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21/01/11

Gesti quotidiani La tua guida all’iniezione di insulina

Gesti quotidiani
La tua guida all’iniezione di insulina


Iniettando insulina milioni di persone mantengono un ottimo controllo glicemico nonostante il diabete. Ma cosa sono esattamante gli schemi insulinici prescritti dai Diabetologi? Quali differenze passano tra un tipo e l’altro di insulina? E quali sono i vantaggi della siringa e della penna? Gesti quotidiani risponde a questa e ad altre domande in maniera semplice ma approfondita. Con l’aiuto di molti disegni esplicativi si chiarisce passo passo come preparare l’iniezione con la penna e con la siringa, come miscelare due insuline e come iniettare l’insulina in modo da ottenere la massima efficacia. Una lettura utile per imparare e come ‘ripasso’.

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19/01/11

Obiettivi terapeutici e sorveglianza delle complicanze nel diabete mellito

Obiettivi terapeutici e sorveglianza delle complicanze nel diabete mellito
Indicazioni per la persona diabetica


“Il diabete mellito è una malattia cronica molto diffusa, in costante aumento soprattutto nella sua forma legata agli stili di vita, alla sedentarietà, all’alimentazione troppo ricca di grassi e di zuccheri, all’invecchiamento della popolazione.
Da qui l’urgenza che il sistema sanitario si prepari a fronteggiare l’impatto di questa crescente patologia, che richiede continue cure mediche e attività educative finalizzate all’autogestione, al fine di prevenire le complicanze acute e di ridurre il rischio di complicanze a lungo termine, che sono quelle che richiedono il maggiore impiego di risorse. Il diabete è una malattia complessa, spesso associata ad altri fattori di rischio cardiovascolare, richiede una pluralità di interventi oltre al semplice controllo dei livelli glicemici, e una partecipazione consapevole e attiva da parte della persona che ne è affetta.”
LINK:Obiettivi terapeutici e sorveglianza delle complicanze nel diabete mellito

Firmato il Manifesto dei diritti della persona con diabete

                            Firmato il Manifesto dei diritti della persona con diabete
il 9 luglio scorso è stato firmato il “Manifesto dei diritti della persona con diabete” presso la Sala “Caduti di Nassirya” di Palazzo Madama, Senato della Repubblica, dall’Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, nella persona del suo Presidente, il Sen. Antonio Tomassini, Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato, e dal Prof. Paolo Cavallo Perin, Presidente di Diabete Italia, con il supporto non condizionato di Novo Nordisk.
    
  
    Il Manifesto è il primo documento al mondo realizzato per tutelare i diritti della persona con diabete, sulla base di principi già enucleati nella “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo” e nella “Carta Europea dei Diritti del Malato”.

Si tratta di uno strumento che contribuisce ulteriormente a fornire preziose indicazioni agli operatori sanitari, alle associazioni dei pazienti, ai politici, alle Istituzioni e ai mezzi di comunicazione, con l’obiettivo di migliorare la cura del diabete, la qualità di vita delle persone con diabete e contenere i costi della sanità pubblica. Un primato italiano che ancora una volta distingue il nostro Paese nella realizzazione di iniziative finalizzate alla prevenzione e alla cura del diabete.
 
  
LINK
Sito Web del Manifesto dei Diritti della Persona con Diabete

18/01/11

Il nuovo dizionario del diabete

Il nuovo dizionario del diabete
Le 186 parole chiave per l’autocontrollo e la gestione del diabete
di Giuseppe Pipicelli
 Capire la terminologia medica che riguarda il diabetico rappresenta un grande passo avanti nell’autocontrollo e nella gestione della patologia. Per questo il presente glossario ha lo scopo di spiegare in modo semplice e conciso i termini scientifici usati quotidianamente da medici, infermieri, farmacisti. Uno strumento utile ai non addetti ai lavori dunque, attraverso il quale i pazienti possono non solo imparare il significato dei vocaboli inerenti al diabete, ma anche e soprattutto capire meglio cosa accade loro e perché.
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17/01/11

La conta dei carboidrati in pratica

La conta dei carboidrati in pratica

La conta dei carboidrati (nota anche come Conteggio dei carboidrati o Cho counting) regala a chi la apprende grande flessibilità nelle scelte alimentari.
Per perfezionarsi in questa tecnica occorre però un certo allenamento e possono essere utili strumenti che consentono di esercitarsi.
Questo libretto raccoglie le foto di 80 alimenti e bevande, molti dei quali fotografati in porzioni diverse. A fianco di ciascuno il peso e il contenuto in carboidrati.

