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Riassunto
L'osteogenesi
imperfetta (OI) comprende un gruppo eterogeneo di malattie genetiche
caratterizzate da un aumento della fragilità scheletrica, una diminuzione della
massa ossea e una suscettibilità alle fratture ossee di gravità variabile. La
prevalenza è stimata tra 1/10.000 e 1/20.000. L'età di esordio dipende dalla gravità
della malattia. A livello clinico, sono state identificate cinque forme di OI.
Il segno clinico più rilevante in tutti i tipi di OI è la fragilità
scheletrica, che si manifesta con fratture multiple. L'osteogenesi imperfetta
tipo 2 è letale, il tipo 3 è grave, i tipi 4 e 5 sono moderati e il tipo 1 è
lieve (si vedano questi termini). Il tipo 1 non produce deformazioni ed è
caratterizzato da una statura normale o solo leggermente bassa, sclere blu e
assenza di dentinogenesi imperfetta (DI; si veda questo termine). I pazienti
affetti dal tipo 2 presentano alla nascita fratture multiple delle coste e
delle ossa lunghe, deformità significative, allargamento delle ossa lunghe,
diminuzione della densità cranica sulle radiografie e sclere scure. I segni principali
del tipo 3 sono la statura molto bassa, la faccia triangolare, la scoliosi
grave, le sclere grigie e la DI. Il tipo 5 è caratterizzato da statura da
moderatamente a leggermente bassa, dalla dislocazione della testa del radio,
dalla mineralizzazione delle membrane intraossee, dalla formazione di calli
ossei iperplasici, da scere bianche e dall'assenza della DI. Sono stati
osservati altri tipi geneticamente diversi (tipi 6-9), che non sono
clinicamente diversi dai tipi 2-4. Nel 95% dei casi, l'OI è dovuta alle
mutazioni dei geni COL1A1 e COL1A2 (17q21.33 e 7q21.3) che codificano per le
catene alfa1 e alfa2 del collagene tipo I. Tutti i cinque tipi clinici dell'OI
sono dovuti a queste mutazioni. La trasmissione è autosomica dominante. Sono
state osservate forme autosomiche recessive di OI, dovute a mutazioni dei geni
LEPRE1, CRTAP e PPIB (1p34.1, 3p22 e 15q21-q22). Le forme autosomiche recessive
sono sempre gravi se si associano a ipotonia grave. La diagnosi si basa sui
segni scheletrici ed extra-scheletrici. Gli esami radiologici rivelano
osteoporosi e ossa simil-wormiane. La densitometria conferma la diminuzione
della massa ossea. Le diagnosi differenziali si pongono con le diagnosi
prenatali di condrodisplasia, l'osteoporosi giovanile idiopatica, la sindrome
osteoporosi-pseudoganglioma, le sindrome di Cole-Carpenter e di Bruck, l'iper-
o l'ipofosfatasia, la forma panostotica della displasia fibrosa (si vedano
questi termini), le lesioni non accidentali (fratture multiple senza
osteoporosi) e l'osteoporosi secondaria a terapia, malnutrizione, malattia
metabolica o leucemia. La presenza di fratture multiple non deve essere confusa
con gli abusi sul minore. La diagnosi può essere sospettata in epoca prenatale
mediante ultrasonografia e/o confermata dalle analisi molecolari sugli
amniociti o sui villi coriali, se è stata identificata la
mutazione-patogenetica nella famiglia. La presa in carico deve essere
multidisciplinare (medica, ortopedica, fisioterapica e riabilitativa). La
terapia standard per le forme gravi si basa sui bifosfonati con forti proprietà
di contrasto sull'assorbimento dell'osso, che non sono tuttavia in grado di
curare la malattia. Durante tutta la vita del paziente, è fondamentale la
prevenzione del deficit di vitamina D e di calcio. Il trattamento chirurgico è
essenziale per la correzione delle deformità scheletriche e della colonna e la
prevenzione delle fratture delle ossa lunghe (osteosintesi centromidollare). La
fisioterapia precoce migliora l'autonomia del paziente attraverso la valutazione
dei deficit motori, la riduzione del rischio di cadute e la promozione
dell'attività fisica. La prognosi funzionale dipende dalla gravità della
malattia e dalla qualità della presa in carico. La prognosi quad vitam dipende
dalla gravità delle complicazioni respiratorie associate alle deformità della
colonna. *Autore: Dr. V. Forin (Marzo 2010)*.
