La sindrome della morte improvvisa del neonato è causa di morti che non trovano spiegazioni neanche dopo aver esaminato tutte le possibili cause. Tutti i sistemi vengono presi in considerazione: autopsia, analisi della storia familiare e ricerche nell’ambiente dove è avvenuta la morte. La morte improvvisa del neonato (o morte in culla), è la prima causa di mortalità infantile nei bambini da una settimana a un anno. Nel corso di questa generazione, negli Usa la sindrome ha colpito 150.000 bambini (circa 7000 bambini all’anno). L’età a rischio va dai 2 ai 4 mesi, e il 90% delle vittime ha meno di sei mesi. La sindrome colpisce indifferentemente tutte le razze, le etnie e le classi sociali.
Le vittime della morte in culla sono bambini sani che non mostrano nessun segno di malattia. Alcuni bambini mostrano dei sintomi qualche giorno prima della morte ed è consigliabile una comunicazione costante col pediatra sulla salute del bambino. Tra questi sintomi ci sono tosse, sibili, vomito, diarrea e scarso appetito. I bambini possono sembrare irrequieti o irritabili o apparire pallidi e svogliati. Progressivamente la pelle del bambino assume un colorito bluastro, le mani e i piedi si raffreddano e sopraggiungono difficoltà respiratorie. Internamente i polmoni e il canale respiratorio diventano gonfi e infiammati. L’acqua e il sangue si depositano nei polmoni e i vasi che collegano i polmoni al flusso sanguigno sono soggetti a spasmi.
Si pensa che le cause di questa sindrome possano essere legate ad uno stato di stress fisico nel bambino derivante da un’infezione o da altri fattori. Si ipotizzano legami con problemi alla nascita o difficoltà nella crescita. Gli scienziati studiano il cervello, la respirazione e i cicli del sonno, il sistema nervoso, il cuore i risultati delle autopsie, le influenze dell’ambiente e l’equilibrio delle sostanze chimiche nel corpo. Si ritiene che la sindrome possa essere dovuta ad un insieme di cause.
La dott.ssa Joan L. Caddel, cardiologo pediatra, dopo aver effettuato numerose ricerche, ritiene che la causa della morte improvvisa del neonato sia una carenza di magnesio. Una carenza limite ma critica di magnesio nella madre durante la gravidanza e in seguito nell’alimentazione del bambino, può causare la morte improvvisa.
La maggior parte dei casi di morte in culla si verifica tra il secondo e il quarto mese di vita, che corrisponde al periodo di crescita più rapida. La crescita rapida consuma il magnesio. La carenza di magnesio favorisce la secrezione di istamina, una sostanza che aumenta la permeabilità dei capillari, favorendo la perdita di sostanze nutritive e ossigeno che si depositano in organi come i polmoni.
Il dott. Frederick Klenner ritiene che un’assunzione quotidiana di vitamina C previene la morte improvvisa dovuta a soffocamento, i cui sintomi possono essere una banale congestione dei passaggi nasali. Il dott. Klenner ha curato bambini affetti da una forma meno grave del disturbo, con gluconato di calcio e iniezioni di grandi quantità di vitamina C. Attribuisce questa forma più leggera ad un possibile trauma cerebrale al momento della nascita. I sintomi assomigliano a quelli del raffreddore. Secondo il dott. Klenner l’assunzione di vitamina C da parte della madre durante la gravidanza può prevenire questo disturbo. Medici e ricercatori hanno anche stabilito una possibile relazione tra la morte improvvisa e il fumo in gravidanza e la carenza di vitamine B1 e E.
Per prevenire la morte in culla si possono seguire alcuni accorgimenti: far dormire il bambino sulla schiena, non fumare nelle vicinanze del bambino, non riscaldare troppo la stanza, usare materassi duri e evitare l’uso di materassi di gommapiuma, cuscini, poltrone morbide, pelli di pecora o cuscini sintetici per gli adulti. L’allattamento al seno, se possibile, è consigliato. I bambini prematuri, quelli che nascono sottopeso, i gemelli o i trigemelli, corrono maggiori rischi. Altri fattori di rischio sembrano legati all’età della madre (quanto più giovane, maggiore il rischio), alla stagione (più casi nella stagione fredda) il sesso del bambino (i maschi sono più colpiti) e l’età del bambino.
Attualmente non esiste una causa certa di questa sconcertante sindrome e nessuno dovrebbe sentirsi in colpa per non aver fatto abbastanza prima o dopo la nascita. Bisognerebbe sempre somministrare un integratore vitaminico e minerale nel periodo prenatale. La miglior cosa che i genitori possano fare è prendere tutte le precauzioni conosciute, per il resto si spera che la scienza possa presto scoprire cos’è che spezza la vita di tanti bambini.
ELEMENTI NUTRITIVI CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA PREVENZIONE DELLA MORTE IMPROVVISA DEL NEONATO:
Sostanza | ||
Vitamina B1 | ||
Vitamina C | ||
Vitamina E | ||
Calcio | ||
Magnesio | ||
Selenio |
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