Edito da: Roche Diagnostics S.p.A. - (www.accu-chek.it)



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31/12/10

Progetto Subito! il paziente con diabete al centro della cura

            Progetto «Subito!»: il paziente con diabete al centro della cura

Diabete: "Subito! È meglio". Parafrasando, agire subito per affrontare in modo nuovo e più concreto una malattia che avanza giorno dopo giorno. È questo lo slogan della diabetologia italiana lanciato da AMD (Associazione Medici Diabetologi) nel corso del convegno "SUBITO! Il grande progetto 2009-2013 della Diabetologia italiana. Dalla ‘cura’ al ‘prendersi cura’ della persona", svoltosi questa mattina a Roma e realizzato grazie al contributo non condizionato di Fondazione MSD.

In Italia le persone con diabete rappresentano quasi il 7% della popolazione, più o meno 4 milioni di persone. I costi sono raddoppiati in 20 anni: nel 1998 il diabete pesava sulle casse dello Stato per circa 5 miliardi di euro, pari al 6,7% della spesa totale per la sanità, mentre oggi le stime parlano di 11 miliardi di euro, circa il 10% della spesa sanitaria. Nel nostro paese ogni anno 75 mila persone con diabete subiscono un infarto, 18 mila un ictus, 20 mila vanno incontro a insufficienza renale cronica, 5 mila patiscono l’amputazione degli arti inferiori e altre 18 mila muoiono.

29/12/10

Gesti quotidiani La tua guida all’iniezione di insulina

                                     Gesti quotidiani  La tua guida all’iniezione di insulina

                                                       Il trattamento con insulina


All’inizio del trattamento con insulina il Team diabetologico
e il paziente dedicano molta attenzione alle tecniche di
somministrazione del farmaco.
Nel corso del tempo ‘farsi l’insulina’ diventa un’abitudine per il
paziente. Acquisire una maggiore pratica è un fatto positivo, ma la
routine comporta anche il rischio di dimenticare alcune nozioni o  adottare tecniche errate.
I risultati potrebbero essere l’assunzione di una quantità di
insulina diversa – generalmente inferiore – da quella prescritta o
tempi di azione diversi da quelli attesi. In poche parole ipoglicemie
o iperglicemie che si sarebbero potute evitare.
A volte la dificoltà che un paziente avverte nel mantenere sotto
controllo il suo diabete è dovuta proprio a una tecnica di iniezione
sbagliata.
Le indicazioni contenute in questo opuscolo non sono dedicate,
quindi, solo ai ‘neoiti’, ma anche a tutte le persone che da tempo
assumono l’insulina.
Obiettivo di Roche Diagnostics è quello di contribuire ad una
corretta gestione della terapia insulinica, non solo mettendo a
disposizione una gamma di aghi e siringhe di alta qualità, ma
anche supportando con strumenti educativi il Team diabetologico
e la persona con diabete.

 

24/12/10

Linee guida generali per la prevenzione delle complicanze acute e croniche legate alla malattia diabetica ed organizzazione delle strutture di diabetologia siciliane.

AVVERTENZA
Il testo sotto riportato è riprodotto solo a scopo informativo e non se ne assicura la rispondenza al testo della stampa ufficiale, a cui solo è dato valore giuridico. Non si risponde, pertanto, di errori, inesattezze ed incongruenze dei testi qui riportati, nè di differenze rispetto al testo ufficiale, in ogni caso dovuti a possibili errori di trasposizione.

Decreto 30 Aprile 2002
ASSESSORATO DELLA SANITÀ DELLA REGIONE SICILIANA
Linee guida generali per la prevenzione delle complicanze acute e croniche legate alla malattia diabetica ed organizzazione delle strutture di diabetologia siciliane.

