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10/03/12

Perché l'infermiere non è più "professionale

                     Perché l'infermiere non è più "professionale

DECRETO 14 SETTEMBRE 1994 N. 739
Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo
professionale dell’infermiere.
Il Ministro della Sanità
Visto l’art. 6, comma3, del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante: " Riordino
della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della Legge 23 ottobre 1992, n. 421",
nel testo modificato dal Decreto Legislativo 7 dicembre 1993, n. 517;
Ritenuto che, in ottemperanza alle precitate disposizioni, spetta al Ministro della Sanità di
individuare con proprio decreto le figure professionali da formare ed i relativi profili,
relativamente alle aree del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione;
Ritenuto di individuare con singoli provvedimenti le figure professionali;
Ritenuto di individuare la figura dell’infermiere;
Ritenuto di prevedere disciplinare la formazione complementare;
Visto il parere del Consiglio Superiore di Sanità, espresso nella seduta del 22 aprile 1994;
Ritenuto che, in considerazione della priorità attribuita dal piano sanitario nazionale alla tutela
della salute degli anziani, sia opportuno prevedere espressamente la figura dell’infermiere
geriatrico addetto all’area geriatrica anziché quella dell’infermiere addetto al controllo delle
infezioni ospedaliere, la cui casistica assume minor rilievo;

Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nell’adunanza generale del 4 luglio 1994;
Vista la nota, in data 13 settembre 1994, con cui lo schema di regolamento è stato trasmesso,
ai sensi dell’art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al Presidente del Consiglio
dei Ministri;

ADOTTA
Il seguente regolamento:
Articolo 1
1 E’ individuata la figura professionale dell’infermiere con il seguente profilo: l’infermiere è
l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione
all’albo professionale è responsabile dell’assistenza generale infermieristica;
2 L’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica,
relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l’assistenza dei
malati e dei disabili di tute le età e l’educazione sanitaria.
3 L’infermiere:
a. partecipa all’identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività;
b. identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e
formula i relativi obiettivi;
c. pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico;
d. garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche;
e. agisce sia individualmente sia in collaborazione con glia altri operatori sanitari e sociali;
f. per l’espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell’opera del personale di
supporto;
g. svolge la sua attività professionale in strutture sanitari e pubbliche o private, nel
territorio e nell’assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale.
4 L’infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente
all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca.
5 La formazione infermieristica post- base per la pratica specialistica è intesa a fornire agli
infermiere di assistenza generale delle conoscenze cliniche avanzate e delle capacità che
permettano loro di fornire specifiche prestazioni infermieristiche nelle seguenti aree:
a. Sanità pubblica: infermiere di sanità pubblica;
b. Pediatria: infermiere pediatrico;
c. Salute mentale – psichiatria: infermiere psichiatrico;
d. Geriatria: infermiere geriatrico;
e. Area Critica: infermiere di area critica.
6. 6. In relazione a motivate esigenze emergenti dal Servizio Sanitario Nazionale,
potranno essere individuate, con decreto del Ministero della Sanità, ulteriori aree
richiedenti una formazione complementare specifica.
7. 7. Il percorso formativo viene definito con decreto del Ministero della Sanità e si
conclude con il rilascio di un attestato di formazione specialistica che costituisce titolo
preferenziale per l’esercizio di funzioni specifiche nelle diverse aree, dopo il
superamento di apposite prove valutative. La natura preferenziale del titolo è
strettamente legata alla sussistenza di obiettive necessità del servizio e recede in
presenza di mutate condizioni di fatto.
Articolo 2
1 Il diploma universitario di infermiere, conseguito ai sensi dell’art. 6, comma 3 , del Decreto
Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, abilita all’esercizio della
professione, previa iscrizione al relativo albo professionale.
Artico 3
1 Con decreto del Ministro della Sanità di concerto con il Ministro dell’Università e della Ricerca
Scientifica e Tecnologica sono individuati i diplomi e gli attestati, conseguiti in base al
precedente ordinamento ,che sono equipollenti al diploma universitario di cui all’art. 2 ai fini
dell’esercizio della relativa attività professionale e dell’accesso ai pubblici uffici.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta Ufficiale degli atti
normativi della Repubblica Italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.

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