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17/11/16

Giornata Internazionale del neonato pretermine

Risultati immagini per giornata mondiale del prematuro 2016                                                                             Giornata Internazionale del neonato pretermine
Il 17 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale del Neonato pretermine.
Nel mondo un bambino su dieci nasce prematuro, ogni anno circa 13 milioni di bambini nascono troppo presto. In Europa si calcola che il 6-7% delle nascite avvenga prematuramente. Aumenta il numero di bambini nati pretermine, ma migliora anche la loro sopravvivenza.
Secondo gli standard internazionali si definisce prematuro
un neonato che è nato prima della 37sima settimana di gestazione e con un peso inferiore ai 2 chili e mezzo.
Gli ultimi dati sono stati presentati alla vigilia della Giornata Mondiale del bambino prematuro dalla Società Italiana di Neonatologia
(SIN). In Italia, nel 2012, sono nati 534.186 bambini, di questi il 7,2 % sono prematuri, l'1% ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. La Sardegna è la regione italiana nella quale nascono più prematuri (il 7,7% di quelli nazionali), mentre Molise e marche le regioni con il più basso tasso di parti prematuri. Grazie al miglioramento dell’assistenza neonatale e della diffusione delle Terapie Intensive Neonatali, oggi stimiamo che il 98,2% dei nati prematuri non ha problemi né complicazioni.
Tra le cause di un parto prematuro: gli stili di vita delle mamme, la patologia della gravidanza (ipertensione, patologie alimentari, infezioni), l'aumento dell'età media delle gestanti e l'aumento delle gravidanze medicalmente assistite.
Stevie Wonder, Jonathan Rhys-Meyers ma anche Albert Einstein, Isaac Newton sono esempi di nati prematuri che hanno superato quella fase e si sono affermati nella vita.

Risultati immagini per giornata mondiale del prematuro 2016                                                                     Nascere prematuri

