"Rilancio
salute": per un Ssn più forte e più vicino
“Con i tre miliardi e 250 milioni di euro per la sanità
stabiliti nel decreto rilancio si potrà rafforzare in maniera profonda e
duratura il nostro Servizio sanitario nazionale. Tante cose contano, ma avere
un Ssn di qualità è la cosa che conta di più. Poter vivere in un
Paese in cui se stai male non conta quanti soldi hai, non conta di chi sei
figlio, non conta in che territorio vivi ma hai diritto a essere curato, penso
che sia il valore più straordinario che dobbiamo tutti saper riconoscere e
difendere con ogni energia”. È il messaggio che il ministro della Salute,
Roberto Speranza, rivolge ai cittadini in un video pubblicato, per illustrare nel dettaglio i provvedimenti per la sanità contenuti del decreto rilancio dopo l'approvazione il 13 maggio a Palazzo Chigi.
Roberto Speranza, rivolge ai cittadini in un video pubblicato, per illustrare nel dettaglio i provvedimenti per la sanità contenuti del decreto rilancio dopo l'approvazione il 13 maggio a Palazzo Chigi.
Il decreto Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e
all'economia, nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza
epidemiologica da COVID-19 è stato pubblicato in Gazzetta
ufficiale il 19 maggio 2020.
Di seguito le misure per il rilancio della salute.
TERRITORIO – 1.256
MILIONI
ASSISTENZA DOMICILIARE
Verranno implementate sul territorio, con personale dedicato, le azioni
terapeutiche e assistenziali domiciliari. L’assistenza ai pazienti al di sopra
dei 65 anni di età passerà dagli attuali 610.741 soggetti, pari al 4% della
popolazione over 65, a 923.500 unità, pari al 6,7%. Un tasso che porta l’Italia
al di sopra della media OCSE, attualmente del 6%. Raddoppiati i servizi per la
popolazione al di sotto dei 65 anni: si andrà dagli attuali 69.882 assistiti a
domicilio, pari allo 0,15% della popolazione under 65, a 139.728, pari allo
0,3%. Risorse stanziate per personale e servizi 733.969.086 euro.
RETE TERRITORIALE E USCA
Verrà potenziata l’attività di sorveglianza attiva in tutte le Regioni e le
Province autonome a cura dei Dipartimenti di prevenzione, in collaborazione con
i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Viene disposto
l’incremento dei controlli nelle residenze sanitarie assistite (RSA), anche
attraverso la collaborazione di medici specialisti. Sul territorio, sarà
aumentata la funzionalità delle Unità speciali di continuità assistenziale
(USCA), deputate al supporto dei servizi di assistenza domiciliare, anche
reclutando al loro interno medici specialisti ambulatoriali convenzionati.
Risorse stanziate per personale e servizi 61.000.000 euro.
L’INFERMIERE DI QUARTIERE
Previsto il rafforzamento dei servizi infermieristici territoriali, per
potenziare l’assistenza domiciliare integrata ai pazienti in isolamento
domiciliare e ai soggetti cronici, disabili, con disturbi mentali o in
situazioni di fragilità. A questo fine viene introdotta la figura
dell’infermiere di quartiere, 9.600 nuovi infermieri, 8 ogni 50mila abitanti, anche
a supporto delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA). Risorse
stanziate per le nuove assunzioni 332.640.000 euro. Si aumenta
anche, con 10 milioni di euro, la disponibilità del personale
infermieristico a supporto degli studi di medicina generale, per fronteggiare
l’emergenza.
MONITORAGGIO DOMICILIARE
Per una maggiore sorveglianza sanitaria domiciliare verrà potenziato il
monitoraggio, anche attraverso l’uso di app di telefonia mobile. Tutto ciò
permetterà di coordinare al meglio i servizi d'assistenza necessari ai
pazienti, che riceveranno in dotazione anche i saturimetri per misurare i
livelli di ossigenazione, e di individuare subito un eventuale peggioramento
clinico di un assistito a domicilio o in una residenza alberghiera, mettendo in
moto una tempestiva ospedalizzazione. A tal fine, saranno attivate centrali
operative regionali, dotate di apposito personale e di apparecchiature per il
telemonitoraggio e telemedicina. Risorse stanziate per personale,
infrastrutture e strumentazioni 72.271.204 euro.
