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30/11/10

DIZIONARIO terminologia diabete





                              


DIZIONARIO
È nato con lo scopo di fare entrare il paziente ed i suoi familiari nel mondo della terminologia scientifica; ci auguriamo che sia di aiuto sia ai diabetici sia ai propri familiari.


A

Acarbosio

Farmaco che agisce a livello delle pareti dell’inte-stino, trasformando degli zuccheri complessi (amidi) in zuccheri semplici (monosaccaridi) e, quindi, rallentando l’ingresso degli zuccheri nel sangue. Può dare disturbi intestinali come flatulenza e diarrea.

Acetone

(Vedi Chetoni).

Acetonuria

(Vedi Chetonuria).

Acidi grassi

Un tipo di lipidi (o grassi) circolante nel sangue.

Acidosi

Forte presenza di chetoni nel sangue, che aumenta l'acidità dei liquidi presenti nell'organismo. Nel diabete, questa situazione, quando non controllata, porta alla chetoacidosi diabetica (vedi).

Adrenalina (o Epinefrina).

È un ormone che svolge una funzione eccitatoria ed ha un’azione anti-insulina.
I livelli di adrenalina nel sangue si alzano in caso di ipo-glicemia, provocando sudore, tremore e l'aumento di frequenza del battito cardiaco.

Aghi da penna

Un tipo particolare di aghi da utilizzare con gli iniettori di insulina a penna ricaricabili o monouso. Possono avere lunghezza (i più corti sino a 5 mm) e diametro diversi.

Aghi pungi dito

Ago molto sottile utilizzato (con dispositivo auto-matico) per ottenere una goccia di sangue da utilizzare con i riflettometri per l’autocontrollo domiciliare della glicemia.

Agofobia

Paura dell'ago. Il paziente non prova solo fastidio, ma una vera e propria sensazione di stress, o di panico, quando deve iniettarsi l'insulina, o effettuare i controlli della glicemia.

Alba, fenomeno


Aumento dei valori della glicemia, che avviene nelle prime ore del mattino ed è in relazione con l’aumento nel sangue degli ormoni ad azione anti-insulina.

Albuminuria

Presenza di albumina nelle urine. Può essere il sintomo di una patologia renale e, in particolare, della nefropatia diabetica.

Allergia all'insulina

Se l'organismo considera l'insulina iniettata un corpo estraneo, la attacca con anticorpi. La reazione allergica può essere locale (intorno al punto dove è stata iniettata si forma rapidamente una zona rossastra e pruriginosa), o sistemica (macchie rosse sulla pelle, sensazione di prurito e di disagio). La reazione allergica riduce l'efficacia dell'insulina iniettata. È un’evenienza sempre più rara con l’insulina umana e con gli analoghi dell’insulina umana. Analoghi dell’insulina umana Sono insuline realizzate modificando le caratteristiche dell’insulina umana per migliorarne l’azione. Si dividono in analoghi ad azione rapida e ad azione lenta.

Andrologo

Medico specialista che si occupa dei disturbi geni-tali maschili (impotenza), frequenti nei diabetici specie mal compensati.

Angiografia

Esame radiologico di tipo invasivo per studiare i vasi sanguigni mediante iniezione di un liquido visibile con i raggi (mezzo di contrasto). Permette di effettuare accurate fotografie dei vasi sanguigni; è particolarmente utile per studiare i pazienti con arteriopatia obliterante (vedi) agli arti inferiori.

Angiopatia

Alterazioni dei vasi sanguigni. Si parla di “macro angiopatia” quando i grossi e medi vasi (arterie) sono coinvolti nei processi di arteriosclerosi (vedi).
Si parla di “micro angiopatia” quando vengono coinvolti i piccoli vasi arteriosi (arteriole e capillari).

Apporto calorico

Quantità di energia assunta attraverso cibi e bevande; si misura in calorie.

Arterie

Vasi sanguigni ad alta pressione, attraverso i quali il sangue pompato dal cuore raggiunge i tessuti di tutto l'organismo trasportando ossigeno e nutrienti; il loro calibro si riduce dal centro alla periferia.

Arteriopatia obliterante

Malattia delle arterie detta “arteriosclerosi” (vedi), caratterizzata da progressivo restringimento sino alla occlusione dei vasi che portano il sangue alla periferia. Nel diabete, colpisce in particolare le estremità degli arti inferiori al di sotto del ginocchio e si manifesta con complicanze (ulcere o gangrena) ai piedi (piede diabetico).

Arteriosclerosi

Malattia degenerativa dei grossi e medi vasi arte-riosi, o arterie (vedi), le cui pareti si induriscono e ispessiscono per i depositi di grassi e di calcio, rallentando o bloccando la circolazione sanguigna.

Aspartame

Dolcificante artificiale, a basso potere calorico, che può essere utilizzato in cottura.

Autocontrollo

Quando si parla di diabete, con il termine “autocontrollo” s’intende in senso stretto la misurazione della glicemia effettuata in genere dal paziente con degli appositi strumenti portatili (i lettori o riflettometri). La possibilità di controllare autonomamente il livello di glucosio è considerata il secondo passo più importante nella storia della terapia del diabete, dopo la scoperta dell'insulina. In senso più ampio, “autocontrollo” indica tutte le azioni e le attenzioni che la persona con il diabete deve avere per mantenere la quantità di glucosio nel sangue nei livelli ideali; questo comprende l’attenzione all’alimentazione, l’esercizio fisico, il controllo della glicemia e, eventualmente, terapie con farmaci o l’assunzione di insulina.

Autoimmunitarie, malattie

Patologie nelle quali l'organismo attacca le proprie cellule ritenendole erroneamente dei “corpi estranei”.Il diabete autoimmune si sviluppa proprio perché il sistema immunitario attacca le cellule Beta (vedi) del pancreas, non riconoscendole come proprie, distruggendole e ponendo termine alla produzione di insulina.

Autonomica, neuropatia

Malattia del sistema nervoso periferico che colpi-sce il sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpatico), o viscerale, involontario (e quindi organi come il cuore, le arterie, la vescica o l'apparato digerente).

B


BBasal-Bolus, terapia insulinica

Terapia insulinica personalizzata, a più iniezioni, che prevede la somministrazione di insuline ad azione rapida (bolo) per controllare la salita della glicemia dopo il pasto e la somministrazione di insuline ad azione lenta (basale) per controllare il bisogno basale (tra un pasto e l’altro e durante la notte) di insulina. Tale modello di terapia può essere realizzato in modo ottimale con il microinfusore (terapia CSII) (vedi).

Beta cellule

Un tipo di cellule contenute nel pancreas e, precisamente, nelle isole di Langerhans. Producono l'insulina; contro di loro si sviluppa il diabete di tipo 1 autoimmune (vedi).

Biguanidi

Categoria di farmaci a cui appartiene la Metformina (vedi).

