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29/05/12

Piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014

   imagePiano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014
Novità
Ecco le principali novità relative al calendario vaccinale 2012-2014:
  • il vaccino contro l'HPV (papillomavirus) entra ufficialmente nel Piano, diventando gratuito per le ragazze tra gli 11 e i 12 anni
  • altri due vaccini già offerti in molte regioni, l'antimeningococco e l'antipneumococco, sono calendarizzati a livello nazionale
  • per quanto riguarda il vaccino contro la varicella: se ne posticipa l'introduzione universale in tutte le Regioni al 2015; attualmente fa parte dei programmi vaccinali pilota di Basilicata, Calabria, P.A Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto, ma è raccomandata nei soggetti a rischio e nelle persone suscettibili
  • oltre alla vaccinazione riservata all'età pediatrica, viene inserita nel calendario anche la vaccinazione antinfluenzale negli ultra 65enni, anche se di fatto già garantita dalle circolari ministeriali

Il nuovo Piano dà rilievo alla garanzia dell’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni prioritarie, sottolineando contestualmente i livelli di copertura ideali da raggiungere. Tra gli obiettivi indicati è presente anche il mantenimento della sorveglianza epidemiologica attiva da realizzare mediante le anagrafi vaccinali che, come specificato nel documento, dovranno essere soggette ad un processo di informatizzazione.
In considerazione del fatto che il mancato rispetto di obiettivi vaccinali da parte anche di una sola Regione può avere ripercussioni sulla salute complessiva della popolazione nazionale, le Regioni dichiarate inadempienti, anche per un solo obiettivo vaccinale specifico, devono presentare entro un limite massimo di 90 giorni un apposito piano contenente la descrizione degli interventi che la Regione intende adottare per rispettare l’adempimento.
Il documento definisce, tra l’altro, il processo decisionale e i criteri, evindence based, per l’introduzione di nuovi vaccini nel calendario nazionale, tenendo in considerazione, oltre agli aspetti di efficacia, sicurezza e sostenibilità economica del vaccino, per appurare se esso rappresenti una priorità di Sanità Pubblica, anche le problematiche di politica vaccinale e le questioni di carattere programmatico, e, quindi, anche di sostenibilità della vaccinazione da parte del sistema.
Nel documento sono, inoltre, declinate, in capitoli specifici, le vaccinazioni indicate per i soggetti ad alto rischio e le vaccinazioni per gli operatori sanitari.
Contesto
Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2012-2014 muove dal mutato contesto istituzionale e dalla necessità di strategie condivise, efficaci ed omogenee da implementare sull’intero territorio nazionale.
La Legge costituzionale recante "Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione" (art. 117) e la nostra Costituzione (l’art. 32 definisce la "tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività") prevedono che lo Stato formuli i principi fondamentali in materia di strategie vaccinali, ma non intervenga sulle modalità di attuazione di principi ed obiettivi, perché ciò rientra nella competenza esclusiva delle Regioni; viene salvaguardata, in tal modo, la stretta interdipendenza tra Stato e Regioni.
Già il Piano Nazionale Vaccini 2005-2007, adattandosi alla nuova realtà aperta proprio dalla modifica del titolo V della Costituzione, nel tentativo importante di coordinamento tra le diverse istanze delle Regioni e le necessità complessive del Paese, forniva indicazioni per mantenere un coordinamento delle strategie vaccinali, pur nel rispetto dell’autonomia regionale prevista, con la possibilità di poter offrire apertura all’introduzione di "nuovi" vaccini (antipneumococco coniugato, antimeningococco C, antivaricella) nel Paese, con la gradualità e la programmazione necessaria ed opportuna.
Di fatto, però, in merito alle coperture vaccinali la situazione non è completamente soddisfacente potendosi osservare non trascurabili differenze tra le Regioni e, talora, anche tra le ASL di una stessa Regione, per i vaccini antipolio, antidifterite, antitetano, antiepatite B, antipertosse, anti-HIb, antimorbillo-parotite-rosolia, previsti dal Calendario nazionale per l’infanzia (2005-2007) ed inclusi nei LEA.
Inoltre, in merito all’offerta dei cosiddetti "nuovi" vaccini, si è venuta a creare nel Paese una situazione di forte eterogeneità, con la stessa vaccinazione offerta gratuitamente a tutti i nuovi nati in alcune Regioni e solo ad alcuni soggetti a rischio in altre o, addirittura, con differenze all’interno della stessa Regione, per i diversi comportamenti delle singole ASL.

VEDI: Obiettivi del piano

Calendario vaccinale
Vaccinazioni offerte attivamente e gratuitamente alla popolazione
Vaccinazioni indicate per i soggetti ad alto rischio
Vaccinazioni per gli operatori sanitari

Data pubblicazione: 05 aprile 2012
Fonte: http://www.salute.gov.it/

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