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25/11/10

PIANI DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA

                     PIANI DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA.
                           Collaborazione nell’equipe sanitaria

CONCETTO DI ASSISTENZA :
Assistere l’individuo sano o malato per aiutarlo a compiere gli atti tendenti al mantenimento della salute o alla guarigione oppure a prepararlo ad una morte serena.

20/11/10

CARTA DEI DIRITTI DEL BAMBINO IN OSPEDALE

CARTA DEI DIRITTI DEL BAMBINO IN OSPEDALE

I diritti enunciati nella presente Carta sono garantiti a tutti i minori che fruiscono delle prestazioni sanitarie erogate nei presidi ospedalieri della regione Friuli-Venezia Giulia, senza alcuna distinzione ed a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di ogni opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza.
Il bambino ha diritto ad un aiuto ed a un’assistenza particolari tesi a favorire il suo pieno sviluppo e la completa maturazione della sua persona sotto il profilo fisico intellettuale morale e sociale. La malattia può costituire per il minore un momento critico di dipendenza sia fisica che psicologica dagli adulti se non un ostacolo al suo percorso di crescita.
Nella dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite si afferma che l’infanzia ha diritto ad un aiuto particolare e si riconosce il ruolo peculiare e centrale della famiglia per l’armonico sviluppo e per il benessere del minore. Il bambino ha il diritto di vivere in un ambiente familiare in un clima di felicità, amore e comprensione.

18/11/10

LA GESTIONE DELLA TERAPIA INSULINICA

                  

  INSULINA come garantire una somministrazione corretta
   LA GESTIONE DELLA TERAPIA INSULINICA King L. Subcutaneous insulin injection technique.        Nursing Standard. 2003; 17: 45-52

Per ottenere un buon controllo della glicemia non solo sono di fondamentale importanza il tipo e la dose di insulina ma anche il modo in cui essa viene somministrata. La tecnica di somministrazione dell'insulina influenza il controllo glicemico più di quanto generalmente si pensi. A questo scopo sono stati effettuati vari studi su larga scala che, utilizzando tecnologie come la RMN hanno permesso di sfatare alcuni miti sulle corrette pratiche di iniezione. Gli infermieri hanno un ruolo cruciale come educatori per quanto concerne la somministrazione dell'insulina e devono aggiornare e rivalutare periodicamente la loro conoscenza alla luce dei più recenti dati provenienti dalla ricerca.
Per ottenere l'effetto desiderato con la dose prescritta e, quindi, per garantire il miglior assorbimento possibile, l'insulina deve essere iniettata nel tessuto adiposo sottocutaneo, evitando con cura che penetri nel derma, nel muscolo o addirittura nel peritoneo. Vari studi hanno dimostrato una differenza nell'assorbimento e nella durata di varie insuline quando vengono iniettate nel grasso sottocutaneo e nel muscolo. Una iniezione di insulina intramuscolare ha un assorbimento molto più rapido e può portare ad inaspettate ipoglicemie, che specialmente nel bambino molto piccolo possono comportare rischi importanti come convulsioni e deficit cognitivo. L'assorbimento di insulina ad azione rapida o intermedia è aumentata almeno del 50% se iniettata per via intramuscolare invece che sottocutanea nella coscia, mentre nell'area addominale questa differenza è meno significativa. Questo è da attribuire ad un maggior flusso sanguigno nel grasso sottocutaneo dell'addome rispetto al grasso delle cosce. Altri fattori come l'esercizio o la temperatura corporea o ambientale hanno un'influenza maggiore sull'assorbimento se l'insulina è stata depositata nel tessuto muscolare invece che nel sottocute, a causa del maggior flusso di sangue e della maggiore dispersione meccanica dovuta alla contrazione dei muscoli. L'iniezione di insulina nel derma è più dolorosa, il farmaco può fuoriuscire dal sito di iniezione e aumenta la probabilità di una reazione immunitaria all'insulina dovuta alla stimolazione dei linfociti.