09/12/10

La chetoacidosi diabetica (DKA)



                 La chetoacidosi diabetica (DKA)

  • La Chetoacidosi diabetica (DKA) è la causa di morte correlata al diabete più comune tra i bambini
  • Molti decessi in DKA sono dovuti a edema cerebrale
  • I decessi potrebbero essere evitabili:
    1. Riducendo l'incidenza del DKA tramite:
      • Diagnosi precoce all'esordio
      • Appropriata gestione del diabete durante le malattie intercorrenti
      • Riconoscimento che DKA ricorrenti sono spesso causati dall'omissione dell'iniezione di insulina
    2. Gestione ottimale del DKA
Non è mai stato indicato nessun protocollo per il DKA in grado di eliminare il rischio di edema cerebrale. Queste Linee Guida si crede siano sicure come ogni altra alla luce dell'attuale evidenza e pratica clinica.
Raccomandazioni

05/12/10

IL MIO MICROINFUSORE

               IL MIO MICROINFUSORE


Guida all'uso del microinfusore

 PREFAZIONE

  Da tempo non si stampava in Italia una “Guida alla terapia con microinfusore”.
Eppure nel nostro Paese  la  terapia con microinfusore è prescritta a un numero sempre
maggiore di persone. Erano 640 nel 1998, 1542 tre anni dopo, oltre 3000 attualmente. Nei
prossimi anni si stima che molti altri bambini, ragazzi e adulti passeranno dalla “classica”
terapia multi-iniettiva al microinfusore. Del resto negli Stati Uniti oltre 200 mila persone in-
sulinodipendenti controllano il loro diabete mediante terapia insulinica con microinfusore.
  Questo avviene perché i microinfusori aiutano il Team diabetologico a migliorare
il controllo e il profilo glicemico di molti fra i loro pazienti insulinodipendenti e offrono alla
persona con diabete immediati benefici in termini di stile di vita e di libertà (Bode, 2002).
  Due concetti emergono di  frequente parlando di microinfusori:  la possibilità
di mimare  il  funzionamento del pancreas e  la flessibilità offerta da questa modalità di
somministrazione insulinica. Cosa significa esattamente? Come si traducono giorno per
giorno in scelte e risultati? Questa guida cerca di chiarirlo illustrando concetti importanti
come quello di velocità di infusione basale, boli prandiali, boli di correzione, impostando
i processi logici da seguire in caso di ipoglicemia, iperglicemia o chetoacidosi, e soprat-
tutto spiegando come la flessibilità offerta dalla terapia con microinfusore si traduca in
soluzioni applicabili nella vita quotidiana (mangiar fuori, attività fisiche impreviste, dormi-
re fino a tardi) e in condizioni particolari (malattie concomitanti, gravidanza, vacanze).

30/11/10

DIZIONARIO terminologia diabete





                              


DIZIONARIO
È nato con lo scopo di fare entrare il paziente ed i suoi familiari nel mondo della terminologia scientifica; ci auguriamo che sia di aiuto sia ai diabetici sia ai propri familiari.


A

Acarbosio

Farmaco che agisce a livello delle pareti dell’inte-stino, trasformando degli zuccheri complessi (amidi) in zuccheri semplici (monosaccaridi) e, quindi, rallentando l’ingresso degli zuccheri nel sangue. Può dare disturbi intestinali come flatulenza e diarrea.

Acetone

(Vedi Chetoni).

Acetonuria

(Vedi Chetonuria).

Acidi grassi

Un tipo di lipidi (o grassi) circolante nel sangue.

18/11/10

LA GESTIONE DELLA TERAPIA INSULINICA

                  

  INSULINA come garantire una somministrazione corretta
   LA GESTIONE DELLA TERAPIA INSULINICA King L. Subcutaneous insulin injection technique.        Nursing Standard. 2003; 17: 45-52

Per ottenere un buon controllo della glicemia non solo sono di fondamentale importanza il tipo e la dose di insulina ma anche il modo in cui essa viene somministrata. La tecnica di somministrazione dell'insulina influenza il controllo glicemico più di quanto generalmente si pensi. A questo scopo sono stati effettuati vari studi su larga scala che, utilizzando tecnologie come la RMN hanno permesso di sfatare alcuni miti sulle corrette pratiche di iniezione. Gli infermieri hanno un ruolo cruciale come educatori per quanto concerne la somministrazione dell'insulina e devono aggiornare e rivalutare periodicamente la loro conoscenza alla luce dei più recenti dati provenienti dalla ricerca.
Per ottenere l'effetto desiderato con la dose prescritta e, quindi, per garantire il miglior assorbimento possibile, l'insulina deve essere iniettata nel tessuto adiposo sottocutaneo, evitando con cura che penetri nel derma, nel muscolo o addirittura nel peritoneo. Vari studi hanno dimostrato una differenza nell'assorbimento e nella durata di varie insuline quando vengono iniettate nel grasso sottocutaneo e nel muscolo. Una iniezione di insulina intramuscolare ha un assorbimento molto più rapido e può portare ad inaspettate ipoglicemie, che specialmente nel bambino molto piccolo possono comportare rischi importanti come convulsioni e deficit cognitivo. L'assorbimento di insulina ad azione rapida o intermedia è aumentata almeno del 50% se iniettata per via intramuscolare invece che sottocutanea nella coscia, mentre nell'area addominale questa differenza è meno significativa. Questo è da attribuire ad un maggior flusso sanguigno nel grasso sottocutaneo dell'addome rispetto al grasso delle cosce. Altri fattori come l'esercizio o la temperatura corporea o ambientale hanno un'influenza maggiore sull'assorbimento se l'insulina è stata depositata nel tessuto muscolare invece che nel sottocute, a causa del maggior flusso di sangue e della maggiore dispersione meccanica dovuta alla contrazione dei muscoli. L'iniezione di insulina nel derma è più dolorosa, il farmaco può fuoriuscire dal sito di iniezione e aumenta la probabilità di una reazione immunitaria all'insulina dovuta alla stimolazione dei linfociti.