Osteogenesi imperfetta (OI)
Sinonimi :
malattia di Lobstein, malattia di Porak e Durante, malattia delle ossa di vetro
Definizione :
L’osteogenesi imperfetta è una malattia rara dovuta a un’anomalia della matrice extra-cellulare. Comporta fragilità ossea che causa fratture fratture solitamente frequenti e iperlassità articolare variabile. La gravità della malattia varia notevolmente da una persona all'altra. Le forme gravi si possono accompagnare a deformazione scheletrica e deficit staturale. Queste alterazioni possono associarsi a dentinogenesi imperfetta, sclere blu e/o sordità.
malattia di Lobstein, malattia di Porak e Durante, malattia delle ossa di vetro
Definizione :
L’osteogenesi imperfetta è una malattia rara dovuta a un’anomalia della matrice extra-cellulare. Comporta fragilità ossea che causa fratture fratture solitamente frequenti e iperlassità articolare variabile. La gravità della malattia varia notevolmente da una persona all'altra. Le forme gravi si possono accompagnare a deformazione scheletrica e deficit staturale. Queste alterazioni possono associarsi a dentinogenesi imperfetta, sclere blu e/o sordità.
Scheda di regolamentazione in regime d’urgenza ed
emergenza
Informazioni per il paziente affetto da Osteogenesi imperfetta
Informazioni per il paziente affetto da Osteogenesi imperfetta
Sinonimi
- malattia di Lobstein, malattia di Porak e Durante, malattia delle ossa di vetro
Meccanismo
- anomalia strutturale del collagene (mutazioni dei geni COL1A1 e COL1A2)
Situazioni
di emergenza
- fratture ossee (ossa lunghe, costole, vertebre) causate da un trauma anche minimo
- distorsioni da iperlassità articolare
- ematomi spontanei (fragilità cutanea e vascolare)
- sindrome dolorosa
Terapie a
lungo termine frequentemente prescritte
- analgesici di livello 1 (paracetamolo)
- vitamina D a dosaggio preventivo
- blanda kinesiterapia muscolare
- bifosfonati (cura endovenosa, ospedaliera)
Insidie
- - ignorare una frattura
- - particolare fragilità della colonna cervicale in alcune forme
- - diffidare di un trauma (spinte, trazione su un arto, shock leggero, contenzione…) anche minimo che può provocare fratture o microfratture.
Caratteristiche
della presa in carico medica pre-ospedaliera
- mobilizzare sempre con prudenza
- organizzare il trasporto in ospedale dando consigli all'equipe sanitaria (contenzione, protezione)
- avvisare l'equipe di accettazione ospedaliera dell'arrivo del paziente e della sua patologia
- trattare efficacemente il dolore : immobilizzazione e morfinici
Raccomandazioni
per le emergenze ospedaliere
1.
Situazioni di emergenza e raccomandazioni in cado di urgenza
a. Misure
diagnostiche
Il bambino
si presenta al pronto soccorso con una sindrome dolorosa che suggerisce una
frattura, in seguito a un trauma leggero, che interessa le ossa lunghe, le
costole o le vertebre.
Nel bambino piccolo, il pianto insolito e/o l'assenza di movimento spontaneo di un arto costituiscono segnali d'allarme che suggeriscono una frattura.
Possono presentarsi due situazioni
Nel bambino piccolo, il pianto insolito e/o l'assenza di movimento spontaneo di un arto costituiscono segnali d'allarme che suggeriscono una frattura.
Possono presentarsi due situazioni
- La malattia è già nota
- chiedere se il paziente ha con sé documentazione clinica contenente i dati essenziali del trattamento per il dolore (scale del dolore) e informazioni sui medici del bambino.