Biotesiometro

Apparecchiatura che permette di valutare la sensibilità alle vibrazioni; è utile per fare diagnosi di neuropatia somatica (vedi).

BMIBody Mass index, o Indice di Massa Corporea;

permette di valutare il peso corporeo. I valori normali so-no tra 20 e 25; al di sotto del 20 si parla di sottopeso; tra il 25 e 30 di sovrappeso; sopra il 30 di obesità.


Bulimia

Incontrollato ed eccessivo bisogno di mangiare.

C


Caloria

Unità di misura del valore energetico dei cibi (solidi e bevande) assunte. A parità di quantità, alimenti di tipo diverso hanno un diverso numero di calorie. Un grammo di proteine fornisce 4 calorie; così come un grammo di carboidrati; mentre un grammo di grassi fornisce 9 calorie e un grammo di alcool 7 calorie.

Campo scuola

Momenti di educazione ed addestramento teorico-pratici all'autogestione della malattia, dedicati alle persone affette da diabete e organizzati in forma residenziale in ambienti extra ospedalieri. Solitamente rivolti ai giovani (bambini e adolescenti) affetti da diabete di Tipo 1, vi possono partecipare, in funzione delle singole competenze, medici ed infermieri, dietisti, psicologi, insegnanti di educazione fisica, esperti in animazione, genitori ecc.

Cancrena(vedi Gangrena)

Capillari

Vasi di diametro molto piccolo (da 7 a 12 micron). Costituiscono la microcircolazione che sta tra le arterie e le vene, sono il luogo dove avviene lo scambio dei nutri-menti e dei gas tra sangue e tessuti.

Carboidrati

Una delle tre principali fonti di calorie nell’alimentazione (con le proteine e i grassi o lipidi).
Si dividono in carboidrati semplici e complessi. I carboidrati semplici, detti anche zuccheri, si trovano normalmente in frutta, verdura e latticini, nonché in caramelle, miele, zucchero da tavola e sciroppi. I carboidrati complessi, detti anche amidi, si trovano in pane, cereali, legumi, riso e pasta. Il metabolismo trasforma tutti i carboidrati in glucosio e/o in glicogeno. L’assunzione di carboidrati provoca un aumento, più o meno rapido, della glicemia a seconda che si tratti di zuccheri semplici o complessi. Nel diabete, l'insufficienza dell'insulina o la resistenza all’insulina impediscono l’utilizzo degli zuccheri, che si accumulano così nel sangue.

Carboidrati complessi (amidi)

Sostanze che sono assorbite più lentamente dall’intestino in quanto devono essere trasformate in zuccheri semplici per essere assorbite. Comprendono la pasta, il pane e altri prodotti a base di cereali e i legumi.

Carboidrati semplici (zuccheri)

Sostanze che sono assorbite velocemente dall’in-testino in quanto non devono essere digerite e che, per-tanto, entrano rapidamente nel sangue causando una rapida salita della glicemia. Includono lo zucchero (saccarosio), sono presenti nella frutta (fruttosio) e nel latte (lattosio).

Cardiovascolare

Che riguarda il cuore e il sistema dei vasi sanguigni.

Celiachia

È una patologia cronica indipendente, ma a volte associata al diabete di Tipo 1. È caratterizzata dall’intolleranza al glutine, una proteina presente nei cereali (esclusi riso e granoturco) e in vari legumi, che danneggia la parete intestinale di chi è affetto da celiachia, impedendone così l’assimilazione dei nu-trienti. (www.celiachia.it)

Charcot, piede di

Detto anche neuro artropatia diabetica; è una complicanza associata alla polineuropatia diabetica, che conduce al deterioramento dell’osso e delle articolazioni del piede. Le ossa si frammentano e si deformano tanto da perdere i normali rapporti tra di loro. Questa complicazione del diabete, se non diagnosticata e, quindi, non curata nella fase acuta, può evolvere verso una grave deformità del piede, che può procurare problemi nel camminare e favorire la comparsa di ulcere, che difficilmente guariscono e spesso si riformano.

Chetoacidosi

È una grave situazione clinica di scompenso del diabete, che si verifica quando, in mancanza di insulina, l'organismo - per ottenere energia invece di utilizzare il glucosio - comincia ad utilizzare prevalentemente gli acidi grassi (vedi) accumulando come scarto sostanze acide, come i chetoni (vedi). La chetoacidosi inizia lentamente; i primi segni sono nausea e vomito, dolore addominale e un respiro profondo e affannoso, il fiato ha un caratteristico odore di mela marcia. Se il paziente non riceve liquidi e insulina, la chetoacidosi può avere serissime conseguenze e condurre allo stato di coma chetoacidosico (vedi). La chetoacidosi è un emergenza clinica tipica del diabeti-co di Tipo 1.

Chetonemia

Presenza di chetoni nel sangue.

Chetoni(o Corpi chetonici, o Acetone).

Sostanze acide che il corpo produce quando le cellule bruciano gli acidi grassi.

Chetonuria(o Acetonuria).

Presenza di chetoni nelle urine (il valore normale è 0); in presenza di forte glicosuria (vedi) è indice di grave scompenso del diabete da mancanza di insulina.

Claudicatio intermittens

Vuol dire “zoppicare in modo intermittente”. È dovuto al dolore muscolare durante la camminata, conseguente alla mancanza di ossigeno in presenza di un’arteriopatia obliterante (vedi) agli arti inferiori. Classicamente, il dolore si attenua con il riposo e compare tanto più precocemente (pochi passi) quanto più è grave il deficit di ossigeno.

Colesterolo

Un tipo di lipidi (o grassi) circolanti nel sangue legato a proteine (lipoproteine, vedi). Si divide in HDL Colesterolo (colesterolo “buono”) e LDL Colesterolo (colesterolo “cattivo”). In gran parte è prodotto dall'organismo (l'85% del totale), il restante è assorbito da cibi di origine animale (15% del totale). Il colesterolo è fondamentale per il funzionamento dell’organismo, ma un eccesso di colesterolo nel sangue favorisce la formazione di depositi (placche) sulle arterie, causa principale delle patologie cardiovascolari (arteriosclerosi).

Coma

Stato d’incoscienza prolungato simile al sonno do-vuto a sofferenza del cervello a seguito di shock interni, o esterni. Fra le cause del coma di interesse diabetologico consideriamo il coma chetoacidosico (vedi), l’iperosmolare (vedi) e l’ipoglicemico (vedi).

Coma chetoacidosico

Possibile conseguenza dello stato di chetoacidosi (vedi).

Coma iperosmolare

Più che da un cattivo controllo del glucosio nel sangue, deriva da una profonda disidratazione in soggetti in genere anziani, affetti da diabete di Tipo 2.