15/11/10

QUANDO IL DIABETE FA IL TANDEM CON LA CELIACHIA


                      QUANDO IL DIABETE FA IL TANDEM CON LA CELIACHIA                               
UNA CONCOMITANZA CHE VA TENUTA SOTTO STRETTA OSSERVAZIONE
Nutrirsi senza glutine non deve essere vissuto come un sacrificio, ma come occasione per imparare ad alimentarsi in modo alternativo scegliendo fra una gamma di alimenti che rende la dieta del celiaco sovrapponibile a quella dei suoi coetanei.
Alcuni bambini con diabete sviluppano nel corso della malattia di base un’intolleranza cronica nei confronti di alcuni componenti dei cereali. Si stima che questo accada in oltre l’8% dei bambini italiani con diabete. La sua diagnosi è quasi sempre occasionale e a svelarne l’esistenza è un esame di laboratorio disponibile ormai in tutti i Centri di diabetologia.
La causa di questo disturbo, noto come celiachia, è l’intolleranza che la mucosa dell’intestino di bambini geneticamente predisposti sviluppa nei confronti del glutine, una miscela di proteine (fra le quali la gliadina) contenuta in abbondanza nel grano, e delle corrispondenti proteine degli altri cereali “tossici”, le prolamine di orzo, segale e avena.
Il loro incontro indesiderato crea danno alla mucosa dell’intestino che perde i villi indispensabili per l’assorbimento degli alimenti e provoca, nelle forme tipiche, i sintomi del malassorbimento (diarrea, distensione dell’addome, inappetenza, dimagramento, anemia, arresto dell’accrescimento). In gran parte dei bambini con diabete, però, soprattutto in quelli in età adolescenziale, il danno intestinali non dà alcun sintomo.

05/11/10

Diabete: tipi di insulina



Vi sono diversi tipi di insuline:
L'insulina rapida
Questo tipo di insuline vengono solitamente utilizzate immediatamente prima dei pasti principali, in quanto hanno la caratteristica di agire entro 15-30 minuti dal momento in cui vengono iniettate. La loro azione può essere vista graficamente come una curva in rapida salita (entro 15-30 minuti appunto) che raggiunge l'apice entro le 3 ore successive e si esaurisce entro le 6-8 ore.




L'insulina intermedia
Le insuline ad azione intermedia hanno invece la caratteristica di di durare molto più a lungo, iniziando la loro azione dopo circa 90 minuti dal momento dell'iniezione, raggiungendo il picco massimo dopo 4-6 ore ed esaurendosi 12-20 ore dopo.
Vengono più facilmente usate per combattere l'iperglicemia del mattino, provocata dalla liberazione di zuccheri da parte del fegato durante le prime ore del mattino. Inoltre costituisce un buono zoccolo di insulinizzazione per tutta la giornata.

