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25/05/11

BAMBINI, LE DIECI REGOLE D’ORO PER UN’ESTATE SENZA RISCHI

BAMBINI, LE DIECI REGOLE D’ORO PER UN’ESTATE SENZA RISCHI

Viaggiare con i bambini, anche verso mete esotice e lontane, è diventata un’abitudine sempre più diffusa, confermata dal notevole aumento di richieste di consulenza ai centri specialistici dedicati alla medicina dei viaggi, come quello istituito presso la Clinica Pediatrica dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano diretta dal Professor Gian Vincenzo Zuccotti.
Ecco allora un semplice, ma prezioso, decalogo per trascorrere un’estate serena con i più piccini.
                                                                                                                                                                                                                       

   clip_image001  1) Pianificare il viaggio ed effettuare vaccinazioni e profilassi

Se state partendo per destinazioni lontane, è bene pianificare con anticipo il viaggio, rivolgendosi al proprio pediatra o ai centri dedicati alla medicina dei viaggi, per valutare la storia clinica del bambino, le vaccinazioni eseguite e identificare eventuali controindicazioni al viaggio. Per alcuni Paesi dove sono diffuse malattie infettive non comuni nel nostro, può rendersi necessario eseguire vaccinazioni o intraprendere profilassi con farmaci specifici. Le vaccinazioni contro l’epatite A e antitifica sono consigliate per la maggior parte delle destinazioni: la prima può essere effettuata già a 6 mesi di vita e il vaccino antitifico orale già a partire dai 3 mesi. L’opportunità di eseguire la vaccinazione contro il colera, la febbre gialla, l’encefalite da morso di zecca e l’encefalite giapponese deve essere valutata caso per caso. Nelle aree geografiche dove la malaria è una malattia diffusa è consigliabile eseguire la corretta profilassi, scelta sulla base della destinazione e dell’età del bambino.


