Gli infermieri sui social media:
usarli correttamente è un'opportunità
13/12/2013 – La Federazione
condivide un documento elaborato sulla base della letteratura internazionale in
materia di comunicazione infermiere/cittadino in ambiente internet
AGGIORNAMENTO 2018 – Durante il Consiglio Nazionale del 13 ottobre
2018, a Milano, 102 presidenti degli Ordini provinciali della FNOPI hanno
sottoscritto un documento sulla condotta dei loro iscritti sui social: ogni
comportamento che leda la professione e l’immagine dei professionisti
attraverso i social sarà punito: la rappresentanza professionale si impegna a
essere guida ed esempio per un buon uso dei social.
LEGGI QUI IL TESTO COMPLETO DEL PRONUNCIAMENTO 2018
Il presente documento è stato invece elaborato sulla base della revisione
di M. Vanzetta, E. Vellone, A. Dal Molin, E. Martellotti, R.
Alvaro, Raccomandazioni sul corretto utilizzo dei social media da parte
degli infermieri, “L’Infermiere online”, Notiziario
Aggiornamenti Professionali, LVII, n. 5, settembre-ottobre 2013.
INTRODUZIONE
Il web 2.0 è un luogo
virtuale in cui ognuno è libero di accedere per scambiare informazioni,
collaborare alla creazione di nuova conoscenza e nel quale gli utenti sono
fruitori ma anche produttori di informazioni (Santoro, 2007). Sono milioni in
tutto il mondo le persone di ogni età che quotidianamente frequentano i social
media (Formez PA, 2011; Van de Belt et al., 2012). Sempre più spesso il web
viene utilizzato dalle persone per comunicare, trovare informazioni anche di
tipo sanitario e condividere esperienze (Kernisan, 2010; Van De Belt., 2010 e
2012;Hawker, 2010; Lukes, 2010; McDaid, 2010; Censis, 2009; Gurr et al.,
2008; Trotter et al., 2012).
Lo sviluppo e la
diffusione di Internet hanno portato all’elaborazione di sistemi e modalità di
comunicazione audio visive veloci e sofisticate, utilizzabili con un numero
sempre più elevato di dispositivi che hanno cambiato le modalità di approccio
all’informazione da parte del cittadino (Censis, 2009; McDaid, La Park, 2011).
Gli ospedali e le
strutture sanitarie che sfruttano le possibilità di comunicazione e
aggregazione dei social media, non solo per proporre i propri servizi ma anche
per promuovere la fidelizzazione, sono in progressivo aumento (Van de Belt et
al., 2012; Hospital Social Network List, 2013).
LA SITUAZIONE NAZIONALE
In Italia, il 32,4% dei
cittadini (oltre 19 milioni) usa la rete per ottenere informazioni sulla
salute. Di questi: il 90,4% effettua ricerche su specifiche patologie (circa
17,7 milioni); il 58,6% (circa 11,5 milioni) cerca medici e strutture a cui
rivolgersi; il 15,4% (circa 3,03 milioni) prenota visite ed esami; il
13,9% (circa 2,7 milioni) frequenta chat, forum e web community dedicate a temi
sanitari; il 2,8% (circa 0,5 milioni) acquista farmaci. La ricerca
dell’informazione avviene prevalentemente attraverso i motori di ricerca
(97,6%), ma anche attraverso la consultazione di siti specializzati o
scientifici (73,2%); la lettura della sezione salute dei quotidiani online
(38,3%); la navigazione nei siti istituzionali (29,8%); l’uso dei social
network (34,7%) (Censis, 2012).
Nel 2010 il Ministero
della Salute, all’interno del processo di riforma della relazione tra il
cittadino e le istituzioni sanitarie, ha elaborato le linee guida per la
comunicazione online in tema di tutela e promozione della salute .
Nel nostro Paese non vi
è alcun vincolo normativo che obblighi le Pubbliche Amministrazioni (PA),
quindi anche le Aziende sanitarie e ospedaliere, a essere presenti nei social
media; ma all’interno delle linee guida per la comunicazione online sono
declinate anche le raccomandazioni relative all’impiego delle tecnologie del
dialogo e al web 2.0.
Tali raccomandazioni sottolineano come sia fondamentale per tutte le
strutture del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) dotarsi di strumenti che
aumentino la partecipazione da parte dei cittadini e che, nel contempo,
rispettino la finalità di offrire informazioni valide e autorevoli (Ministero
della Salute, 2010; Formez PA, 2011).
LA POSIZIONE DELLA FEDERAZIONE
1.
In ambito sanitario, la comunicazione ha un ruolo rilevante nella relazione
tra professionista e cittadino, non solo per il dovere di rispettarne il
diritto all’informazione, ma anche e soprattutto per promuoverne l’empowerment
attraverso informazioni accessibili, accurate e di qualità.
2.
La relazione professionista-cittadino, fondamentale per rispondere a
bisogni di cura complessi in continua e rapida evoluzione, è uno degli elementi
cardine del sistema salute. L’informazione e la comunicazione sono componenti
essenziali di questa relazione, che però oggi non può più essere mediata
unicamente dai canali di comunicazione più consolidati.
3.
Il cambiamento generato dallo sviluppo di internet offre un’opportunità di
comunicazione diretta con il cittadino, senza precedenti. Da questo fenomeno il
mondo della sanità non può esimersi e ciò rappresenta una sfida per tutti i
professionisti della salute.
