BB

>4pediatriapa Seguici su Facebook //12 Novembre Giornata mondiale contro la Polmonite // 14 Novembre Giornata mondiale del diabete // 17 Novembre Giornata mondiale dei nati prematuri // 20 Novembre Giornata universale del bambino //div>

05/03/11

Quali interventi sono efficaci per migliorare la sicurezza dei pazienti?

 

 

 nightingale-florence2  

  SINTESI
Questo  documento  riassume  le  ultime  prove  accertate  dalle  attività  di  ricerca  sugli
interventi   più   efficaci   per   migliorare   la   sicurezza   dei   pazienti   a   livello   clinico,
organizzativo e delle politiche dei governi. Esso ha due obiettivi:
-    informare   gli   operatori   sanitari,   i   fornitori   e   gli   acquirenti   di   servizi,   gli
assicuratori  ed  i  politici  (considerati  tutti  come  i  suoi  potenziali  destinatari  e
beneficiari) sull’insieme degli interventi disponibili per migliorare la qualità delle
cure e la sicurezza dei pazienti;
-    fornire le prove di efficacia di questi interventi in relazione ai contesti in cui sono
stati effettuati.
In questo rapporto sono stati segnalati gli interventi  efficaci o solo promettenti pur se la
ricerca che ne descrive l’efficacia non ha portato ancora delle prove conclusive.
Se  i  potenziali  beneficiari  di  questa  revisione  desiderassero  replicare  gli  interventi  qui
descritti  nel  proprio  contesto  dovranno  prima  valutare  le  probabilità  che  l’intervento
prescelto  sia  efficace  e  la  facilità  della  sua  applicazione,  perché  la  forza  delle  prove  di
efficacia è diversa per i diversi interventi e perchè alcuni intervanti dipendono più di altri
dal contesto in cui sono attuati. 
Non  c’è  molta  ricerca  sul  rapporto  costi-efficacia  di  questi  interventi  –  i  beneficiari  del
presente rapporto possono decidere che i probabili costi di attivazione possono non essere
troppo elevati rispetto ai possibili benefici che possono essere raggiunti per la sicurezza
dei pazienti.

Blogger Labels: documento,attività,ricerca

images

Scarica Leggi  PDF

04/03/11

Iniezioni intramuscolari:… e se avessimo sempre sbagliato?

nightingale-florence2Definizione: le iniezioni intramuscolari costituiscono uno dei più diffusi metodi per la somministrazione della terapia. In letteratura sono
descritte diverse tecniche di cui è necessario approfondire la conoscenza, al fine di decidere con piena cognizione come attuare tale manovra. 
Obiettivo: individuare, mediante lo studio degli articoli e dei testi infermieristici, i principi che possono fungere da linee guida per la
somministrazione della terapia per via intramuscolare.
Materiali e Metodi: la ricerca è stata condotta consultando Medline, Cinhal, e attraverso lo studio dei libri di testo infermieristici.
Risultati: le aree di  indirizzo nell’ambito di questa revisione riguardano  il sito usato per le  iniezioni, le lesioni  associate  alle IM, i risultati
riguardanti la selezione dell’ago e il volume somministrato. La sintesi delle ricerche revisionate costituisce la base per lo sviluppo delle linee
guida  per questa tecnica, che offrono un quadro di riferimento per gli infermieri che vogliono esercitare la propria pratica clinica in linea con le
ricerche aggiornate, rispetto alla preparazione e somministrazione della terapia intramuscolare.

Le ricerche suggeriscono che la conoscenza e l'uso della sede appropriata riduce le probabilità di danni associabili alla somministrazione di iniezioni
IM. Questi danni sono numerosi ed è responsabilità degli infermieri minimizzare i rischi attraverso una corretta scelta nella pratica.
In letteratura sono descritte 5 sedi di somministrazione delle iniezioni intramuscolari:     
 
