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01/02/11

SCUOLA E DIABETE

                                        SCUOLA E DIABETE
                                   PERCORSO DEDICATO AL DIRIGENTE SCOLASTICO
Come può la scuola collaborare al processo di autonomia?
La scuola ha un ruolo molto importante nello sviluppo del processo di autonomia dell’alunno: sia in generale, sia nei
confronti del diabete. In gioco c’è l’intero sviluppo dell’alunno e il suo processo di adattamento al diabete.
La scuola rappresenta l’intero mondo degli adulti e dei coetanei è il mondo ‘esterno’ con il quale il bambino (o il ragazzo) dovrà confrontarsi. La scuola deve accogliere l’alunno con diabete con attenzione ma senza far percepire un atteggiamento di particolare protezione e senza assegnargli privilegi particolari.

Il bambino diabetico a scuola


                       Il bambino diabetico  a scuola
            Quello che il personale scolastico deve sapere sullo
                   studente diabetico insulino-dipendente
Ogni scuola reagisce differentemente a bambini che hanno bisogno di attenzioni particolari. E i bambini con il diabete hanno bisogno di piccole attenzioni extra, specialmente quando essi sono molto giovani. Se voi avete appena iniziato il primo anno di scuola, o il vostro bambino ha avuto da poco l'esordio della malattia, c'è una serie di cose da fare prima di iniziare a mandare il bambino a scuola:
  • Chiedete un incontro con il direttore della scuola e con il medico scolastico e, spiegandogli la situazione, fategli presente che il bambino dovrà eseguire alcuni controlli sul sangue, chiedetegli dove lui ritiene opportuno che il bambino si possa appartare per eseguirli. In alcune scuole potrebbero mettere a disposizione l'infermeria, in altre un inter aula, in altre la stanza bidelli. Fate comunque presente che il tutto avviene nelle migliori condizioni igieniche, e che alla fine del controllo vi porterete via il materiale di scarto (in particolare le strisce reagenti, il cotone e gli aghi sporchi di sangue).

Bambini con l’influenza

                                                                            Bambini con l’influenza
il pediatra consiglia
la «regola delle 3 L»
Non vanno mai forzati a mangiare, mentre è bene incoraggiarli a bere. Via libera alle ricette leggere, mentre vanno esclusi i piatti troppo elaborati e conditi, perché più difficili da digerire. E poi, se si seguono le "tre L" che una volta venivano consigliate dai medici condotti, "non si sbaglia mai", spiega a Salute24 Andrea Vania, docente di Pediatria all`Università di Roma La Sapienza - Polo Pontino. "Durante l`influenza i bambini non vanno forzati a mangiare, perché l`inappetenza è uno dei sintomi della malattia", spiega l`esperto. Ecco le "linee guida" per i genitori dei bambini influenzati: facili regole da seguire per rendere ai bimbi l`influenza meno fastidiosa possibile.
Ricette leggere - Cucinare in modo semplice è d`obbligo se il bambino sta male: "Piatti troppo elaborati e troppo speziati non favoriscono la digestione che già di per sé, solitamente, durante un`influenza è rallentata e un po` più difficoltosa del normale. Via libera a ogni ricetta, ma cucinata in modo sano e con poco condimento".