- valutare la gravità
- in base al tipo di frattura; al tipo di OI
- criteri di gravità e sospetto di complicanze :
- fratture delle ossa lunghe prossimali (femore e omero)
- frattura delle ossa del braccio o della gamba
- frattura scomposta
- frattura vertebrale
- ematoma voluminoso
- fratture ripertute.
- Esplorazioni e trattamento d'urgenza : si veda il punto b.
- La malattia non è ancora nota
La fragilità
ossea viene suggerita da una frattura provocata da un trauma lieve o dalla
ripetizione di fratture in un bambino con sclere blu. In presenza di frattura/e
« dubbia/e » e di ecchimosi in un lattante non giungere troppo rapidamente a
un sospetto di trattamento inadeguato, ma considerare sempre la possibilità di
una OI : sclere blu, dentinogenesi imperfetta, cute sottile traslucida,
fragilità capillare, ossa wormiane, precedenti familiari di fratture frequenti
- A domicilio o nei luoghi frequentati dal paziente
Le prime
cure in regime di emergenza si devono sempre effettuare sul luogo della
frattura e senza indugio : immobilizzazione e somministrazione di analgesici
- Analgesici
Se il dolore
è da subito molto intenso
All'inizio, dopo l'immobilizzazione (si veda di seguito), il dolore diminuisce.
Si passa successivamente all’ibuprofene + paracetamolo ; se è insufficiente, associare ai due farmaci la codeina.
Se il dolore si attenua, continuare le assunzioni finché è necessario.
Se il dolore non si allevia, somministrare la morfina (può essere somministrata subito dopo, se la codeina è inefficace).
All'inizio, dopo l'immobilizzazione (si veda di seguito), il dolore diminuisce.
Si passa successivamente all’ibuprofene + paracetamolo ; se è insufficiente, associare ai due farmaci la codeina.
Se il dolore si attenua, continuare le assunzioni finché è necessario.
Se il dolore non si allevia, somministrare la morfina (può essere somministrata subito dopo, se la codeina è inefficace).
- Immobilizzazione (da effettuare dopo la somministrazione di analgesici)
- La mobilità anomala nel sito della frattura è la principale causa di dolore. L’immobilizzazione è il miglior analgesico. Facilita gli spostamenti e l'eventuale trasferimento in un reparto di pronto soccorso e/o di radiologia.
- Il materiale per l'immobilizzazione deve essere sempre disponibile. Il materiale deve essere preparato da un persona qualificata (fisioterapisti, ortopedici…).
Per l’arto superiore, una doccia che va dalla spalla alla mano e che mantiene il gomito piegato ad angolo retto. L’immobilizzazione deve essere completata con un bendaggio gomito-corpo.
- Per l’arto inferiore, una stecca (in cartone) preventivamente ritagliata deve essere posta lateralmente lungo il torace e scendere fino al piede.
- Effettuare una trazione leggera, regolare e permanente lungo l’asse dell’arto, da entrambi i lati dell’area fratturata, per tamponare la deformazione, prima di porre il materiale per l’immobilizzazione.
- Verificare la sensibilità, la colorazione e il calore dell’estremità per escludere l’assenza di compressione vascolare o di disturbi neurologici.
- Per il trattamento delle numerose piccole fratture non scomposte (che il paziente e i suoi genitori imparano rapidamente a riconoscere e che non necessitano di cure complesse), queste stecche « da casa » spesso sono sufficienti e devono essere mantenute fino alla sedazione del dolore (da 3 a 4 settimane).
- Cure ospedaliere
- Valutazione ortopedica
- tipo di frattura
- tipo di OI
- Analgesici
- In ambiente specialistico, è possibile :
- Ricorrere al trattamento morfinico : potenzialmente endovenoso : 0,1 mg/kg (con il metodo della titolazione) poi 0.025 mg/kg ogni 5 minuti fino al raggiungimento di un’analgesia corretta, o per via orale, come indicato qui di seguito (morfina a liberazione immediata 0,5 mg/kg, seguita da ulteriori assunzioni di 0,2 mg/kg).
