Glossario del nuovo
Coronavirus
L'Istituto Superiore di Sanità pubblica un breve glossario con alcune
parole dell'epidemia. Cosa si intende per epidemia? quando parliamo di
pandemia?
Queste alcune delle definizioni principali per orientarci in un momento di
emergenza.
Epidemia
Con il termine epidemia si intende la manifestazione frequente e
localizzata – ma limitata nel tempo – di una malattia infettiva, con una
trasmissione diffusa del virus. L’epidemia si verifica quando un soggetto
ammalato contagia più di una persona e il numero dei casi di malattia aumenta
rapidamente in breve tempo. L’infezione si diffonde, dunque, in una popolazione
costituita da un numero sufficiente di soggetti suscettibili.
Focolaio epidemico
Si parla di focolaio epidemico quando una malattia infettiva provoca un
aumento nel numero di casi rispetto a quanto atteso all’interno di una comunità
o di una regione ben circoscritta. Per individuare l’origine di un focolaio è
necessario attivare un’indagine epidemiologica dell’infezione tracciando una
mappa degli spostamenti delle persone colpite.
Letalità e mortalità
In medicina con il termine letalità ci si riferisce al numero di morti sul
numero di malati di una certa malattia entro un tempo specificato. La letalità
è una misura della gravità di una malattia e si usa in particolar modo per le
malattie infettive acute. La mortalità, che spesso viene erroneamente confusa
con la letalità, è concettualmente differente e porta a risultati molto
diversi, in quanto mette a rapporto il numero di morti per una determinata malattia
(o addirittura per tutte le cause) sul totale della popolazione media presente
nello stesso periodo di osservazione.
Di conseguenza, esistono malattie che pur avendo una letalità altissima
hanno una mortalità insignificante, in quanto poco frequenti nella popolazione
totale. Per il COVID-19 siamo di fronte a un fenomeno a discreta letalità e,
attualmente, a bassissima mortalità. La distinzione tra tasso di letalità e
tasso di mortalità è sostanziale sia per fare chiarezza sull’impatto nella
popolazione, sia per decidere azioni di sanità pubblica. Da questa distinzione
si può comprendere quanto sia importante contenere la diffusione del contagio:
se aumentassero i contagiati ci sarebbero più casi “letali”.
Pandemia
La pandemia è la diffusione di un agente infettivo in più continenti o
comunque in vaste aree del mondo. La fase pandemica è caratterizzata da una
trasmissione alla maggior parte della popolazione. Al momento secondo l’OMS
COVID-19 è una pandemia.
Quarantena
È un periodo di isolamento e di osservazione di durata variabile che viene
richiesta per persone che potrebbero portare con sé germi responsabili di
malattie infettive. L’origine del termine quarantena si riferisce alla durata
originaria di quaranta giorni, che in passato si applicava rigorosamente
soprattutto a chi proveniva dal mare. Oggi, il tempo indicato per la quarantena
varia a seconda delle varie malattie infettive, in particolare relativamente al
periodo d’incubazione identificato per quella malattia infettiva. Per il
coronavirus la misura della quarantena è stata fissata a giorni quattordici, e
si applica agli individui che abbiano avuto contatti stretti con casi
confermati di COVID-19 (Ordinanza del Ministro della Salute, Gazzetta
Ufficiale 22 febbraio 2020, immediatamente in vigore).
Sensibilità e
specificità
La sensibilità e la specificità sono due criteri utilizzati per valutare la
capacità che ha un test diagnostico o di screening di individuare correttamente
coloro che hanno la malattia ricercata e coloro che invece ne sono privi.
La sensibilità di un test è la sua capacità di
identificare correttamente gli individui malati. In termini di probabilità, la
sensibilità è la probabilità che un malato vero risulti positivo al test, e
quindi viene indicata come la proporzione di veri malati che risultano positivi
al test. Che un test abbia un'alta sensibilità non è però sufficiente: un buon
test deve anche identificare come positivi soltanto quelli che hanno la
malattia; è necessario, cioè, che fra i test risultati positivi siano inclusi
il minor numero possibile di coloro che non hanno la malattia (falsi positivi).
Da questa osservazione deriva il concetto di specificità. La
specificità di un test è la sua capacità di identificare correttamente i
soggetti che non hanno la malattia. In termini di probabilità, la specificità è
la probabilità che un individuo veramente senza la malattia risulti negativo al
test, quindi è la proporzione di persone con la malattia che risultano negativi
al test.
Soggetto “asintomatico”
È un soggetto che, nonostante sia affetto da una malattia, non presenta
alcun sintomo apparente. Una malattia può rimanere asintomatica per periodi
brevi o lunghi; alcune malattie possono rimanere asintomatiche per sempre. La
presenza di pazienti asintomatici affetti da coronavirus sembra possibile anche
nel caso del SARS-CoV-2, tuttavia, secondo l’OMS, le persone sintomatiche sono
attualmente la causa più frequente di diffusione del virus.
Fonte Istituto Superiore di Sanità. Nuovo coronavirus. Le parole dell'epidemia, 11
marzo 2020
Fonte salute.gov.it.
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