28/10/10

A TAVOLA CON IL DIABETE

 LE basi dell’igiene alimentare


Capitolo I







Il corpo umano, per costruire, sviluppare, rinnovare le sue strutture e mantenere le funzioni vitali di tutti i suoi organi ed apparati, nonché per svolgere qualsiasi attività esterna (lavoro muscolare) necessita di un apporto costante di energia: tale energia viene fornita dagli alimenti sotto forma di sostanze che, armonicamente organizzate, costi- tuiscono anche i tessuti dell’organismo stesso (tessuto os- seo, muscolare, nervoso, ecc.) e quindi, i vari organi ed apparati; queste sostanze vengono definite princìpi nutri- tivi o nutrienti e sono:


CARBOIDRATI O GLUCIDI O ZUCCHERI
GRASSI O LIPIDI
PROTEINE O PROTIDI
VITAMINE
SALI MINERALI
ACQUA
ALCOL


In sintesi, quindi, le funzioni nutritive degli alimenti sono fondamentalmente le seguenti:
1)   fornire materiale energetico per la produzione di calore, lavoro ed altre forme di energia (funzione energetica);

16/10/10

DIABETE In lotta con la burocrazia


In lotta con la burocrazia? Volete sapere di più sui diritti dei vostri figli o genitori con diabete Dossier vi informa in dettaglio su invalidità, disabilità e handicap, pensioni, provvidenze fiscali e altro.

Fonte Diabete.it clicca qui

28/09/10

linee guida italiane per la gestione del diabete

Dalle società scientifiche diabetologiche italiane (AMD e SID) l’aggiornamento delle raccomandazioni per la diagnosi e il trattamento del diabete mellito e delle sue complicanze.
Il diabete mellito, o semplicemente diabete, è causato da una carenza, assoluta o relativa, di insulina con conseguente iperglicemia (aumento delle concentrazioni plasmatiche di glucosio). Secondo dati raccolti dall’ISTAT, provenienti da archivi elettronici dei medici di medicina generale e da alcuni studi basati sul consumo di farmaci antidiabetici, la prevalenza della malattia in Italia ha superato il 5%. Su base nazionale questo indica che i diabetici noti sono circa 3 milioni. Si stima, inoltre, che il totale dei diabetici italiani ammonti a circa 4,5 milioni, di cui 1,5 non diagnosticati.
Gli Standard italiani per la cura del diabete mellito, oggetto di una recente pubblicazione, sono stati redatti dalle due società scientifiche diabetologiche italiane (AMD e SID) con l’intento di fornire ai clinici, ai pazienti, ai ricercatori e a quanti sono coinvolti nella cura del diabete raccomandazioni per la diagnosi e il trattamento del diabete e delle sue complicanze, nonché obiettivi di trattamento – suffragati dal grado di evidenza scientifica – sui quali basare le scelte terapeutiche; infine, strumenti di valutazione della qualità della cura, finalizzati alla realtà italiana. Essi costituiscono il modello di riferimento scientifico per la cura del diabete, sia per gli obiettivi sia per i processi.
Il livello delle prove scientifiche alla base di ogni raccomandazione è stato classificato secondo quanto previsto dal Piano nazionale delle linee-guida (www.pnlg.it). Il documento riporta gli obiettivi ritenuti “desiderabili” nella gestione della maggior parte delle persone affette da diabete; preferenze individuali, e altri fattori legati al singolo paziente possono, tuttavia, giustificare scelte diverse, come anche valutazioni più approfondite o la gestione dei pazienti da parte di altri specialisti.

14/09/10

guida al diabete e autogestione

Il diabete di tipo 1 è diagnosticato in genere nei bambini o nei giovani adulti, anche se può manifestarsi a qualsiasi età. Circa il 3% di bambini e adolescenti nel mondo soffrono di diabete.1
Il diabete di tipo 1 si manifesta spesso in modo improvviso e può includere i seguenti sintomi:
  • Aumento della sete e bocca asciutta
  • Frequente bisogno di urinare
  • Stanchezza e affaticamento
  • Improvvisa perdita di peso
  • Lentezza nella cicatrizzazione delle ferite
  • Infezioni ricorrenti
  • Visione appannata
Il diabete di tipo 1 si verifica quando il sistema immunitario distrugge le cellule beta del pancreas che producono insulina. Il corpo, quindi, non produce o produce pochissima insulina.
Un soggetto affetto da diabete di tipo 1 deve assumere insulina in uno dei seguenti modi:
La terapia insulinica insieme a una dieta corretta, alla pratica regolare di attività fisica e ai test di autocontrollo della glicemia sono elementi importanti nella gestione del diabete di tipo 1.


  LINK: guida al diabete  e autogestione
                                                                                   fonte:  Accu-Chek®

12/09/10

Dizionario illustrato del diabete

Una immagine, si dice, vale più di mille parole. Che dire allora di un dizionario che spiega il significato di mille termini e sigle e contiene oltre cento immagini?


 ---->    LINK:    Dizionario illustrato del diabete