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03/04/16

Visita fiscale, orari e novità 2016

clip_image002 Visita fiscale, orari e novità 2016
Orari visita fiscale 2016: info sui certificati malattia INPS e sugli orari della visita fiscale per dipendenti pubblici e privati.
Grazie al Jobs Act verranno introdotte importanti novità per quanto riguarda le visite fiscali INPS 2016. Con le nuove norme i cambiamenti sono tanti e riguardano dipendenti sia pubblici che privati.
Orari visita fiscale 2016 – le novitàCambiano le regole per diversi ambiti come: fasce orarie visita fiscale, certificati malattia orario reperibilità, infortunio sul lavoro, malattia bambino. Vediamo nel dettaglio cosa comporterà l’attuazione del Jobs Act.
Orari visite fiscali pubblico impiego
Per quanto riguarda gli orari visita fiscale per dipendenti statali previsti in caso di malattia essi coprono due fasce orarie che devono essere rispettate per non rischiare pesanti provvedimenti disciplinari o salate sanzioni.

04/03/16

Compiti e doveri del Pediatra. e del medico di Famiglia

Compiti e doveri del Pediatra. e del medico di Famiglia                                                                                                                                                             Compiti e doveri del Pediatra

Il pediatra è una figura molto importante per la famiglia e va scelto entro i primi 10 giorni di vita del bebè. Egli infatti, dovrebbe fare la prima visita al neonato preferibilmente entro le prime due settimane dalla nascita. Egli fa parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e, così come il medico di medicina generale per gli adulti, attraverso visite periodiche di controllo si adopererà per mantenere in buona salute vostro figlio sino al compimento del quattordicesimo anno di età oppure sino ai 16 anni per i bambini con bisogni speciali (patologie gravi o condizione di disagio psicosociale particolari). Dopo i 6 anni, tuttavia, il bambino può essere preso in carico anche da un medico di medicina generale.

25/05/15

LE RESPONSABILITA NELL'ESERCIZIO DELL'ATTIVITA SANITARIO- INFERMIERISTICA E DELLA CAPOSALA

"LE RESPONSABILITA' NELL'ESERCIZIO DELL'ATTIVITA' SANITARIO- INFERMIERISTICA E DELLA CAPOSALA" Marco QUADRELLI
1.- Le professioni intellettuali
L’esame del problema della responsabilità civile in ambito sanitario e in particolare in campo medico, deve preliminarmente far chiarezza intorno alla nozione di professione intellettuale, quale attività, di particolare pregio per il carattere intellettuale, che trova l’elemento qualificante nella prestazione dell'opera puramente creativa.
La responsabilità civile assume caratteri peculiari nelle professioni intellettuali, attività di particolare pregio per il loro carattere intellettuale, contraddistinto dall’elemento qualificatorio dell’opera puramente creativa, svolta dal singolo professionista, che accanto all’opera materiale, ponga un quid pluris rappresentato da un significativo ruolo svolto dall’intelligenza e cultura ed espressamente tutelato dalla Costituzione all’art. 35 co. 1, in ordine al lavoro in tutte le sue forme.

25/03/15

Manuale per la Sicurezza in sala operatoria: Raccomandazioni e Checklist

clip_image001                                                                                          Manuale per la Sicurezza in sala operatoria: Raccomandazioni e Checklist

La gestione dei sistemi sanitari vede oggi il miglioramento della qualità e della sicurezza della erogazione delle prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza quale elemento fondante nella prospettiva del governo clinico integrato, che identifica un approccio globale alla gestione dei servizi sanitari, ponendo al centro i bisogni delle persone, nell’ambito di politiche di programmazione e gestione dei servizi basate su scelte cliniche che valorizzino il ruolo e la responsabilità dei medici e degli altri operatori sanitari.
Questa riflessione ben si applica alla chirurgia che, per volumi di attività e per complessità intrinseca di tutte le procedure ad essa correlate, richiede azioni e comportamenti pianificati e condivisi, finalizzati a prevenire l’occorrenza di incidenti perioperatori e la buona riuscita degli interventi.
In tal senso è fondamentale sviluppare ed attuare una appropriata strategia di formazione rivolta a tutti gli operatori coinvolti nelle attività di chirurgia con l’obiettivo di accrescere sia le abilità tecniche che quelle cognitivo-comportamentali.
Il presente manuale comprende le raccomandazioni e la checklist, elaborate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’ambito del programma “Safe Surgery Saves Lives” e adattate al contesto nazionale. Rappresenta uno strumento costruito nella logica del miglioramento della sicurezza e della qualità e, pertanto, assume particolare rilevanza la sua adozione e le conseguenti azioni di monitoraggio da parte di Regioni, Province Autonome ed Aziende sanitarie. Il manuale è infine corredato di un video esplicativo di come si usa e di come non si usa la checklist, che potrà essere utilizzato come strumento di informazione e formazione per gli operatori.
Continua a leggere-------------> QUI

