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10/01/11

La Preghiera del Sorriso

ho ricevuto una E-mail da una amica che è rimasta molto contenta per i post delle preghiere.
certo questo blog che si occupa di infermieristica a 360 gradi non e proprio idoneo, ma un attimo di Riflessione e di raccoglimento non quasta. come suggerito dalla mia amica continuerò, anche su questa strada vedi post qui
la mia amica mi ha inviato una preghera scritta da lei che pubblico volentieri:

La Preghiera del Sorriso

A Te Maria SS Mediatrice,
Donna Gloriosa e Dolce Madre,
che fai brillare la “Luce delle Stelle” negli Occhi,
e splendere la “Gioia del Sole” nel Cuore
di chi ti Ama…

Dona a me la Grazia di “Curare il Sorriso
dei Cuccioli di Uomo che soffrono in Terra e
degli Angeli che volano in Cielo accanto a Te…

Lascia che il più tenero Sorriso a Te dedicato,
sia una piccola Goccia
che permetta alla Tristezza
di disperdersi nel
Mare della Vita

il tuo piccolo dottore
V. Z.



08/01/11

Manovre di disostruzione pediatriche secondo le linee guida internazionali

        Manovre di disostruzione pediatriche secondo le linee guida internazionali  
  La rianimazione cardiopolmonare fa parte di una vera e propria catena della sopravvivenza pediatrica che prevede una serie di passi da compiere, la prevenzione innanzitutto. Quando questa catena, che ha bisogno anche di un accesso prioritario al pronto soccorso pediatrico, viene rispettata le percentuali di sopravvivenza aumentano sensibilmente. In tal senso, i dati forniti dalla CRI sono al momento inquietanti, considerato che dei casi di arresto cardiaco pediatrico extraospedaliero la percentuale di sopravvivenza varia dal 2 al 10 per cento, e in tre casi su quattro il paziente paga comunque uno scotto in termini di danno neurologico. Secondo gli esperti della CRI, la causa è la mancata generalizzazione di una corretta procedura di rianimazione cardiopolmonare che si serva anche di strumenti tecnologici come i defibrillatori semiautomatici esterni (DAE).

07/01/11

Preghiera di un ammalato

       Preghiera di un ammalato

Mio Signore e mio Dio,
Padre e madre di chi spera in
te,
sto vivendo la dura
esperienza della sofferenza,
sono adagiato su questo letto
di dolore
dinanzi a una sofferenza che non sempre comprendo.
Dove sei mio Dio in questo momento?
Perché mi sento abbandonato?
Solo con il mio dolore?
Ma poi volgo lo sguardo a quel crocifisso appeso alla
mia camera
E penso che tu stia soffrendo con me
Vivi la mia angoscia, partecipi al mio dolore
Piangi e soffri con me.
Fammi essere forte,
coraggioso per ogni terapia e intervento
e nella sofferenza di ogni giorno
fammi ritrovare il calore della tua presenza
e la dolcezza della tua carità.
Benedici chi mi assiste:
infermieri, medici e ogni operatore sanitario…
siano loro gli angeli della consolazione,
per vivere in pienezza la grandezza del Tuo Amore
e cantare sempre le meraviglie che compi in me,
grazie, mio Dio, ogni attimo della mia vita è dono tuo.
Amen.

05/01/11

MANUALE DI RIANIMAZIONE DI BASE AD USO DEL CITTADINO

                                  MANUALE DI RIANIMAZIONE DI BASE AD USO DEL CITTADINO



Nella vita di tutti i giorni può capitare a chiunque di trovarsi di fronte a situazioni a rapida evoluzione, che mettono a repentaglio la sopravvivenza di un individuo:
    • eventi traumatici (incidenti stradali, incidenti domestici, infortuni sui luoghi di lavoro, incidenti sportivi, ecc.)
    • fenomeni legati alla presenza, anche misconosciuta, di patologie a carico dei principali organi ed apparati (cuore e circolazione, vie aeree e polmoni, cervello, apparato digerente, ecc.)
Queste situazioni possono dare luogo a quello che viene comunemente indicato come MORTE IMPROVVISA. continua a leggere LINK:-------->


LA PORPORA DI SCHOENLEIN HENOCH

              LA PORPORA DI SCHOENLEIN HENOCH

Che cosa è?
La porpora di Schoenlein Henoch (PSH) è uninfiammazione dei piccoli vasi sanguinei (capillari). Questa infiammazione, chiamata vasculite, colpisce solitamente i piccoli vasi sanguinei della cute, dell’intestino e dei reni. I vasi sanguinei infiammati possono sanguinare comportando la comparsa di un eruzione cutanea rosso o violacea chiamata porpora. I vasi possono anche sanguinare nell’intestino o nei reni causando la comparsa di  sangue  nelle  feci  nelle  urine  (ematuria).  La  PSH  prende  inome  dai  dottori Schoenlein e Henoch che hanno descritto la malattia più di 100 anni fa.


