Sindrome di Marfan
Che cosa è la sindrome di Marfan?
La sindrome di Marfan è una condizione medica, classificata
come un disturbo ereditario del tessuto connettivo che in primo luogo colpisce
le ossa ed i legamenti (sistema scheletrico), gli occhi (sistema oculare), il
cuore ed i vasi sanguigni (sistema cardiovascolare), i polmoni. Il nome deriva
dal pediatra
francese, Antoine Marfan che descrisse nel 1896 una bambina di 5
anni i cui arti, dita e piedi erano lunghi e sottili, il cui sviluppo muscolare
era povero e la spina dorsale era curvata in modo anormale. Altri scienziati
descrissero pazienti che oltre a similari mutazioni nello scheletro, avevano
anche anormalità in diverse parti del corpo. Come forma di semplificazione
medica, il nome Marfan divenne comunemente usato per fare riferimento ad
individui che sono stati, o hanno pensato di essere affetti da questa
condizione. Il termine "sindrome" si riferisce al fatto che questo
gruppo di segni e modificazioni fisiche compaiono insieme abbastanza spesso da
permettere agli scienziati di riconoscerne la presenza. E' importante nella
comprensione della natura e delle cause di una sindrome riuscire a prevederne
il corso negli individui colpiti ed individuarne le forme di trattamento. Vi
sono più di cento difetti ereditari del connettivo che possono far ricordare da
vicino la sindrome di Marfan.
Vengono definiti "ereditari" poiché tutti hanno le
loro basi in un errore genetico (mutazione) e, poiché i parenti hanno geni in
comune, queste condizioni possono colpire più di una persona in una famiglia.
Il tessuto connettivo può essere considerato come un tessuto di supporto degli
organi e del corpo in generale. Alcune componenti del tessuto connettivo si
comportano come una colla, altri come una impalcatura ed altri permettono l'
espansione e la contrazione elastica.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE SCHELETRICHE?
Le ossa e i legamenti vengono colpiti in molte e diverse
maniere. Un individuo affetto sarà alto, magro e dalle articolazioni sciolte e
flessibili. Braccia, gambe e dita possono essere sproporzionatamente lunghe in
confronto al tronco. La flessibilità si estende ai piedi che spesso sono
piatti. La curvatura spinale è diffusa e può divenire abbastanza seria se non
trattata. Le ossa del torace possono o avere una protuberanza (detta
comunemente torace carenato - il termine medico è pectus carinatum) o
incavato (pectus incavatum) dovuto ad un sovrasviluppo delle costole. Il
palato è generalmente molto arcuato ed i denti sono storti.
Il volto può apparire lungo e stretto in confronto con la
forma generale del corpo. 1 bambini hanno spesso uno sguardo profondo e
sembrano più grandi rispetto al loro fratelli e sorelle della stessa età non
affetti.
Trattamento
Riguardo alla colonna vertebrale il primo passo nel
trattamento è un esame di routine a base annuale effettuato da un medico che
conosca profondamente il problema anche a livello potenziale. Se si registra
una curvatura anormale. sono utili delle lastre per la valutazione dell'angolo
di curvatura. Curve anormali tendono a peggiorare durante i periodi di crescita
e particolarmente durante l'adolescenza. Se si registra una curvatura spinale
superiore ai 10 gradi un intervento chirurgico ortopedico può diventare
indispensabile. Spesso è efficace un sostegno
rimovibile per stabilizzare la spina dorsale fino a crescita completata. Se il
sostegno è inefficace e la curva peggiora oltre i 35-40 gradi, vari
procedimenti chirurgici forniscono risultati soddisfacenti spesso con il
recupero della forma normale. Dato che un intervento chirurgico può essere
fastidioso così come portare un busto per mesi, questo deve essere considerato
come un rimedio estremo.
Un'attenta prevenzione può grandemente ridurre la necessità
di un'operazione. Sia il torace che lo sterno possono vedere la loro difformità
corretta chirurgicamente. Dato che questa difformità è il risultato di un
crescita eccessiva delle costole. con un intervento si possono spingere avanti
o indietro le ossa del torace, ma prima che le costole cessino di crescere. Per
questa ragione è meglio ritardare l' intervento al torace fino alla metà dei
l'adolescenza. In casi eccezionali. se Il cuore o i polmoni sono troppo
compressi, si deve intervenire durante l'infanzia.
Gli altri problemi scheletrici necessitano raramente di
trattamenti. I piedi stretti. lunghi e piatti necessitano di una particolare
attenzione con scarpe che calzino perfettamente. La scioltezza dei legamenti
può ritardare nel bambino la tendenza a camminare o portare a slogature nelle
giunture. soprattutto per la rotula. Di solito, nell' infanzia, le giunture si
sviluppano più stabilmente e si sviluppano a circondare il muscolo in modo da
minimizzare tali problemi.
E' stato stimato che l'80% dei pazienti con Sindrome di
Marfan soffrono di dolori alle giunture, spesso anche sin dall'infanzia. La
migliore forma di trattamento sono il riposo, farmaci che possono ridurre il
dolore ed evitare attività che possono produrre il dolore. Attività come la
corsa su lunghe distanze, che provocano consistenti stress alle giunture, sono
controindicate. Similmente tipi di lavoro che possono portare ad uno stress
delle giunture sono sconsigliati.
ANORMALITÀ DENTALI
il palato stretto e la relativa piccolezza della mandibola
portano i denti storti. Tutti i bambini con sindrome di Marfan hanno bisogno di
attente cure mediche dentistiche e un esame precoce previene lo sviluppo
dell'allineamento errato e delle mal occlusioni.
I pazienti con Sindrome di Marfan sono a rischio per quanto
riguarda le endocarditi batteriche e devono disporre di un trattamento
antibiotico profilattico per tutte quelle procedure dentistiche che possano
implicare del sanguinamento. Se fosse necessaria un'anestesia generale è
consigliabile l'intervento di un anestesista professionista poichè
l'intubazione potrebbe risultare difficoltosa a causa del palato alto,
dimensioni anormali della mandibola e limitata estensibilità del collo.
Il cristallino dell'occhio è fuori centro o dislocato
(ectopia lentis) in circa il 75% delle persone con sindrome di Marfan. I
cristallini sono segnatamente fuori centro o possono essere così nascostamente
dislocati che un oculista può sbagliare nell'individuare la dislocazione se non
utilizza dei colliri per dilatare le pupille. La dislocazione dei cristallini
capita con relativamente poche altre condizioni ed è per questo un importante
segnale che la sindrome di Marfan è presente. Generalmente la dislocazione del
cristallino appare sin dalla più tenera età e se tale fenomeno non insorge
entro gli 11 anni, oltre tale età sembra non possa verificarsi.
