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07/02/13

GALATTOSEMIA

clip_image002 GALATTOSEMIA

Codice esenzione :
RCG060

Definizione

Gruppo di deficit enzimatici ereditari, che si manifestano con aumento della galattosio plasmatico. Questa condizione può essere associata con il deficit di galattochinasi, di UDP-glucosio-esoso-1-fosfato uridiltrasferasi, o di UDP-glucosio-4-epimerasi. La forma classica è causata dal deficit di UDP-glucosio-esoso-1-fosfato uridiltrasferasi e si presenta nei primi mesi di vita con scarsa crescita,
vomito ed ipertensione intracranica. Gli individui affetti possono sviluppare ritardo mentale, ittero, epatosplemomegalia, insufficienza ovarica e cataratta. (From Menkes, Textbook of Child Neurology, 5th ed, pp61-3) (Medline Thesaurus)
 
Segni e sintomi
La galattosemia spesso si presenta entro le prime settimane dopo la nascita come una malattia minacciosa per la vita. I sintomi iniziali comprendono scarsa alimentazione con scarso incremento ponderale, vomito, diarrea, letargia ed ipotonia. All'esame clinico, i lattanti appaiono itterici, presentano epatomegalia, possono avere la fontanella turgida e mostrano un sanguinamento prolungato dopo un prelivo venoso o arterioso. Gli esiti dei primi esami indicano compromissione epatica (aumento della bilirubina coniugata e non, aumento della transaminasi, aumento degli aminoacidi plasmatici, in particolare di fenilalanina, tirosina e metionina), e del tubulo renale (acidosi metabolica, galattosuria, glicosuria, albuminuria, aminoaciduria). Inoltre, sono comuni disordini ematologici: disturbi della coagulazione, di origine epatica, e si può avere anche anemia emolitica. La cataratta solitamente si vede già alla presentazione, ma nelle prime settimane di vita è perlopiù modesta e si può osservare solo con la lampada a fessura. Meno frequentemente, i pazienti si presentano con una malattia più cronica, con scarsa alimentazione, vomito, deficit di crescita e ritardo di sviluppo (C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).
 
Storia naturale
Effetti tardivi sono comuni nel deficit di GALT e si verificano nonostante una diagnosi e un trattamento precoce. Questi effetti comprendono deficit dello sviluppo cognitivo, insufficienza ovarica nelle femmine e disturbi neurologici atassici.
C'è generale consenso sul fatto che, anche con una precoce diagnosi e un buon trattamento dietetico, lo sviluppo neuropsicologico è significativamente compromesso. La produzione endogena di galattosio, con la persistente tossicità a livello del sistema nervoso centrale, può render conto della caduta delle prestazioni cognitive con l'età.

Disturbi del linguaggio sono particolarmente frequente nei bambini con galattosemia, che presentano problemi di ritardo nell'acquisizione del vocabolario e nell'articolazione della parola in più del 90% dei casi. Inoltre, una certa quota di bambini presenta disfunzioni visivo-percettive. Non è chiaro se queste particolari difficoltà rappresentino dei disturbi specifici o facciano parte di un disordine cognitivo globale.

L'accrescimento è solitamente ritardato nell'infanzia e nelle prima adolecenza, ma spesso prosegue oltre i 18 anni e anche durante i primi anni dopo i 20. Questo ritardo di crescita può essere riferito all'insufficienza ovarica, ma si verifica anche nei maschi.

Una progressiva malattia neurologica si sviluppa dopo la prima infanzia nei pazienti con galattosemia. Ipotonia, tremori a riposo e intenzionali, disdiadococinesi e marcia atassica; movimenti distonici, coreici e ballistici; movimenti facciali incoordinati e parola scandita e disartica sono tutti segni che sono stati descritti. L'età di esordio varia dalla prima infanzia alla mezza età. Solo una parte dei pazienti sviluppa queste complicanze. Il precoce trattamento dietetico non protegge dallo sviluppo di malattia neurologica tardiva.

L'ipogonadismo ipergonadotropo è comune: si svilupppa nel 90% delle femmine affette da deficit di GALT, in alcuni studi. Si può manifestare con pubertà tardiva, amenorrea primaria o secondaria o oligomenorrea (C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).