 
Fonte clip_image003




21/02/15

Dipendenti pubblici: per le assenze per visite ed esami basta l'autocertificazione

Dipendenti pubblici: per le assenze per visite ed esami basta l'autocertificazione
15 APRILE 2014 La circolare della Funzione pubblica in Gazzetta
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E' pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 dell'11 aprile la circolare (CLICCA) della Funzione pubblica n. 2/2014 che indica la possibilità di autocertifcazione - con tanto di modulo prestampato da compilare - per i dipendenti pubblici che si assentano dal posto di lavoro per sottoporsi ad esami clinici, visite specialistiche o terapie.
Si tratta dell'autocertificazione della propria presenza nella struttura sanitaria pubblica o privata e se la struttura rilascia un'attestazione, questa dovrà contenere la qualifica del soggetto che la redige e l'orario di entrata e di uscita del dipendente, ma, ovviamente, nessun riferimento alla diagnosi perché non si tratta di una certificazione di malattia.

31/01/15

MANUALE DI RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE PEDIATRICA DI BASE

                                                  clip_image002
                                                 MANUALE
DI RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE PEDIATRICA DI BASE, DEFIBRILLAZIONE PRECOCE
E MANOVRE DISOSTRUZIONE DA CORPO ESTRANEO PER LA POPOLAZIONE
SECONDO NUOVE LINEE GUIDA INTERNAZIONALI ILCOR 2010
PBLS-D Pediatric Basic Life Support and Early Defibrillation
 
                                                    chi salva un bambino
                                     salva il mondo intero
 
Prefazione
a cura del Dott. Marco Squicciarini
Referente Nazionale ed Internazionale Rianimazione Cardiopolmonare Pediatrica e Manovre Disostruzione
Il progetto PBLSD ( Pediatric basic Life Support and Defibrillation) e Manovre disostruzione in età pediatrica della Croce Rossa Italiana ha avuto negli ultimi anni un grande impulso a livello nazionale non solo per aver pubblicato le linee guida PBLSD-CRI 2005, ma anche e soprattutto per aver dedicato molta attenzione alla qualità ed alla diffusione della formazione in tutta la penisola.
Circa 1800 istruttori di “area pediatrica” sono stati formati negli ultimi 3 anni, e molti altri ve- dranno la luce a breve.

26/01/15

Morte o danno da errato codice triage: Cosa dice il Ministero?

Morte o danno da errato codice triage: Cosa dice il Ministero?
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Il triage, secondo quanto riportato nell’Atto di Intesa Stato Regioni del 17/5/96), è “il primo momento di accoglienza e valutazione di pazienti in base a criteri definiti che consentano di stabilire la priorità di intervento”. I pazienti a cui è stato assegnato, da parte del personale addetto all’attività di triage, un codice di priorità di accesso sottostimato rispetto alla condizione clinica e al rischio evolutivo, possono andare incontro a morte o subire un danno severo a causa del mancato o ritardato intervento medico ovvero dell’invio del paziente ad un percorso diagnostico-terapeutico inappropriato.
La presente Raccomandazione vuole incoraggiare l’adozione di appropriate misure organizzative, formative e assistenziali per prevenire l’insorgenza di eventi avversi o minimizzare gli effetti conseguenti a una non corretta identificazione del grado di criticità e complessità dell’evento segnalato alla Centrale Operativa 118 e ad una non corretta attribuzione del codice triage da parte dall’équipe di soccorso 118 e/o in Pronto Soccorso.
L’errata attribuzione del codice triage può determinare evento sentinella che richiede la messa in atto di misure di prevenzione e protezione del paziente
Ecco cosa dice la circolare numero 15 del 2013 in merito a questi eventi e come agire per l’assegnazione corretta del codice di triage
clip_image003 Il ruolo dell'infermiere nel triage pediatrico
Fonte: Emergency Live





06/01/15

SISD (Sudden Infant Death Syndrome)

SISD (Sudden Infant Death Syndrome)
SIDS: 10 regole per prevenire.
Quasi tutti i genitori, più o meno apprensivi che possano essere, almeno una volta nella vita hanno almeno sentito parlare della temuta SISD (Sudden Infant Death Syndrome). Questo purtroppo è un fenomeno che ad oggi non trova ancora alcuna spiegazione presso la comunità scientifica. Si manifesta provocando la morte improvvisa ed inaspettata di un lattante

