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16/03/13

NEUROACANTOCITOSI

NEUROACANTOCITOSI

Codice esenzione : RN1570
La sindrome da neuroacantocitosi di McLeod (MLS) è una forma di neuroacantocitosi caratterizzata, clinicamente, da un fenotipo Huntington-simile con disturbi ipercinetici involontari, sintomi psichiatrici e alterazioni cognitive e, a livello biochimico, dall'assenza dell'antigene Kx e da una debole espressione degli antigeni Kell.


La prevalenza e l'incidenza non sono note, ma la MLS è molto rara, probabilmente con solo poche centinaia di casi nel mondo. È stata descritta in Europa, nel Nord e Sud America e in Giappone, senza cluster evidenti. Interessa per lo più i maschi; le femmine portatrici sviluppano di rado la sindrome neurologica.
L'esordio dei sintomi neurologici avviene a 25-60 anni e la durata della malattia può superare i 30 anni. Circa 1/3 dei pazienti presenta corea indistinguibile da quella descritta nella malattia di Huntington e molti di essi sviluppano la corea nel corso della malattia. Altri movimenti involontari sono le discinesie facciali, le vocalizzazioni e, di rado, la distonia legata all'alimentazione. I sintomi psichiatrici (depressione, psicosi simil-schizofrenica e disturbo ossessivo-compulsivo) sono comuni e possono comparire alcuni anni prima dei disturbi motori. Un sottogruppo di pazienti sviluppa deficit cognitivi, in particolare negli stadi avanzati. In circa la metà dei pazienti sono presenti convulsioni, debolezza muscolare generalizzate (di solito gravi) e atrofia. La miopatia da MLS può predisporre alla rabdomiolisi, in particolare in concomitanza con l'assunzione di farmaci neurolettici. I segni neuromuscolari sono la neuropatia assonale sensitivo-motoria, l'atrofia muscolare neurogena e una miopatia variabile. In circa il 60% dei pazienti insorge una cardiomiopatia, che si manifesta con fibrillazione atriale, aritmie maligne o cardiomiopatia dilatativa. Le complicazioni cardiache sono una causa comune di morte. Alcune femmine eterozigoti mostrano segni clinici del SNC MLS-correlati con conseguenti alterazioni neuropatologiche. La MLS può essere parte di una "sindrome da geni contigui" sul cromosoma X, che include la malattia granulomatosa cronica, la distrofia muscolare di Duchenne o la retinite pigmentosa legata all'X.

La MLS è causata dalle mutazioni di XK (Xp21.1), che codifica per la proteina XK, che comprende l'antigene eritrocitario Kx. Si tratta quasi sempre di mutazioni nonsenso o delezioni, che predicono l'assenza o la brevità della proteina XK e pertanto la mancanza del sito legante la proteina Kell.
La MLS è causata dalle mutazioni di XK (Xp21.1), che codifica per la proteina XK, che comprende l'antigene eritrocitario Kx. Si tratta quasi sempre di mutazioni nonsenso o delezioni, che predicono l'assenza o la brevità della proteina XK e pertanto la mancanza del sito legante la proteina Kell.
Le diagnosi differenziali dipendono dai sintomi di esordio e si pongono con la corea-acantocitosi, la malattia di Huntington, le malattie Huntington-simili e la sindrome di Tourette.
Possono essere utilizzati protocolli standard di diagnosi prenatale.
La MLS è una malattia legata all'X ed è indicata la consulenza genetica. I maschi affetti trasmettono il cromosoma X mutato alle figlie, i cui figli maschi hanno una possibilità su due di sviluppare la MLS, e la metà delle figlie di essere portatrici.

Ad oggi non sono disponibili trattamenti curativi o modificanti la malattia e la presa in carico è sintomatica. A causa delle gravi complicazioni cardiache, i pazienti affetti da MLS e le femmine portatrici asintomatiche del fenotipo del gruppo sanguigno di McLeod devono sottoporsi a esami cardiologici.
La MLS è inesorabilmente progressiva e la prognosi è sfavorevole. La morte improvvisa può essere dovuta a convulsioni, disfunzione del sistema autonomo e morte cardiaca improvvisa. Può manifestarsi una debolezza generalizzata graduale associata a polmonite letale da aspirazione o a infezioni sistemiche.
FONTE: orphanet

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