 
Eziologia
La galattosemia classica è causata dal deficit di galattosio-1-fosfato uridiltrasferasi.
Dopo i primi studi contrastanti sulla sua collocazione cromosomica, il locus della GALT è stato correttamente assegnato al cromosoma 9 e localizzato nel braccio corto nella regione 9p13. Come avviene per altre comuni malattie genetiche (si pensi alla fibrosi cistica e alla fenilchetonuria, un piccolo numero di mutazioni è frequente, mentre la maggior parte è rara. Le mutazioni più frequentemente descritte sono Q188R, K285N, S135L, e N314D. Q188R è la mutazione più frequente nelle popolazioni europee. Una mutazione, la sostituzione di una Serina con una Leucina nel codone 135, designata S135L, è pressochè esclusiva delle popolazioni negre africane o afro-americane. Benchè in alcune popolazioni due o tre mutazioni da sole rendano conto del 70-80% dei cromosomi mutati, l'identificazione di più di 120 mutazioni del gene GALT suggerisce che una certa variabilità fenotipica sia legata, almeno in parte, ad eterogeneità allelica. La mutazione più comune, la Q188R, è di solito associata con un quadro di fenotipo biochimico più grave (C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).

 
Diagnosi
La diagnosi di deficit di GALT può essere fatta in seguito ai risultati dello screening neonatale o con gli esami svolti per diagnosticare la malattia clinicamente manifesta. La galattosemia classica dovrebbe essere sospettata in tutti i lattanti che presentano epatopatia, ittero, vomito ricorrente e scarsa crescita. La presentazione clinica precoce della galattosemia non ha caratteristiche specifiche e la malattia va sempre sospettata, soprattutto in quei paesi in cui non è inclusa nei programmi di screening nonatale.
In molte regioni del mondo lo screening è fornito come parte integrante dell'assistenza al neonato.

C'è evidenza che le complicanze a lungo termine associate alla galattosemia non possano essere prevenute o ridotte da una diagnosi precoce o dalla restrizione del galattosio dalla dieta.

Vari sono i metodi a disposizione per lo screening neonatale della galattosemia. Le evidenze disponibili suggeriscono che, sebbene lo screening possa fornire una diagnosi più precoce e limitare la morbidità e la mortalità precoce, probabilmente non ha effetto sulle complicanze a lungo termine (C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).

 
Diagnosi prenatale e prevenzione
I neonati a rischio di galattosemia, come i fratelli di pazienti noti, non dovrebbero ricevere né latte materno né di formula fino a che non sia stata esclusa la diagnosi di galattosemia.
I disturbi del metabolismo del galattosio sono particolarmente sensibili, dal punto di vista tecnico, alla diagnosi prenatale. Tuttavia, la diagnosi prenatale molto raramente viene richiesta per questo gruppo di disordini metabolici. La diagnosi prenatale del deficit di GALT è possibile adesso anche tramite analisi del DNA: la biopsia dei villi coriali (villocentesi) è un ottima e rapida fonte di DNA fetale (C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).

 
Terapia
I neonati che presentano un sospetto di galattosemia su base clinica e quelli sintomatici sottoposti allo screening neonatale dovrebbero escludere il galattosio dalla dieta immediatamente: non è appropriato aspettare gli esiti dell'esame diagnostico. L'allattamento al seno e di formula dovrebbero essere perciò interrotti. Molti bambini saranno seriamente compromessi al momento della diagnosi e richiederanno terapia di supporto. Vitamina K e plasma fresco congelato possono essere necessari per correggere i disturbi coagulativi.
L'eliminazione dalla dieta del galattosio rimane l'unica terapia efficace a lungo termine, nonostante la sua limitata utilità nel prevenire le complicanze a lungo termine. I pazienti dovrebbero continuare ad escludere il latte e i derivati del latte dalla dieta per tutta la vita, dal momento che una significativa introduzione di galattosio a qualsiasi età, probabilmente, ha effetti tossici. Anche un certo numero di farmaci contiene galattosio: prima di prescriverli a pazienti con galattosemia bisogna verificarlo.

Il latte di formula a base di soia normalmente garantisce un adeguato apporto di calcio. Tuttavia, dopo l'anno di età, la quantità di latte di soia introdotta diventa insufficiente a questo scopo. Diventa allora necessario sostituirlo con i latti di soia arricchiti di calcio o supplementare di calcio la dieta (C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).

 
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Fonte: http://malattierare.regione.veneto.it/
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