Il più comune problema degli occhi resta la miopia. L'
indebolimento della vista può essere blando o abbastanza grave ed indipendente
dalla presenza di dislocamento del cristallino. Buchi o lacerazioni nella parte
interna dell'occhio (distacco di retina) non capitano frequentemente.
Trattamento
Gli occhi necessitano di attente cure sin dall'infanzia.
L'errore nella rilevazione dei problema può provocare l'ambliopia cioè
disequilibrio fra i due occhi che può diventare sempre più difficile da
correggere. In molte persone la dislocazione del cristallino è un problema
minore. Qualche volta i cristallini finiscono con l'interferire la visione.
Possono essere necessari degli occhiali speciali. Raramente può essere
necessaria una rimozione del cristallino anche se questo è diventato meno
necessario di quanto una volta si credesse.
Pazienti che hanno subito la rimozione chirurgica del
cristallino sembrano essere più esposti a problemi connessi con il distacco di
retina; comunque l'impiego di un fluido artificiale per rimpiazzare quello
perduto contenuto nel bulbo oculare durante l'intervento chirurgico ha
ampiamente ridotto il rischio di un distacco di retina. Dato il rischio
crescente di distacco di retina. gli occhi devono essere protetti dai colpi
durante il lavoro o gli sport. Attività che richiedono colpi alla testa come il
football, la boxe e i tuffi devono essere evitati.
Se si sospetta che la retina sia a rischio di distacco
si può effettuare una "saldatura" al fondo dell'occhio tramite la
crioterapia o la laserterapia.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE RELATIVE AL SISTEMA
CARDIOVASCOLARE?
Il cuore ed i vasi sanguigni sono colpiti in quasi tutte le
persone, giovani o anziani
colpiti da sindrome di Marfan. Innanzitutto le valvole
cardiache, quelle sottili membrane che permettono al sangue di fluire nella
direzione appropriata, hanno una composizione anormale ed una dimensione
anomala in molti casi.
In particolare le due membrane della valvola mitralica sono
troppo grandi per quello che devono coprire: il risultato è che le membrane
fluttuano all'indietro quando la camera di pompaggio del cuore (il ventricolo
sinistro) si contrae. Questo movimento anormale è chiamato prolasso della
valvola mitralica e si riscontra nel 75% delle persone affette da sindrome di
Marfan. In molte persone con un prolasso, la valvola mitralica fa un
"click" quando si muove all'indietro. un suono che si ascolta
attraverso lo stetoscopio. Occasionalmente il prolasso può essere individuato
solo tramite test, chiamato ecocardiografia, nel quale si ottiene un'immagine
di come si muovono le valvole tramite ultrasuoni indolori.
Altri test diagnostici comprendono il RMN(Risonanza
Magnetica) ed il C-T Scan (Tomografia Computerizzata). Molti prolassi della
valvola mitralica non implicano delle perdite. In circa un terzo dei casi.
comunque, il sangue fluisce all'indietro attraverso la valvola e provoca un
mormorio tipico di tipo particolare che un medico può facilmente riconoscere.
Per molte persone con una perdita della valvola mitralica
(regurgitazione della valvola mitralica) non si sviluppano altri sintomi ed il
cuore recupera abbastanza bene; se la perdita rimane contenuta non si richiede
un particolare trattamento. Circa il 10% degli individui con regurgitazione
mitralica nella sindrome
di Marfan hanno sviluppi del problema e si
acuiscono i sintomi come mancanza di respiro durante gli esercizi ma anche a
riposo, una rapida o irregolare pulsazione (palpitazioni) o estremo
affaticamento. Le palpitazioni,. sebbene possano creare preoccupazioni e
fastidio, generalmente non rappresentano un problema serio e si possono
controllare con dei farmaci.
Il muscolo cardiaco ed i vasi che riforniscono il cuore di
sangue (arterie coronariche) raramente sviluppano problemi direttamente
connessi alla sindrome di Marfan anche se il muscolo può soffrire dei danni
come risultato delle perdite valvolari. D'altro canto le persone con sindrome
di Marfan hanno lo stesso rischio di chiunque altro ad incorrere
nell'indurimento delle arterie (arteriosclerosi) e pressione alta, problemi che
spesso causano malattie cardiache. I vasi sanguigni comprendono le arterie, le
vene e i piccoli capillari. Nella sindrome di Marfan, innanzitutto la più
grande arteria, l'aorta. viene colpita. L'aorta parte direttamente dall'uscita
del ventricolo sinistro: tutto il sangue pompato dal cuore deve innanzitutto
passare per l'aorta. Dopo aver lasciato il cuore, l'aorta si divide in grandi
vasi che portano sangue ricco di ossigeno all'intero organismo. Una valvola. la
valvola aortica, si trova fra il ventricolo sinistro e l'aorta e lavora per
mantenere il sangue, una volta pompato nell'aorta, fuori dal cuore.
Le pareti dell'aorta si compongono di 3 parti; una sottile
interna (intima), una dura elastica nel mezzo (media) ed una esterna
(adventitia). Nella sindrome di Marfan la media è più debole del normale. Anno
dopo anno, dato che le pareti aortiche affrontano cambiamenti costanti generati
dallo stress provocato dal battito cardiaco, la parete, particolarmente da due
fino a quattro pollici sopra la valvola aortica (Fistola di Valsalva)
gradualmente si strappa. In questa regione il diametro dell'aorta. di solito
circa un pollice e mezzo (3.7 cm) nell'adulto, si allarc,a; quando
l'allargamento raggiunge una dimensione eccessiva (forse circa 2 pollici, 5 cm)
i medici parlano allora di questa regione dilatata come aneurisma.
Siccome l'aorta si allarga, possono
accadere due cose. Primo, le membrane della valvola aortica si sfilacciano e
finiscono con l'ostruire completamente l'aorta. Questo significa che durante i
battiti dei cuore. il sangue fluisce all'indietro di nuovo verso il cuore
provocando uno sforzo al ventricolo sinistro per pompare sangue. Se non si
interviene, il cuore può seriamente danneggiarsi e raggiungere la condizione
denominata "crollo cardiaco". A questo punto l'individuo può accusare
gli stessi sintomi di colui il quale presenta gravi regurgitazioni mitraliche e,
in più, sviluppare dolori al torace o svenimenti.
Secondo, se non si interviene con uno specifico trattamento,
la radice aortica si allarga progressivamente e puo provocare una lacerazione
nella parete. Questa lacerazione può procedere all'indietro attraverso la parte
mediana dell'aorta, un processo denominato "dissezione", che può
essere associata a svenimenti e forti dolori al torace o alla schiena.
