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25/05/11

BAMBINI, LE DIECI REGOLE D’ORO PER UN’ESTATE SENZA RISCHI

BAMBINI, LE DIECI REGOLE D’ORO PER UN’ESTATE SENZA RISCHI

Viaggiare con i bambini, anche verso mete esotice e lontane, è diventata un’abitudine sempre più diffusa, confermata dal notevole aumento di richieste di consulenza ai centri specialistici dedicati alla medicina dei viaggi, come quello istituito presso la Clinica Pediatrica dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano diretta dal Professor Gian Vincenzo Zuccotti.
Ecco allora un semplice, ma prezioso, decalogo per trascorrere un’estate serena con i più piccini.
                                                                                                                                                                                                                       

   clip_image001  1) Pianificare il viaggio ed effettuare vaccinazioni e profilassi

Se state partendo per destinazioni lontane, è bene pianificare con anticipo il viaggio, rivolgendosi al proprio pediatra o ai centri dedicati alla medicina dei viaggi, per valutare la storia clinica del bambino, le vaccinazioni eseguite e identificare eventuali controindicazioni al viaggio. Per alcuni Paesi dove sono diffuse malattie infettive non comuni nel nostro, può rendersi necessario eseguire vaccinazioni o intraprendere profilassi con farmaci specifici. Le vaccinazioni contro l’epatite A e antitifica sono consigliate per la maggior parte delle destinazioni: la prima può essere effettuata già a 6 mesi di vita e il vaccino antitifico orale già a partire dai 3 mesi. L’opportunità di eseguire la vaccinazione contro il colera, la febbre gialla, l’encefalite da morso di zecca e l’encefalite giapponese deve essere valutata caso per caso. Nelle aree geografiche dove la malaria è una malattia diffusa è consigliabile eseguire la corretta profilassi, scelta sulla base della destinazione e dell’età del bambino.

24/05/11

Le dimensioni culturali della professione infermieristica

Le dimensioni culturali

della professione infermieristica

La cultura appare un elemento così tipico della natura umana da essere dato per scontato. Si è totalmente modellati dalla cultura da non renderci conto che essa esiste indipendentemente da noi e che le nostre azioni rispecchiano di norma schemi prefissati e dinamiche istituzionalizzate. Qualsiasi espressione dell’uomo non può prescindere dalla particolare matrice culturale della società di appartenenza

(P.Ceri, L.Gallino e altri “Manuale di sociologia” UTET 1997)

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23/05/11

sindrome di Menkes

sindrome di Menkes

Nome Inglese: Menkes Syndrome

Frequenza: circa 1/ 300.000.

La sindrome di Menkes è un disordine neurodegenerativo che colpisce i soggetti maschi con una frequenza di circa uno su centomila nati vivi

La sindrome di Menkes è un disordine neurodegenerativo con ereditarietà recessiva legata al cromosoma X, che colpisce i soggetti maschi con una frequenza di circa uno su centomila nati vivi.
Tra i principali sintomi clinici, vanno segnalate una progressiva grave degenerazione neurologica, oltre ad anormalità scheletriche e vascolari, con un quadro grave che generalmente porta al decesso entro i primi anni di vita.
I neonati - spesso prematuri e all’inizio apparentemente normali - cominciano presto a presentare segni caratteristici, come anomalie dei capelli (che appaiono radi, arricciati e depigmentati), problemi neurologici (irritabilità, ritardo dello sviluppo psicomotorio, convulsioni) e alle ossa (osteoporosi, fratture).
Tra le altre complicanze che possono essere presenti, vi sono anche l’enfisema o anomalie urinarie.