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16/02/11

Anemia di Fanconi

Anemia di Fanconi 
È una malattia ereditaria a trasmissione autosomica recessiva caratterizzata da:
bassa statura
pancitopenia
malformazioni varie
iperpigmentazione cutanea
La base patogenetica della malattia è una particolare fragilità dei cromosomi con rotture e riarrangiamenti che spiegherebbero le malformazioni quando si verificano nella vita intrauterina e le altre manifestazioni quando si manifestano dopo la nascita.
Queste alterazioni potrebbero dipendere da una alterazione dei processi di riparazione del DNA.
Clinica
Al momento della nascita sono presenti malformazioni che possono riguardare SNC, occhio, scheletro, rene, cuore e genitali.
Verso i 4-5 anni compaiono le alterazioni ematologiche: dapprima piastrinopenia, quindi anemia ed infine granulocitopenia.
Inizialmente si ha una aumentata proliferazione midollare (fase iperigenerativa) fino all’esaurimento midollare (fase iporigenerativa).
I soggetti affetti inoltre presentano una aumentata suscettibilità allo sviluppo di neoplasie (leucemie acute o neoplasie epatiche).
La prognosi è infausta: la maggior parte dei pazienti muore prima dei 20 anni.
Diagnosi
L’emogramma evidenzia anemia normocitica normocromica, piastrinopenia e granulocitopenia.
La diagnosi di certezza viene fatta tramite lo studio citogenetico sul sangue periferico che mostra l’aumento della fragilità cromosomica.
Terapia
Supporto trasfusionale e somministrazione di ormoni androgeni o trapianto di midollo.
Aplasia midollare acquisita 
È una grave emopatia caratterizzata dalla riduzione dei progenitori mieloidi midollari a meno di 20% con conseguente quadro di pancitopenia (marcata riduzione di piastrine, eritrociti e granulociti nel sangue periferico).
Si ha assenza di anomalie citogenetiche clonali (presenti nelle sindromi mielodisplastiche) e assenza di anomalie citogenetiche somatiche (presenti nelle forme costituzionali).
Colpisce soprattutto l’età anziana.
Le principali cause sono:
- agenti chimici: solventi organici come benzene e toluene, citostatici
- farmaci: cloramfenicolo, idantonici (farmaci usati nell’epilessia), Sali d’oro, sulfanidici
- radiazioni ionizzanti
- infezioni: soprattutto epatite virale, parvovirus, CMV e HIV
- endocrinopatie, malnutrizione, connettiviti
Il cloramfenicolo può determinare una gravissima pancitopenia spesso irreversibile, per questo in pediatria non va usato eccetto che nelle forme gravi da Haemophilus influenzae e nel tifo.
Si ritiene che la causa dell’anemia aplasica sia nel danno a carico dei progenitori mieloidi diretto (dose-dipendente) in caso di agenti chimici e radiazioni e immunomediato nelle altre cause (infatti con terapia immunosoppressiva si osserva remissione).
Clinica
La sintomatologia (ad esordio acuto o cronico) è caratterizzata da:
- anemia
- sindromi emorragiche (porpora, epistassi, gengivorragie)

- infezioni opportunistiche soprattutto orofaringee e sepsi
Laboratorio
Evidenzia:
- anemia normocitica normocromica con riduzione dell’indice reticolocitario e incremento di EPO, ridotta clereance del Fe e incremento di sideremia e ferritinemia
- leucopenia con neutropenia
- piastrinopenia
L’agoaspirato talvolta è difficile da effettuare a causa della scarsa cellularità (→punctio sicca!). La biopsia midollare rivela la riduzione del parenchima midollare che viene sostituito da tessuto adiposo, presenza di infiltrati linfoplasmocellulari e macrofagi.
Diagnosi
È importante la diagnosi differenziale con altre sindromi pancitopeniche:
- mielofibrosi idiopatica e secondaria
- metastasi midollari di neoplasia o linfoma
- infiltrazione midollare da parte di leucemia o mieloma multiplo
- sindromi mielodisplastiche (in fase spenta)
- altre condizioni: infezioni, sarcoidosi, LES
Terapia
Si basa su:
- identificazione e rimozione degli agenti eziologici
- terapia di supporto
Viene fatta terapia trasfusionale (tranne in caso di trapianto) e profilassi delle infezioni con antibatterici e antimicotici o terapia antibiotica in caso di episodio febbrile.
- ripristino dell’emopoiesi normale
Il trapianto di midollo è indicato in caso di età < 30 anni e donatore compatibile. Altrimenti viene fatta terapia con immunosoppressori (ciclosporina, ciclofosfamide).
È in sperimentazione la terapia con fattori di crescita midollari.
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