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06/03/11

Emoglobinuria parossistica notturna

 nightingale-florence2  Definizione
   Raro disordine di natura clonale caratterizzato da distruzione prematura delle cellule del sangue, conseguente ad anomalie della
membrana cellulare acquisite durante la formazione midollare.

Descrizione
L'Emoglobinuria parossistica notturna è una rara forma di anemia, caratterizzata dalla seguente triade clinica: 1) emolisi
intravascolare cronica (rottura dei globuli rossi con fuoriuscita di emoglobina), 2) trombosi venose, che si verificano nel 50% circa
dei pazienti, specie a carico delle vene epatiche, addominali, cerebrali e del derma 3) citopenia (insufficiente produzione di cellule
del sangue nel midollo osseo), che può essere lieve o severa (pancitopenia), in associazione con anemia aplastica.
Pur essendo cronica, la malattia mostra riacutizzazioni episodiche dei sintomi (crisi emolitiche), e per questo viene definita
parossistica: gli episodi hanno durata variabile, da pochi giorni ad alcune settimane, e sono caratterizzati tipicamente da comparsa
di urine scure al mattino, crisi dolorose specie a carico del distretto esofageo e addominale,  possibilità di eventi trombotici. La
distruzione dei globuli rossi determina gradi estremamente variabili di anemia; si va infatti da forme clinicamente silenti a quadri
dominati da astenia, facile faticabilità, colorazione giallastra di cute e mucose (ittero), ingrandimento della milza (splenomegalia).
In alcuni casi la presenza di emoglobina nelle urine (emoglobinuria) può non essere mai riscontrata, mentre è quasi sempre
evidenziabile la presenza di emosiderina, forma insolubile di ferro derivante dal metabolismo dell'emoglobina. Gli episodi tendono
a verificarsi in particolare di notte o in condizioni di stress fisico (es. interventi chirurgici, infezioni).
Oltre all'anemia i pazienti possono presentare anomalie, e riduzione del numero, a carico dei globuli bianchi con un'aumentata
suscettibilità alle infezioni, nonché a carico delle piastrine  con comparsa di manifestazioni trombotiche profonde dei vasi
addominali, epatici (con ittero, dolore addominale, epatomegalia, ascite), del derma (con formazione di noduli cutanei rossastri
dolorosi). Rara è la trombosi dei vasi cerebrali (con cefalea, papilledema). Nel 10-20% dei casi la riduzione progressiva dei globuli
bianchi associata alla diminuzione delle piastrine determina  l'evoluzione dell'emoglobinuria  parossistica notturna in anemia
aplastica. Sono comunque descritti anche casi di remissione spontanea della malattia.
La diagnosi viene posta attraverso l'esecuzione  di accertamenti di laboratorio specifici. Gli esami di laboratorio evidenziano  un
aumento della concentrazione della lattico deidrogenasi (LDH) e della  conta reticolocitaria. Ridotta è invece la concentrazione
dell'aptoglobina nel sangue, mentre le urine presentano emoglobina ed emosiderina. L'analisi con citofluorimetria, o con anticorpi
monoclonali, rappresenta l'esame cardine per la diagnosi definitiva di questo disordine e dimostra la presenza di globuli rossi ed
altre cellule ematiche prive di particolari proteine di membrana (CD55 e CD59) importanti per  la regolazione della lisi cellulare
mediata dal sistema del complemento (insieme di molecole deputate alla difesa dell'organismo). La citofluorimetria permette inoltre
di stabilire la percentuale e il tipo di cloni alterati così da avere una sufficiente correlazione con l'andamento clinico.
L'ecocolor-doppler, la tomografia assiale computerizzata e  la risonanza magnetica possono evidenziare l'eventuale presenza di
trombosi venose.

   Sinonimi
Sindrome di Marchiafava Micheli

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