Quanto è comune?
Sebbene  la  PSH  non  sia  frequente  nell’infanzia,  è  tuttavia  la  più  comune  vasculite sistemica in bambini di età compresa tra i 5 e 15 anni. E più comune nei bambini che nelle bambine (2:1).
La malattia non si caratterizza per una distribuzione geografica o etnica. La maggior parte dei casi in Europa e nellemisfero settentrionale si verificano d’ inverno, ma sono stati osservati anche casi  in autunno e in primavera.


Quali sono le cause della malattia?
Non si conoscono le cause dell’PSH. Agenti infettivi come i virus e i batteri sono considerati  potenziali  cause  della  malattia,  perché  spesso  la  porpora  di  Schoenlein Henoch  esordisce  dopo  un  episodio  infettivo  alle  alte  vie  respiratorie.  Comunque  la malattia a volte può iniziare anche dopo lutilizzo di farmaci, dopo la puntura di insetti, esposizione  al freddo  o a sostanze  chimiche,  co come  reazione  allergica  ad  alcuni alimenti. Per questo motivo in precedenza è stato usato il termine porpora allergica” poiché si pensava che PSH fosse una reazione allergica a tutti questi agenti. In alcuni paesi è anche chiamata porpora reumatoide per il possibile coinvolgimento di articolazioni e muscoli (vedi più avanti “Quali sono i principali sintomi?”)
Il  riscontro  di  depositi  di  immunoglobuline  A  (IgA)  nelle  tipiche  lesioni  da  PSH
suggerisce una anomala risposta del sistema immunitario contro i capillari della cute, delle articolazioni, del tratto intestinale, dei reni e raramente del sistema nervoso centrale o dei testicoli, che provoca la malattia.


E’ ereditaria? E’ contagiosa? Può essere prevenuta?

04/01/11

INIEZIONE INTRAMUSCOLARE NEL BAMBINO


    INIEZIONE INTRAMUSCOLARE NEL BAMBINO -  quando e come

LA SOMMINISTRAZIONE INTRAMUSCOLARE DEI FARMACI
Intramuscular injection technique Paediatric Nursing, 2007, 19: 37


Nei bambini la somministrazione intramuscolare dei farmaci (IM) deve sempre essere evitata ogni volta che sia possibile, ma esistono dei casi in cui è necessaria. Il motivo più frequente per il quale i neonati e i bambini piccoli ricevono una iniezione intramuscolo sono le vaccinazioni ed è per questo che la maggior parte delle linee guida sulle iniezioni si riferiscono appunto alla vaccinazione (1,2). Nonostante ciò i principi di queste raccomandazioni possono essere applicati anche ad altri tipi di farmaco somministrato IM, tenendo sempre però in considerazione le particolarità di ogni farmaco.
La preparazione di una iniezione IM deve sempre prevedere che:
  • vengano fornite informazioni e spiegazioni al bambino e alla sua famiglia
  • venga effettuata una preparazione psicologica appropriata all'età, ed una negoziazione con il bambino su quando e dove fare la puntura
  •  venga ottenuto il consenso della famiglia
  •  venga fatto il lavaggio delle mani e venga mantenuta una tecnica pulita per tutta la durata della procedura
  • venga usato un ago G21 per sospendere il farmaco e che poi l'ago venga cambiato con uno di diametro adatto alla somministrazione (vedere più avanti)
  • vengano osservate le 5 G (giusto: paziente, farmaco, dose, orario, scadenza)
  •  il bambino venga posizionato e contenuto in modo sicuro

SPRAY REFRIGERANTE PER IL DOLORE DA INCANNULAMENTO VENOSO

           SPRAY REFRIGERANTE PER IL DOLORE
DA INCANNULAMENTO VENOSO

Farion KJ, Kym Newhook KL, Gaboury I et al.. The effect of vapocoolant spray on pain due to intravenous cannulation in children: a randomized controlled trial. CMAJ 2008; 179 (1): 31-36

Gli Infermieri che lavorano con i bambini devono saper utilizzare una varietà di strumenti per la riduzione del dolore da procedura. I più diffusi sono rappresentati dagli anestetici locali in crema, tecniche di distrazione, di rilassamento o di autoregolazione. Questi sistemi, pur essendo efficaci, richiedono del tempo per essere efficaci e quindi si adattano principalmente a interventi effettuati in elezione.

03/01/11

OGNI QUANTI GIORNI VA CAMBIATA L'AGOCANNULA ?

