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07/12/10

l’assistenza al bambino e alla famiglia



Infermieristica pediatrica:
l’assistenza al bambino  e alla famiglia
di Annalisa Silvestro*
Premessa

                                                          Sempre più numerose sono le iniziati-
ve promosse a favore dell’infanzia con
lo scopo di tutelare il bambino e la sua fa-
miglia, soprattutto in momenti di diffi-
coltà, dentro e fuori dall’ospedale.
Ed è grande anche l’impegno tradizional-
mente espresso dagli infermieri che ope-
rano in ambito pediatrico, nella consa-
pevolezza che i bisogni del bambino com-
portano specifiche e complesse risposte
assistenziali.
Il concreto contributo della professione
infermieristica in ambito pediatrico si svi-
luppa quindi nella partecipazione all’i-
dentificazione dei bisogni di salute del
bambino/famiglia, nella realizzazione di
un’assistenza infermieristica efficace, nel-
la valutazione degli interventi assistenziali
sulla base delle evidenze scientifiche di-
sponibili, nel contributo alla realizzazio-
ne di processi assistenziali integrati, nel-
la promozione di interventi educativi e di
prevenzione, senza dimenticare l’impor-
tante sostegno prsicologico perché, so-
prattutto quando la malattia o il trauma
colpiscono un bambino, l’intero nucleo
familiare ne viene coinvolto e diventa
estremamente fragile.
In questa logica si pone l’elaborazione del
Quaderno, che ha anche l’obiettivo, per-
seguito dall’intera professione infermie-
ristica, di mantenere alta la sensibilità ai
diritti del bambino e l’attenzione affinché
l’ambiente in cui viene accolto e curato
rispetti le sue peculiari esigenze: la scuo-
la, il gioco, l’attenzione, gli affetti…


06/12/10

GLICOGENOSI

Le glicogenosi sono un gruppo di malattie metaboliche rare che colpiscono un bambino su 100.000 nati. Sono dovute alla carenza o al deficit funzionale di uno degli enzimi coinvolti nel metabolismo del glicogeno, il polisaccaride che funge da deposito e da riserva per le molecole di glucosio, che l'organismo utilizza prontamente in caso di bisogno di energia. Un accumulo di glicogeno nei tessuti (fegato, muscoli, rene, cervello) provoca gravi alterazioni organiche. Le persone affette da glicogenosi, non potendo utilizzare i propri depositi di zuccheri, sono costrette a mangiare continuamente sia di giorno che di notte per evitare di cadere in ipoglicemia, con possibile insorgenza di convulsioni e coma, pertanto richiedono una continua e attenta sorveglianza.

05/12/10

IL MIO MICROINFUSORE

               IL MIO MICROINFUSORE


Guida all'uso del microinfusore

 PREFAZIONE

  Da tempo non si stampava in Italia una “Guida alla terapia con microinfusore”.
Eppure nel nostro Paese  la  terapia con microinfusore è prescritta a un numero sempre
maggiore di persone. Erano 640 nel 1998, 1542 tre anni dopo, oltre 3000 attualmente. Nei
prossimi anni si stima che molti altri bambini, ragazzi e adulti passeranno dalla “classica”
terapia multi-iniettiva al microinfusore. Del resto negli Stati Uniti oltre 200 mila persone in-
sulinodipendenti controllano il loro diabete mediante terapia insulinica con microinfusore.
  Questo avviene perché i microinfusori aiutano il Team diabetologico a migliorare
il controllo e il profilo glicemico di molti fra i loro pazienti insulinodipendenti e offrono alla
persona con diabete immediati benefici in termini di stile di vita e di libertà (Bode, 2002).
  Due concetti emergono di  frequente parlando di microinfusori:  la possibilità
di mimare  il  funzionamento del pancreas e  la flessibilità offerta da questa modalità di
somministrazione insulinica. Cosa significa esattamente? Come si traducono giorno per
giorno in scelte e risultati? Questa guida cerca di chiarirlo illustrando concetti importanti
come quello di velocità di infusione basale, boli prandiali, boli di correzione, impostando
i processi logici da seguire in caso di ipoglicemia, iperglicemia o chetoacidosi, e soprat-
tutto spiegando come la flessibilità offerta dalla terapia con microinfusore si traduca in
soluzioni applicabili nella vita quotidiana (mangiar fuori, attività fisiche impreviste, dormi-
re fino a tardi) e in condizioni particolari (malattie concomitanti, gravidanza, vacanze).