Progetto «Subito!»: il paziente con diabete al centro della cura
Diabete: "Subito! È meglio". Parafrasando, agire subito per affrontare in modo nuovo e più concreto una malattia che avanza giorno dopo giorno. È questo lo slogan della diabetologia italiana lanciato da AMD (Associazione Medici Diabetologi) nel corso del convegno "SUBITO! Il grande progetto 2009-2013 della Diabetologia italiana. Dalla ‘cura’ al ‘prendersi cura’ della persona", svoltosi questa mattina a Roma e realizzato grazie al contributo non condizionato di Fondazione MSD.
In Italia le persone con diabete rappresentano quasi il 7% della popolazione, più o meno 4 milioni di persone. I costi sono raddoppiati in 20 anni: nel 1998 il diabete pesava sulle casse dello Stato per circa 5 miliardi di euro, pari al 6,7% della spesa totale per la sanità, mentre oggi le stime parlano di 11 miliardi di euro, circa il 10% della spesa sanitaria. Nel nostro paese ogni anno 75 mila persone con diabete subiscono un infarto, 18 mila un ictus, 20 mila vanno incontro a insufficienza renale cronica, 5 mila patiscono l’amputazione degli arti inferiori e altre 18 mila muoiono.
È per cercare di far fronte a quella che assume sempre più i contorni di un`emergenza sanitaria che nasce il progetto "Subito!". Tra gli obiettivi che il progetto si prefigge, migliorare il compenso metabolico della persona con diabete, cioè riportare i valori della glicemia alla normalità e mantenerli costantemente sotto controllo, sin dall’esordio della malattia o comunque alla sua diagnosi, al fine di ridurre il peso delle complicanze cardiovascolari nei successivi 5 anni. “Contiamo di farlo - spiega Sandro Gentile, Presidente AMD - attraverso un lavoro organico di formazione, educazione e comunicazione che non coinvolga solo i diabetologi, ma anche medici di medicina generale e altri specialisti, le associazioni di volontariato, le istituzioni e il mondo dell’industria, perché siamo consapevoli che solo lavorando e impegnandoci insieme possiamo rendere il nostro lavoro più efficace e più efficiente, nell’interesse delle persone con diabete”.
I più recenti studi scientifici hanno dimostrato come intervenire subito sulla glicemia sia di estremo beneficio per la persona con diabete: “Se cominciassimo a trattare in maniera rigorosa la malattia almeno 5 anni prima - ha detto Carlo Giorda, vicepresidente AMD - potremmo ridurre le complicanze cardiovascolari sino a oltre il 40%”.Il progetto "Subito!" sta già facendo scuola: "L`IDF-International Diabetes Federation Europa - conclude Gentile - ha deciso di porlo all’attenzione dei colleghi europei nell’ambito delle azioni volte a migliorare l’applicazione delle linee guida, che vedono un punto saldo nel rigoroso trattamento precoce”.
In Italia le persone con diabete rappresentano quasi il 7% della popolazione, più o meno 4 milioni di persone. I costi sono raddoppiati in 20 anni: nel 1998 il diabete pesava sulle casse dello Stato per circa 5 miliardi di euro, pari al 6,7% della spesa totale per la sanità, mentre oggi le stime parlano di 11 miliardi di euro, circa il 10% della spesa sanitaria. Nel nostro paese ogni anno 75 mila persone con diabete subiscono un infarto, 18 mila un ictus, 20 mila vanno incontro a insufficienza renale cronica, 5 mila patiscono l’amputazione degli arti inferiori e altre 18 mila muoiono.
È per cercare di far fronte a quella che assume sempre più i contorni di un`emergenza sanitaria che nasce il progetto "Subito!". Tra gli obiettivi che il progetto si prefigge, migliorare il compenso metabolico della persona con diabete, cioè riportare i valori della glicemia alla normalità e mantenerli costantemente sotto controllo, sin dall’esordio della malattia o comunque alla sua diagnosi, al fine di ridurre il peso delle complicanze cardiovascolari nei successivi 5 anni. “Contiamo di farlo - spiega Sandro Gentile, Presidente AMD - attraverso un lavoro organico di formazione, educazione e comunicazione che non coinvolga solo i diabetologi, ma anche medici di medicina generale e altri specialisti, le associazioni di volontariato, le istituzioni e il mondo dell’industria, perché siamo consapevoli che solo lavorando e impegnandoci insieme possiamo rendere il nostro lavoro più efficace e più efficiente, nell’interesse delle persone con diabete”.
I più recenti studi scientifici hanno dimostrato come intervenire subito sulla glicemia sia di estremo beneficio per la persona con diabete: “Se cominciassimo a trattare in maniera rigorosa la malattia almeno 5 anni prima - ha detto Carlo Giorda, vicepresidente AMD - potremmo ridurre le complicanze cardiovascolari sino a oltre il 40%”.Il progetto "Subito!" sta già facendo scuola: "L`IDF-International Diabetes Federation Europa - conclude Gentile - ha deciso di porlo all’attenzione dei colleghi europei nell’ambito delle azioni volte a migliorare l’applicazione delle linee guida, che vedono un punto saldo nel rigoroso trattamento precoce”.
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