Coma ipoglicemico

Possibile conseguenza di una grave ipoglicemia (vedi); generalmente fa seguito ad una ipoglicemia non trattata; richiede un immediato intervento (per esempio con un’iniezione di glucagone IM, o infusione di glucosio ad elevate concentrazioni  ev).

Compliance

Termine inglese molto utilizzato anche in italiano. In Diabetologia indica il rispetto delle prescrizioni e delle istruzioni da parte del paziente.

Complicanze croniche

Sono patologie croniche, che una persona diabetica rischia di sviluppare dopo alcuni anni di malattia. In alcuni casi, si tratta di malattie tipiche del diabete, co-me le complicanze microangiopatiche (vedi) quali la retinopatia, la neuropatia, la nefropatia; in altri di malattie al-le quali sono soggetti anche i non diabetici, come i problemi cardiovascolari (macro angiopatia, vedi); ma che sono più frequenti nelle persone con diabete. Gli studi più recenti confermano che il rischio di complicanze si riduce fortemente mantenendo i valori di glucosio nel sangue il più possibile vicini alla normalità.

Conteggio dei carboidrati

Misura del contenuto di carboidrati presenti in un pasto. Serve a definire la quantità di calorie assunte deri-vate dai carboidrati e, di conseguenza, la quantità d’insulina necessaria per assimilarle.

Convulsione

Contrazione involontaria, incontrollata e spastica del sistema muscolare. Nel diabetico può manifestarsi in concomitanza con gravi ipoglicemie.

C-peptide

Sostanza prodotta dal pancreas in misura pari all’insulina. Di conseguenza, misurando il C-Peptide si può accertare se il pancreas funziona ancora e quanta insulina produce. Non avrebbe nessuna attività biologica.

CSII

Questa sigla, in inglese, equivale a “Continuous Subcutaneous Insulin Infusion”, o “Infusione continua sottocute di insulina”. È la terapia insulinica che si attua con i microinfusori (vedi).


D


DDCCT

Sigla del Diabetes Control and Complications Trial, un fondamentale studio (trial) effettuato negli Usa tra il 1983 e il 1993 su 1.400 pazienti di Tipo 1. Ha dimostrato che il trattamento intensivo, rispetto al convenzionale, riduce in maniera significativa il rischio di retinopatia, nefropatia e neuropatia (complicanze micro-angiopatiche, vedi) e, anche se in misura minore, di malattie cardiovascolari (complicanze macroangiopatiche, vedi).

Diabete bronzino (o emocromatosico).

Malattia di origine genetica nella quale l'organismo assorbe troppo ferro dagli alimenti che assume e lo accumula nei tessuti. Tra questi tessuti vi è anche il pancreas, dove è causa di danno delle beta cellule (vedi) e causa di diabete.

Diabete compensato

È la situazione nella quale i livelli di glucosio, nel sangue del paziente, rimangono stabilmente vicino a valori normali e l’emoglobina glicata è inferiore a 7%.

Diabete gestazionale

Forma di diabete che si sviluppa durante la gravidanza. Nel 95% dei casi termina insieme alla gravidanza, ma può preannunciare una forma di diabete di Tipo 2, che si svilupperà in età più avanzata.


Diabete insipido

Malattia caratterizzata dall'emissione di grandi quantità di urina molto diluita, ma priva di glucosio. Ha cause e meccanismi completamente diversi dal diabete mellito, al quale somiglia solo per alcuni sintomi: la sete e la poliuria.

Diabete instabile

Situazione nella quale il paziente presenta ampie oscillazioni dei valori glicemici tra valori ipoglicemici e i-iperglicemie.

Diabete mellito

È una malattia caratterizzata dall’aumento del glucosio nel sangue. Si riconoscono due tipi principali di diabete, distinguibili per la causa che procura l’aumento della glicemia nel sangue: il diabete di Tipo 1 (da danno autoimmune) e il diabete di Tipo 2 (da insulino-resistenza/difetto di secrezione insulinica).Il termine “mellito” significa “simile al miele” ed è riferito al sapore dolce delle urine dovuto alla glicosuria (vedi).Il diabete è una condizione cronica, ossia non “guarisce” spontaneamente.

Diabete scompensato

È la situazione nella quale i livelli di glucosio nel sangue del paziente e l’emoglobina glicata, oltre a non essere nell’obiettivo terapeutico raccomandato, non risultano essere sufficienti ed espongono il paziente al rischio di comparsa, o di evoluzione delle complicanze croniche (vedi) del diabete.

Diabete secondario

Diabete conseguente a difetti genetici, ad altre malattie del pancreas, o come effetto dell'assunzione di farmaci o sostanze chimiche.

Diabete di Tipo 1(in passato Diabete Insulino-Dipendente, o Diabete Giovanile).

È la forma di diabete dovuta al danno autoimmune (malattia autoimmune, vedi) delle beta cellule (vedi) in cui la produzione di insulina normalmente diminuisce in modo progressivo sino ad azzerarsi. La vita del paziente dipende, quindi, dalla somministra-zione di insulina.

Diabete di Tipo 2 (in passato Diabete non Insulino-Dipendente, o Diabete dell’Adulto).

È la forma più frequente di diabete. La produzione di insulina può essere normale, o addirittura superiore al normale; ma ottiene sempre minore effetto sulla glicemia per la presenza di un difetto di secrezione insulinica, che è associato ad una precedente insulino- resistenza (vedi). Le persone affette da diabete di Tipo 2 devono tenere sotto controllo il peso corporeo e svolgere attività motoria, ed eventualmente assumere farmaci ipoglicemizzanti orali; spesso si rende necessaria la somministrazione di insulina.

Diastolica, pressione

Pressione sanguigna calcolata nella fase di riposo del battito cardiaco, quella in cui il cuore non pompa san-gue nelle arterie: è il più basso dei due valori pressori.


Disidratazione

È uno stato patologico che s’instaura quando la quantità di acqua persa (urine, sudore, normale evapora-zione) è superiore alla quantità di acqua bevuta, o assunta con l’alimentazione. Lo scompenso glicemico può contribuire alla comparsa di disidratazione, in quanto alti livelli di glucosio nel sangue provocano un aumento della diuresi (poliuria, vedi) e tale aumento può non essere adeguatamente compensato da una maggiore assunzione di liquidi per bocca. Dislipidemia Eccesso di lipidi (o grassi) nel sangue (colesterolo, trigliceridi); è correlata ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari.

Dolcificanti

Sostanze naturali, o artificiali (come per esempio Aspartame e Saccarina), caratterizzate da un grande potere dolcificante e da un ridotto o minimo apporto calorico.


E


Ecodoppler

Esame ad ultrasuoni in cui all’effetto doppler si associa l’eco. Dà informazioni sul flusso del sangue e sulle caratteristiche delle pareti dei vasi arteriosi o venosi.