13/10/14

Norme di comportamento per la Libera Professione Infermieristica

clip_image001 Norme di comportamento per la Libera Professione Infermieristica

Norme di comportamento per la Libera Professione Documento del Comitato centrale della Federazione nazionale dei Collegi IPASVI Titolo I – Principi generali                                                                                                   Art. 1 L’infermiere svolge una professione al servizio della salute del singolo e della collettività. È chiamato non solo ad assicurare una qualificata assistenza infermieristica, ma anche a dare risposte professionali sempre nuove per favorire, interagendo con tutto il personale sanitario, l’aumento del livello di salute nel Paese. L’attività dell’infermiere,

03/10/14

Malattia da virus Ebola (EVD)

clip_image002 Malattia da virus Ebola (EVD)



. Che cos'è la malattia da virus Ebola?
La malattia da virus Ebola (EVD), precedentemente nota come febbre emorragica da virus Ebola, è una malattia grave, spesso fatale, con un tasso di mortalità fino al 90 %. La malattia colpisce gli uomini e i primati (scimmie, gorilla, scimpanzé).
L’Ebola è apparsa la prima volta nel 1976 in due focolai contemporanei: in un villaggio nei pressi del fiume Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, e in una zona remota del Sudan.

18/08/14

LA NUTRIZIONE PARENTERALE NEL NEONATO E NEL BAMBINO

nutrizione parenteraleLA NUTRIZIONE PARENTERALE NEL NEONATO E NEL BAMBINO
 
                                                                    INTRODUZIONE
Questo modulo professionale è rivolto ad infermieri che operano in ambito pediatrico – neonatologico e che correntemente si occupano della gestione della Nutrizione Parenterale.
La nostra esperienza professionale si svolge in una terapia intensiva neonatale e quindi l’impronta del corso affronterà in maniera più specifica gli aspetti di questa realtà.
L’infermiere è parte integrante del Team-Nutrizione. Il suo ruolo, con l’abolizione del Mansionario, è regolamentato dal Profilo Professionale.

03/07/14

"L'autocontrollo nelle persone con diabete. Per un buon equilibrio glicemico e finanziario"

"L'autocontrollo nelle persone con diabete. Per un buon equilibrio glicemico e finanziario"

Il 14 maggio scorso è stato presentato il Protocollo per il diabete sottoscritto dalle Comunità Scientifiche e dalle numerose Associazioni di persone diabetiche presenti: si tratta di un documento che segna una 'svolta' presentato e discusso con il Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin, che si sta notevolmente impegnando a favore dei pazienti diabetici, alla presenza di Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, Salvatore Caputo di Diabete Italia Onlus, Emanuela Baio del Comitato Nazionale per i Diritti della Persona con Diabete oltre a un’ampia Delegazione di Assessori regionali alla Salute e alla folta Rappresentanza di Associazioni Nazionali di persone diabetiche e Categorie Mediche e Sanitarie che nutrono notevole interesse per questo nuovo documento.

19/06/14

RISCHIO CLINICO in ETA' PEDIATRICA: gli ERRORI TERAPEUTICI nell’EMERGENZA.

RISCHIO CLINICO in ETA' PEDIATRICA: gli ERRORI TERAPEUTICI nell’EMERGENZA.
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L’American Institute of Medicine ha stimato che negli USA gli errori terapeutici, incluse le automedicazioni,  uccidono ogni anno 7.000 persone. Sebbene i bambini siano generalmente più sani degli adulti, essi sono esposti tre volte di più ad errori terapeutici potenzialmente pericolosi a causa della necessità di personalizzare la dose del farmaco in base al peso corporeo e all’età, e questo è ancor più vero in un setting che richieda velocità decisionale, tempo ridottissimo per la preparazione ed alto stress, come accade in un dipartimento d’emergenza-urgenza.
La vulnerabilità del paziente pediatrico può essere riassunta in quattro D:

23/05/14

Guida all'esenzione per patologie croniche

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                Guida all'esenzione per patologie croniche

  1. L'esenzione deve essere richiesta all'Azienda USL di residenza, presentando un certificato medico che attesti la presenza di una o più malattie incluse nel d.m. 28 maggio 1999, n. 329 e successive modifiche. Il certificato deve essere rilasciato da un presidio ospedaliero o ambulatoriale pubblico.
Sono validi ai fini del riconoscimento dell'esenzione anche:

12/05/14

Lombalgia: la più frequente causa di assenza dal lavoro

clip_image002Lombalgia: la più frequente causa di assenza dal lavoro
Definizione: E' un disturbo frequente in età adulta, con massima incidenza tra i 40 e i 50 anni di età, circa l'80% della popolazione ne è colpito almeno una volta nella vita
La lombalgia (cioè il dolore alla colonna vertebrale, il complesso funzionale che fa da pilastro all’organismo umano)

