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18/04/11

IGIENE DELLE MANI

IGIENE DELLE MANI - materiale illustrativo sulle buone pratiche

 

Questa campagna mondiale ha  lo scopo di rafforzare la richiesta di migliorare le prassi igieniche. Sebbene l'Italia goda di condizioni igieniche incomparabilmente migliori rispetto a quelle dei paesi in via di sviluppo, la sfida dell'implementazione delle misure igieniche basilari riguarda anche noi.

Per quale motivo? I dati che ci pervengono dagli studi epidemiologici forniscono notevoli spunti  di riflessione. Secondo tali studi, dal 5 all'8% dei pazienti ricoverati negli ospedali italiani sviluppa un'infezione correlata a manovre assistenziali durante il ricovero e uno su cento di questi muore. Questi dati permettono di stimare che nel nostro paese si verificano ogni anno da 450.000 a 700.000 infezioni e 4.500 - 7.000 decessi legati ad esse (1). L'applicazione di un efficace piano integrato di sorveglianza e controllo può ridurre fino al 30% la frequenza delle infezioni ospedaliere, vale a dire, prevenire annualmente l'insorgenza di 135.000 - 210.000 infezioni e 1.350 - 2.100 decessi (1).

Qual è la misura più efficace per combattere le infezioni ospedaliere? Fra le misure di prevenzione l'igiene delle mani è la più semplice e una delle più efficaci, nonché la più economica. Ciò è ulteriormente dimostrato da

alcuni studi internazionali che hanno attestato una riduzione del tasso di infezioni variabile dal 10 al 50% quando l'igiene delle mani viene attentamente osservata dagli operatori sanitari (2). Tuttavia alcuni studi riportano che l'adesione alla pratica del lavaggio delle mani tra gli operatori sanitari è molto variabile, oscillando tra il 5% e l' 81% con un valore medio intorno al 40% (3, 4, 5). Inoltre altre ricerche riportano tassi molto bassi di aderenza alle Linee Guida circa il lavaggio delle mani, ed indicano che gli operatori sanitari non considerano questa misura uno strumento efficace per prevenire il rischio di trasmissione nosocomiale neanche nei casi di pazienti colonizzati con stafilococco aureo meticillino resistente (6, 7). Uno studio condotto nel 2006 in Italia ha osservato 1262 situazioni in cui era richiesta l'igiene delle mani da parte di 49 infermieri, documentando una media di 8,8 lavaggi delle mani/ora con una compliance del 19,3%. La compliance era maggiore nelle terapie intensive (25,6 %) che nei reparti di medicina (18,1 %) e chirurgia (13,9 %). Nessuna differenza è stata trovata fra maschi (19 %) e femmine (19.4%). La compliance era, inoltre, significativamente migliore dopo (34%) che prima dell'esecuzione delle procedure (10.6%) e peggiorava appena gli operatori sanitari erano sottoposti ad un aumento del carico di lavoro.

Questi dati confermano che la pratica del lavaggio delle mani, sebbene possa sembrare di rapida esecuzione e di bassa complessità, può rappresentare una vera e propria sfida per coloro che lavorano in reparti in cui l'attività è frenetica ed i contesti organizzativi tendono ad essere caotici. Tuttavia i dati menzionati all'inizio dell'articolo costituiscono una motivazione più che sufficiente per tutti gli Infermieri dei Bambini alla più scrupolosa aderenza ai protocolli igienici e per tutte le Aziende ad adottare programmi formativi ad hoc, oltre che a creare condizioni strutturali ed operative adeguate (8).

Per sottolineare l'importanza di un sistema aziendale di gestione del rischio clinico all'interno del SSR, la Regione Toscana ha approvato una norma (DGR n. 267/2007) che prevede la possibilità di attestazione volontaria di buone pratiche per la gestione del rischio clinico. Tra queste buone pratiche spiccano l'igiene delle mani e il controllo delle infezioni ospedaliere. Le Direzioni Generali Aziendali sono state incaricate di predisporre tutti gli adempimenti per la corretta applicazione e il mantenimento delle buone pratiche e per l'adozione delle iniziative inerenti la gestione del rischio clinico previste dal piano annuale aziendale per la Sicurezza del Paziente.

Prove di efficacia del lavaggio delle mani: Revisioni sistematiche della letteratura recenti
Sono sempre di più le prove scientifiche che si stanno accumulando sull’efficacia del lavaggio delle mani nella prevenzione delle infezioni. Di seguito riportiamo le conclusioni delle 4 più recenti revisioni sistematiche sul tema.

  • Ejemot R. Cochrane Library, 2008 Jan 23;(1): sono stati esaminati 14 studi randomizzati controllati (RCT). Gli interventi di promozione del lavaggio delle mani hanno prodotto una riduzione della diarrea nei bambini del 29% in strutture sanitarie di paesi industrializzati e del 31% in comunità o nazioni in via di sviluppo.
  • Jefferson T. BMJ. 2008; 336(7635):77-80: sono stati esaminati 51 studi di vario disegno ed è stata condotta una metanalisi (tecnica statistica che consiste nel mettere insieme i risultati di studi distinti per amplificarne il risultato). Il lavaggio delle mani svolto almeno dieci volte al giorno è in grado di ridurre la diffusione delle infezioni respiratorie virali tra i bambini (OR 0.45, 95% CI 0.36-0.57; number needed to treat=4, 95% CI 3.65-5.52).
  • Rable T. Trop Med Int Health. 2006;11:258-67. Sono stati analizzati 8 studi di vario disegno ed è stata condotta una metanalisi. L’igiene delle mani riduce il rischio di infezioni respiratorie del 19% (RR 1.19, 95% CI 1.12%-1.26%).
  • Ajello AE. Am J Public Health. 2008;98:1372-81. Sono stati analizzati 30 studi, con metanalisi. Gli interventi miglioramento dell’igiene delle mani descritti negli studi hanno determinato una riduzione di malattie gastrointestinali del 31% (95% CI 19%- 42%) e una riduzione delle malattie respiratorie del 21% (95% CI 5%-34%).

Scarica il promemoria dell'Igiene delle Mani.

Grazie all'impegno di tutti i Professionisti sanitari i bambini che assistiamo verranno curati in ambienti ancor più sicuri.

Bibliografia

  1. Moro M.L., et al. "Indagine conoscitiva nazionale sulle attività di sorveglianza e controllo delle infezioni ospedaliere negli ospedali pubblici italiani." Rapporti Istisan 2001; 1:4.
  2. Pittet D. et al." Bacterial contamination of the hands of hospital staff during routine patient care." Arch Internal Med 1999; 159:821-826.
  3. Wendt C. "Hand hygiene-a comparison of international recommendations." J Hosp Infect 2001; 48 (Suppl.A):23-28.
  4. Jumaa P.A. "Hand hygiene: simple and complex." Int J Infect Dis 2005; 9:3-14.
  5. Creedon SA. "Healthcare workers' hand decontamination practices: compliance with recommended guidelines." J Adv Nurs. 2005; 51.

FONTE: http://www.infermieristicapediatrica.it/

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