Eventualmente, sul fondo del secondo canale anormale, si
viene a formare una seconda lacerazione, sia verso l'interno, permettendo al
sangue di rientrare nell'aorta oppure verso l'esterno provocando una rottura ed
una emorragia toracica.
La parte iniziale dell'aorta si allarga con lo stesso grado
in quasi tutti gli affetti da sindrome di Marfan. L'eco cardiogramma è il
metodo più semplice per accertare e misurare l'aorta in questa regione. Questo
allargamento di solito inizia presto nel corso della vita ed è accertabile
applicando l'ecocardiografia sin dall'infanzia. In passato, molte persone
affette soffrivano di gravi complicazioni cardiache. 0ggi sono disponibili
metodologie per la prevenzione di questi problemi prima che più gravi
complicazioni soggiungano.
Trattamento
Attraverso check-up ed ecocardiogrammi regolari, la
funzionalità e le dimensioni del cuore e dell'aorta possono essere stabilite
prima che sorgano problemi seri. Per coloro i quali non soffrono di seri
problemi cardiovascolari, un esame annuale è sufficiente. La presenza dì
problemi cardiaci o dilatazione aortica possono necessitare di visite più frequenti.
Circa un 40% dei pazienti registrano irregolarità del battito cardiaco e se ciò
causa preoccupanti palpitazioni o inibiscono il paziente dal vivere una vita
normale. allora vi sono medicine per tenerle sotto controllo. Tali medicine
devono essere prese tutti i giorni.
Un gruppo di farmaci, denominati beta-bloccanti sono
ampiamente prescritti per regolare la pressione saneuigna ed il ritmo cardiaco.
Questi farmaci sono utili nel trattamento di problemi cardiovascolari nella
sindrome di Marfan. Riducono la forza e la frequenza di contrazione dei cuore e
nel fare ciò riducono lo sforzo sull'aorta. Possono rallentare il tasso di
allargamento della radice aortica nei bambini e negli adulti con la sindrome di
Marfan. Possiedono poche effetti collaterali e offrono la speranza di ritardare
la necessità di un intervento. Il dosaggio deve essere personalizzato e la
terapia deve essere attentamente verificata particolarmente nelle fasi
iniziali.
La perdita di una delle valvole cardiache può essere
trattata con vari farmaci, tra cui i beta-bloccanti per ridurre l'allargamento
della radice aortica che porta alle perdite nella valvola aortica. Se la
funzionalità si deteriora ulteriormente, diviene necessaria la sostituzione
chirurgica con una valvola artificiale. Se la valvola aortica perde l'attuale
terapia chirurgica suggerisce la sostituzione sia della valvola sia di alcuni
tratti dell'aorta attraverso una protesi artificiale - una valvola prostetica
cucita ad un'estremità di un tubo di Dacron - i risultati di questa metodologia
sono stati talmente positivi (meno del 5% di rischio di mortalità in centri di
eccellenza) che i medici attualmente raccomandano ai pazienti di sostenere
questa operazione una volta che il diametro della radice aortica raggiunge i
5,5 cm. Si consiglia al pazienti di effettuare questo intervento in un centro
medico che abbia una buona esperienza con questo tipo di operazione.
Dopo la sostituzione della valvola il paziente deve essere
sottoposto per sempre a un trattamento farmaceutico anticoagulante. Tale
farmaco previene il sangue dal formare un ostruzione sulla valvola artificiale.
Molti fattori fra cui la dieta, gli alcolici e altri farmaci possono alterare
gli effetti della medicina anticoagulante. Ciò implica dei test periodici sul sangue
e contatti regolari con il medico per regolare la dose e assicurare efficacia
alla terapia. Sebbene non sia consigliabile, occasionalmente, le donne
pianificano una gravidanza dopo aver avuto questo intervento. Un'ampia
discussione sia con il cardiologo sia con l'ostetrica circa i rischi coinvolti
e le modifiche necessarie al trattamento anticoagulante, dovrebbe essere
intrapresa prima di iniziare la gravidanza. A causa di anormalità nelle valvole
aortiche, molte persone colpite dalla sindrome di Marfan sono a rischio
crescente di infezioni valvolari (endocardite). Certi interventi come
estrazioni dentarie o interventi al sistema genitale e urinarlo, tendono ad
introdurre i batteri nel flusso sanguigno. Gli antibiotici presi appena prima e
per due giomi dopo tali interventi chirurgici riducono effettivamente il
rischio.
Un dottore dovrebbe consigliare il paziente se il
trattamento antibiotico sia necessario nel suo caso specifico.
Tutti i pazienti con la sindrome di Marfan dovrebbero
evitare di sollevare oggetti pesanti, esercizi isometrici (forza contro una
resistenza inamovibile) ed esercizi alla massima capacità per periodi
prolungati a causa della crescente pressione sull'aorta prodotta dalla vigorosa
azione cardiaca. Devono essere preferiti gli sport individuale piuttosto che
quelli competitivi in modo che il paziente si possa fermare quando si sente
stanco. Poichè la parete aortica è più delicata dei normale, gli sport di
contatto come rugby e pallacanestro (se giocata come sport di contatto) devono
essere evitati. Queste linee guida spesso rappresentano l'aspetto più difficile
da gestire, particolarmente nelle persone più giovani e per coloro abituati a
lavori o attività fisiche pesanti. Talvolta, cambiamenti drastici nello stile
di vite devono essere intrapresi nell'interesse del paziente per proteggergli
la salute. E' di gran lunga più facile indirizzare l'interesse di un bambino
verso attività che non richiedono un vigoroso impegno fisico (per es. il nuoto.
il ciclismo, suonare uno strumento musicale) rispetto a dire ad una persona più
grande che la pallacanestro o la corsa su lunga distanza devono essere
abbandonate. D'altro canto pochi ragazzi necessitano di restrizioni
relativamente alle loro attività e giochi quotidiani. E' sempre meglio
discutere le attività fisiche con il dottore.
I polmoni possono essere colpiti in molti modi: il tessuto
connettivo è fondamentale per garantire stabilità ed elasticità al sottili
sacchi di aria nei polmoni. Quasi tutti quelli con sindrome di Marfan hanno
accusato una diminuzione di elasticità paragonati a persone dello stesso sesso,
età e storia di fumo. Questo fatto raramente può creare problemi degni di nota.
Collassi spontanei del polmone (pneumotorace) capitano a 1 persona su 20 o
circa 50 volte la quota della popolazione generale. Attività che comportano
improvvisi cambi della pressione
atmosferica come le immersioni in profondità sono altamente
sconsigliate. I maschi sono più spesso colpiti delle femmine e il pneumotorace
si può riverificare o addirittura colpire entrambi i polmoni. Il periodo più
comune di apparizione di questa complicazione è la tarda adolescenza. I sintomi
sono una sensazione di mancanza di respiro e spesso dolori al petto che possono
essere acuti o sordi e può cambiare a secondo della respirazione. Questo è un
problema che richiede sempre un pronto intervento in ospedale ma raramente
rappresenta una minaccia per la vita. Pneumotoraci ricorrenti possono essere
trattati chirurgicamente per prevenire ulteriori episodi.
