Infermieri e
Stress lavoro-correlato. Arriva la guida elettronica europea che ti aiuta a
gestire il burnout
Lo stress lavoro-correlato oggi colpisce un quinto dei lavoratori europei. Circa due terzi di questi sono esposti
a fattori di rischio psico-sociali che ne determinano la comparsa, comportando:
a livello aziendale
·
Ridotte prestazioni lavorative
·
Morale basso
·
Giorni di lavoro persi
A livello personale:
·
Scarse prestazioni lavorative
·
Deficit dello stato di salute e del benessere psico-fisico
·
Influisce negativamente sui rapporti personali
Per tutte queste implicazioni, che non solo colpiscono il lavoratore ma che
danneggiano anche l’azienda, il fenomeno dello stress lavoro correlato è sempre
più al centro di studi, alla ricerca di un modo per prevenirlo es affrontarlo;
a tal proposito l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul
lavoro ha emanato la Guida elettronica per la gestione dello stress e dei
rischi psico-sociali, fruibile gratuitamente sul sito ufficiale.
Cos’è lo Stress
Le persone sperimentano
lo stress quando percepiscono uno squilibrio tra le richieste lavorative e le
risorse fisiche e mentali che hanno a disposizione per fronteggiarle.
I fattori di rischio sono chiamati fattori psico-sociali e sono:
·
Richiesta eccessiva e esposizione a pericoli fisici
·
Mancanza di controllo personale, non avere sufficiente influenza su come
viene svolto il lavoro
·
Supporto inadeguato da colleghi e dirigenti
·
Relazioni negative, essere soggetti e comportamenti inaccettabili come
molestie e violenza
·
Conflitti di ruolo, non comprendere ruoli e responsabilità
·
Scarsa gestione del cambiamento, non essere coinvolti nei cambiamenti
organizzativi
·
Aggressioni sul luogo di lavoro.
La guida elettronica di semplice comprensione, passo per passo, parte dalla
definizione di stress fino all’azione risolutiva, ovvero al CHE FARE,
supportato da fonti legislative; utile non solo per il lavoratore ma anche e soprattutto per
l’azienda.
Gestire lo stress non è solo un imperativo morale e un buon investimento
per i datori di lavoro, viene sottolineato dall’Agenzia, bensì anche un dovere
giuridico stabilito dalla direttiva europea quadro 89/391/CEE (nel
nostro Paese dal D.Lgs. 81/08) e ribadito dagli accordi quadro tra le parti
sociali sullo stress lavoro-correlato e sulle molestie e la violenza sul luogo
di lavoro.
Inoltre, il patto europeo per la salute e il benessere mentale riconosce il
mutamento delle esigenze e le crescenti pressioni nei luoghi di lavoro e
incoraggia i datori di lavoro ad applicare ulteriori misure volontarie per
promuovere il benessere mentale. Sebbene spetti ai datori di lavoro la responsabilità giuridica di
garantire la corretta valutazione e il controllo dei rischi sul lavoro, è
indispensabile coinvolgere anche i lavoratori, che insieme ai loro
rappresentanti conoscono meglio di chiunque altro i problemi che possono
verificarsi nei luoghi di lavoro.
Che fare?
1.
Sensibilizzare: attraverso incontri formali e lo sviluppo di una politica sullo e la
sensibilizzazione dei lavoratori a riguardo
2.
Valutare: il primo passo è quello di identificare i pericoli valutarne l’entità, e
tal proposito sono utili:
·
Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro correlato (Manuale
Inail in attuazione del Dlgs 81/08
·
Decreto lgs 81/2008- Indicazioni per la corretta gestione del rischio e per
l’attività di vigilanza
3.
Agire: attraverso l’azione preventiva e quella correttiva.
In relazione
all’azione correttiva, quando non è più possibile controllare alcuni rischi è
importante predisporre azioni correttive e tempestive.
Fonte : www.infermieristicamente.it
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