Educazione terapeutica

L’educazionesanitaria è la chiave di volta nella gestione del diabete. Il DCCT (Diabetes Control and Complications Trial ) ha chiaramente dimostrato che:

1) un accurato controllo metabolico riduce le complicanze micro-vascolari;

2) per ottenere un controllo metabolico ottimale è necessaria un’efficace autogestione del diabete; 3) un’efficace autogestione richiede degli alti livelli di educazione sanitaria.

Effetto Somogy

Passaggio brusco da livelli molto bassi a livelli molto alti di glicemia. Può avvenire durante la notte a seguito di un’ipoglicemia. Prende il nome da Michael So-mogy, il medico che per primo l'ha documentata.

Emocromatosico

Vedi Diabete bronzino.

Emoglobina glicosilata (in sigla HbA1c).

L'emoglobina è una sostanza presente nel sangue, che tende in qualche misura a “gli-carsi”, cioè a legarsi a molecole di glucosio. Questo legame diventa irreversibile. La percentuale di emoglobina glicata sul totale testimonia la quantità di glucosio, che è stata presente nel sangue nei due/tre mesi precedenti e permette di valutare l'autocontrollo glicemico messo in atto da un paziente in un certo arco di tempo.

Endocrino(Sistema endocrino).

Una serie di ghiandole all'in-terno dell'organismo secernono e riversano direttamente nel sangue delle sostanze, che prendono il nome di “ormoni”. Attraverso gli ormoni il sistema endocrino è in grado di svolgere funzioni regolatrici sulla crescita, sulla maturazione sessuale, sulla riproduzione e sulla digestione. Le principali ghiandole endocrine sono l'ipofisi, la tiroide, le paratiroidi, le ghiandole surrenali, il pancreas, le ovaie e i testicoli.

Endocrinologo

Medico specializzato nello studio del sistema endocrino. Essendo il diabete una patologia del pancreas e quindi endocrina, i diabetologi sono generalmente specializzati in Endocrinologia. Vi sono, comunque, molti specialisti in Diabetologia e malattie del ricambio, in quanto in Italia per molti anni vi è stata la Scuola di Specializzazione in Diabetologia.

F


Fattore di rischio

Condizione, comportamento o eredità genetica, che aumenta la possibilità di un evento patologico. L'obesità, per esempio, è un fattore di rischio nel diabete di Tipo 2.

Fibra (alimentare)

Una sostanza presente negli alimenti di origine vegetale. Le fibre non solubili passano attraverso il si-stema digestivo ed aiutano il corpo a espellere le feci; quelle solubili, invece, riducono il colesterolo e aiutano il controllo della glicemia.

Fotocoagulazione

Intervento ambulatoriale eseguito con un apparecchio laser, che provoca la coagulazione (chiusura di capillari o eliminazione di neo vascolarizzazioni, specialmente nell'occhio). È il trattamento più usato nel caso di retinopatia diabetica.

Fruttosamina

Sostanza la cui concentrazione nel sangue indica il valore medio della glicemia nelle ultime due settimane.

Fundus (oculi) La parte più interna dell'occhio, include la retina.

Fundo scopia

Esame del Fundus per valutare lo stato dei vasi che alimentano la retina.

G

Gangrena.

Morte di tessuti dovuta all'interruzione del flusso sanguigno per occlusione delle arterie che portano il sangue alla periferia. È una condizione irreversibile, che colpisce preferibilmente le estremità degli arti inferiori. Spesso, si associa ad infezione e rappresenta la più grave conseguenza dell’arteriopatia obliterante (vedi).

Glicemia

Concentrazione di glucosio nel sangue. È il valore principale che un paziente diabetico deve controllare, la “prova del nove”, che verifica la correttezza delle scelte fatte. Mantenere valori normali di glicemia è il fine dell'autocontrollo glicemico, che deve essere messo in atto dal paziente diabetico, nonché la maniera migliore per evitare le complicanze.

Glicogenesi Il

processo attraverso il quale il glucosio è trasformato in glicogeno.

Glicogeno

Sostanza costituita da zuccheri: si trova nei muscoli e nel fegato e rilascia glucosio nel sangue in caso di necessità. Il glicogeno è la principale riserva di energia immediata-mente disponibile dell'organismo.


Glicosuria

Presenza di glucosio nelle urine. È un segnale di scompenso. In condizioni normali, infatti, il glucosio non dovrebbe essere presente nelle urine: “tracima” dal sangue alle urine solitamente solo se nel sangue ha raggiunto un valore (180 mg/dl), detto soglia renale. Questa soglia varia, comunque, da individuo a individuo.

Glucagone

È un ormone prodotto dalle cellule Alfa del pancreas, che innalza il livello di zucchero nel sangue in caso di ipoglicemia. Può essere iniettato in caso di grave crisi ipoglicemica.

Glucometro

Detto anche “lettore della glicemia”, o “riflettometro”, è un apparecchio che consente di misurare il livello di glucosio nel sangue. È composto da una striscia sulla quale va apposta una piccola goccia di sangue capillare e da un apparecchio, che misura la quantità di glucosio presente, sia valutando la variazione di colore creata da una reazione chimica innescata dal glucosio sulla striscia (si parla allora di riflettometro), sia misurando la variazione di potenziale, la corrente elettrica provocata dal glucosio (con la tecnologia potenziometrica).

Glucosio

È uno zucchero utilizzato da ogni tessuto dell'organismo come principale fonte di energia. Per utilizzare il glucosio presente nel sangue, alcuni tipi di cellule hanno però bisogno dell'insulina.

Alti livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia), così come bassi livelli di glucosio nel sangue (ipoglicemia), sono dannosi per l'organismo, sia sul lungo che sul breve termine (crisi ipo e iperglicemiche).

Grassi

Una delle 3 classi di cibi che forniscono calorie al corpo. Si dividono in grassi saturi (a temperatura ambiente si presentano solidi), generalmente di origine animale, come burro, grassi di carne e lardo, che tendono a far crescere il colesterolo, e grassi insaturi (monoinsaturi e polinsaturi), liquidi a temperatura ambiente che provengono da piante, olio di oliva o di semi, che invece tendo-no ad abbassare i livelli di colesterolo.

I


IIDDM

Sigla di Insulin-Dependent Diabetes Mellitus, detto anche diabete di Tipo 1.

Fino a qualche anno fa era definito anche diabete giovanile; erroneamente, visto che lo si può riscontrare anche nell'età adulta.

Immunosoppressivi

Classe di sostanze (le più note sono le ciclosporine) che riducono l'efficacia del sistema immunitario dell’organismo. Sono utilizzati nella terapia dei pazienti, che hanno ricevuto un organo, per evitare il cosiddetto “rigetto”. I pazienti immunosoppressi hanno maggiori difficoltà nel combattere normali influenze e malattie virali.

