Covid-19
Virus
e malattia
1. Che cos'è un Coronavirus?
I Coronavirus sono una vasta famiglia di
virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più
gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome
respiratoria acuta grave (SARS).
Sono virus RNA a filamento positivo, con
aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. La
sottofamiglia Orthocoronavirinae della famiglia Coronaviridae è
classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta-
e Gamma-coronavirus. Il genere del betacoronavirus è
ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus).
I Coronavirus sono stati identificati a
metà degli anni '60 e sono noti per infettare l'uomo e alcuni animali (inclusi
uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del
tratto respiratorio e gastrointestinale.
Ad oggi, sette Coronavirus hanno
dimostrato di essere in grado di infettare l'uomo:
·
Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E
e HCoV-NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni
ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore
·
altri Coronavirus umani (Betacoronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e
2019-nCoV (ora denominato SARS-CoV-2).
2. Che cos'è un nuovo Coronavirus?
Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo
ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato
nell'uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente
2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan,
Cina, a dicembre 2019.
3. Cosa è il SARS-Cov-2?
Il virus che causa l'attuale epidemia di
coronavirus è stato chiamato "Sindrome Respiratoria Acuta
Grave-CoronaVirus-2" (SARS-CoV-2). Lo ha comunicato l'International Committee on
Taxonomy of Viruses (ICTV) che si occupa della
designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia,
ecc.). A indicare il nome un gruppo di
esperti incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus.
Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che
ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.
4. Cosa è la COVID-19?
La malattia provocata dal nuovo
Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove "CO" sta
per corona, "VI" per virus, "D" per disease e
"19" indica l'anno in cui si è manifestata). Lo ha annunciato
l’11 febbraio 2020 il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom
Ghebreyesus, nel briefing con la stampa durante una pausa del Forum
straordinario dedicato al virus.
5. Il nuovo Coronavirus è lo stesso della SARS?
No, il nuovo Coronavirus (ora denominato
SARS-CoV-2 e già denominato 2019-nCoV) appartiene alla stessa famiglia di virus
della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS) ma non è lo stesso virus.
Il nuovo Coronavirus, responsabile della
malattia respiratoria ora denominata COVID-19, è strettamente correlato al
SARS-CoV e si classifica geneticamente all'interno del sottogenere Betacoronavirus
Sarbecovirus.
6. Perché è comparso il nuovo coronavirus? (FONTE: ISS)
La comparsa di nuovi virus patogeni per
l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno
ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie)
e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus
(SARS-CoV-2). Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare
la fonte dell’infezione.
7. La fonte del coronavirus che provoca COVID-19 è conosciuta? (FONTE:
OMS)
Ad oggi, la fonte di SARS-CoV-2, il
coronavirus che provoca COVID-19, non è conosciuta. Le evidenze disponibili
suggeriscono che SARS-CoV-2 abbia un’origine animale e che non sia un virus
costruito. Molto probabilmente il reservoir ecologico di
SARS-CoV-2 risiede nei pipistrelli. SARS-CoV-2 appartiene a un gruppo di virus
geneticamente correlati, tra cui SARS-CoV (il coronavirus che provoca SARS) e
una serie di altri coronavirus, isolati da popolazioni di pipistrelli.
8. Dove posso trovare altre informazioni sul nuovo Coronavirus?
Il Ministero della Salute ha realizzato
un sito dedicato: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus.
Le Regioni hanno attivato numeri verdi locali
per rispondere alle numerose richieste di cittadini.
Le informazioni utili per le Istituzioni
scolastiche, le Università, le Istituzioni dell'Alta formazione Artistica,
Musicale e Coreutica sul Coronavirus puoi trovarle nella pagina dedicata del
Ministero dell'Università e Ricerca e del Ministero dell'Istruzione.
I dati sull'andamento dell'epidemia sono
pubblicati nelle pagine dedicate Situazione in
Italia e Situazione nel
mondo del sito del Ministero.
Chi viaggia all'estero può trovare utili
informazioni nel sito Viaggiare sicuri del
Ministero degli Affari Esteri
Altre informazioni sul sito Epicentro dell'Istituto
superiore di sanità.
