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06/08/11

MALATTIA DI BEHCET (BS)

              MALATTIA DI BEHCET (BS)
Cos’è?
La sindrome di Behcet o la malattia di Behcet (BS) è una vasculite sistemica (infiammazione dei vasi sanguigni) la cui causa è sconosciuta, è caratterizzata da ricorrenti ulcere orali e genitali, con un interessamento agli occhi, alle articolazioni, alla pelle, ai vasi sanguigni e al sistema nervoso. BS si chiama così da un dottore turco, il Prof Dr Hulusi Behcet, che la descrisse nel 1937.

Quanto è comune?
BS è più comune in alcune parti del mondo. La distribuzione geografica della BS coincide con la storica “via della seta”. Si osserva principalmente nei paesi dell’ estremo oriente, medio oriente e del bacino del mediterraneo (Giappone, Corea, Iran, TurchiLa sindrome di Behcet o la Malattia di Behçet (BS) e Una vasculite sistemicaa, Tunisia e Marocco). La stima nella popolazione adulta è di 1 caso su 10000 in Giappone e 1-3 su mille in Turchia. Nel nord Europa è invece di circa 1 caso su 300000.
Alcuni casi sono riportati in Australia e negli Stati Uniti. La BS nei bambini è rara anche nelle popolazioni ad alto rischio. I criteri diagnostici si completano prima dei 16 anni in approssimativamene il 3% di tutti i pazienti affetti da BS.
In generale, l’inizio della malattia è tra i 20 e i 35 anni. Si distribuisce equamente tra entrambi i sessi, anche se i maschi sono più gravi.

Quali sono le cause della malattia?
Le cause della malattia sono sconosciute (malattia idiopatica). Una predisposizione genetica può

04/08/11

LA FORMAZIONE ED IL RUOLO DELL’INFERMIERE E DELL’OPERATORE SOCIO SANITARIO IN ITALIA E CONFRONTO CON ALTRI STATI ESTERI


LA FORMAZIONE ED IL RUOLO DELL’INFERMIERE E DELL’OPERATORE SOCIO
SANITARIO IN ITALIA E CONFRONTO CON ALTRI STATI ESTERI

Con la soppressione dei corsi di formazione per infermieri generici e la nascita di nuove figure di
supporto  come  quella  dell’operatore  socio  sanitario,  diventa  sempre  più  importante  per  gli
infermieri,  capire il  ruolo di questi  colleghi,  per potere assicurare un’assistenza di équipe rivolta
all’esigenze dell’assistito,  sia in ospedale,  che sul  territorio.  Non è infatti  possibile ottenere  un
corretto inserimento di tali operatori, se gli infermieri non hanno prima chiaro chi sono e le attività
che possono eseguire.
Se l’evoluzione di queste figure di supporto non è accompagnata ad  un’informazione corretta
rivolta al personale infermieristico, rischiamo che questi operatori vengano utilizzati per svolgere
compiti inferiori e non adeguati a livello della formazione ricevuta e quindi uno spreco di risorse,
utili  anche  per  liberare  tempo  agli  infermieri  e  permettere  a  questi  di  dedicarsi  ad  assicurare
un’assistenza olistica al paziente, basata anche sulla relazione e sull’educazione sanitaria, oltre che
su una corretta pianificazione e supervisione.
Il  nostro studio, partendo da un  excursus-storico legislativo che ci  ha permesso di ricordare lo
sviluppo  nel  tempo  della  professione  infermieristica,  ha  cercato  di  dimostrare  la  positività
dell’inserimento degli operatori socio sanitari, sia nel contesto ospedaliero che territoriale.
Per avere una panoramica completa della situazione,  abbiamo anche svolto una ricerca a livello
mondiale,  analizzando gli  aspetti  salienti  sia per quanto riguarda l’assistenza infermieristica che
quella degli operatori di supporto di alcuni Stati esteri, con la speranza di fare un po’ di chiarezza su
quella che è la situazione attuale.

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03/08/11

Disegno di legge 1142 Istituzione degli ordini e albi delle professioni sanitarie



Disegno di legge 1142
Istituzione degli ordini e albi
delle professioni sanitarie
infermieristiche, ostetrica,
riabilitative, tecnico-sanitarie
e della prevenzione
Senatrice Rossana Boldi (LNP)
Per garantire i cittadini dal rischio di incappare in professionisti ‘abusivi, e per superare la disparità tra le professioni sanitarie già organizzate in ordini e collegi e quelle che ancora non lo sono, il ddl recupera le linee guida della legge 43 del 2006 (che delega il Governo ad istituire appositi ordini professionali per ciascuna area organica di professioni sanitarie), che resta ancora in attesa di decreti attuativi.

Il testo dispone l’istituzione degli ordini professionali delle professioni infermieristiche, delle ostetriche, delle professioni sanitarie della riabilitazione, dei tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni tecniche sanitarie e della prevenzione.

Esaminato in Commissione Sanità congiuntamente al ddl  573 e approvato come testo base l'8 luglio 2009. Relatore alla Commissione, Laura Bianconi.
redazione
25/06/2010
Allegati:
FONTE: http://parlamentosalute.osservatorioistituzioni.it/sections/14-home