Viaggi: quello che bisogna sapere prima di partire
Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce a chi si reca all'estero per motivi diversi dal lavoro (vacanze, motivi di famiglia etc.) un'assistenza gratuita in 14 Paesi dell'Unione Europea (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia) e in 3 Paesi dello Spazio Economico Europeo - S.E.E. (Norvegia, Islanda e Liechtenstein). Il cittadino interessato ad usufruire dell'assistenza sanitaria, prima della partenza, deve recarsi presso l'Azienda Sanitaria Locale (ASL) di appartenenza muniti di codice regionale e documento di riconoscimento per richiedere il rilascio del Modello E 111.
Il modulo viene rilasciato a tutti i cittadini italiani e comunitari residenti in Italia, per un periodo massimo di 6 mesi, prorogabile; le norme comunitarie vigenti escludono i cittadini extracomunitari, salvo che non siano familiari a carico di un lavoratore italiano o comunitario.
Il modulo è valido per prestazioni sanitarie urgenti o impreviste. Pertanto, se lo scopo del viaggio all'estero è quello di ricevere delle cure specifiche, il formulario E 111 non copre questo tipo di prestazioni e le spese restano a carico dell'interessato. E' necessario munirsi di tanti modelli quanti sono i Paesi in cui si prevede soggiornare.
Le cure sanitarie vengono erogate, generalmente, in forma diretta, in base alle regole dello Stato di temporaneo soggiorno, cioè agli stessi livelli riconosciuti ai residenti.
Si può richiedere invece alla propria ASL il rimborso delle spese sanitarie sostenute in proprio qualora, per una qualsiasi ragione, non sia stato possibile utilizzare il modello E 111; questa possibilità, derivata da una speciale norma comunitaria, prevede, sempre per i casi urgenti, il diritto al rimborso in base alle tariffe dello Stato membro di soggiorno temporaneo. Ovviamente, ai fini del rimborso, è necessario presentare le ricevute di pagamento e la documentazione sanitaria di supporto.
Sia le regole comunitarie che quelle statali non contemplano la copertura delle spese per il trasferimento dell'infermo da una località estera all'Italia.
Il modulo viene rilasciato a tutti i cittadini italiani e comunitari residenti in Italia, per un periodo massimo di 6 mesi, prorogabile; le norme comunitarie vigenti escludono i cittadini extracomunitari, salvo che non siano familiari a carico di un lavoratore italiano o comunitario.
Il modulo è valido per prestazioni sanitarie urgenti o impreviste. Pertanto, se lo scopo del viaggio all'estero è quello di ricevere delle cure specifiche, il formulario E 111 non copre questo tipo di prestazioni e le spese restano a carico dell'interessato. E' necessario munirsi di tanti modelli quanti sono i Paesi in cui si prevede soggiornare.
Le cure sanitarie vengono erogate, generalmente, in forma diretta, in base alle regole dello Stato di temporaneo soggiorno, cioè agli stessi livelli riconosciuti ai residenti.
Si può richiedere invece alla propria ASL il rimborso delle spese sanitarie sostenute in proprio qualora, per una qualsiasi ragione, non sia stato possibile utilizzare il modello E 111; questa possibilità, derivata da una speciale norma comunitaria, prevede, sempre per i casi urgenti, il diritto al rimborso in base alle tariffe dello Stato membro di soggiorno temporaneo. Ovviamente, ai fini del rimborso, è necessario presentare le ricevute di pagamento e la documentazione sanitaria di supporto.
Sia le regole comunitarie che quelle statali non contemplano la copertura delle spese per il trasferimento dell'infermo da una località estera all'Italia.
Diversa la situazione per quanto riguarda gli Stati extra-europei. Se con alcuni Paesi non vige nessuna convenzione in merito alla copertura sanitaria, con altri l'Italia ha sottoscritto specifici accordi bilaterali: Argentina, Australia, Brasile, Capoverde, San Marino, Ex Jugoslavia (Croazia, Slovenia, Macedonia, Bosnia-Erzegovina), Principato di Monaco, Tunisia. Anche per gli Stati convenzionati le norme non contemplano la copertura delle spese per il trasferimento dell'infermo da una località estera all'Italia.