Alcuni indizi segnalano una marcata propensione
all'enfisema. Pazienti con sindrome
di Marfan possono sviluppare problemi d'enfisema anche senza
essere fumatori. Il fumo distrugge l'elastina e per questo il fumo è altamente
sconsigliato per una persona con sindrome di Marfan.
CI SONO ALTRE CARATTERISTICHE DELLA SINDROME DI
MARFAN?
Striatura sulla pelle (strie distensae) possono
capitare a chiunque soprattutto come risultato di gestazioni o peso perduto o
aumentato. Per le persone con sindrome di Marfan vi è una predisposiziorie allo
sviluppo di striae in tenera età e senza modificazioni di peso. Le striae tendono
a comparire in siti sottoposti a stress come le spalle, anche e fondo schiena.
Sebbene alcune persone ritengano le strie un problema estetico, non
costituiscono alcun rischio e non necessiterebbero di alcun trattamento il che
è molto positivo perché in realtà non esistono mezzi efficaci per prevenirle e
per rimuoverle.
Alcune creme cosmetiche possono aiutare a coprire queste
smagliature in occasioni particolari. Queste creme sono anche utili per il
torace o in altre parti del corpo dopo gli interventi chirurgici.
La crescita eccessiva nella sindrome di Marfan raramente
necessita di un trattamento. L'altezza di molte donne varia fra 1,55m e 1,86
mentre gli uomini vanno da 1,55m a 1,95m.
La terapia ormonale per prevenire la crescita eccessiva non
ha dato risultati soddisfacenti e nelle donne può condurre a un indebolimento
della parete aortica come nella gravidanza. Questa terapia deve essere iniziata
prima della pubertà con prevedibili problemi psicologici di essere uno dei più
giovani dei proprio gruppo a passare attraverso gli stadi della pubertà. E'
probabilmente meglio accettare l'alta statura e trovarsi un abbigliamento
appropriato.
Altri segni di debolezza del tessuto connettivo riguardano
l'ernia, le vene varicose e problemi al menisco. I pazienti spesso si lamentano
di essere magri fatto dovuto alla muscolatura più sottile e mancanza di crasso
sottocutaneo. Un esercizio blando può aumentare il tono muscolare ma bisogna
evitare il sollevamento di oggetti pesanti. Una facile affaticabilità è un
sintomo frequente ed è probabilmente dovuto alla sottile muscolatura oltre al
senso di fatica causato dalla sovratensione delle terminazioni nervose nel
legamenti, tendini e muscoli. Questa sovratensione si verifica anche con
attività normali e può produrre un dolore di basso grado che è interpretato
come fatica. E' preferibile proporzionare le attività per evitare fatiche pesanti.
Occupazioni sedentarie sono la cosa migliore se esiste questo problema ed è
consigliabile vivere vicino al proprio posto di lavoro. Mal di testa e mani e
piedi freddi possono essere segni di insufficiente circolazione sanguigna.
Bambini con la sindrome di Marfan che hanno infezioni croniche all'orecchio
dovute a tonsille ed adenoidi ingrossate generalmente migliorano sensibilmente
dopo la rimozione chirurgica di questi tessuti ostruenti.
COSA CAUSA LA SINDROME DI MARFAN?
La causa può essere analizzata secondo vari livelli. La
risposta più corretta e diretta è affermare che un singolo gene (mutante)
provoca la condizione. Un gene è l'unità fondamentale dell'ereditarietà; l'uomo
ne possiede 50-100 mila, ognuno composto da DNA e organizzato in cromosomi.
Molti geni operano in coppia. Un membro della coppia è ereditato dalla madre ed
uno dal padre. In un individuo con sindrome di Marfan, il gene Marfan può
essere ereditato o da un genitore affetto oppure da un genitore non affetto ma
che ha avuto una mutazione negli spermatozoi o nell'uovo (25% dei casi).
Quando molti scienziati discutono della causa sono comunque
interessati a cosa fa il mutante Marfan o cosa non fa per generare la sindrome.
Il gene Marfan produce una modificazione in una delle proteine
che forniscono forza la tessuto connettivo, una proteina chiamata fibrillina.
Una mutazione nel gene per la fibrillina. che risiede nel cromosoma 15, conduce
alla produzione di fibre più corte e più deboli che non funzionano nel modo
normale. Questi cambiamenti nel C'ene, e nelle fibre della fibrillina, se
riscontrati nella famiglia, possono essere impiegati come un test diagnostico
per membri della famiglia sospettati di avere la sindrome ed, in alcuni casi,
possono essere impiegati anche per test prenatali.
La proteina fornisce forza ed elasticità a molte parti del
corpo fra cui il bulbo oculare (nelle piccole fasce che sostengono il
cristallino al suo posto), il cuore ed i vasi sanguigni, particolarmente nella
parte iniziale dell' aorta, la pelle, i tendini, i legamenti, le giunture ed
anche nelle ossa. Per questo motivo un cambiamento nella produzione di questa
proteina spiega le caratteristiche tipiche della sindrome di Marfan.
COME SI PUO' DIAGNOSTICARE LA SINDROME DI MARFAN?
Clinicamente, la diagnosi deve fondarsi sulle
caratteristiche manifestate dall'individuo. Comunque. la sindrome di Marfan è
caratteristica di molti condizioni ereditarie in cui il numero e la profondità
delle caratteristiche sono considerevoli, quello che gli scienziati chiamano
"variabilità".
Ciò significa che delle persone avranno solo poche
manifestazioni mentre altre ne avranno tante. Siccome molte caratteristiche
progrediscono con gli anni la diagnosi appare più ovvia nelle persone più
anziane. Ma i bambini, anche i neonati, nelle famiglie ove la sindrome di
Marfan si sia già manifestata, possono e dovrebbero essere esaminati.
Per queste ragioni, una diagnosi dovrebbe essere effettuata
da medici che hanno esperienza di questa condizione.
La diagnosi deve considerare:
I. Una dettagliata storia medica e familiare.
2. Un completo esame fisico.
3. Un' approfondita analisi oculare fatta da un oculista che
esamini la dislocazione del cristallino con dilatazione completa della pupilla.
4. Una lastra al torace per riscontrare eventuali cisti ai
polmoni, allargamento del cuore e dell'aorta e curvatura della spina dorsale.
