Carta europea dei diritti del malato
Malgrado le loro differenze, i sistemi sanitari nazionali dei paesi della Unione
Europea mettono a rischio gli stessi diritti di pazienti, consumatori, utenti,
famiglie, soggetti deboli e comuni cittadini. Malgrado le solenni dichiarazioni
sul “Modello sociale europeo” (il diritto all’accesso universale ai servizi
sanitari), numerose limitazioni mettono in discussione la effettività di questo
diritto.
Come cittadini europei non accettiamo che i diritti possano essere affermati in
teoria e negati in pratica a causa di limiti finanziari. Questi, benchè giustificati,
non possono legittimare la negazione o la messa in discussione dei diritti dei
pazienti. Noi non accettiamo che questi diritti possano essere proclamati nelle
leggi ma non attuati, o affermati nei programmi elettorali ma dimenticati dopo
la formazione di un nuovo governo.
La Carta dei diritti fondamentali di Nizza sarà presto incorporata nella nuova
costituzione europea. Essa è la base della definizione dei quattordici concreti
diritti dei pazienti attualmente a rischio: il diritto a misure di prevenzione,
all’accesso, alla informazione, al consenso, alla libera scelta, alla privacy e alla
confidenzialità, al rispetto del tempo dei pazienti, all’osservanza di standard di
qualità, alla sicurezza, alla innovazione, a evitare sofferenze e dolore non
necessari, a un trattamento personalizzato, al reclamo, al risarcimento. Questi
diritti sono legati anche a numerose dichiarazioni e raccomandazioni
internazionali, emanate sia dalla Organizzazione mondiale della sanità che dal
Consiglio d’Europa. Essi riguardano standard organizzativi e parametri tecnici,
così come modelli professionali.
Ogni sistema sanitario nazionale dei paesi della Unione europea si presenta
in modo differente con riguardo ai diritti dei pazienti. Essi possono avere carte
dei diritti dei malati, specifiche leggi, regolamenti amministrativi, carte dei
servizi, istituzioni come il difensore civico, procedure come quelle conciliative.
Altri possono non avere niente di tutto questo. In ogni caso, la presente Carta
può aumentare il livello di protezione dei diritti dei malati e dei cittadini nei
differenti contesti nazionali e può inoltre essere uno strumento per una
armonizzazione dei sistemi sanitari nazionali che favorisca i diritti dei pazienti
e dei cittadini. Ciò è della massima importanza, specialmente in relazione alla
libertà di movimento all’interno della Unione europea e al processo di
allargamento di essa.
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