Venerdì 9 marzo, alle 12.30, nei locali dell’Assessorato Regionale della Salute di piazza Ottavio Ziino a Palermo, verrà firmato il protocollo d’intesa tra l'UNICEF e la Regione siciliana per la promozione, la protezione e il sostegno dell’allattamento al seno all’interno di un programma internazionale che riguarda le scelte per l’alimentazione e le cure dei propri bambini.
13/03/12
protocollo tra la Regione Sicilia e l'UNICEF per l'alimentazione dei neonati
Venerdì 9 marzo, alle 12.30, nei locali dell’Assessorato Regionale della Salute di piazza Ottavio Ziino a Palermo, verrà firmato il protocollo d’intesa tra l'UNICEF e la Regione siciliana per la promozione, la protezione e il sostegno dell’allattamento al seno all’interno di un programma internazionale che riguarda le scelte per l’alimentazione e le cure dei propri bambini.
12/03/12
Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
Orari Visite Fiscali 2013: Le nuove regole
per i dipendenti pubblici
Orari Visite
Fiscali dipendenti pubblici, la normativa vigente per il 2013. La
legge che regola gli orari visite fiscali 2013 è la n.300/70, Statuto
dei Lavoratori.
Secondo
questo Statuto, i datori di lavoro hanno diritto a richiedere la visita fiscale, all’amministrazione di
appartenenza, in questo caso l’Inps ex Inpdap, dei propri dipendenti per
verificare l’effettivo stato di malattia del lavoratore in questione, assente
per motivi di salute. In questo modo viene effettuato un controllo sul
lavoratore malato che, in determinati orari, non può allontanarsi dal proprio
domicilio.
I dipendenti
pubblici in malattia infatti possono aspettarsi, già nel primo giorno di
assenza, la visita fiscale del medico incaricato.
Orari Visite Fiscali dipendenti
pubblici: Le Nuove Regole
Ecco tutte
le informazioni su regole e orari visite fiscali 2013 per
dipendenti pubblici e per dipendenti statali. La normativa sugli orari
visite fiscali presenta piccole variazioni a seconda che i lavoratori
oggetto delle visite fiscali siano dipendenti pubblici, militari, carabinieri,
dipendenti locali o insegnanti. In ogni caso, non cambiano le fasce di
reperibilità, ovvero gli orari visite fiscali veri e propri.
I
dipendenti statali, dipendenti pubblici, docenti, militari, dipendenti di ASL o
Enti locali, in malattia, sono obbligati a rispettare una reperibilità di 7
giorni su 7, inclusi giorni non lavorativi, week end, festivi e prefestivi,
nelle seguenti fasce orarie:
- dalle ore 9.00 alle ore 13.00;
- dalle ora 15.00 alle ore 18.00.
Questi
lavoratori dipendenti devono essere reperibili, presso l’indirizzo domiciliare,
indicato al momento della dichiarazione di stato di malattia.
Orari Visite Fiscali: Eccezioni
La
legge sugli orari visite fiscali prevede alcune eccezioni. Ad esempio, possono
essere esclusi dall’obbligo di reperibilità i dipendenti pubblici con malattie
gravi che richiedano terapia salvavita o altri trattamenti in ospedale:
- infortuni sul
lavoro,
- malattie per le quali è stata riconosciuta la
causa di servizio,
-
stati patologici legati all’invalidità riconosciuta o
-
gravidanza a rischio.
Orari visite fiscali: Conseguenze di infrangere le
regole
Le
visite fiscali, come abbiamo detto prima, hanno l’obbiettivo di verificare il
reale stato di malattia del lavoratore
dipendente. Il medico dell’Inps, tramite queste visite, deve esaminare il
dipendente e controllare il suo stato di salute per:
-
prolungare la diagnosi
-
confermare la diagnosi
-
modificare la diagnosi in base a miglioramenti ed invitare il dipendente a
rientrare al lavoro
-
richiedere ulteriori esami obbligatori dal medico specialista
Ma, cosa succede
se il lavoratore non viene trovato presso l’indirizzo comunicato durante gli orari
visite fiscali?
Tutte
le assenze dal domicilio del dipendente malato devono essere giustificate.
Infatti, il dipendente è obbligato a recarsi presso la ASL, su richiesta di una
comunicazione ufficiale, nel giorno e nell’orario indicato dal medico fiscale
per giustificare quella assenza.
Se si tratta
di un motivo giustificato, ad esempio una visita medica o qualcun altro impegno
ragionevole e serio che non può essere rimandato, non ci sono conseguenze per
il dipendente.
Se
invece si tratta di un motivo non giustificato come assenza senza motivo,
distrazioni del dipendente che forse non ha sentito il campanello,… le
conseguenze, in base all’art. 5 del D.L. 12/9/1983, nr.463 convertito con
modificazioni nella legge 11/11/1983, n.638, sono:
-
perdita del diritto all’indennità di malattia per i primi 10 giorni di malattia
- riduzione
dell’indennità di malattia del 50% per il restante periodo di malattia, ad
esclusione dei periodi di ricovero in ospedale.
Fonte dal Web : http://www.dipendentistatali.org/
10/03/12
Perché l'infermiere non è più "professionale
Perché l'infermiere non è più "professionale
DECRETO 14 SETTEMBRE 1994 N. 739
Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo
professionale dell’infermiere.
Il Ministro della Sanità
Visto l’art. 6, comma3, del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante: " Riordino
della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della Legge 23 ottobre 1992, n. 421",
nel testo modificato dal Decreto Legislativo 7 dicembre 1993, n. 517;
Ritenuto che, in ottemperanza alle precitate disposizioni, spetta al Ministro della Sanità di
individuare con proprio decreto le figure professionali da formare ed i relativi profili,
relativamente alle aree del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione;
Ritenuto di individuare con singoli provvedimenti le figure professionali;
Ritenuto di individuare la figura dell’infermiere;
DECRETO 14 SETTEMBRE 1994 N. 739
Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo
professionale dell’infermiere.
Il Ministro della Sanità
Visto l’art. 6, comma3, del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante: " Riordino
della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della Legge 23 ottobre 1992, n. 421",
nel testo modificato dal Decreto Legislativo 7 dicembre 1993, n. 517;
Ritenuto che, in ottemperanza alle precitate disposizioni, spetta al Ministro della Sanità di
individuare con proprio decreto le figure professionali da formare ed i relativi profili,
relativamente alle aree del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione;
Ritenuto di individuare con singoli provvedimenti le figure professionali;
Ritenuto di individuare la figura dell’infermiere;
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Esclusione di trattamenti economici aggiuntivi per infermità dipendente da causa di servizio
SINDROME DI ALAGILLE
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