5. un eco cardiogramma per valutare il coinvolgimento del
sistema cardiovascolare che non è sempre facile da individuare con altri esami.
OGNI PAZIENTE CON SOSPETTA SINDROME DI MARFAN DEVE
ESSERE SOTTOPOSTO AD UN ECOCARDIOGRAMMA
Questa serie di passi è importante non solo per valutare la
diagnosi ma per individuare quel problemi che necessitano di un trattamento
immediato o di lungo termine.
In tre quarti dei casi, vi sarà una storia familiare di
altri membri colpiti direttamente in relazione con il paziente. In questo caso,
il medico può richiedere un prelievo di sangue per ciascun membro della
famiglia colpito o non colpito, per provare il legame con il gene della
fibrillina sul cromosoma 15. Ciò conferma la diagnosi ed anche fornisce un test
diagnostico per altri membri della famiglia a rischio. Una biopsia della pelle
di un membro della famiglia colpito può rivelare la mutazione della fibrillina
che può essere impiegata come test diagnostico.
Nel caso di una mutazione spontanea che produce questa
condizione per la prima volta in un paziente, può essere necessario un piccolo
campione di sangue o la biopsia della pelle per dimostrare una mutazione nel
gene della fibrillina od una produzione anormale delle celluledell'epidermide.
CHI PUÒ ESSERE COLPITO?
Uomini e donne di qualunque razza o gruppo etnico possono
essere colpiti e nessun gruppo sembra essere particolarmente soggetto. In
alcune famiglie i maschi con questa condizione sono più gravemente colpiti
delle femmine.
La sindrome di Marfan è più diffusa di quanto i libri o gli
scienziati vogliono far credere e comunque anche la stima di 5 su 10.000 in
Gran Bretagna non è del tutto confermata. Comunque si valuta che in quel paese
le persone colpite dovrebbero essere almeno 5 mila. La sindrome di Marfan è
così uno dei difetti ereditari più comuni dato che è più diffusa della fibrosi
cistica e dell'emofilia.
ESISTE UNA CURA?
Allo stato attuale delle cose, una persona non può essere
curata dalla sindrome di Marfan a prescindere da quando la condizione viene
diagnosticata o dall'intensità dei sintomi. Una vera cura dovrebbe coinvolgere
un'alterazione del cene responsabile della sindrome in ciascuna delle cellule
del corpo. Una simile manipolazione genetica a livello pre-embrionale sta
diventando progressivamente possibile da un punto di vista tecnico e gli
sviluppi futuri sono difficili da predire.
Il punto cruciale è che il trattamento è disponibile per qualunque
problema medico che sorge nella sindrome di Marfan e prima il trattamento viene
eseguito maggiore è la possibilità di prevenire le complicazioni. Ciò è reso
possibile per i medici e per i chirurghi attraverso esami regolari per decidere
quando iniziare il trattamento. Interventi decisi per tempo possono salvare
effettivamente la vita se confrontati con interventi di emergenza ad esempio
nel caso di dilatazione della radice aortica. Similmente la prevenzione della
perdita visiva può essere ottenuta tramite la crioterapia od il laser per
attaccare la retina che minaccia di distaccarsi.
COME PASSA LA SINDROME DI MARFAN ATTRAVERSO LA FAMIGLIA?
Uomini e donne vengono colpiti con la stessa frequenza ed
incisività dalla sindrome di Marfan. In alcune famiglie i maschi colpiti dalla
sindrome lo sono in misura maggiore rispetto alle femmine colpite.
La condizione si succede attraverso le generazioni, e ogni
figlio di genitore affetto ha la probabilità del 50% di contrarre la condizione
ereditaria. a prescindere se il genitore è maschio o femmina. Basta che un
genitore sia affetto. In circa il 25% dei casi di sindrome di Marfan nessuno
dei genitori era affetto; la condizione si sviluppa in questi individui per
mutazioni spontanee negli spermatozoi o nell'uovo di uno dei genitori. In
simili famiglie l'età del padre in media era alta rispetto alla popolazione
cosa che fa pensare che mutazioni spontanee si verificano più spesso nelle
cellule laddove si producono gli spermatozoi. Si verificano costantemente
mutazioni cellulari; la mutazione che porta alla sindrome di Marfan si verifica
di rado circa 1 su 50.000 nascite. Quando nessun genitore di un bambino con
sindrome di Marfan è affetto il rischio di avere un altro figlio con sindrome
di Marfan è nella regione di 1 su 50.000.
La nuova mutazione che causa la sindrome di Marfan si
verifica abbastanza infrequentemente circa una volta ogni 50.000 nascite.
Quando nessun genitore di un bambino Marfan è colpito il loro rischio di avere
un altro figlio con la sindrome di Marfan è nella regione di 1 su 50.000.
Sebbene il grado di intensità della condizione (espressione
variabile) è estremamente ampio fra parenti affetti, pochi possono avere il
gene Marfan senza manifestarne l'evidenza. Se i parenti colpiti sono
attentamente esaminati qualche segno della sindrome di
Marfan è in genere evidente. La sindrome di Marfan non salta nessuna
generazione. Se qualcuno non ha la sindrome non potrà trasmetterla alle
generazioni future.
Tutte queste caratteristiche sono distintive di uno
specifico genere di ereditarietà chiamata autosomale dominante. Autosomale fa
riferimento al fatto che il gene Marfan non incide su uno dei cromosomi
sessuali. Dominante vuol dire che basta uno solo della coppia dei geni ad
essere sufficiente affinchè la sindrome di Marfan sia presente. Altri esempi di
condizioni dominanti autosomali sono l'ipercolesterolemia familiare (una delle
più grandi cause di elevata presenza di colesterolo nel sangue), la
neurofibromatosi, altre condizioni che causano polipi multipli nell'intestino e
predispongono al cancro, e molti altri disturbi ereditari dei connettivo.
Vengono classificate almeno 2000 situazioni sotto la denominazione dominante
autosomale.