Blogger Tag di : ,
images
Leggi Scarica PDF

03/03/11

Accertamento e gestione del dolore

nightingale-florence2 
Il dolore è uno dei motivi più frequenti per cui gli individui cercano l'assistenza di un
professionista sanitario. Il dolore può essere un onere significativo per gli individui, le famiglie, la
società e il sistema sanitario. Uno studio recente condotto in cinque continenti dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità ha dimostrato che circa il 22 per cento della popolazione, nello scorso anno,
ha sofferto per un dolore persistente (Gureje, Von Korff, Simon & Gater, 1998). Al  Michigan  Pain
Study, un'indagine random (scelta casuale) stratificata  in 1500 adulti del Michigan, ha evidenziato
che il 20 per cento degli adulti soffre di alcune forme di dolore cronico o ricorrente ed ha notato che
il dolore ha un elevato impatto nella loro vita (EPIC/MRA, 1997). I giorni lavorativi persi e
l’aumento di visite presso l’ambulatorio di emergenza da parte del 21 per cento di persone che
soffrono di dolore, come notato in questo studio, suggerisce che il costo sociale per il dolore
costante è un carico significativo per gli individui, le loro famiglie ed il sistema sanitario.
Il dolore costante ha, sui pazienti, profondi effetti fisiologici e psicologici, che possono influenzare
il loro recupero da una malattia acuta, può alterare le loro funzioni fisiche ed emozionali, diminuire
la qualità di vita ed alterare la loro abilità al lavoro. Tuttavia, nonostante queste gravi conseguenze,
numerosi studi continuano a segnalare incidenze significative di dolore costante attraverso tutte le
popolazioni di pazienti.
È valutato che il dolore costante causato da metastasi è trattato in modo inadeguato per il 50 per
cento dei pazienti affetti da cancro (Cleeland et al., 1994; VonRoeen, Cleeland & Gonin., 1993;
Young, 1999). Alcuni studi riferiscono che il 25-50 per cento delle persone anziane che vivono in
comunità soffrono di dolore significativo e approssimativamente il 70 per cento dei pazienti in case
di cura hanno esperienza di problemi per dolore continuo (Ferrell, 1991;  Helm & Gibson, 1997; 
Turck & Feldman, 1992). Altri studi indicano che il 50-80 per cento dei pazienti hanno avuto un
dolore da moderato a severo dopo somministrazione di analgesici (AHCPR, 1994;  McCaffery &
Pasero, 1998).
Difficile da valutare è la dimensione del dolore nei bambini poiché spesso non è riconosciuto e
viene segnalato con metodi notevolmente differenti  da paese a paese. Nei bambini il dolore non
riconosciuto e non alleviato pesa significativamente sugli stessi e sulle loro famiglie.  I bambini con
dolore possono fare esperienza di irritabilità, disturbi del sonno, problemi di alimentazione e
diffidenza generale verso i  professionisti sanitari. Le famiglie possono sentirsi inadeguate ed essere
arrabbiate per non potere impedire o controllare il dolore nel loro bambino (WHO/IASP, 1998).
Esistono sufficienti conoscenza e risorse per provvedere a un soddisfacente sollievo dal dolore e per
migliorare la qualità di vita per coloro che soffrono di un dolore significativo. Gli standards del
Canadian Council on Health Services Accreditation (1995) danno una chiara indicazione agli
ospedali canadesi che una continua valutazione dell’efficacia della gestione del dolore è una
componente attesa della valutazione CCHSA. Il Canadian Pain Society Position Paper on Pain
Relief stabilisce che i pazienti hanno diritto al miglior sollievo possibile del dolore (Watt-Watson,
Clark, Finley & Watson, 1999).
Gli infermieri possono assumere un ruolo fondamentale nella gestione del dolore utilizzando le
conoscenze attuali delle misure per attenuarlo e adottando le migliori pratiche per la sua valutazione
e gestione. Gli infermieri sono legalmente ed eticamente tenuti a sostenere i pazienti nell'ambito del
sistema sanitario accertandosi che siano utilizzate le strategie di sollievo dal dolore, promuovendo il
confort del paziente ed il sollievo dal dolore. 


Abbiamo notato un grande cambiamento in alcuni dei  residenti e stiamo
combattendo per provare a garantire loro il massimo confort possibile.
Abbiamo notato una grande differenza nel loro livello di confort. Abbiamo

 

Copyright
Fatta eccezione per alcune parti per le quali appare la proibizione o la limitazione di copia, il resto
di questo documento può essere riprodotto e pubblicato in ogni modalità, anche elettronica per
scopi formativi o non commerciali, senza richiedere il consenso o il permesso della “Registered
Nurses’ Association of Ontario”, garantendo che sia esplicitamente dichiarata la seguente fonte:
Registered Nurses’ Association of Ontario (2002).  Valutazione e gestione del dolore.  Toronto,
Canada: Registered Nurses Association of Ontario. 

 

images

leggi scarica  PDF