1. Quali sono i sintomi di una persona con COVID-19?
I sintomi più comuni di Covid-19 sono
febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare
indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di
gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente.
Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria
acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
Recentemente, l'anosmia/iposmia (perdita
/diminuzione dell'olfatto), e in alcuni casi l'ageusia (perdita del gusto) sono
state segnalate come sintomi legati all'infezione da Covid-19. I dati
provenienti dalla Corea del Sud, dalla Cina e dall'Italia mostrano che in
alcuni casi i pazienti con infezione confermata da SARS-CoV-2 hanno sviluppato
anosmia/iposmia in assenza di altri sintomi.
2. Quanto è pericoloso il nuovo virus?
Alcune persone si infettano ma non
sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi, soprattutto nei
bambini e nei giovani adulti, e a inizio lento. Circa 1 persona su 5 con
COVID-19 si ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie, richiedendo
il ricovero in ambiente ospedaliero.
3. Quali sono le persone più a rischio di presentare forme gravi di
malattia?
Le persone anziane e quelle con
patologie pre-esistenti, come ipertensione arteriosa, problemi cardiaci o
diabete e i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita o in
trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati) hanno maggiori
probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.
4. Quali sono le raccomandazioni per le persone più a rischio?
A tutte le persone anziane o affette da
una o più patologie croniche o con stati di immunodepressione congenita o
acquisita, è raccomandato di non uscire dalla propria abitazione o dimora fuori
dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali
non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno
un metro.
Qualora per motivi di necessità si sia
costretti ad uscire dalla propria abitazione portare con sè il modulo di autodichiarazione
del Viminale per gli spostamenti .
Scarica:
5. Quanto dura il periodo di incubazione?
Il periodo di incubazione rappresenta il
periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi
clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di
14 giorni.
1. I Coronavirus e il nuovo Coronavirus possono essere trasmessi da persona
a persona?
Sì, alcuni Coronavirus possono essere
trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un
paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.
Anche il nuovo Coronavirus responsabile
della malattia respiratoria COVID-19 può essere trasmesso da persona a persona
tramite un contatto stretto con un caso probabile o confermato.
2. Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona?
Il nuovo Coronavirus è un virus
respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con
una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle
persone infette ad esempio tramite:
·
la saliva, tossendo e starnutendo
·
contatti diretti personali
·
le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate)
bocca, naso o occhi
In casi rari il contagio può avvenire
attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non
si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati
rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti
crudi e cotti.
Studi sono in corso per comprendere
meglio le modalità di trasmissione del virus.
3. Il nuovo coronavirus può essere trasmesso dalle zanzare?
Ad oggi non esiste alcuna evidenza
scientifica di una trasmissione attraverso zecche, zanzare o altri insetti, che
invece possono veicolare altri tipi di virus (arbovirus), responsabili di
malattie completamente diverse da Covid-19, come ad esempio dengue e febbre
gialla.
Allo stato attuale inoltre non esistono dati che suggeriscano che altri coronavirus della stessa famiglia di SARS-CoV-2 (come ad esempio i virus della SARS e della MERS) possano essere trasmessi dalle zanzare. Appare pertanto un’ipotesi estremamente improbabile.
Allo stato attuale inoltre non esistono dati che suggeriscano che altri coronavirus della stessa famiglia di SARS-CoV-2 (come ad esempio i virus della SARS e della MERS) possano essere trasmessi dalle zanzare. Appare pertanto un’ipotesi estremamente improbabile.
4. Quale è la definizione di contatto stretto? (fonte ECDC)
Il Centro europeo per la prevenzione e
il controllo delle malattie definisce contatto stretto:
·
una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
·
una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19
(per esempio la stretta di mano);
·
una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni
di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta
usati);
·
una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso
di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;
·
una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala
riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15
minuti, a distanza minore di 2 metri;
·
un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad
un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione
di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o
mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
·
una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in
qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone
addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione
dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una
sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo,
determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti
stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto
l’aereo).
Il collegamento epidemiologico può
essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della
malattia nel caso in esame.