4.
Le opportunità di natura professionale offerte dai social media sono
numerose. Infatti i social media:
·
favoriscono le relazioni professionali e sociali
·
migliorano la comunicazione con il cittadino e in tempo reale
·
possono fungere da strumento didatticoper studenti infermieri e docenti
·
permettono la diffusione rapida di messaggi, l’effettuazione di campagne di
sensibilizzazione
·
favoriscono la diffusione e la discussione di buone pratiche di assistenza,
di educazione sanitaria e dei risultati della ricerca
·
permettono di costruire una rete di riferimento affidabile sui temi della
salute
·
permettono la condivisione di esperienze
·
aumentano l’aggregazione professionale
·
consentono di rappresentare e tutelare la professione infermieristica.
5.
Non usare i social media anche in ambito sanitario significherebbe rimanere
un passo indietro rispetto alla realtà attuale e perdere i vantaggi offerti da
questi nuovi mezzi di comunicazione.
6.
Le potenzialità di comunicazione dei social media sono molto elevate e, di
conseguenza, richiedono una maggiore responsabilità nel loro utilizzo. Per
sfruttare al meglio i social media, occorre conoscerli bene ed essere
consapevoli dei possibili rischi di un loro uso improprio:
·
violazione della privacy di pazienti o colleghi
·
inappropriata condivisione e diffusione di informazioni sensibili
·
violazione dei confini professionali
·
violazione della riservatezza di informazioni sanitarie
·
compromissione dell’immagine dell’infermiere, dell’organizzazione a cui
appartiene o del sistema sanitario.
7.
Nel contesto sanitario l’uso improprio dei social media si può riflettere
lungo tutti i livelli del rapporto tra l’assistito e il sistema sanitario: il
rapporto paziente/cittadino, il rapporto tra professionisti e tra questi e
l’organizzazione.
COME CARATTERIZZARE IL CORRETTO
POSIZIONAMENTO DEGLI INFERMIERI NEI SOCIAL MEDIA
La persona assistita
1.
Rispettare la privacy e la riservatezza online
dell’assistito
Mantenere la privacy e
la riservatezza è un obbligo deontologico oltre che giuridico:
·
prima di postare informazioni online considerare la solidità delle ragioni
per farlo, assicurarsi di avere il consenso dell’assistito, che la sua identità
sia protetta e che le informazioni pubblicate online non ne permettano
l’identificazione
·
non diffondere mai attraverso i social media immagini o informazioni
relative all’assistito che possano violare i suoi diritti di privacy e
riservatezza
·
non pubblicare, condividere o diffondere immagini, dati o informazioni
dell’assistito acquisite nella relazione infermiere-paziente
·
non esprimere commenti sugli assistititi anche quando gli stessi non
possono essere identificati
·
non acquisire immagini (fotografie, video) utilizzando dispositivi personali
ivi inclusi i telefoni cellulari.
2.
Mantenere i confini professionali online
I contatti online
sfumano questi confini: la relazione terapeutica che si instaura tra infermiere
e assistito differisce in modo sia formale, sia sostanziale dalla relazione sociale.
Per mantenerla entro i confini professionali, anche online, è bene valutare
l’opportunità di “accettare l’amicizia” degli assistiti sui social media o
“favorire l’accesso degli assistiti” su siti personali o sociali. La relazione
va mantenuta entro i confini professionali anche con i familiari e le altre
persone coinvolte dall’assistito.
3.
Mantenere gli standard professionali online
Elevati standard
professionali sono attesi anche quando si utilizzano i social media o altre
forme di comunicazione elettronica. La professionalità va tutelata anche
online: la fiducia dell’assistito nei confronti dell’infermiere e l’immagine
della professione infermieristica sono fortemente condizionate dalla
professionalità espressa dal professionista e percepita dagli assistiti e dal
loro enturage, anche attraverso la comunicazione.
I rapporti con gli altri professionisti
4.
Tutelare online il decoro e la dignità propria e dei
colleghi ed evitare comportamenti contrari alla deontologia:
·
Proteggere la propria privacy e la propria riservatezza:
·
considerare attentamente le opzioni offerte dai social media al momento
della registrazione o dell’apertura di un account
·
valutare i profili, le immagini pubblicate, le informazioni e i commenti
postati su blog e forum.
·
Agire con lealtà nei confronti dei colleghi e degli altri operatori:
·
non pubblicare commenti negativi, informazioni, immagini relative a
colleghi, collaboratori o altri professionisti. In questo modo possono essere
compromesse l’integrazione e l’interazione tra operatori, modalità fondamentali
per far fronte ai bisogni dell’assistito.
I rapporti con l’organizzazione
5.
Mantenere online un comportamento corretto nei
confronti dell’organizzazione:
·
conoscere e rispettare le politiche e i regolamenti aziendali relativi
all’uso di computer, fotocamere, telecamere e altri dispostivi elettronici,
compresi quelli personali, durante l’orario di lavoro e/o di formazione o stage
·
non pubblicare commenti o informazioni a nome e per conto delle strutture
pubbliche e private (o dell’università), se non esplicitamente autorizzati e
nel rispetto delle indicazioni definite dai regolamenti adottati.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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Fonte; https://www.fnopi.it/
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