In Europa si calcola che il 6-7% delle nascite avvenga prematuramente. Secondo gli standard internazionali si definisce prematuro un neonato che è nato prima della 37sima settimana di gestazione e con un peso inferiore ai 2 chili e mezzo.
Al giorno d’oggi la scienza ha fatto passi da gigante e si può dire che in gran parte dei casi i bambini nati con un peso inferiore al chilo e dopo 24 settimane hanno ottime chance di recuperare completamente e che i bambini nati con un peso di un chilo e mezzo hanno le stesse probabilità di sopravvivenza dei bambini nati a termine.
Quando un bambino nasce prematuro il medico prende nota dei suoi parametri vitali e lo sistema nell’incubatrice o in una culla termica nei reparti di terapia intensiva neonatale.
Il suo corpo non è ancora in grado di regolare la temperatura e per questo l’incubatrice o una culla termica gli permettono di stare al caldo. Inoltre nella culletta vengono sistemati dei cuscini in modo da dargli la sensazione di essere protetto e ancora “contenuto” nel grembo materno.
Se è necessario il piccolo viene aiutato a respirare tramite un ventilatore meccanico e se è ancora incapace di deglutire o succhiare viene nutrito con un sistema chiamato a gavage: cioè un sondino lo nutre con il latte materno o proveniente dalle Banche del Latte.
Non appena sarà in grado di succhiare verrà attaccato al seno. In gran parte dei reparti di terapia intensiva neonatale praticano la marsupio-terapia: il neonato viene sistemato, nudo, sul petto della mamma o del papà.
Questa pratica favorisce l’instaurarsi di un legame tra madre e figlio che si è improvvisamente interrotto con una nascita inaspettata e aiuta il bambino che sente il battito del cuore del genitore che lo aiuta a tranquillizzarsi e si sente al caldo, sicuro e protetto come quando si trovava nell’utero materno.
Le cause che possono favorire un parto prematuro sono: anomalie dell’utero, malattie della madre (come diabete o ipertensione), infezioni dell’apparato uro-genitale della madre, distacco o rottura della placenta, placenta previa (posta nella parte inferiore dell’utero e che impedisce al bambino di passare), scarso o eccessivo liquido amniotico, precedenti aborti o parti prematuri, uso di alcol, droghe, fumo.
Inoltre circa il 20% delle gravidanze gemellari si conclude con un parto prematuro.
I bambini prematuri vanno vaccinati seguendo il calendario vaccinale standard. Alle vaccinazioni si aggiunge quella contro le infezioni da Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) che è raccomandata dalla Società Italiana di Neonatologia per bambini con età gestazionale inferiore alle 32 settimane di vita.
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la Carta dei Diritti dei bambini prematuri
L’Italia è il primo Paese al mondo ad avere una Carta dei Diritti dei bambini prematuri.
Articolato in dieci punti, il documento elenca i diritti dei piccoli che vengono alla luce troppo presto (in Italia sette volte su cento nascono prima della 37sima settimana).
La Carta, nata per iniziativa dell’associazione Vivere onlus, è stata realizzata da neonatologi, ginecologi e associazioni di genitori e nasce sull’onda dell’invito formulato lo scorso settembre dal segretario dell'Onu Ban Ki-moon a lavorare tutti in sinergia per migliorare la salute di mamma e neonato.
Art. 1
Il neonato prematuro deve, per diritto positivo, essere considerato una persona.
Art. 2
Tutti i bambini hanno diritto di nascere nell’ambito di un sistema assistenziale che garantisca loro sicurezza e benessere, in particolare nelle condizioni che configurino rischio di gravidanza/parto/nascita pretermine, di sofferenza feto-neonatale e/o di malformazioni ad esordio postnatale.
Art. 3
Il neonato prematuro ha diritto ad ogni supporto e trattamento congrui al suo stato di salute e alle terapie miranti al sollievo dal dolore. In particolare ha diritto a cure compassionevoli e alla presenza dell’affetto dei propri genitori anche nella fase terminale.
Art. 4
Il neonato prematuro ha diritto al contatto immediato e continuo con la propria famiglia, dalla quale deve essere accudito. A tal fine nel percorso assistenziale deve essere sostenuta la presenza attiva del genitore accanto al bambino, evitando ogni dispersione tra i componenti il nucleo familiare.
Art. 5
Ogni neonato prematuro ha diritto ad usufruire dei benefici del latte materno durante tutta la degenza e, non appena possibile, di essere allattato al seno della propria mamma. Ogni altro nutriente deve essere soggetto a prescrizione individuale quale alimento complementare e sussidiario.
Art. 6
Il neonato prematuro ricoverato ha il diritto di avere genitori correttamente informati in modo comprensibile, esaustivo e continuativo sull’evolvere delle sue condizioni e sulle scelte terapeutiche.
Art. 7
Il neonato prematuro ha il diritto di avere genitori sostenuti nell’acquisizione delle loro particolari e nuove competenze genitoriali.
Art. 8
Il neonato prematuro ha diritto alla continuità delle cure post-ricovero, perseguita attraverso un piano di assistenza personale esplicitato e condiviso con i genitori, che coinvolga le competenze sul territorio e che, in particolare, preveda, dopo la dimissione, l’attuazione nel tempo di un appropriato follow-up multidisciplinare, coordinato dall’équipe che lo ha accolto e curato alla nascita e/o che lo sta seguendo.
Art. 9
In caso di esiti comportanti disabilità di qualsiasi genere e grado, il neonato ha il diritto di ricevere le cure riabilitative che si rendessero necessarie ed usufruire dei dovuti sostegni integrati di tipo sociale, psicologico ed economico. 
Art. 10
Ogni famiglia di neonato prematuro ha il diritto di vedere soddisfatti i propri speciali bisogni, anche attraverso la collaborazione tra Istituzioni ed Enti appartenenti al Terzo Settore.

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