5. Come gestire un contatto stretto di un caso confermato di COVID-19?
Sulla base delle Ordinanze ministeriali,
le Autorità sanitarie territorialmente competenti devono applicare ai contatti
stretti di un caso probabile o confermato la misura della quarantena con
sorveglianza attiva, per quattordici giorni.
6. L’infezione da nuovo Coronavirus può essere contratta da un caso
che non presenta sintomi (asintomatico)? (Fonte: ISS)
La principale via di trasmissione del
virus, secondo l’OMS, in base ai dati attuali disponibili, avviene attraverso
il contatto stretto con persone sintomatiche. È ritenuto possibile, sebbene in
casi rari, che persone nelle fasi prodromiche della malattia, e quindi con
sintomi assenti o molto lievi, possano trasmettere il virus.
7. Chi è più a rischio di contrarre l’infezione?
Le persone che vivono o che hanno
viaggiato in aree a rischio di infezione da nuovo coronavirus oppure persone
che rispondono ai criteri di contatto stretto con un caso confermato o
probabile di COVID-19.
Le aree a rischio di infezione da nuovo
coronavirus sono quelle in cui è presente la trasmissione locale di SARS-CoV-2,
come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Queste vanno
differenziate dalle aree nelle quali sono presenti solo casi importati.
8. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo
Coronavirus?
Sì, poiché entrano in contatto con i
pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che gli operatori
sanitari applichino adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in
generale e delle infezioni respiratorie, in particolare.
9. Quando si può dichiarare guarito un caso confermato di COVID-19?
Il paziente guarito è colui il quale
risolve i sintomi dell’infezione da Covid-19 (febbre, rinite, tosse, mal di
gola, difficoltà respiratoria, polmonite) e che risulta negativo in due tamponi
consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro, per la ricerca di
SARS-CoV-2.
1. Come si diffonde il nuovo Coronavirus?
Il nuovo coronavirus è un virus
respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le
goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono o
tossiscono o si soffiano il naso. È importante perciò che le persone ammalate
applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con
il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso
immediatamente dopo l'uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o
usando soluzioni alcoliche.
2. Quali sono le regole per la disinfezione / lavaggio delle mani?
Il lavaggio e la disinfezione delle mani
sono la chiave per prevenire l'infezione. Dovresti lavarti le mani spesso e
accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi e dopo asciugati bene.
Se non sono disponibili acqua e sapone, puoi utilizzare anche un disinfettante
per mani a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 70%).
3. Quanto tempo sopravvive il nuovo Coronavirus sulle superfici?
Le informazioni preliminari suggeriscono
che il virus possa sopravvivere alcune ore, anche se è ancora in fase di
studio.
L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 70% o a base di cloro all’0,1% (candeggina).
Ricorda di disinfettare sempre gli oggetti che usi frequentemente (il tuo telefono cellulare, gli auricolari o un microfono) con un panno inumidito con prodotti a base di alcol o candeggina (tenendo conto delle indicazioni fornite dal produttore). (Fonte: ISS)
L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 70% o a base di cloro all’0,1% (candeggina).
Ricorda di disinfettare sempre gli oggetti che usi frequentemente (il tuo telefono cellulare, gli auricolari o un microfono) con un panno inumidito con prodotti a base di alcol o candeggina (tenendo conto delle indicazioni fornite dal produttore). (Fonte: ISS)
4. È necessario una pulizia delle strade con disinfettanti (es.
ipoclorito)?
Non ci sono evidenze che le superfici
calpestabili siano coinvolte nella trasmissione del virus. Inoltre l’uso di
ipoclorito potrebbe portare ad un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente.
Resta consigliata l’ordinaria pulizia delle strade con saponi/detergenti
convenzionali.
5. È sicuro ricevere pacchi dai Paesi in cui sono presenti casi di
COVID-19?
Sì. L’OMS ha dichiarato che la
probabilità che una persona infetta contamini le merci è bassa e che anche il
rischio di contrarre il nuovo virus da un pacco che è stato esposto a
condizioni e temperature diverse è basso.
Fonte: salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus
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