IL PROBLEMA DI AVERE FIGLI
IL PROBLEMA DI AVERE FIGLI
La decisione di avere dei figli è un fatto personale che
dovrebbe essere fatta dai genitori solamente dopo aver riconosciuto e compreso
tutti i rischi potenziali per il bambino e per la madre. Ogni bambino di un
genitore affetto da sindrome di Marfan ha il 50% di probabilità di sviluppare
la sindrome. A causa della variabilità del gene Marfan, non è possibile
prevedere quanto un bambino che eredita il gene verrà profondamente colpito. Di
media, 1 su 10 verrà seriamente colpito con la necessità di essere sottoposto a
trattamenti medici e chirurgici per gli occhi, cuore e scheletro. Molte
condizioni ereditarie possono essere diagnosticate nella fase prenatale con
numerose tecniche come gli ultrasuoni o l'amniocentesi. Allo stato attuale
delle cose sta diventando disponibile un test per stabilire nella fase
prenatale la presenza della sindrome di Marfan. Nelle famiglie che contengono
almeno 2 membri colpiti viventi in almeno due generazioni, studi su campioni di
sangue possono permettere la previsione di un bambino colpito attraverso studi
dei legami. Questa è una ulteriore dimostrazione che la Sindrome di Marfan è
correlata al locus del gene della fibrillina sul cromosoma 15. In altre
famiglie o anche in situazioni dove il futuro genitore è Il solo ad essere
colpito se una mutazione dei gene fibrillina è stato individuata ciò può essere
studiato nel bambino che deve ancora nascere attraverso un piccolo campione
della placenta (biopsia dei villi coriali) o attraverso una coltura di cellule
del bambino estratte da un campione di liquido amniotico (amniocentesi). Le
famiglie in cui i membri colpiti lo sono in maniera grave sin dalla giovane età
solitamente desiderano discutere circa una possibile terminazione di una
possibile interruzione di gravidanza con riscontrata sindrome di Marfan. Se i
test dimostrano che il bambino non è colpito ciò rassicura moltissimo.
In ogni famiglia dove si desidera fare un test sulla
gravidanza, la situazione più aggiornata dovrebbe essere discussa in dettaglio
con un genetista.
La gravidanza pone rischi addizionali per una donna colpita
da sindrome di Marfan a causa dell'aumento di stress sul sistema
cardiovascolare. Mentre non ci sono chiare distinzioni fra donne che possono o
non possono sopportare una gravidanza, alcuni punti restano fermi. Una donna
con significativi problemi alle valvole cardiache non dovrebbe affrontare una
gravidanza. Se vi è un allargamento dell'aorta superiore al 10% (40
millimetri), il rischio di frattura della parete aortica è piuttosto
consistente. A tutte le donne viene consigliato di sostenere gravidanze in
un'età abbastanza giovane. Per una donna con sindrome di Marfan le gravidanze
sono sempre ad alto rischio e durante la gravidanza saranno necessari molti eco
cardiogrammi e a 3-6 mesi dopo il parto. Sebbene ci sono pochi esempi di donne
con sindrome di Marfan che hanno sostenuto la sostituzione della radice aortica
in gravidanza, la paziente e il suo partner possono discutere
questa possibilità sia con il cardiologo che con l'ostetrica prima della gravidanza. Gli anticoagulanti possono causare anormalità nel bambino e devono essere sostituiti con una medicazione più leggera durante il periodo della gravidanza. Inoltre. poichè la gravidanza indebolisce la parete aortica ci potrebbe essere il rischio di una ridissezione che potrebbe mettere in pericolo sia la vita della madre che del bambino. Nei casi riportati di dissezione durante la gravidanza spesso la madre è operata con successo ma il bambino spesso viene perduto. E' molto importante che al coniuge non affetto sia permesso di esprimere il proprio parere circa la praticabilità della gravidanza poichè sarà sua responsabilità la cura del coniuge affetto e anche del bambino eventualmente affetto. Per uomini donne gravemente colpiti dalla sindrome di Marfan che desiderano avere bambini bisognerebbe discutere con il genetista le possibili alternative dell'inseminazione artificiale, l'adozione o altre forme di maternità. Il parto sarebbe il sistema più stressante e generalmente questo significa un normale parto vaginale. Il parto cesareo non è necessario in presenza di sindrome di Marfan ma può essere consigliato per qualunque altro problema che generalmente può subentrare.
questa possibilità sia con il cardiologo che con l'ostetrica prima della gravidanza. Gli anticoagulanti possono causare anormalità nel bambino e devono essere sostituiti con una medicazione più leggera durante il periodo della gravidanza. Inoltre. poichè la gravidanza indebolisce la parete aortica ci potrebbe essere il rischio di una ridissezione che potrebbe mettere in pericolo sia la vita della madre che del bambino. Nei casi riportati di dissezione durante la gravidanza spesso la madre è operata con successo ma il bambino spesso viene perduto. E' molto importante che al coniuge non affetto sia permesso di esprimere il proprio parere circa la praticabilità della gravidanza poichè sarà sua responsabilità la cura del coniuge affetto e anche del bambino eventualmente affetto. Per uomini donne gravemente colpiti dalla sindrome di Marfan che desiderano avere bambini bisognerebbe discutere con il genetista le possibili alternative dell'inseminazione artificiale, l'adozione o altre forme di maternità. Il parto sarebbe il sistema più stressante e generalmente questo significa un normale parto vaginale. Il parto cesareo non è necessario in presenza di sindrome di Marfan ma può essere consigliato per qualunque altro problema che generalmente può subentrare.
ESISTE LA NECESSITÀ DI UNA DIETA SPECIALE E
MEDICINE PARTICOLARI?
Tutti i pazienti con sindrome di Marfan dovrebbero avere un
trattamento a base di beta-bloccanti, che riducono gli sforzi sull'aorta.
Questa terapia deve essere prescritta e verificata da un medico e potrebbe non
essere compatibile per persone con diabete, asma e collasso cardiaco. Chi ha
valvole cardiache artificiali ha bisogno di controlli medici giornalieri per
ridurre i rischi di coagulazione sanguigna nelle valvole. Tutte le persone con
sindrome di Marfan devono prendere un antibiotico prima e per i due giorni
successivi a operazioni dentarie. Talvolta possono essere necessarie medicine
come diuretici, digoxine, ormoni, ecc.. ma solo per problemi specifici.
I pazienti spesso chiedono se la carenza della proteina
fibrillina può essere corretta attraverso una dieta ad alto contenuto proteico.
Tutte le proteine vengono scomposte dai loro blocchi attraverso il processo
della digestione e questi blocchi vengono riassemblati per creare nuove
proteine. Il problema della sindrome di Marfan è che il messaggio per fare la
fibrillina contiene un errore. Per questo il fatto che uno ingerisca molte
proteine non corregge l'errore genetico all'interno dei gene stesso.
Non è stato provato che specifiche vitamine, minerali,
integratori dietetici o derivati proteici diano benefici. Una dieta bilanciata,
con poco sale, colesterolo e grassi animali e evitare di fumare sono eccellenti
sistemi per mantenersi in buona salute e sicuramente miglioreranno la capacità
individuale di affrontare la sindrome di Marfan.
Circa il 10% dei pazienti sviluppa sindromi da sensibilità
intestinale e sono intolleranti ad alcuni alimenti che producono flautolenza,
dolori addominali, scioltezza delle feci. Sarebbe consigliabile il parere di un
gastroenterologo per la definizione di test allergici, modificazione della
dieta e cure appropriate.