ASSISTENTI SOCIALI
Per la valutazione complessiva dei bisogni dei pazienti e l’integrazione
con i servizi socio-sanitari, le Unità speciali di continuità assistenziale
(USCA) saranno integrate dalla figura degli assistenti sociali regolarmente
iscritti all’albo professionale. Risorse stanziate 14.256.000 di euro.
STRUTTURE TERRITORIALI DI ISOLAMENTO
Laddove per applicare le misure di isolamento domiciliare e di quarantena,
o per ospitare pazienti dimessi dagli ospedali, sia necessario disporre
temporaneamente di immobili alternativi al domicilio privato, Regioni e
province potranno stipulare contratti d’affitto con strutture alberghiere o di
tipologia analoga. Verranno stanziati fondi per infermieri, operatori tecnici
assistenziali, sanificazione, formazione del personale alberghiero, lavanderia,
manutenzione delle strutture. Risorse stanziate 32.497.693 euro.
OSPEDALI – 1.467
MILIONI
COVID-HOSPITAL
Verrà incrementata e resa stabile la realizzazione di Covid-Hospital, un
pezzo fondamentale nella strategia contro il virus, dal momento che gli
ospedali misti facilmente moltiplicano il contagio. Saranno strutture ad alto
valore aggiunto in termini di innovazione, tecnologia e competenze, dedicati
esclusivamente ai pazienti Covid-19. Che saranno curati da personale
adeguatamente formato, all'interno di spazi strutturalmente distinti.
TERAPIE INTENSIVE E OSPEDALI MOBILI
Vengono consolidati stabilmente 3.500 posti in più in terapia intensiva. Si
passa da un numero di 5.179 (pre-emergenza) a 8.679, con un incremento del 70%.
A questi si aggiunge la predisposizione alla terapia intensiva, con la sola
implementazione di ventilazione meccanica e monitoraggio, di 2.112 posti letto
di terapia semintensiva. Inoltre, si aggiungono 300 posti letto di terapia
intensiva suddivisi in 4 strutture movimentabili, pronte per essere allestite
in breve tempo nelle zone ad accresciuto fabbisogno. Questo porta la
disponibilità di terapie intensive a 11.091 posti letto di
terapia intensiva, + 115% rispetto alla disponibilità in pre-emergenza.
TERAPIE SEMINTENSIVE
Si incrementano stabilmente su tutto il territorio nazionale anche 4.225 posti
letto di terapia semintensiva, di cui, come detto, il 50% prontamente
convertibile in terapia intensiva. Potranno, cioè, essere trasformati
immediatamente in vere e proprie postazioni di rianimazione con la sola
integrazione di apparecchiature di ventilazione e monitoraggio.
PRONTO SOCCORSO
Tutti i pronto soccorso e DEA verranno ristrutturati e riorganizzati,
prevedendo la separazione delle strutture, l’acquisto di attrezzature, la
creazione di percorsi distinti per i malati Covid-19 e di aree di permanenza
per i pazienti in attesa di diagnosi.
COVID-AMBULANCE
Verranno acquistati mezzi di soccorso H24 ad alto biocontenimento, da
utilizzare per trasferimenti di pazienti Covid-19, per dimissioni protette o
per trasporti interospedalieri. Prevista anche la dotazione di personale
dedicato con medico, infermiere e autista/barelliere.
PERSONALE – 526
MILIONI
INCENTIVI AL PERSONALE SSN
Previsto l’incremento delle risorse per straordinari del personale
ospedaliero, indennità contrattuali, produttività e risultato. Risorse
stanziate 190.000.000 euro.
RISORSE PER ULTERIORI ASSUNZIONI
Stanziati altri 241.000.000 euro da destinare a ulteriori
assunzioni in ambito ospedaliero e SSN.
FORMAZIONE
Previsto un incremento di 4.200 borse di specializzazione
in area medica. In particolare, saranno aumentate le borse in anestesia e
rianimazione, medicina d’urgenza, pneumologia, malattie infettive e loro
specialità equipollenti.
- Leggi
le slide per il
"rilancio salute"
Fonte: www.salute.gov.it/
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