2) Anche in vacanza rispettare le abitudini dei bambini
Allontanarsi da casa e cambiare le abitudini può rappresentare un momento di stress per i bambini, che vedono alterata la propria routine. È quindi importante cercare di coinvolgerli nei preparativi per la vacanza e lasciare a loro disposizione i giochi preferiti o gli oggetti cui sono più affezionati. Inoltre, viaggiare con un bambino significa rispettare i suoi tempi: evitare, quindi, spostamenti troppo lunghi ed effettuare frequenti soste.
3) In auto: mai senza seggiolino
Per disposizione di legge i bambini devono essere sempre assicurati all’apposito seggiolino o adattatore. Se poi soffrono di “mal d’auto” (nausea, vomito, pallore, sudorazione), per alleviare la sintomatologia, quando possibile in base all’età e alle dimensioni corporee, può essere d’aiuto farli sedere sul sedile anteriore e stimolarli a rivolgere lo sguardo verso l’orizzonte. Sempre, comunque, deve essere garantita un’adeguata aerazione del veicolo.
4) Sì ai viaggi in aereo (con qualche precauzione)
Il bambino sano può volare già dal primo mese di vita. Durante il volo può però frequentemente lamentare mal d’orecchie o sensazione di “orecchio chiuso”. Tali sintomi possono essere alleviati con la deglutizione: ai lattanti può essere proposto il seno o il biberon, mentre ai più grandicelli può essere suggerito di masticare un chewing-gum. Utili anche le manovre di decompressione, per i bimbi in grado di collaborare, come per esempio soffiare a bocca chiusa stringendo le narici. Altrettanto frequente è la comparsa di sintomi da “mal d’aria”: nausea, vomito e pallore. In questo caso può essere d’aiuto scegliere posti a sedere in prossimità delle ali dell’aereo, dirigere aria fresca al volto, invitare il bambino a concentrare lo sguardo verso l’orizzonte.
5) In montagna: verso l’alto con gradualità
Il soggiorno in alta quota può causare problemi clinicamente rilevanti per il bambino. Il “mal di montagna acuto” è quello più frequentemente osservato in età pediatrica ed è caratterizzato da sintomi come abbattimento delle condizioni generali, irritabilità, inappetenza, nausea, vomito, disturbi del sonno. In genere, si manifestano quando si sale velocemente a quote superiori ai 2500 metri. È quindi possibile prevenirli raggiungendo lentamente e gradualmente le quote particolarmente elevate.
6) In acqua: attenzione alle insidie nascoste
Sia al mare sia nelle piscine il pericolo principale è il rischio di annegamento. È quindi importante tenere attentamente sotto controllo il bambino che gioca in acqua, in particolare in presenza di onde e correnti. Salvagente e braccioli devono comunque sempre essere indossati. Evitare le acque dolci dei Paesi tropicali: possono veicolare numerose infezioni e infestazioni parassitarie. Anche in ambiente marino possono essere presenti microrganismi potenzialmente pericolosi. In presenza della barriera corallina il bimbo deve indossare calzature di gomma per evitare lesioni. Inoltre, in caso di puntura di medusa non utilizzare soluzioni alcoliche o acqua dolce, e non applicare ghiaccio sulla cute interessata. È buona norma, invece, sciacquare la parte con abbondante acqua salata ed eventualmente applicare sulla parte lesa garze imbevute di acqua tiepida.
7) Vigilanza massima su cibi e bevande
L’igiene e la prudenza nella scelta del cibo e dell’acqua sono indispensabili nei Paesi in cui le condizioni igienico-sanitarie sono inferiori al nostro e si rischia di incorrere nella cosiddetta “diarrea del viaggiatore”. E’ importante, quindi, che il bambino beva solamente acqua proveniente da bottiglie sigillate o, in mancanza di queste, sterilizzata con l’ebollizione o attraverso trattamenti chimici. La stessa acqua va utilizzata anche per la preparazione degli alimenti. I bambini non devono mangiare verdura cruda e frutta non sbucciata, carne e pesce crudi, ghiaccio, latte non pastorizzato, prodotti caseari di produzione artigianale e molluschi. È raccomandabile, inoltre, evitare il consumo di cibi preparati da venditori ambulanti.
8) Proteggere da sole e calore
I bambini siano particolarmente suscettibili alle patologie da calore e umidità. Il cosiddetto “colpo di calore” può rappresentare una situazione di emergenza che si verifica quando viene meno la capacità di disperdere adeguatamente il calore tramite la sudorazione, con conseguente notevole aumento della temperatura corporea. Per minimizzare questo rischio, i piccoli dovrebbero indossare vestiti leggeri di colore chiaro e cappelli a tesa larga, limitare l’attività fisica, evitare l’esposizione alla luce solare nelle ore più calde e aumentare l’apporto di liquidi per idratarsi abbondantemente. La cute del bambino, inoltre, è particolarmente delicata e quindi maggiormente suscettibile al rischio di ustioni. Proteggiamolo, quindi, dai raggi solari utilizzando l’abbigliamento adeguato, evitando l’esposizione al sole diretto, preferendo le ore in cui i raggi solari sono più deboli (prima mattina e tardo pomeriggio) e utilizzando creme solari a protezione totale.
9) Le punture d’insetto possono essere pericolose
Dovrebbero essere prevenute, sia perché in alcune zone del mondo gli insetti possono trasmettere malattie infettive gravi, come la malaria, sia perché i bambini sono particolarmente infastiditi dalla reazione cutanea locale che può essere particolarmente “violenta”. Per prevenire la maggior parte delle punture d’insetto e le eventuali malattie da queste trasmesse, è consigliabile evitare di uscire all’aperto tra l’alba e il tramonto e indossare abiti di colore chiaro che coprano braccia e gambe. Sono preferibili gli ambienti chiusi climatizzati e, nelle aree geografiche ad alto rischio, devono essere posizionate zanzariere impregnate di insetticidi alle finestre e intorno al letto.
10) Non dimenticare i farmaci
Soprattutto se ci si reca in Paesi lontani, è indispensabile mettere in valigia alcuni farmaci basilari. Per i più piccoli che non siano allattati al seno deve essere sempre prevista un’adeguata quantità di latte in formula. Per il sollievo dai sintomi da “mal d’auto” o da “mal d’aria” possono essere utili farmaci come difenidramina e dimenidrinato, da assumersi 30-60 minuti prima di intraprendere il viaggio. Se poi si è diretti verso aree geografiche con condizioni igieniche scadenti e a rischio per sviluppo di “diarrea del viaggiatore” è fondamentale portarsi soluzioni reidratanti orali da somministrare in caso di comparsa della sintomatologia per prevenire la disidratazione. Utile anche la somministrazione di fermenti lattici. Per la prevenzione delle punture d’insetto è bene dotarsi di un repellente insettifugo: il più sicuro ed efficace in età pediatrica è la dietiltoluamide (DEET), alla concentrazione del 35% come per gli adulti. E, naturalmente, nella valigia di un piccolo viaggiatore non possono mancare i comuni antipiretici, come il paracetamolo, un disinfettante cutaneo, cerotti e garze per piccole medicazioni, creme solari a protezione totale.

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