- Ricorrere ai blocchi nervosi (ad es. il nervo crurale nelle fratture del femore), a condizione che siano praticati da persone competenti.
- Prima dell’esame del sangue
- Crema Emla®
- Prima di qualsiasi manipolazione (radiografia, gesso)
- miscela ossigeno-protossido d’azoto (Kalinox®, Médimix®) per via sistematica
- Mobilizzare con delicatezza, soprattutto al momento dell’esame radiologico.
- Consolidamento dell’immobilizzazione
- Il trattamento ortopedico o chirurgico con le differenti tecniche di osteosintesi. Se le deformazioni sono importanti con fratture frequenti, è possibile l’infibulazione o l’inchiodatura telescopica. Questi interventi hanno lo scopo di tamponare la fragilità, impedire le deformazioni scheletriche, consentire la verticalizzazione e dare al bambino maggiore autonomia evitandogli la protesi.
- Dove ? in un pronto soccorso dotato di un’unità ortopedica adeguata all'età del paziente e, se possibile, nell'ospedale che ha in cura il paziente, o alternativamente nell'ospedale più vicino, con un’efficace collaborazione tra il medico curante e il centro di competenza più vicino o il centro di riferimento.
- Quando ? il più rapidamente possibile
Commento (cfr. sopra) ? immobilizzazione
dell’arto con una stecca nella s
- ua totalità prima di qualsiasi
mobilizzazione. Mobilizzare con delicatezza, soprattutto al momento
dell'esame radiologico.
Trattare il dolore con analgesici efficaci (morfinici).
. 3.
Interazioni farmacologiche
Non esistono
controindicazioni farmacologiche formali per questa malattia ma sarebbe
prudente evitare tutti i farmaci che comportino un rischio emorragico,
tenuto conto della fragilità vascolare associata all’OI.
4. Anestesia
- Precauzioni al momento dell'intubazione di fronte alla fragilità della cerniera cervicale e dell'arcata dentale che possono essere associate alla malattia.
- Esami preoperatorii : doppia determinazione del gruppo sanguigno, emocromo piastrine, tempo di Quick e tempo di tromboplastina, esame elettrolitico (rischio accresciuto di perdita idrica e di chetosi da digiuno), studio della funzione piastrinica mediante PFA in caso di precedenti emorragici.
- Al momento dell'intervento : manipolazioni delicate in particolare al momento del posizionamento o dell'intubazione. Rischio di lesione dell'omero con il bracciale dello sfigmomanometro.
- Prevedere diverse procedure di approccio per il rischio emorragico.
- Controllo quotidiano del tasso di emoglobina per 4 giorni in caso di osteotomia.
- Utilizzare subito analgesici efficaci.
- Controllare sistematicamente il rachide cervicale nelle forme gravi.
6. Misure
terapeutiche complementari e ricovero
- Per ogni paziente
- Bisogna essere molto prudenti durante ogni tipo di manipolazione, soprattutto se è necessario spogliare il paziente.
- È importante spiegare in modo preciso le decisioni terapeutiche e le loro conseguenze sulla vita quotidiana
- Presso il domicilio: trasferimento del paziente immobilizzato, prescrizione di un letto medicalizzato se necessario
- In caso di ricovero: fasi terapeutiche, durata approssimativa
- Particolarità nel bambino
- Non mobilizzare bruscamente un bambino che piange o si dimena. Tutte le testimonianze riflettono la profonda angoscia dei bambini, molto forte a ogni nuova frattura (si possono contare a decine o anche a centinaia).
- È fondamentale rassicurare il bambino e spiegargli le azioni effettuate.
- Mantenere bene l'asse del rachide nel lattante: afferrarlo sotto la testa e le natiche mantenendo la schiena in asse.
- Prestare attenzione a predisporre un ambiente sicuro (letti a sbarre foderati di gommapiuma per i bambini in modo da evitare ogni tipo di shock, giochi morbidi…)
- I genitori di solito sono i più idonei a sapere come mobilizzare il bambino e a segnalare le azioni che non si devono fare: il loro coinvolgimento è essenziale anche durante il trattamento d'urgenza.