Impotenza

Definisce la ridotta o nulla capacità di sviluppare, o mantenere una erezione, oppure di eiaculare. Può essere una conseguenza di lungo termine di un diabete non ben controllato, che ha danneggiato i nervi o i vasi sanguigni del pene; ed è spesso associata ad ipertensione arteriosa. Quasi sempre, il problema ha anche o esclusivamente origini psicologiche ed è possibile curarlo. Indice di massa corporea (o Body Mass Index, BMI). Unità di misura utilizzata nella valutazione dell'obesità. Si ottiene dividendo il peso in chili per il quadrato dell'altezza in metri. Per es., una persona che pesa 100 chili ed è alta 2 metri avrà un indice di massa corporea pari a 25 [(100 : (2x2)].
Chi ha un indice di massa corporea compreso fra 21 e 25 può considerarsi normale, dai 25 ai 29 in sovrappeso, oltre i 30 obeso.

Insensibilità all'insulina

Condizione in cui l'organismo non utilizza al meglio l'insulina prodotta. Per ottenere l'effetto desiderato, quindi, il diabetico ha bisogno di produrre o di iniettarsi dosi particolarmente alte di insulina per portare la glicemia a livelli normali.

Insulina

Ormone prodotto dal pancreas e, precisamente, dalle cellule Beta contenute nelle cosiddette isole di Langerhans. L'insulina permette alle cellule di utilizzare il glucosio contenuto nel sangue trasformandolo in energia. La causa del diabete è appunto la mancanza, l'insufficiente produzione o la resistenza all'insulina. L'insulina, che il diabetico non riesce a produrre, può essere assunta dall'esterno con delle iniezioni. Esistono in commercio molte insuline diverse per origine (umana, di maiali, di altri animali, prodotta con DNA ricombinante ecc.), per “potenza”, misurata in unità, e per “velocità” d'azione (ultra lenta, lenta, intermedia e pronta). Una insulina pronta concentra il suo effetto nelle prime due ore dal momento dell'iniezione, una ultra lenta può coprire il fabbisogno di 12 ore ed oltre. In un futuro prossimo è prevista la commercializzazione dell’insulina spray, cioè per inalazione per via nasale.

Insuline miste

Combinazione di due tipi di insuline nella stessa iniezione. Tipicamente, una mista unisce un’insulina pronta e una intermedia.

Insuline purificate

Insuline con una minore quota di impurità e di proinsulina. Erano consigliate ai pazienti diabetici che mostravano segni di allergia all'insulina; le attuali insuline sono tutte purificate.

Insulinoresistenza

I diabetici di Tipo 2 producono quantità sufficienti, anzi eccessive, di insulina; ma l'azione dell'insulina prodotta è meno efficace. L'insulinoresistenza è legata all'ipertensione e all'iperlipidemia. È soprattutto presente nei pazienti in soprappeso ed obesi. Il pancreas risponde alla insulinoresistenza producendo quantità sempre maggiori di insulina, ma lo sforzo esaurisce le cellule Beta che smettono di produrla.

Iperglicemia

Eccesso di glucosio nel sangue. Avviene quando il corpo non dispone dell'insulina necessaria per trasformare il glucosio presente nel sangue in energia, o non può usare l'insulina a disposizione, o non sta svolgendo la quantità di esercizio necessaria a bruciare il glucosio assunto. Sintomi dell’iperglicemia grave e persistente sono sete, bocca secca e un frequente bisogno di urinare. Nei diabetici insulinodipendenti, l'iperglicemia protratta non corretta dalla terapia insulinica sfocia velocemente nella chetoacidosi. Sul lungo termine, frequenti iperglicemie producono le complicanze del diabete.

Iperinsulinemia

Alta concentrazione di insulina nel sangue.

Ipoglicemia

Avviene quando il corpo non dispone del glucosio necessario per svolgere le funzioni richieste. Il diabetico “va in ipoglicemia” perché ha mangiato troppo poco, ha fatto troppo esercizio fisico, o è stata iniettata troppa insulina. Sintomi dell’ipoglicemia sono nervosismo, tremito, diminuzione della sensibilità nelle braccia e nelle mani, confusione, debolezza, sonnolenza, sudore, mal di testa, visione sfuocata e fame. Si può giungere alla perdita di coscienza (coma ipoglicemico). È necessaria l'assunzione immediata di piccole quantità di zucchero, cibi o bevande zuccherate.

Ipoglicemizzanti orali

Categoria di farmaci (generalmente in compresse) prescritte per ridurre i livelli di glucosio nel sangue. Sono utilizzate per curare i pazienti diabetici di Tipo 2. Alcuni favoriscono la produzione d’insulina stimolando il pancreas, altri aumentano la sensibilità all’insulina. Si dividono in sulfalinuree e biguanidi. Isole di Langerhans Gruppi di cellule nel pancreas specializzate nel produrre ormoni, fra i quali l'insulina, che aiutano l'organismo a utilizzare gli zuccheri. Vennero scoperte nel 1869 dal patologo e anatomista te-desco Paul Langerhans (1847-1888).


L


Lancette(Vedi Aghi pungi dito).

Laser (terapia) (Vedi Fotocoagulazione).

Lipidi (Vedi Grassi).

Lipoatrofie o Lipodistrofie Noduli di grasso che si formano sotto la cute, nelle zone in cui sono state concentrate molte iniezioni di insulina consecutive. Non rappresentano un problema medico, ma possono rendere inefficace l'assunzione di insulina.

Luna di miele (Honey  moon)

Si intende il periodo che fa immediatamente segui-to all’apparizione ed alla terapia insulinica del diabete di Tipo 1, nel quale il pancreas è ancora in grado di secernere insulina. Si assiste alla riduzione anche marcata del fabbisogno insulinico per un periodo variabile (alcuni mesi).



M


Macro albuminuria

Presenza nelle urine di una significativa quantità di albumina: la sua presenza indica un danno renale conclamato. Caratteristica del diabete mellito di Tipo 2.

Macro angiopatia

Complicanza vascolare a carico dei grandi vasi sanguigni. Caratteristica del diabete mellito di Tipo 2 può manifestarsi a carico del cuore (cardiopatia ischemica) o delle grandi arterie degli arti inferiori e può portare fino all’amputazione.

Macrosomia

Significa semplicemente “grande corpo”: non è un’anomalia genetica, ma la constatazione del fatto che il feto, o il neonato, sono più grandi o più pesanti del normale. La macrosomia alla nascita è dovuta ad un eccesso di glucosio nel sangue della madre, causati a loro volta da un diabete già noto o gestazionale ed è correlata con un maggior rischio, sia per la mamma che per il bambino (in età adulta), di contrarre il diabete di Tipo 2. Alcuni medici parlano di macrosomia dopo i 4 chili, altri dopo i 4,5 chili di peso alla nascita.

Mg/dl Milligrammi per decilitro.