OGNI QUANTI GIORNI VA CAMBIATA L'AGOCANNULA ?
LE INDICAZIONI DALLE LINEE GUIDA DEL CDC
O'Grady NP, Alexander M, et al. Guidelines for prevention of intravascular catheter-related infections.
Pediatrics 2002; 110: e51.
Jackson A. Infection control - a battle in vein: infusion phlebitis. Nursing Times 1998;94:68, 71
L'uso delle agocannule per la somministrazione refratta di farmaci per via endovenosa è assai comune negli ospedali pediatrici. Esso consente di evitare ai bambini un gran numero di venipunture. Tuttavia l'incannulamento di una vena in un bambino spesso non è semplice e può richiedere più di un tentativo all'operatore. Anche se sono comunemente usate tecniche farmacologiche e non farmacologiche per evitare il dolore e la paura al bambino, la procedura dell'incannulamento è comunque traumatica e provoca paura ed ansia, sia nel bambino che nei genitori. E' dunque necessario cercare di ridurre il numero di volta che un bambino deve sottoporsi a questa procedura invasiva così sgradevole.

D'altro canto, la permanenza in situ di un catetere venoso ed il suo utilizzo per periodi lunghi possono essere causa di irritazioni locali e flebiti.
Il quesito sollevato da alcuni colleghi sulla base della pratica clinica è stato il seguente:

2007 Definizione Organici Infermieristici Ed Evidenze Scientifiche

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02/01/11

SCALA CEMS un nuovo strumento per misurare l'ansia del bambino


SCALA CEMS  un nuovo strumento per misurare l'ansia del bambino

La scala delle manifestazioni emotive dei bambini (CEMS) per valutare l'efficacia di interventi per ridurre l'ansia preoperatoria
Li HC.
Evaluating the effectiveness of preoperative interventions: the appropriateness of using the children's emotional manifestation scale. Journal of Clinical Nursing 2007; 16: 1919-1926.

Questo studio pubblicato di recente sul Journal of Clinical Nursing era volto a validare la Children's Emotional Manifestation Scale (CEMS), una scala di valutazione per la misurazione delle manifestazioni emotive dei bambini. Gli autori con questo studio volevano dimostrare la sua applicabilità anche in ambito preoperatorio, in particolar modo per valutare l'efficacia degli interventi per ridurre l'ansia preoperatoria dei bambini. Questa scala infatti era già stata validata ed utilizzata per documentare le risposte emotive dei bambini, ma non era mai stata utilizzata per valutare l'efficacia di interventi per ridurre l'ansia preoperatoria. 
FONTE:  http://www.infermieristicapediatrica.it/

01/01/11

Prevenzione del trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici

Prevenzione del trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici

Definizione: si definisce stravaso l’accidentale infiltrazione di un liquido o un farmaco dal sito della venipuntura al tessuto sottocutaneo circostante. Lo stravaso dei farmaci antineoplastici
è una complicanza rara ma rilevante, principalmente per la possibilità di causare necrosi dei tessuti, infezioni, danni ai tendini e nervi circostanti la zona di stravaso e a volte ritardi nella prosecuzione dell’iter terapeutico. L’incidenza di stravasi da vene periferiche è stimata fra lo 0.1% e il 6.5%. È essenziale che coloro i quali sono coinvolti nella somministrazione di farmaci antineoplastici abbiano adeguate conoscenze e un adeguato training. Ciò può garantire la riduzione al minimo del rischio di stravaso e un appropriato intervento nell’eventualità che quest’ultimo si verifichi.
Obiettivo: individuare nella letteratura scientifica esistente le migliori evidenze in merito alla prevenzione ed al trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici.
Materiali e metodi: la ricerca è stata effettuata attraverso Internet, consultando banche dati di linee guida, banche dati primarie e secondarie, siti di Istituti per l’EBN e EBM e siti delle riviste
biomediche. Sono stati considerati gli articoli di cui si è potuto visionare l’abstract, per una iniziale valutazione, e poi il full-text per una valutazione completa. Oltre che la disponibilità
del full-text altri limiti utilizzati nella ricerca sono stati: studi che riguardassero il genere umano e studi pubblicati negli ultimi 5 anni, ovvero dal 1998 a tutt’oggi (per garantire l’aggiornamento delle informazioni recuperate). Risultati: in base alla revisione della letteratura recuperata sono state catalogate raccomandazioni
sia per la prevenzione che per il trattamento degli stravasi, sono stati individuati gli antidoti farmacologici e le modalità della loro applicazione. Infine è stata redatta una "flow-chart" di facile consultazione che riassume gli interventi da mettere in atto in caso di stravaso.
Parole chiave: Antineoplastic Agents-adverse Effects; Extravasation of Diagnostic and Therapeutic Materials-etiology, Prevention and Control