7. Numeri in
caso d’urgenza
Centri ed
unità di riferimento regionali e nazionali accreditati dal Ministero della
Salute per la presa in carico dell’osteogenesi imperfetta:
- ABRUZZO
- Policlinico Universitario SS.
Annunziata
Servizio Diagnosi Prevenzione e Cura Difetti Congeniti del Bambino
Responsabile: Prof. R. Pallotta
Via dei Vestini – 66100 Chieti
Telefono 0871 3571-3581 - Policlinico Universitario SS.
Annunziata
Dipartimento di Scienze Biomediche
Sezione di Genetica
Responsabile: Prof. G. Palka
Via dei Vestini – 66100 Chieti
Telefono 0871 3554137 – Fax 0871 3554135
- CALABRIA
- Presidio Ospedaliero
Annunziata
Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale
Via Felice Migliori 1 – 87100 Cosenza
Centralino 0984 6811 - Presidio Ospedaliero
Annunziata
Unità Operativa di Pediatria
Via Felice Migliori 1 – 87100 Cosenza
Centralino 0984 6811 - Azienda Ospedaliera
Universitaria Mater Domini
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Unità Operativa di Pediatria
Via Tommaso Campanella 115 – 88100 Catanzaro
Centralino 0961 712111 – Fax 0961 712351 – Prenotazioni/informazioni
0961 712203/717071 - Ospedali Riuniti Bianchi –
Melacrino - Morelli
Unità Operativa di Genetica Medica
Via Giuseppe Melacrino 1 – Reggio Calabria
Centralino 0965 39111 – E-mail aziendaospedaliera.direz@tin.it - Ospedali Riuniti Bianchi –
Melacrino - Morelli
Unità Operativa di Patologia Neonatale
Via Giuseppe Melacrino 1 – Reggio Calabria
Centralino 0965 39111 – E-mail aziendaospedaliera.direz@tin.it
- CAMPANIA
- Azienda Ospedaliera San
Giuseppe Moscati di Avellino
Via Otranto – 83100 Avellino
Telefono 0825 203111 - Azienda Ospedaliera Gaetano
Rummo di Benevento
Via dell’Angelo 1 – 82100 Benevento
Centralino 0824 57111 Fax 0824 312439 - Azienda
Ospedaliero-Universitaria - Policlinico SUN
II Università degli studi di Napoli
Piazza Miraglia 1 – 80138 Napoli
Telefono 081 5665238 - Fax 081 5665245 - Azienda Ospedaliera
Universitaria Federico II
Via Sergio Pansini 5 - 80131 Napoli
Telefono 081 7461111 - Azienda Ospedaliera Cardarelli
Via Antonio Cardarelli 9 - 80131 Napoli
Centro Unico Prenotazioni 800 019 774
- EMILIA ROMAGNA
- Azienda
Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola Malpighi
Via Albertoni 15 – 40138 Bologna
Centralino 051 6361111 – URP 051 6361259 - Azienda Ospedaliera di Reggio
Emilia
Viale Risorgimento 80 – 42100 Reggio Emilia
Centralino 0522 296111 – Ufficio Informazioni 0522 296677 - Istituti Ortopedici Rizzoli
Via Giulio Cesare Pupilli 1 – 40136 Bologna
Centralino 051 6366111 – E-mail info_urp@ior.it - Azienda Ospedaliera
Universitaria Arcispedale Sant’Anna
Corso Giovecca 203 – 44100 Ferrara
Centralino 0532 236111 – Fax 0532 236650 – E-mail urp@ospfe.it - Policlinico di Modena
Via del Pozzo 71 – 41124 Modena
Centralino 059 4222111 – Fax 059 4224905 - Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Parma
Via Gramsci 14 – 43100 Parma
Centralino 0521 702111/703111
- FRIULI VENEZIA GIULIA
- IRCCS Burlo Garofolo
