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03/08/12

SINDROME DI FRYNS

clip_image002 SINDROME DI FRYNS
Codice esenzione : RN0900

Definizione
La Sindrome di Fryns è una forma autosomica recessiva con anomalie congenite multiple, caratterizzata dalla presenza di ernia diaframmatica, facies atipica, e ipoplasia distale degli arti. I pazienti che sopravvivono al periodo neonatale rappresentano il 14 % dei casi rilevati. Le caratteristiche di coloro che sopravvivono includono la presenza con minor frequenza di ernia diaframmatica, più lieve ipoplasia polmonare, l'assenza di malformazioni cardiache complesse e di deficit di tipo neurologico. Nella Sindrome di Fryns sono state rilevate anomalie multiple del sistema nervoso centrale, comprendenti : agenesia del corpo calloso,
deformità di Dandy-Walker, eterotopia cerebellare, ipoplasia cerebellare, allargamento ventricolare, e ipoplasia del bulbo olfattivo (Van-Hove et al. Fryns syndrome survivors and neurologic outcome. Am-J-Med-Genet. 1995 Nov 20; 59(3): 334-40).

Segni e sintomi
Fryns (1987) suggerisce i seguenti criteri di diagnosi: idramnios, spesso anche in presenza di uno sviluppo fetale normale, in un neonato con facies particolare; ponte nasale schiacciato ed ampio, ma con naso largo anteriormente, labbro superiore piccolo, mandibola piccola, cheiloschisi e palatoschisi, orecchiette poco formate con attaccati i lobi auricolari. Le falangi sono ipoplasiche distalmente e le unghie rudimentali e displastiche. Inoltre, sono caratteristiche fondamentali i difetti diaframmatici e l'ipoplasia polmonare secondaria, può essere presente anche malrotazione dell'intestino, del duodeno o atresia multipla e utero bicorne. Cornee opacate, irsutismo facciale e difetti di segmentazione polmonare aiutano nella definizione della diagnosi. Fanno parte della sindrome anche anomalie scheletriche di minor rilievo (Kershisnik et al., 1991; Tsukahara et al., 1995). Manouvrier-Hanu et al. (1996) hanno descritto il caso di un feto di 24 settimane che presentava la dentatura già erotta. Sono comuni inoltre malformazioni del sistema nervoso centrale, inclusa l'agenesia del corpo calloso, l'arinencefalia e l'eteropia, assieme a lesioni cardiovascolari che includono il difetto del setto atriale e del setto ventricolare e la persistenza della vena cava superiore sinistra (Pinar et al., 1994). Fryns e Moerman (1998) suggeriscono che difetti del cuio capelluto possono essere parte della sindrome. Fryns (1995) ha trovato che i parametri di crescita alla nascita possono essere sopra il settanticinquesimo percentile e che ci può essere anche una vera macrocefalia. Sostiene che il segno dell'ernia diaframmatica con ritardo della crescita intrauterina porta ad escludere la diagnosi (R.M. Winter, M. Baraitser, London Dysmorphology Database, Oxford Medical Databases, 2000).

Storia naturale
Inizialmente era considerata una condizione letale, ma la proporzione di pazienti che sopravvivono al periodo neonatale rappresentano il 14% dei casi descritti. I sopravvissuti presentano l'ernia diaframmatica meno frequentemente, un'ipoplasia polmonare lieve, assenza di malformazione cardiaca complessa e compromissione neurologica. Nella sindrome di Fryns sono state descritte anomalie del sistema nervoso centrale, che includono l'agenesia del corpo calloso, l'anomalia Dandy-Walker, eteropie cerebellari, ventricoli dilatati e ipoplasia dei bulbi olfattivi (ORPHANET).
Pochi casi sono sopravvissuti al periodo neonatale e sono gravemente ritardati (Bamforth et al., 1989; Cunniff et al., 1990; Hanssen et al., 1992; Van Hove et al., 1995) (R.M. Winter, M. Baraitser, London Dysmorphology Database, Oxford Medical Databases, 2000).

Eziologia
La trasmissione è di tipo autosomico recessivo.
Sono stati descritti molti casi di sindrome di Fryns che presentavano delle aberrazioni cromosomiche, incluse la duplicazione di 1q24-31 (Clark and Fenner-Gonzales, 1989), la delezione terminale di 6q (Krassikov and Sekhon, 1990) e la parziale trisomia del cromosoma 22 (Dean et al., 1991) ('). Ladonne et al. (1996) hanno descritto un caso di trisomia 22 con le caratteristiche della sindrome di Fryns (R.M. Winter, M. Baraitser, London Dysmorphology Database, Oxford Medical Databases, 2000).
Ayme et al. (1989) hanno descritto 8 casi, 6 dei quali in una serie di 112.276 nascite consecutive (nati vivi e morti perinatali). La prevalenza della sindrome è stata stimata essere 0,7 per 10.000 nati (OMIM).

Diagnosi
La scoperta di un difetto diaframmatico e di anomalie renali dovrebbero allertare il clinico della possibilità di diagnosi di sindrome di Fryns, ma Siebert et al. (1990) trovarono che il 13-27% dei neonati con un difetto diaframmatico avevano un'anomalia del tratto urinario. Willems et al. (1991) hanno descritto un caso sospetto con diaframma ridotto a membrana fibrosa, ma senza un'ernia evidente. Wilgenbus et al. (1994) hanno descritto i casi di due feti con le caratteristiche della condizione senza ernie diaframmatiche, ma uno di questi aveva ipoplasia polmonare severa. Bartsch et al. (1995) hanno descritto dei casi similari. McPherson et al. (1993) hanno descritto un caso di sindrome di Pallister-Killian (R.M. Winter, M. Baraitser, London Dysmorphology Database, Oxford Medical Databases, 2000).
Diagnosi prenatale e prevenzione
Manouvrier-Hanu et al. (1996) evidenziano che la diagnosi prenatale di sindrome di Fryns sia possibile attraverso il rilevamento ecografico di ernia diaframmatica e di igroma cistico. La diagnosi è stata poi confermata dopo il termine della gravidanza (OMIM).

Terapia
Gli affetti da sindrome di Fryns possono necessitare di una correzione chirurgica dell'ernia diaframmatica, uno shunt ventricoloperitoneale per l'idrocefalo progressivo, una gastrostomia, e correzioni polmonari e del dotto toracico.

Bibliografia
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FONTE: http://malattierare.regione.veneto.it/

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