QUALE E' LA CONDIZIONE DI UNA PERSONA AFFETTA?
La situazione è più chiara di circa 5 anni fa. Prima degli
interventi a cuore aperto, l'aspettativa media di vita era ridotta di un terzo.
I problemi medici, in primo luogo quelli che riguardano l'aorta, riducevano la
speranza di vita dell'uomo a circa 40 anni, di media, e per le donne a 50 anni.
C'è stata una grande variazione su queste medie e molti bambini sono morti per
problemi cardiaci. Oggi una diagnosi precoce ed attenti trattamenti hanno
enormemente migliorato la prognosi e la speranza di vita si è molto allungata.
Sfortunatamente, una piccola percentuale di bambini sono nati con tali gravi
forme di sindrome di Marfan
di fronte alle quali la più avanzata ed aggressiva terapia
ha fallito per migliorare le loro condizioni ed aumentare le loro speranze di
vita. Nel caso in cui si richiede un intervento chirurgico alla radice aortica,
il tasso di mortalità è inferiore del 5% nel caso in cui l'operazione venga
effettuata elettivamente e studi successivi indicano che circa l'80% dei
pazienti guadagnano fra 1 10 e i 20 anni di vita. Vi è un rischio ridotto che
una ulteriore lacerazione si possa sviluppare nell'aorta oltre il segmento
sostituito. Questo rischio è di circa il 5% per ogni anno di vita del paziente.
Per questa ragione ciascun paziente che ha subito la sostituzione della radice
aortica deve essere controllato ogni anno attraverso studi che coinvolgano
l'intera lunghezza dell'aorta. Se viene riscontrato un secondo aneurisma può
essere elettivamente sostituito.
COME È LA VITA DI UN PAZIENTE AFFETTO DALLA SINDROME DI
MARFAN?
I pazienti moderatamente colpiti ritengono che le loro
maggiori decisioni nella vita, come la formazione scolastica, Il lavoro, il
matrimonio ed i figli, sono state, anche se di poco, influenzate dalla loro
condizione. I pazienti più gravemente colpiti diranno che la sindrome di Marfan
è stata la più importante questione in tutte queste decisioni. Anche se il
lavoro e le attività ricreative che richiedono attività fisica pesante
dovrebbero essere evitate. molti pazienti facilmente si adattano a queste
restrizioni. Lo scegliere delle carriere adatte, un impiego razionale delle
proprie energie. lo studiare piani pensionistici per permettere un ritiro
anticipato se diviene necessario e lo sviluppo di hobby ed interessi adatti
sono le chiavi per un adattamento di successo a questa condizione. Persone con
sindrome di Marfan ricoprono posizioni preminenti in tutte le professioni,
negli affari ed in politica. Spesso, amici, colleghi o clienti non sono nemmeno
a conoscenza della loro condizione medica.
LE REAZIONI DEI GENITORI
Quel genitori che non erano affetti da sindrome di Marfan
possono sentirsi responsabili per aver provocato nel loro figlio questa
condizione, anche se era ovvio che era involontario. Inizialmente, i genitori
si sentono sconvolti, poi rattristati e arrabbiati. Un genitore con sindrome di
Marfan si può sentire anche più responsabile, particolarmente se lui o lei
erano a conoscenza del rischio di un bambino che poteva ereditare, la sindrome.
Non tutti i pazienti hanno bisogno di sostegno terapeutico, ma molti genitori
effettivamente hanno bisogno di affrontare le loro reazioni iniziali nel sapere
che il loro bambino ha la sindrome di Marfan.
Spesso un assistente sociale, uno psicologo o anche un
sacerdote con profonda conoscenza di problemi genetici può essere di grande
aiuto per sostenere i genitori ad affrontare l'impatto con la diagnosi.
Incontri con altri genitori che potrebbero trovarsi nelle loro stesse
condizioni o con quelli che hanno già affrontato questa esperienza, possono
essere di grandissimo aiuto per combattere la sensazione di solitudine
nell'affrontare questa situazione.
L'Associazione Marfan può essere di assistenza al genitori
così come agli individui colpiti ed agli altri membri della famiglia. Talvolta,
i genitori hanno bisogno di un aiuto professionale nell'affrontare la loro
naturale tendenza alla super protezione del loro bambino da esperienze
pericolose: una risposta che può permettere ad un bambino con sindrome di
Marfan di essere autosufficiente ed indipendente negli anni a venire. È
importante che il bambino conduca una vita nel modo più normale possibile ,
all' interno dei limiti fisici, per essere come i suoi amici.
Un adulto che viene a sapere di essere affetto da sindrome
di Marfan è già a conoscenza di avere qualche problema di salute. Altri aspetti
della sindrome, come l' allargamento aortico, possono non venire a galla fino a
quando l' etichetta "Marfan" non viene appiccicata a test specifici
che vengono effettuati come per esempio nel caso dell' ecocardiogramma.
Può accadere che magari un medico poco informato sugli
attuali sviluppi nel trattamento della sindrome di Marfan finisca con il
prospettare al paziente un futuro oscuro. In questo caso il paziente e la
famiglia possono sentirsi frustrati nella percezione di mancanza di speranze
della situazione e dall'improvvisa "perdita della salute". La natura
genetica della sindrome di Marfan può coinvolgere tutta la famiglia
nell'effettuazione di test e può influenzare la decisione di avere dei figli.
La definizione della diagnosi è di solito associata a
difficoltà - sociali, emotive, economiche e psicologiche. Questi aggiustamenti
possono. e spesso devono, avere luogo lungo un certo periodo di tempo. Per un
adulto con sindrome di Marfan è importante disporre di corrette informazioni
mediche sulla sindrome e capire la necessità, ed i benefici, di un appropriata
cura.
E' cosa comune, negli adulti affetti, essere confusi e
storditi quando vengono a conoscenza della diagnosi per la prima volta, o
addirittura negare la presenza di questa condizione. Questo negare può avere
effetti distruttivi quando si finisce con l'evitare le appropriate cure mediche
o nel continuare attività come sport e lavori pesanti che possono essere
pericolosi. L'Associazione Marfan può fornire un appoggio, un incoraggiamento e
le informazioni necessarie.
COME REAGISCONO I GIOVANI CON LA SINDROME DI
MARFAN?
Molti giovani ed adolescenti credono dì essere diversi dagli
altri anche se questo fatto non è effettivamente reale. Quelli con la sindrome
di Marfan possono sentirsi particolarmente auto coscienti dei modo in cui
appaiono. Quando viene detto loro di avere la sindrome di Marfan, talvolta capiscono
il motivo del fatto di essere più alti dei loro amici, di avere degli spessi
occhiali, la schiena curva o il torace carenato o incavato. Spesso si sentono
infastiditi dal fatto di dover fare dei check-up regolari ed essere sottoposti
a precise terapie, un' intrusione in più nella vita di tutti i giorni.