Centro per le Malattie Metaboliche
Via dell’Istria 65/1 – 34137 Trieste Telefono 040 3787500
- LAZIO
- Azienda Policlinico Agostino
Gemelli
Istituto di Clinica Pediatrica – Servizio di Epidemiologia e Clinica dei Difetti Congeniti
Largo Agostino Gemelli 8 - 00168 Roma
Telefono 06 30154390/792 – Fax 06 3383211 - Ospedale Pediatrico Bambino
Gesù
Servizio di Genetica Medica (Padiglione Giovanni Paolo II)
Responsabile: Dott.ssa M. Cristina Digilio
Piazza Sant’Onofrio 4 – 00165 Roma
Telefono 06 68592006 – Fax 06 68592004 – E-mail psp.genetica@opbg.net - Ospedale Pediatrico Bambino
Gesù di Palidoro
Unità Operatica di Ortopedia (Padiglione sxDiabetarium)
Responsabile: Dott. Guido La Rosa
Via Torre di Palidoro – 00050 Fiumicino (RM)
Telefono 06 68593214 – E-mail psp.ortopedia@opbg.net - Policlinico Umberto I
Clinica pediatrica II
Centro per la diagnosi, il trattamento e il follow-up dell’Osteogenesi Imperfetta
Responsabile: Prof.ssa Patrizia D’Eufemia
Viale del Policlinico 155 – 00161 ROMA
Telefono 06 49971 – Fax 06 4441255 – Prenotazioni/informazioni 06 4997705 - Policlinico Umberto I
Clinica ortopedica
Ortopedia e Traumatologia
Responsabile: Prof. Ciro Villani
Viale del Policlinico 155 – 00161 ROMA
Telefono 06 49971 – Fax 06 4441255 – Prenotazioni/informazioni 06 4997705
- LIGURIA
- Azienda Ospedaliera
Universitaria San Martino
Largo Rosanna Benzi 10 – 16132 Genova
Telefono 010 5551 – URP 010 5554300 - Ospedale Pediatrico Giannina
Gaslini
Largo Gerolamo Gaslini 5 – 16147 Genova
Telefono 010 56361 - Ente Ospedaliero Ospedali
Galliera
Mura delle Cappuccine 14 - 16128 Genova
Telefono 010 56321 – Fax 010 5632018 - Ospedale San Paolo
Via Genova 30 – 17100 Savona
Centralino 019 84041
- LOMBARDIA
- Azienda Ospedaliera Spedali
Civili
Traumatologia Pediatrica (Prof. Piercarlo Brunelli)
Piazzale Spedali Civili 1 – 25123 Brescia
Telefono 030 3996220
URP: Telefono 030 3995808 – Fax 030 3996544
E-mail urp@spedalicivili.brescia.it - Azienda Ospedaliera Sant’Anna
Via Napoleona 60 – 22100 Como
Numero Verde 800 638 638 - Ospedale di Lecco
Via dell’Eremo 9 – 23900 Lecco
Centralino 0341 489111 - Azienda Ospedaliera Luigi
Sacco
Via Giovanni Battista Grassi 74 – 20157 Milano
Telefono 02 39041 - Istituo Ortopedico Gaetano
Pini
Piazza Cardinale Andrea Ferrari 1 – 20122 Milano
Telefono 02 582961
Via Isocrate – 20126 Milano
Telefono 02 58296004 - Ospedale Civile di Legnano
Via Candiani 2 – 20025 Legnano
Telefono 0331 449111 – Fax 0331 595275 - Azienda Ospedaliera San Paolo
Via Antonio Di Rudiní 8 - 20142 Milano
Telefono 02 81841 - I.R.C.C.S. Ospedale Maggiore
Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena
Padiglione Granelli – Marcora
Via Francesco Sforza 35 – Milano
Segreteria: Telefono 02 55033309/3345 – Fax 02 55034105 - IRCCS Fondazione Centro San
Raffaele del Monte Tabor
Via Olgettina 60 - 20132 Milano, Italia
Telefono 02 26 431 - IRCCS Policlinico San Matteo
Viale Camillo Golgi 19 – 27100 Pavia
Telefono 0382 5011 – Fax 0382 529012 - Istituto Scientifico Eugenio