È l'unità di misura utilizzata in Europa per valutare la concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia). Negli Usa si utilizza invece il millimole per litro. Un mamo/L equivale a 18 Mg/dl.

Micro albuminuria

Presenza nelle urine di una minima quantità di albumina: la sua presenza indica un iniziale danno renale.

Micro aneurisma

Alterazione dei vasi retinici tipica della micro angiopatia diabetica e costituita da dilatazione, appunto, dei vasi retinici. Si tratta con la laser terapia.

Micro angiopatia

La micro angiopatia diabetica è un’importante complicanza, che interessa i piccoli vasi di diversi organi come occhio, rene e nervi; si può verificare, a lungo ter-mine, nei soggetti affetti da diabete mellito con controllo non ottimale. La retinopatia diabetica è l’aspetto più conosciuto della micro angiopatia diabetica.

Microinfusore

Apparecchio che immette insulina nel corpo in continuazione e a dosi regolabili. È un piccolo apparecchio ad alta tecnologia, che immette insulina nel corpo in continuazione (a dosi regolabili attraverso un catetere inserito nell’addome) e mantiene costante l’insulinemia. Ha dei comandi che consentono di aumentare, se necessario, le dosi di insulina.

Micro vascolare

Che riguarda i piccoli vasi sanguigni (i capillari). Le complicanze micro vascolari del diabete sono causate dalla degenerazione delle pareti dei capillari, che divengono spessi, rigidi e deboli, possono rompersi perdendo proteine e interrompendo il rifornimento di sangue alle cellule.


Mody

Il diabete mellito non insulino-dipendente a esordio giovanile: detto anche MODY (Maturity Onset Diabetes in the Young); pur essendo un diabete di Tipo 2 (che abitualmente inizia dopo i 40 anni), colpisce giovani sotto i 30 anni, obesi e con predisposizione genetica. Si sviluppa lentamente e le complicanze appaiono rara-mente e in età più avanzata. È attribuito a carenza di glucochinasi, enzima del metabolismo del glucosio

Mono neuropatia

Una forma di neuropatia diabetica che colpisce un singolo nervo.

N


Necrobiosis Lipoidica Diabeticorum

Lesioni superficiali che appaiono sulla pelle generalmente nella parte inferiore delle gambe. Possono essere piccole o grandi e sono in rilievo, gialle e cerose in apparenza, con un bordo viola. Non hanno rile-vanza clinica e, pur non essendo tipiche del diabete, sono più frequenti nelle persone affette da diabete.

Nefro

Dal greco nèfros, rene, è il prefisso che riguarda tutto ciò che ha a che fare con i reni.

Nefrologo

Medico specialista in nefrologia, vale a dire nello studio delle malattie renali.

Nefropatia

Malattia dei reni. La nefropatia diabetica è causata dal deterioramento dei “filtri” che, nei reni, garantiscono la pulizia del sangue. La nefropatia è una delle complicanze micro vascolari del diabete; colpisce i piccoli vasi dei reni riducendone la funzione depuratoria fino ad arrivare, per fortuna oggi raramente, attraverso diversi stati di gravità, all’insufficienza renale vera e propria. Alla base della nefropatia diabetica vi sono il cattivo controllo delle glicemia e della pressione arteriosa. Anche i fattori genetici determinano un aumento del rischio, seppure i geni responsabili non siano stati ancora ben de-terminati. La nefropatia si può prevenire se si mantiene un buon controllo metabolico. La diagnosi precoce è fondamentale, perché vi è una terapia efficacie contro questa complicanza. Se, infatti, la nefropatia si cura nelle fasi iniziali è possibile rallentarne o bloccarne la progressione. Occorre, quindi, eseguire l’esame periodico della micro albuminuria per individuare il segno più precoce di danno renale.

Neo vascolarizzazione

Si chiama così il processo attraverso il quale in un tessuto si formano nuovi capillari. Nella retinopatia diabetica (vedi) la neo vascolarizzazione coincide con la forma “proliferante”. Neuro Prefisso usato per molti termini che riguardano sia l'attività del cervello (neuropsichiatria, neurosi), sia l'attività del sistema nervoso periferico (i nervi che dal cervello e dal midollo spinale si dipartono verso il corpo).

Neurologo

Medico specialista nello studio delle malattie del sistema nervoso .

Neuropatia

Malattia del sistema nervoso periferico. Le neuropatie diabetiche più comuni sono la neuropatia periferica, la neuropatia autonomia (o somatica, o viscerale) e la mono neuropatia. La neuropatia sensitiva colpisce i nervi che controllano il tatto, la vista o la percezione del dolore; la neuropatia periferica, le braccia, le gambe e i piedi; la neuropatia autonomina; infine, colpisce il sistema nervoso involontario (e, quindi, organi come il cuore, la vescica o l'apparato digerente).
La Neuropatia è un malfunzionamento delle fibre nervose, il cui compito è quello di trasmettere informazioni, sotto forma di impulsi elettrici, tra il cervello e tutti gli organi e tessuti del corpo. Il buon controllo metabolico e la prevenzione costituiscono gli strumenti più efficaci contro di essa.

NIDDM

Sigla di Non-Insulin Dependent Diabetes Mellitus,diabete non insulino dipendente, o diabete di Tipo 2.Definito fino a pochi anni fa diabete dell'adulto (erroneamente, perché sono sempre più frequenti i casi in cui la malattia inizia in età giovanile), è la forma più comune di diabete (90-95% dei casi).A differenza di quel che accade nel diabete di Tipo 1, nel quale la produzione d’insulina cessa improvvisamente, nel diabete di Tipo 2 l'insulina prodotta diviene gradualmente insufficiente, o perché è poca, o perché l'organismo sviluppa una resistenza all'insulina. L'insorgenza del diabete di Tipo 2 è legata, in parte, a predisposizione genetica, in parte all'obesità.

Normoglicemica

Normale livello e andamento della glicemia. È l'obiettivo di un buon controllo glicemico.



O

Obesità

Condizione nella quale una persona ha un indice di massa corporea (vedi) superiore a 30. L'obesità è chiaramente legata sia all'insorgere del diabete di Tipo 2, sia alla frequenza e gravità delle complicanze. Spesso, l’obesità è accompagnata dalla sindrome metabolica, o dalla ridotta tolleranza al glucosio e può precedere la comparsa del diabete mellito. Una correzione dello stile di vita (attività fisica e corretta alimentazione) riduce (studio DPP) del 58% l’insorgenza del diabete mellito.

Oftalmologo (oculista)

Medico specialista nello studio delle malattie degli occhi.

Ormone

Sostanza chimica prodotta dal sistema endocrino. Gli ormoni hanno un effetto regolatorio sull'attività di de-terminati tessuti e organismi.



