia genetica da sudorazione ad alto contenuto di sali e secrezioni mucose fortemente viscose. È la più frequente malattia genetica tra i bambini Caucasici. L'incidenza è variabile: è estremamente meno comune tra le popolazioni Asiatiche e Africane, rispetto a quelle dell'Europa e del Nord America, con differenze tra i vari paesi. La prevalenza in Europa non è nota, ma è compresa tra 1/8.000 e 1/10.000 individui. La malattia è cronica e in genere progressiva, con insorgenza di solito nella prima infanzia o, più raramente, alla nascita (ileo da meconio). Gli organi più colpiti sono l'apparato respiratorio (bronchite cronica), il pancreas (insufficienza pancreatica, diabete giovanile e, a volte, pancreatite) e, più raramente,

30/07/12

La Nutrizione Artificiale in Eta’ Pediatrica.

    La Nutrizione Artificiale in Eta’ Pediatrica.
I bambini attraverso il loro ciclo di sviluppo hanno un potenziale di crescita che li rende particolarmente suscettibili alle conseguenze della malnutrizione. Nel feto e nel bambino molto piccolo la malnutrizione intrauterina ed extrauterina possono avere conseguenze che si ripercuotono anche per tutta la vita; per il bambino con una patologia acuta o cronica lo stato nutrizionale inadeguato può avere un effetto negativo sulla durata della ospedalizzazione e sulla risposta alla terapia .