Medea
Centro di Ricovero e Cura della Riabilitazione
Referente: Prof. Paolo Fraschini
Via Don Luigi Monza 20 - 23842 Bosisio Parini (LC)
Telefono 031 8771 – E-mail medea@bp.lnf.it
- MOLISE
- Presidio Ospedaliero Antonio
Cardarelli ASL 3
Centro Molise
Unità Operativa di Auxoendocrinologia e Diabetologia Pediatrica
Contrada Tappino – 86100 Campobasso
Telefono 0874 409396/409480/409482
- PUGLIA
- Policlinico Consorziale di
Bari
Unità Operativa di Pediatria I (Padiglione 15)
Piazza Giulio Cesare 11 - 70124 Bari
Centralino 080 5591111 – E-mail info@policlinico.ba.it - Ente Ecclesiastico Ospedale
Generale Regionale F. Miulli
Unità Operativa di Genetica Medica
Prov. Acquaviva - Santeramo Km. 4,100 - 70021 Acquaviva delle Fonti (BA)
Centralino 080 3054111 – Centro Unico Prenotazioni 080 3054300 – URP 080 3054459 - Ospedale Casa Sollievo della
Sofferenza - San Giovanni Rotondo
Unità Operativa di Genetica Medica
Viale dei Cappuccini - 70013 San Giovanni Rotondo (FG)
Telefono 0882 416347 – Fax 0882 411616
E-mail l.bisceglia@operapadrepio.it - Azienda Ospedaliera Santissima
Annunziata
Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia
Via Bruno Francesco 1 - 74100 Taranto
Telefono 800 577 171 – Fax 800 577 171
- SARDEGNA
- Ospedale Microcitemico di
Cagliari
II Clinica pediatrica (4° piano)
Responsabile: Prof. Renzo Galanello
Via Jenner 1 - 09121 Cagliari
Telefono Segreteria 070 6095656 – Accettazione 070 6095503 (lun-ven 7-14)
E-mail c.riccarda@mcweb.unica.it - Ospedale Roberto Binaghi di
Cagliari
Genetica medica (Responsabile: Prof. Carlo Carcassi)
Via Is Guadazzonis – 09126 Cagliari
Centralino 070 6091 – Fax 070 6093077 – Prenotazioni/Informazioni 070 474747 - Ospedale Santissima Trinità di
Cagliari
Ortopedia e Traumatologia (Responsabile: Dr. Ignazio Mereu)
Via Is Mirrionis 92 – 09121 Cagliari
Segreteria 070 6095817 - Accettazione urgenze 070 6095717
E-mail medicinainterna@asl8cagliari.it - Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Sassari
Dipartimento di Scienze Biomediche di Genetica Clinica
Responsabile : Prof. Andrea Montella
Viale San Pietro 43/C - 07100 SASSARI
Telefono 0792 28530 - Ospedale San Giovanni di Dio
Ortopedia e Traumatologia
Responsabile : Dott. Giuseppino Mela
Viale Aldo Moro - 07026 Olbia (OT)
Telefono 0789 552410 – Fax 0789 552421
E-mail ospedale-olbia@aslolbia.it
- TOSCANA
- Azienda Ospedaliera
Universitaria Careggi
Malattie del metabolismo minerale ed osseo
Direttore Prof. ssa Maria Luisa Brandi
Via delle Oblate 1- 50141 Firenze
Centralino 055 794111 - Azienda Ospedaliera
Universitaria Anna Meyer
Clinica di Neurologia Pediatrica
Malattie Metaboliche e Neuromuscolari Ereditarie
Direttore: Dott. ssa Maria Alice Donati
Viale Pieraccini 24 - 50139 Firenze
Medici: Telefono 055 5662409 – Fax 055 570380
Centralino 055 794111 – E-mail neuromet@meyer.it malmetab@unifi.it - Azienda Ospedaliera Pisana
Dipartimento Sanitario di Pediatria
Via Roma 67 – 56126 Pisa
Centralino 050 992111 - Azienda Ospedaliera