P


Pancreas

È la ghiandola più grande del corpo umano. Parte del pancreas produce il succo pancreatico, che viene riversato nello stomaco e serve a digerire i cibi. Alcune aree specializzate del pancreas, le isole di Langerhans, situate soprattutto nella coda, producono invece ormoni come l'insulina, il glucagone e la somatostatina.

Pancreas artificiale

Macchina che misura costantemente il livello di glucosio nel sangue e immette in circolo la quantità di in-sulina necessaria.

Pancreas ectomia

Intervento chirurgico che prevede l’asportazione del pancreas.

Pancreatite

Infiammazione del pancreas. Non è causata dal diabete ma da virus, malattie della cistifellea o da un consumo smodato di alcol.

Penna da insulina

Sistema per iniettare l'insulina, che ha la forma e la dimensione di una penna stilografica ed è composta da un ago e da una fiala di insulina. È utilizzata al posto delle siringhe. Possono essere ricaricabili o usa e getta.

Piede diabetico

Costituito da una serie di lesioni a carico del piede, che si verificano generalmente nei diabetici non ben controllati dopo molti anni dall’insorgenza del diabete mellito. Tali alterazioni, se non si interviene tempestivamente, possono portare ad un aggravamento della funzionalità dell'arto, fino all’amputazione. Nella dichiarazione di Saint Vincent, uno degli obiettivi principali è la riduzione delle amputazioni a carico degli arti inferiori nei pazienti diabetici. Esistono, in base alla eziopatogenesi, due tipi di piede diabetico: 1. Piede diabetico neurologico

2. Piede diabetico vascolare

Spesso le due alterazioni possono coesistere.

Piede di Charcot

Detta anche artropatia neuropatica, è una complicanza associata alla neuropatia diabetica, che porta al deterioramento delle articolazioni ossee e dei tessuti connettivi del piede.

Podometria computerizzata

Studio dell’appoggio plantare su una pedana computerizzata per lo studio della postura e delle sue alterazioni

Polidipsia

Sensazione persistente di sete: è un sintomo del diabete.

Polifagia

Sensazione persistente di fame: è un sintomo del diabete, soprattutto se si accompagna ad una perdita an-ziché ad un aumento di peso.

Poliuria

Stimolo a urinare spesso: è un sintomo tipico del diabete.

Pressione sanguigna (o pressione arteriosa).

È la forza con la quale il sangue scorre tra le pareti delle arterie. Viene misurata con un apposito strumento (lo sfigmomanometro), che legge due valori: la pressione sistolica (più alta), che si riscontra quando il cuore spinge il sangue nelle arterie e la diastolica (più bassa), quando il cuore in fase di rilasciamento aspira il sangue dai polmoni.

Proinsulina

Sostanza prodotta dal pancreas, che viene poi tra-sformata in insulina. Alcune persone possono risultare allergiche non tanto all'insulina, che viene loro iniettata, quanto alla proinsulina in essa contenuta. Le insuline purificate hanno una percentuale minore di proinsulina e possono, quindi, risultare più indicate in questi casi.

Proteine

Insieme a grassi e carboidrati, rappresentano una delle 3 classi di nutrienti dell'organismo. Sono presenti soprattutto negli alimenti di origine animale (carni, uova, formaggi latte e yogurt), ma anche in alcuni vegetali come legumi, grano intero e semi.

Proteinuria

Presenza anormale di proteine nelle urine: è segno di un alterato funzionamento dei reni.

Pungi dito

Sistema automatico che utilizza gli aghi pungi dito per produrre la goccia di sangue da utilizzare nell’autocontrollo domiciliare della glicemia. Ha il vantaggio di essere praticamente indolore e di man-tenere una soddisfacente asetticità.


R



Riboud (effetto)

Brusco rialzo dei livelli di glicemia. Successivo ad episodi di ipoglicemia. Il caso più classico di effetto Riboud nel paziente diabetico è l’effetto Somogy (vedi).

Recettori dell'insulina

Punti della superficie esterna della cellula, che le permettono di legarsi all'insulina presente nel sangue. Quando è legata all'insulina, la cellula può assumere glucosio dal sangue e utilizzarlo al suo interno.

Reni

Organi che hanno la funzione di filtrare il sangue eliminando i prodotti del catabolismo e le sostanze tossi-che. Inoltre, mantengono il corretto equilibrio acido-base e degli elettroliti. Nel diabete mellito mal controllato, la funzionalità dei reni si riduce progressivamente fino al quadro dell’insufficienza renale cronica, per cui il paziente può essere costretto alla dialisi o al trapianto renale (ove possibile). Vedi anche nefropatia.

Retina

La parte centrale dello strato posteriore dell'occhio. È la superficie sensibile dell'organo della vista, composta da nervi che trasformano la luce ricevuta in impulsi nervosi e da una fitta rete di sottilissimi capillari. Questi ultimi potrebbero essere danneggiati da un lungo periodo di diabete scompensato.


Retinopatia diabetica

Patologia dei vasi sanguigni della retina, la superficie sensibile dell'occhio, su cui i capillari indeboliti rilasciano un fluido. La visione all'inizio è appena fuori fuoco in certe aree. Nell'80% dei casi la situazione rimane tale. Se la retinopatia procede, nuovi vasi capillari crescono (neo vascolarizzazione), si lacerano con la comparsa di emorragie che impediscono la visione. Intorno alla retina si forma, inoltre, un tessuto cicatriziale che esercita su di essa una trazione lacerandola. Questo processo si chiama “retinopatia proliferativa" e può portare a gravi danni alla vista.

Retinopatia non proliferativa

Primo stadio della retinopatia diabetica; general-mente non comporta riduzioni della capacità visiva. È caratterizzata da emorragie, accumulo di fluidi e da una anomala dilatazione dei vasi sanguigni. Retinopatia proliferativa Quadro più grave ed irreversibile della retinopatia; è costituito, oltre che dalle classiche lesioni della retino-patia non proliferativa, anche dalla comparsa di neoformazioni (neo vascolarizzazioni) di vasi sanguigni, che sconvolgono l’architettura dei vasi retinici e porta fino alla cecità.

Ridotta tolleranza al glucosio

Definito in passato diabete latente, chimico, sub-clinico o borderline, è una situazione nella quale il pa-ziente, pur continuando a produrre insulina, non metabolizza correttamente il glucosio assunto. Spesso, ma non necessariamente, la ridotta tolleranza al glucosio sfocia in un vero diabete non insulino dipendente.


Risposta glicemica.

La capacità che ogni alimento ha d’influenzare la glicemia in un certo arco di tempo. La risposta glicemica dipende dall'apporto calorico dell'alimento, ma la sua dinamica (la velocità con la quale l'alimento è trasformato in glucosio) varia da alimento ad alimento.

Rimbalzo

Brusco ritorno ad alti livelli di glicemia dopo una fase di bassa glicemia. Vedi Effetto Somogy.

Rotazione dei siti

Vedi Sitì.


