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08/03/11

La gestione dei Dispositivi Intravascolari Periferici

nightingale-florence2Scopo
Lo scopo di questa scheda informativa è
quello di provvedere ad una sintesi della
miglior evidenza disponibile nella gestione
dei dispositivi intravascolari inseriti
perifericamente al fine di ridurre il rischio di
infezioni nosocomiali.
Introduzione L’uso dei dispositivi intravascolari è una pratica importante e comune in ospedale al fine di infondere liquidi, soluzioni nutritive, farmaci, sangue e suoi derivati e per monitorare la situazione emodinamica delle persone ricoverate. L’utilizzo di tali dispositivi può però comportare vari eventi infettivi sia locali che sistemici. Le infezioni legate ai cateteri, particolarmente quelle sistemiche, sono associate ad un incremento della morbilità, mortalità e ad un aumento delle giornate di degenza. I cateteri venosi periferici (CVP) comunque, sono raramente responsabili di infezioni sistemiche (IS) mentre le flebiti possono considerarsi la complicazione più frequenti legate al loro utilizzo. Tali flebiti possono considerarsi un fenomeno fisico-chimico o meccanico piuttosto che infettivo. I fattori che influenzano tale complicanza includono: tipo di soluzione infusa, tipo di materiale con cui è fatto il catetere, il suo lume e i fattori predisponenti legati al paziente in cui viene inserito. Lo sviluppo di una flebite può comunque aumentare il rischio di sviluppare un infezione locale legata al catetere.
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