Universitaria Senese – Policlinico Santa Maria alle Scotte
Centro Malattie Ereditarie dello Scheletro
Viale Mario Bracci 16 – 53100 Siena
Centralino 0577 585111 - Azienda Ospedaliera
Universitaria Senese – Policlinico Santa Maria alle Scotte
Genetica Medica
Viale Mario Bracci 16 – 53100 Siena
Centralino 0577 585111 - Azienda Ospedaliera
Universitaria Senese – Policlinico Santa Maria alle Scotte
Pediatria (quarto lotto)
Responsabile: Prof. Paolo Balestri
Viale Mario Bracci 16 – 53100 Siena
Telefono Segreteria 0577 586547 (lun-ven 8-14)
Appuntamenti per ricoveri 0577 586570 – Day hospital 0577 586529 (lun-ven 11-13.30)
E-mail pediatria@unisi.it
- UMBRIA
- Azienda Ospedaliera di Perugia
Clinica Pediatrica (Direzione e Segreteria: blocco G, 4° piano; Degenza: blocco H, 2° piano)
Direttore: Prof. Mario Furbetta
Sant’Andrea delle Fratte - 06156 Perugia
Telefono 075 5784417
Segreteria Telefono /Fax 075 5784415 (Sig.ra Maria Luisa Primavera) – E-mail clinped@unipg.it
Centralino 075 5781
- VALLE D’AOSTA
- Azienda USL della Valle
d’Aosta
Ospedale Beauregard
Struttura Complessa di Dermatologia (piano terreno)
Via Vaccari 5– 11100 Aosta
Telefono 0165 545426 (12-14.30) – Fax 0165 545454 – E-mail dermatologia@ausl.vda.it
- VENETO
- Azienda Ospedaliera di Padova
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche
Clinica Medica I (Policlinico, 4° piano)
Direttore: Prof. Giuseppe Realdi
Via Giustiniani 2 - 35128 Padova
Segreteria: Telefono 049 8212150 - Fax 049 8218686 – E-mail clinica.medica1@unipd.it - Azienda Ospedaliera di Padova
Dipartimento Attività Integrata di Pediatria (Edificio Pediatria - Edificio Pneumologia Piano Rialzato)
Via Giustiniani 2 – 35128 Padova
Telefono 049 8213505 - Pronto Soccorso Pediatrico 049 8213515
Sito www.pediatria.unipd.it - Azienda Ospedaliera di Verona
Policlinico Gian Battista Rossi
Chirugia Pediatrica - Borgo Roma
Responsabile: Dott. Alberto Ottolenghi
Via delle Menegone 10 - 37134 Verona Telefono 045 8122377 - Ospedale di Valeggio sul
Mincio
Reumatologia (Prof. Silvano Adami)
Via Santa Maria Crocifissa di Rosa – 37067 Valeggio sul Mincio (VR)
Telefono 045 6338111 - Azienda Ospedaliera di Verona
Policlinico Gian Battista Rossi
Clinica Pediatrica - Borgo Roma
Centro Malattie Scheletriche dell’Infanzia
Responsabile: Prof. Luciano Tatò
Via delle Menegone 10 - 37134 Verona
Telefono 045 8124392/87 – Fax 045 8200993
Forin V.
Ostéogenèse imparfaite. Encyclopédie Orphanet et La Presse Médicale. Juin 2007 www.orpha.net/data/patho/Pro/fr/OsteogeneseImparfaite-FRfrPro654v01.pdf
Questo
documento è stato realizzato grazie alla collaborazione di Barbara Tourniaire
(Hôpital Trousseau), Vicken Topouchian, Geneviève Baujat, Chantal Rostchild e
Martine Le Merrer (Hôpital Necker-Enfants Malades) e di Nicole Champavier
(Association de l’Ostéogenèse Imparfaite).
Data di
realizzazione : 04 giugno 2008
FONTE: http://www.orpha.net/consor/cgi-bin/index.php?lng=IT
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