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15/11/10

CELIACHIA


CELIACHIA
L'interesse attuale della malattia celiaca (M.C.) deriva:
  1. dai molteplici e nuovi aspetti conoscitivi ad essa relati;
  2. dalla sua grande frequenza che sino a pochi anni fa non conoscevamo;
  3. dal fatto che essa, a motivo del suo notevole polimorfismo che può indurre a diagnosi erronee, rappresenta una felice espressione dell'esigenza, emergente in medicina, ad un ritorno alla visione unitaria del malato e della sua malattia, oggi, in parte perduta.
Infatti, discipline fondamentali come la Cardiologia clinica, la Medicina interna, la Chirurgia generale, a motivo dell'enorme sviluppo delle specializzazioni e conoscenze settoriali verificatosi negli ultimi decenni, potevano sembrare svuotate di significato, in quanto gran parte delle patologie ad esse afferenti erano divenute appannaggio delle varie specialità.

14/11/10

PAURA DEL PRELIEVO EMATICO



        PAURA DEL        PRELIEVO EMATICO
Consigli per un prelievo sereno
Premesse Nella prima infanzia, sotto i tre anni, il bambino non è ancora in grado di esprimere verbalmente le sue emozioni, per questo mette in scena pianti lunghi ed estenuanti.
Se mentre sta giocando il bambino cade e si fa male, spesso, più che per il dolore, piange per lo spavento. Infatti, se notate, a volte i bambini prima di piangere si girano ad osservare la reazione del genitore: se il viso del genitore è tranquillo allora per il bambino significa che non è successo nulla di grave e magari si rialza e continua a giocare; se il viso del genitore è spaventato allora il bambino scoppia in un pianto disperato.
Per questo è bene mantenere sempre la calma, per trasmettere al bambino questo messaggio: «Stai tranquillo, è tutto sotto controllo».
Molti bambini hanno paura del medico e si finisce spesso per rimproverare questo timore che noi adulti percepiamo come ridicolo, infantile per l'appunto. Invece, bisognerebbe avere più comprensione e cominciare a considerare che forse questa paura non è innata, bensì stimolata da fattori esterni al bambino. In ogni caso, esiste qualche rimedio per togliere al dottore la maschera del mostro. E' fondamentale spiegare al piccolo che il medico è una persona come un'altra, che fa la spesa, che ha dei figli, così da togliergli l'immagine severa del signore che ha sempre una siringa tra le mani.
Evitate di utilizzare la figura del medico per convincere vostro figlio a obbedire o a fare qualcosa: "Se non fai il bravo, ti porto dal dottore".E' inevitabile, poi, che il bambino viva con terrore l'incontro con il dottore.
E' importante che il bambino capisca che il medico è una persona che lavora per farlo stare bene e per permettergli di correre e giocare come piace a lui.
In altri casi la causa del problema va ricercata nel comportamento dei genitori. Se parlate con preoccupazione della visita medica o del prelievo di sangue, perché siete voi i primi ad aver paura per la salute e le reazioni di vostro figlio, non farete altro che trasmettere la stessa ansia ai vostri figli. I bambini, anche piccolissimi, percepiscono ogni minima tensione e sono molto attenti anche al linguaggio non verbale: uno sguardo di apprensione o un carico di preoccupazione nella voce non aiutano il bambino a stare tranquillo.
Preparazione al prelievo

10/11/10

La sindrome di burnout e la professione di infermiere

La sindrome di burnout e la professione di infermiere

La Federazione nazionale dei collegi degli infermieri Ipasvi ha raccolto le tesi di laurea più interessanti riguardo all’attività infermieristica. Riportiamo alcuni passi di una tesi dedicata alla sindrome di burnout.

La Federazione nazionale dei collegi degli infermieri Ipasvi ha raccolto le tesi di laurea più interessanti riguardo all’attività infermieristica. Riportiamo alcuni passi di una tesi dedicata alla sindrome di burnout.
La Federazione nazionale dei collegi degli infermieri Ipasvi, ed in particolare il sito del Collegio Ipasvi di Ragusa, hanno raccolto in questi anni un ricco archivio di ricerche e tesi universitarie relative al mondo infermieristico che affrontano anche i temi della sicurezza e dei rischi in ambito lavorativo.
Sfogliando questo archivio ci siamo soffermati su una tesi dedicata a una delle patologie che colpisce in prevalenza le persone che esercitano professioni d'aiuto: medici, infermieri, volontari, educatori, assistenti sociali, psicologi, poliziotti, vigili del fuoco…