Possono essere rassicurati dall'idea che un trattamento
preventivo per la sindrome di Marfan è in fase di rapido avanzamento e continua
ad avanzare e possono essere aiutati a capire quel trattamento che è stato
raccomandato loro. Frequentemente, si spazientiscono in particolare quando
viene detto loro di cessare sport competitivi come rugby e la corsa, cosa che
magari è stata parte integrante della loro vita. Possono sfogare questa rabbia
nei confronti del medico, o i genitori (verso i quali è più facile arrabbiarsi)
o anche verso loro stessi. Il canalizzare i loro interessi verso sport meno
stressanti, o il diventare allenatore, può essere una buona alternativa.
Un'altra possibile strada può essere lo sviluppare altre attitudini o talenti,
che potrebbero essere latenti come abilità artistiche o musicali.
Per i giovani e gli adolescenti può essere molto utile un
assistente di supporto. Spesso aiuta molto per un giovane affetto parlare con
un'altra persona della stessa età con lo stesso problema. Se è stato
prospettato un intervento chirurgico, può essere di aiuto parlare con qualcuno
che ha subito lo stesso trattamento chirurgico, tenendo sempre presente che la
sindrome di Marfan varia sensibilmente da persona a persona
anche all'interno della stessa
famiglia. L'Associazione Marfan o molti centri di ricerca genetica possono
fornire assistenza nel trovare la persona più adatta da contattare.
Una diagnosi genetica, come la sindrome di Marfan, colpisce
tutta la famiglia. Una coppia può trovarsi a sperimentare temporanee fratture
quando per la prima volta apprende che il loro bambino è colpito da sindrome di
Marfan. Devono comunicare fra di loro e scambiarsi paure e speranze. I nonni
possono biasimarsi per la situazione del loro nipote o trasmettere il loro
biasimo su tutta la famiglia. Spesso non capiscono la diagnosi, negano la
realtà e prestano fede a cure miracolose: se i nonni possono essere coinvolti
nella discussione sulla sindrome di Marfan forniranno un importante supporto ai
genitori. Anche i fratelli e le sorelle non affetti hanno bisogno di aiuto.
Possono sentirsi colpevoli per essere sfuggiti alla sindrome di Marfan o temere
di diventare affetti un domani. Possono aver bisogno di tempo per parlare con i
genitori di ciò che provano, fare loro domande e ricevere la garanzie da loro
che sono interessati a loro così come al fratelli affetti.
Le domande più comuni che possono essere fatte da chi è
affetto da sindrome di Marfan o anche dagli altri membri della famiglia possono
essere:
Perché è successo proprio a me?
Che cosa ho fatto perché ciò mi sia
successo'?
Quali rischi ho nell'avere un figlio con la
sindrome di Marfan?
C'è una cura?
Come reagiranno i miei amici, la mia
fidanzata (o fidanzato), il mio capo?
Quale carriera posso affrontare?
Sono anormale come i miei geni?
Tutte queste domande sono naturali e normali. Le risposte
sono sparse nelle righe di questo documento. Comunque è importante comprendere
che tutti hanno un certo numero di geni che non sono normali anche se in molti
casi non vengono a galla problemi fisici.
Un'assistenza genetica è disponibile per ciascun membro
della famiglia ed è anche possibile avere altri tipi di sostegno per coloro che
lo desiderano. Inoltre, l'Associazione Marfan offre informazioni, risorse,
riferimenti e sostegno a tutti coloro che ne sono interessati.
QUALI SONO I MEDICI DA CONSULTARE NELLA CURA MEDICA DI
ROUTINE?
La gestione ed il trattamento della sindrome di Marfan
vengono meglio affrontati e compresi se rapportati a livello di sistemi fisici.
Ciò è vero per i medici così come per i pazienti e per i parenti e ciò spiega
perché un gran numero di specialisti medici finiscano per essere coinvolti
nella cura di una persona affetta. Tutti hanno bisogno di un medico per le
questioni inerenti a malattie di routine. Ma molti di questi medici sanno molto
poco della sindrome di Marfan e non si sentono a loro agio nel trattare i
problemi specifici che la sindrome di Marfan fa sorgere. Il medico personale
dovrà essere in contatto con altri specialisti come ad es. il pediatra, il
cardiologo, l'oftalmologo, l'ortopedico. Per questo motivo, è importante
disporre di un medico che sia in grado di comprendere tutti gli aspetti della
sindrome di Marfan cioè qualcuno che possa individuare tutti i sistemi che
possono essere colpiti, coordinare i contatti con specialisti quando è
necessario e consigliare in modo appropriato sulla prognosi, trattamento e
problemi connessi all'ereditarietà. Molti genetisti possono ricoprire questo
ruolo e ci può essere una specifica clinica Marfan a cui il paziente può fare
riferimento composta da molti di questi specialisti che si riuniscono in giorni
specifici. Per molte persone una visita annuale a questa clinica o un consulto
con il medico coordinatore sarà sufficiente per affrontare la sindrome di
Marfan.
Oggi viene portata avanti una ricerca sia di base che
clinica. Esempi di ricerca clinica sono allo studio dei risultati dell'impiego
di beta-bloccanti nella prevenzione di problemi all'aorta, lo studio sulla
variabilità espressiva all'interno della famiglia e lo studio sul problemi nei
bambini alla valvola mitralica.
La ricerca di base studia le cause della sindrome di Marfan
attraverso studi di biochimica sul tessuto connettivo, ottenuto sia da pratiche
chirurgiche sia da colture cellulari in laboratorio, e sulla natura della
mutazione genetica all' interno del gene della fibrillina. Quasi tutta la
ricerca viene condotta da personale associato a scuole mediche ed università.
CI SONO ORGANIZZAZIONI CHE FORNISCONO AIUTO ED
INFORMAZIONI?
L'Associazione Marfan è stata fondata da pazienti e da
medici con tre obiettivi principali:
- Fornire informazioni approfondite ed aggiornate sulla sindrome di Marfan a pazienti, alle loro famiglie ed ai medici;
- Fornire strumenti per i pazienti ed i parenti per condividere le loro esperienze e sostenersi l'uno con l'altro e per migliorare le loro cure mediche;
- Sostenere e portare avanti la ricerca.
Altre informazioni, in particolar modo recenti articoli,
possono essere inviati su richiesta. L'Associazíone Marfan è in grado di dare
informazioni su quali medici sono esperti di sindrome di Marfan.
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