26/04/14

Convulsioni febbrili: Sintomi, Diagnosi, Terapia

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Convulsioni febbrili: Sintomi, Diagnosi, Terapia

Convulsione febbrile: definizione
Più che un’unica entità clinica, le convulsioni febbrili costituiscono una variante sindromica che raggruppa differenti tipologie di crisi convulsive semplici e/o epilettiche. Nonostante le probabilità che un bambino colpito da una convulsione febbrile sviluppi epilessia siano piuttosto scarse, è sempre indispensabile il parere del medico ed, eventualmente, l’ospedalizzazione.
Oggi, grazie al perfezionamento delle tecniche diagnostiche e terapiche, le convulsioni febbrili devono essere considerate una forma benigna, che ben si distingue dall’epilessia.

23/04/14

IL COORDINATORE INFERMIERISTICO

  
IL COORDINATORE INFERMIERISTICO

                                            PREMESSA
Prima di parlare in dettaglio delle varie forme di responsabilità professionale dell’infermiere cui è assegnata in via transitoria la “funzione di coordinamento”, è necessaria una breve sintesi delle disposizioni che disciplinano l’esercizio professionale dello stesso infermiere. Nell’attesa normativa di uno specifico profilo per il coordinatore, infatti, le responsabilità del primo sono parte indistinguibile di quelle aggiuntive - nel caso d’assegnazione di funzione - svolte dal secondo.
Sulla base della Legge n. 42/1999, l’infermiere,

18/04/14

IL DOLORE NEL BAMBINO


IL DOLORE NEL BAMBINO
Il dolore è un sintomo frequente in corso di malattia: spesso segnale importante perla diagnosi iniziale,fattore sensibile nell’indicarne evoluzioni positive
o negative,innegabile presenza in corso di molteplici procedure diagnostiche
e/o terapeutiche e costante riflesso di paura e ansia per tutto quello che la malattia comporta.È,fra tutti,il sintomo che più mina l’integrità fisica e psichica della persona malata e più angoscia e preoccupa i suoi familiari,con un notevole impatto sulla qualità della vita durante e dopo la malattia.
E,se questo è vero per l’adulto, ancora più evidente è per il bambino.
È ormai certo,infatti,che non esistono limiti d’età alla percezione del dolore:
a partire dalla fine del secondo trimestre digestazione,il feto possiedela struttura anatomica e
neurochimica adeguata per percepire ildolore,e sin dall’età neonatale esiste una“memoria del dolore”.
Confermate inoltre,da più lavori inletteratura,sono le conseguenze a breve(peggioramentoclinico,complicanze,prolungamento dell’ospedalizzazione…) e a lungo termine (dolore cronico,
alterazione della soglia del dolore, problemi psico-relazionali…) provocate
da stimolazioni nocicettive ripetute in età neonatale-pediatrica, non coperte in
maniera adeguata con terapia antalgica.




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13/04/14

Norme di comportamento per la Libera Professione

                                                                 

Norme di comportamento per la Libera Professione

Documento del Comitato centrale della Federazione nazionale dei Collegi IPASVI  
Titolo I – Principi generali Art. 1 L’infermiere svolge una professione al servizio della salute del singolo e della collettività. È chiamato non solo ad assicurare una qualificata assistenza infermieristica, ma anche a dare risposte professionali sempre nuove per favorire, interagendo con tutto il personale sanitario, l’aumento del livello di salute nel Paese. L’attività dell’infermiere, nella sua dimensione umana, sociale e professionale, potrà essere meglio interpretata e vissuta se costantemente ispirata ad alcune precise norme comuni.

24/02/14

IL DOLORE DEL BAMBINO COME RICONOSCERLO E COME AFFRONTARLO

    neonati_10                                                                                                                   IL DOLORE DEL BAMBINO COME RICONOSCERLO E COME AFFRONTARLO 

Secondo la IASP ( International Association for the Study of Pain 1986) e l’O.M.S. il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a un danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termine di danno. Il dolore è sempre un’esperienza soggettiva, ogni individuo apprende il significato di tale parola attraverso le esperienze correlate ad una lesione durante i primi anni di vita. Sicuramente si accompagna ad una componente somatica ma ha anche carattere spiacevole e perciò ad una carica emozionale.
Il dolore è composto:
· Da una parte PERCETTIVA ( nocicezione ) che costituisce la modalità sensoriale che permette la ricezione ed il trasporto al sistema nervoso centrale di stimoli potenzialmente lesivi per l’organismo.