S

Saccarina

Dolcificante artificiale a bassissimo potere calorico.

Saccarosio

È lo zucchero comunemente usato in cucina.

Sindrome metabolica

Termine utilizzato per descrivere una combinazione di fattori, che insieme comportano un alto rischio di malattie cardiovascolari. Componenti della sindrome metabolica sono obesità, ipertensione (pressione alta), iperlipidemia (alta concentrazione di grassi nel sangue) e iperinsulinemia (alta concentrazione di insulina nel sangue).La sindrome metabolica è tipica dei diabetici di Tipo 2.

Sindrome X

Vedi Sindrome metabolica.

Sistolica

Pressione sanguigna calcolata nella fase in cui il cuore pompa sangue nelle arterie. È il più alto dei valori pressori registrati (esempio: 120 in 120/80).

Siti In Diabetologia, sono i punti nei quali ci si inietta l'insulina. Le zone del corpo consigliate sono l'addome (tranne i due centimetri intorno all'ombelico), la parte superiore della natica e la parte centrale esterna della co-scia e sulle braccia. È consigliabile evitare di ripetere le iniezioni nello stesso sito.
Meglio attuare una rotazione, associando per esempio una parte del corpo a una fase della giornata (nell'addome la mattina ecc.).

Soglia renale

Livello di glicemia a partire dal quale il glucosio passa dal sangue nelle urine. Quando il glucosio passa nelle urine, esso viene evidenziato con l’esame, appunto, delle urine; e si parla di glicosuria (vedi).


T

Team diabetologico

Con il DCCT (DiabetesControl and Complications Trial, 1993) il ruolo del medico diabetologo si è modificato da "fornitore di cure" a "leader e costruttore del team diabetologico". Nasce così un nuovo modo di operare nell'ambito di una malattia cronica così delicata e complessa come il diabete. Il lavoro di gruppo assume un ruolo fondamentale, do-ve la professionalità di ogni componente contribuisce alla cura del paziente visto come “persona nella sua globalità” e non più solo come “diabetico”.

Terapia insulinica intensiva

Schema terapeutico che prevede almeno 4 iniezioni giornaliere di insulina. In casi particolari, il numero delle iniezioni di insulina può essere anche maggiore (per esempio, nel diabete in gravidanza). Necessaria, per il diabete di Tipo 1, la terapia intensiva è sempre più spesso adottata nei casi di diabete di Tipo 2.

Test di tolleranza al glucosio

Test che stabilisce se un paziente è diabetico. Si effettua misurando la glicemia del paziente a digiuno, facendogli bere successivamente una soluzione che con-tiene 75 grammi di glucosio e misurando la glicemia ogni mezz'ora nelle due ore successive. I valori ottenuti consentono di porre la diagnosi di presenza o assenza di diabete mellito. Questo test è molto importante nelle donne in gravidanza per accertare eventuale presenza di diabete, che viene definito “diabete gestazionale”. In questo caso, si fa bere una soluzione che contiene 100 gr. di glucosio.

Tipo 1

Sinonimo di diabete insulinodipendente, o IDDM (vedi Diabete di Tipo 1).

Tipo 2

Sinonimo di diabete non insulinodipendente, o NIDDM (vedi Diabete di Tipo 2).

Trapianto

Nel paziente diabetico di Tipo 1. Esistono sostanzialmente tre possibilità di trapianto: 1) trapianto isolato di pancreas; 2) trapianto contemporaneo di rene e pancreas (che ha più possibilità di successo ai fini del compenso glicemico e che si effettua quando il paziente non ha più funzionalità renale residua ed è in terapia dialitica); 3) trapianto di insule pancreatiche. Al momento attuale, il problema rigetto è la limitante più importante di questa metodica.

Trial

Studio effettuato analizzando per lunghi periodi di tempo su un numero generalmente elevato di pazienti. Serve per valutare l'effetto a lungo termine di farmaci e terapie.


U

UKPDS

L'UK Prospective Diabetes Study (UKPDS) è il più grande studio clinico sul diabete finora realizzato ed ha indicato, per la prima volta, che le gravi complicazioni del diabete non insulino-dipendente, considerate spesso inevitabili, possono essere ridotte utilizzando le attuali terapie con una gestione più intensiva. Lo studio, durato 20 anni, è stato condotto su oltre 5.000 pazienti con diabete di Tipo 2 in 23 centri clinici in Inghilterra, Irlanda del Nord ed in Scozia.

Ulcera

Lacerazione dello strato superficiale di un organo. Sono note le ulcere gastriche; ma per i diabetici il problema maggiore sono le ulcere, che colpiscono l'epidermide dei piedi e delle gambe a seguito di tagli, o dello sfregamento di calzature poco adatte. Guariscono assai lentamente e devono essere trattate con estrema cura per evitare il rischio di infezioni.

Umor vitreo

La sostanza gelatinosa e trasparente, che riempie il centro dell'occhio fra la retina e la pupilla.

Unità di insulina

Dette anche U.I., o Unità internazionali, sono le unità attraverso le quali si misura la concentrazione di in-sulina. Una terapia prevede l’assunzione di un certo numero di unità suddivise in più dosi. Viene utilizzata l’insulina U-100 (ogni ml di preparazione insulinica contiene 100 Unità di insulina).

Urologo

Medico specializzato nello studio del tratto urina-rio. Gli Urologi si occupano anche degli organi genitali maschili In questo caso, i medici specialisti maggiormente competenti sono gli Andrologi (vedi).


V

Vasi sanguigni

Sistema di vasi che, trasportando il sangue a tutti i distretti corporei, permette di portare alle cellule nutrienti l’ossigeno e di portar via l’anidride carbonica ed i prodotti del catabolismo, che verranno poi eliminati attraverso l’apparato respiratorio e renale. Vascolare Che riguarda i vasi sanguigni (vene, arterie e capillari).

Vene

Vasi sanguigni a bassa pressione, che portano il sangue dalle cellule al cuore trasportando anidride carbonica e prodotti del catabolismo. Il loro calibro aumenta dalla periferia verso il centro.

Vitrectomia

Intervento chirurgico utilizzato per l'asportazione del corpo vitreo dell’occhio.



Vitreo (corpo)

Parte interna dell'occhio ripiena di liquido di consistenza  gelatinosa.


Z

Zuccheri

Una classe di carboidrati caratterizzati dal sapore dolce e dalla loro capacità di trasformarsi facilmente e velocemente in energia per le cellule. Gli zuccheri comprendono varie molecole, fra le quali glucosio, lattosio, fruttosio e saccarosioIl metabolismo trasforma tutti gli zuccheri in glucosio. Questo viene utilizzato dalle cellule come “carburante”. Per farlo, alcuni tipi di cellule hanno però bisogno di un ormone chiamato insulina. In mancanza di insulina, lo zucchero non viene utilizzato e si accumula nell'organismo.





















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