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28/03/11

EMOGASANALISI

EMOGASANALISI: prelevare il campione ed interpretare i risultati









L’emogasanalisi (EGA) è uno degli esami ematici più frequentemente richiesti nell’emergenza e nel periodo di stabilizzazione del bambino in fase acuta. Si tratta dell’analisi, effettuata attraverso un particolare apparecchio di laboratorio (l’emogas analizzatore), di un campione di sangue arterioso o venoso allo scopo di determinare alcuni parametri respiratori e l’equilibrio acido-base del bambino (1). Alcuni dei valori più importanti forniti da questo esame sono:

pressione parziale dell’ossigeno (pO2)
pressione parziale dell’anidride carbonica (pCO2)
saturazione dell’ossigeno (SaO2),
pH ematico
bicarbonati (HCO3)
eccesso di basi (BE)
concentrazione di importanti elettroliti come sodio (Na+) e potassio (K-)
Emoglobina (ctHb)
Gli Infermieri dei bambini hanno un ruolo fondamentale nell’esecuzione di questa indagine diagnostica: si occupano infatti del prelievo del campione ematico, dell’introduzione di questo nell’emogas analizzatore, della prima interpretazione dei risultati e della pronta comunicazione al medico delle eventuali anormalità nei valori (2).




Modalità di campionamento ematico per EGA Esistono 3 modalità per prelevare il volume di sangue necessario all’esecuzione dell’EGA:
prelievo mediante puntura del vaso: si utilizza una siringa a riempimento automatico con ago premontato (figura) Vantaggi: se eseguito correttamente comporta un minor rischio di contaminazione del campione rispetto al prelievo da catetere e al prelievo capillare, inoltre è eseguibile in situazioni di emergenza e richiede un campione di sangue inferiore a quello necessario nel campionamento da catetere. Svantaggi: E’ una procedura dolorosa. Nel bambino non intubato con di stress respiratorio severo dovuto ad ostruzione delle alte vie aeree (come nel caso di bambino con difterite), il dolore provocato dal prelievo potrebbe compromettere la respirazione al punto di alterare la concentrazione dei gas ematici (2-3). Può essere difficile individuare le arterie, ed esiste il rischio di miscelazione di sangue arterioso con sangue venoso. Esistono anche il rischio di ischemia dell’arto e il rischio di puntura accidentale dell’operatore.
prelievo da catetere (venoso o arterioso): Vantaggi: non c’è il rischio di miscelare sangue venoso e sangue arterioso, l’ottenimento del campione più facile e più rapido rispetto alla tecnica della puntura del vaso o del prelievo capillare. La metodica non comporta dolore per il paziente. Svantaggi: c’è il rischio di infezioni del catetere, il rischio di coaguli con occlusione del catetere o messa in circolo di emboli, rischio di anemia per prelievo di un volume eccessivo di sangue (4). Sono presenti anche il rischio di errori da diluizione del campione se il catetere non è stato lavato correttamente, e il rischio di contaminazione del campione con bolle d’aria presenti nei raccordi.
prelievo capillare: Vantaggi: Si tratta di una metodica poco dolorosa ed a basso rischio di complicazioni, inoltre il piccolo volume di sangue prelevato previene l’anemizzazione. E’ eseguibile sia in elezione che in urgenza. Svantaggi: è presente il rischio di valori dell’ossigeno non accurati e il rischio di emolisi del campione; è necessario aver acquisito una buona manualità per una corretta esecuzione della tecnica; la quantità di sangue prelevata non è sufficiente per l’esecuzione di altri test.

Principali sistemi di regolazione del pH
I valori normali del pH sono compresi tra 7,35 e 7,45. Quando il pH è inferiore a 7,35 si parla di acidosi, mentre quando supera i 7,45 si parla di alcalosi. Acidosi ed alcalosi possono entrambe essere di tipo metabolico o di tipo respiratorio a seconda del sistema di regolazione che è coinvolto maggiormente nella compensazione dello squilibrio. Nell’organismo esistono 3 sistemi che normalmente cooperano per mantenere e regolare l’equilibrio acido-base:
molecole tampone (bicarbonati, fosfati e proteine): è il sistema che interviene per primo ed agisce nell’arco di pochi secondi
i reni (sistema metabolico): regolano la quantità di bicarbonati (HCO3) disciolti nel sangue. Hanno un effetto ritardato ma prolungato sul pH ematico, infatti i meccanismi di regolazione renali possono impiegare alcuni giorni per instaurarsi (2). L’insufficienza renale può causare acidosi metabolica.
i polmoni (sistema respiratorio): regolano la produzione di anidride carbonica (CO2). Sono molto rapidi nell’intervenire sul pH. Se ad esempio si verifica un’acidosi, i polmoni possono aumentare rapidamente la frequenza e la profondità degli atti respiratori del bambino allo scopo di aumentare l’eliminazione della CO2. Se invece si verifica un’alcalosi il sistema respiratorio reagirà in maniera opposta, producendo bradipnea e respiro superficiale (2). Questo processo di compensazione può essere totale o parziale. NB: Quando si modificano i valori del respiratore di un bambino intubato, è necessario attendere 15-20 minuti prima di notare una modificazione dell’EGA (2).

Come effettuare la prima valutazione dell’EGA
Lo schema nella figura rappresenta un semplice algoritmo di analisi per la valutazione di un EGA (2-5).

Cura delle linee arteriose
Alcuni suggerimenti (2) per garantire una gestione in sicurezza della cannula arteriosa:
garantire che la cannula arteriosa sia chiaramente distinguibile dalle altre vie, mediante etichette adesive colorate o con la scritta “linea arteriosa”
Utilizzare sistemi di lavaggio in continuo della linea arteriosa con soluzione fisiologica allo 0,9% o con soluzione eparinata su indicazione medica. Solitamente il lavaggio viene effettuato con l’ausilio di una sacca a pressione
Non somministrare mai farmaci per via arteriosa
Prestare attenzione alla presenza di bolle d’aria o coaguli nella linea arteriosa; se presenti deve essere immediatamente rimossi
Rilevare prontamente eventuali segni di cattiva perfusione dell’arto (pallore, freddezza dell’arto)
Assicurarsi che tutti i raccordi della linea siano connessi saldamente e che la linea sia ben visibile (non coperta da indumenti o coperte)
Quando si rimuove una cannula posizionata nell’arteria radiale, eseguire una compressione dell’arteria per 3-5 minuti per evitare il rischio di sanguinamento

Valori normali dell’EGA
pH: 7,35-7,45
pCO2: 35,00-45,00 mmHg
pO2: 80-100 mmHg
SaO2: 75-99%
ctHb: 11,5-15,4 g/dl
HCO3: 22-26 mmol/l
BE: neonato -10/-2
lattante - 7/-1
bambino -4/+2
Lattati: <2
K+: 3,5-4,5 mEq/l
Na+: 135-148 mEq/l



Bibliografia
1- Fogari R. Semeiotica medica e metodologia clinica. Piccin, 1999
2- Lynch F. Arterial blood gas analysis: implications for nursing. Paediatr Nurs 2009; 21 (1): 41-44
3- Rattenborg C. Acid-base monitoring. Clin Anesth 1973; 9: 139-170
4- Adlard K Examing the Push-Pull Method of Blood Sampling From Central Venous Access Device. J Ped Oncol Nurs 2008; 27: 200-207
5- Rudolf M, Levene M. Paediatrics and Child Health. Wiley-Blackwell, 2006


FONTE: http://www.infermieristicapediatrica.it/

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