La possibilità di usufruire di assistenza sanitaria varia a seconda del Paese convenzionato e degli accordi vigenti. In allegato si riporta l'elenco degli Stati convenzionati con l'indicazione dei relativi moduli e categorie dei beneficiari.
Per quanto riguarda gli altri Stati non esiste copertura sanitaria garantita, quindi prima di intraprendere un viaggio all'estero, è bene per l'interessato tutelarsi contro eventi sanitari imprevisti, con una polizza assicurativa privata.
(Redazione Ministerosalute.it - maggio 2002)
Le regole per viaggiare in sicurezza
Sono circa 18 milioni gli Italiani che annualmente partono per località estere, preferibilmente tropicali. Di questi, circa uno su quattro ritorna a casa con problemi di salute, dalla conosciuta diarrea del viaggiatore, che colpisce dal 30 al 80% dei turisti, a patologie ben più gravi come malaria, epatite A e B, febbre tifoide, dengue o una delle malattie sessualmente trasmissibili.
E' il dato che emerge dal Congresso Mondiale di Medicina del Turismo, che si tiene questa settimana a Firenze, al quale partecipano 600 esperti provenienti da 50 paesi.
La causa di quest'aumento è legata alla insufficiente informazione sulle norme da osservare prima, durante e dopo un viaggio.
Queste regole sono:
- Andare dal proprio medico curante per valutare il proprio stato di salute prima della partenza e al ritorno dal viaggio.
- Conoscere bene la profilassi, le vaccinazioni obbligatorie o facoltative da eseguire e i comportamenti da tenere nel paese di destinazione.
- Attenersi alle più elementari norme igieniche.
- Mangiare alimenti ben cotti.
- Non bere l'acqua dei rubinetti, ma utilizzare quella imbottigliata e il the.
- Non mangiare cibi venduti dagli ambulanti locali.
Viaggi: quello che bisogna sapere prima di partire
Naturalmente la scelta dei farmaci da portare con sé in viaggio dipende soprattutto dalla zona che si visita, in tal caso occorre documentarsi presso le strutture sanitarie preposte.
Prima di partire è necessario documentarsi con precisione sulla situazione sanitaria che si può trovare (in alcuni casi è indispensabile perché in certi paesi l'ingresso è consentito solo a chi è vaccinato contro specifiche malattie). Si possono così evitare problemi durante il soggiorno ma soprattutto si possono prevenire spiacevoli conseguenze al ritorno. La sezione http://www.ministerosalute.it/malattieInfettive/malattieInfettive.jsp del sito del Ministero della salute fornisce, tra le altre, una serie di informazioni al viaggiatore:
- tutte le informazioni sanitarie relative ad ogni Paese del mondo
- l'elenco delle strutture in Italia dove è possibile ricevere ulteriori chiarimenti di carattere sanitario e sottoporsi alle vaccinazioni internazionali con rilascio di certificati validi all'estero
Se non sono segnalate particolari precauzioni, è, comunque, utile che il viaggiatore porti con sé:
- Scorte sufficienti dei farmaci usati abitualmente (antidiabetici, antipertensivi, antiepilettici, antianginosi, ecc.) per la difficoltà di trovarli all'estero. Per maggiore sicurezza, è opportuno farsi rilasciare dal medico curante una o più ricette con prescrizione dei medicamenti di cui il viaggiatore potrebbe aver bisogno, dove specificare il nome commerciale del prodotto e il principio attivo.
- Alcuni farmaci che potrebbero essere utili.
- poiché la diarrea del viaggiatore è l'affezione più frequente nei viaggiatori, è opportuno portare con sé un antimicrobico ad ampio spettro (microrganismi aerobi, anaerobi e micobatteri) e basso assorbimento sistemico.
- un termometro, un antipiretico (contro la febbre), un analgesico ed un antisettico delle vie urinarie.
- garze sterili, disinfettante e tutto l'occorrente per una rapida medicazione.
NB - Se si viaggia in zone malariche, è bene rifornirsi le scorte degli antimalarici prescritti in quantità sufficiente e quelli per l'automedicazione (farmaci di riserva da usarsi nel caso di comparsa di sintomatologia malarica ed impossibilità a raggiungere presidi medici), di un insetticida ed eventualmente di zanzariere al piretro.
(Redazione Ministerosalute.it - maggio 2002)
Nessun commento:
Posta un commento