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18/04/14

IL DOLORE NEL BAMBINO


IL DOLORE NEL BAMBINO
Il dolore è un sintomo frequente in corso di malattia: spesso segnale importante perla diagnosi iniziale,fattore sensibile nell’indicarne evoluzioni positive
o negative,innegabile presenza in corso di molteplici procedure diagnostiche
e/o terapeutiche e costante riflesso di paura e ansia per tutto quello che la malattia comporta.È,fra tutti,il sintomo che più mina l’integrità fisica e psichica della persona malata e più angoscia e preoccupa i suoi familiari,con un notevole impatto sulla qualità della vita durante e dopo la malattia.
E,se questo è vero per l’adulto, ancora più evidente è per il bambino.
È ormai certo,infatti,che non esistono limiti d’età alla percezione del dolore:
a partire dalla fine del secondo trimestre digestazione,il feto possiedela struttura anatomica e
neurochimica adeguata per percepire ildolore,e sin dall’età neonatale esiste una“memoria del dolore”.
Confermate inoltre,da più lavori inletteratura,sono le conseguenze a breve(peggioramentoclinico,complicanze,prolungamento dell’ospedalizzazione…) e a lungo termine (dolore cronico,
alterazione della soglia del dolore, problemi psico-relazionali…) provocate
da stimolazioni nocicettive ripetute in età neonatale-pediatrica, non coperte in
maniera adeguata con terapia antalgica.




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13/04/14

Norme di comportamento per la Libera Professione

                                                                 

Norme di comportamento per la Libera Professione

Documento del Comitato centrale della Federazione nazionale dei Collegi IPASVI  
Titolo I – Principi generali Art. 1 L’infermiere svolge una professione al servizio della salute del singolo e della collettività. È chiamato non solo ad assicurare una qualificata assistenza infermieristica, ma anche a dare risposte professionali sempre nuove per favorire, interagendo con tutto il personale sanitario, l’aumento del livello di salute nel Paese. L’attività dell’infermiere, nella sua dimensione umana, sociale e professionale, potrà essere meglio interpretata e vissuta se costantemente ispirata ad alcune precise norme comuni.

05/04/14

RACHITISMO IPOFOSFATEMICO VITAMINA D-RESISTENTE

                                                                                                         RACHITISMO IPOFOSFATEMICO VITAMINA D-RESISTENTE

Codice esenzione : RC0170

Definizione
Il rachitismo ipofosfatemico legato all'X (RLX) e la forma piu comune di rachitismo ereditario. I bambini affetti da questa malattia sono di bassa statura, essenzialmente a causa della deformazione ad arco degli arti inferiori, e presentano inoltre deformazioni scheletriche di tipo rachitico e una ridotta mineralizzazione ossea. Il RLX e causato da tre difetti principali: un ridotto riassorbimento renale di fosfato che determina iperfosfaturia e ipofosfatemia, livelli sierici di 1,25-diidrossi vitamina D (calcitriolo) ridotti in termini assoluti o in relazione al grado di ipofosfatemia e ridotta attivita osteoblastica con deficit minerale perilacunare