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10/12/14

Codice deontologico

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Codice deontologico

Il Codice deontologico dell'Infermiere
Approvato dal Comitato centrale della Federazione con deliberazione n.1/09 del 10 gennaio 2009
e dal Consiglio nazionale dei Collegi Ipasvi riunito a Roma nella seduta del 17 gennaio 2009

Capo I
Articolo 1
L'infermiere è il professionista sanitario responsabile dell'assistenza infermieristica.
Articolo 2

02/12/14

Dipendenti pubblici: per le assenze per visite ed esami basta l'autocertificazione

Dipendenti pubblici: per le assenze per visite ed esami basta l'autocertificazione
15 APRILE 2014 La circolare della Funzione pubblica in Gazzetta
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E' pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 dell'11 aprile la circolare (CLICCA) della Funzione pubblica n. 2/2014 che indica la possibilità di autocertifcazione - con tanto di modulo prestampato da compilare - per i dipendenti pubblici che si assentano dal posto di lavoro per sottoporsi ad esami clinici, visite specialistiche o terapie.
Si tratta dell'autocertificazione della propria presenza nella struttura sanitaria pubblica o privata e se la struttura rilascia un'attestazione, questa dovrà contenere la qualifica del soggetto che la redige e l'orario di entrata e di uscita del dipendente, ma, ovviamente, nessun riferimento alla diagnosi perché non si tratta di una certificazione di malattia.

10/11/14

LIPODISTROFIA TOTALE

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LIPODISTROFIA TOTALE

Codice esenzione : RC0080
SINDROME DI LAWRENCE SEIP fa riferimento a LIPODISTROFIA TOTALE
Definizione
Le lipodistrofie sono un gruppo di malattie metaboliche rare contraddistinte da anomalie del tessuto adiposo, perdita generalizzata o parziale del grasso corporeo, alterazioni del metabolismo glucidico e lipidico, importante resistenza all'insulina endogena ed esogena e disordini immunologici.

13/10/14

Norme di comportamento per la Libera Professione Infermieristica

clip_image001 Norme di comportamento per la Libera Professione Infermieristica

Norme di comportamento per la Libera Professione Documento del Comitato centrale della Federazione nazionale dei Collegi IPASVI Titolo I – Principi generali                                                                                                   Art. 1 L’infermiere svolge una professione al servizio della salute del singolo e della collettività. È chiamato non solo ad assicurare una qualificata assistenza infermieristica, ma anche a dare risposte professionali sempre nuove per favorire, interagendo con tutto il personale sanitario, l’aumento del livello di salute nel Paese. L’attività dell’infermiere,

03/10/14

Malattia da virus Ebola (EVD)

clip_image002 Malattia da virus Ebola (EVD)



. Che cos'è la malattia da virus Ebola?
La malattia da virus Ebola (EVD), precedentemente nota come febbre emorragica da virus Ebola, è una malattia grave, spesso fatale, con un tasso di mortalità fino al 90 %. La malattia colpisce gli uomini e i primati (scimmie, gorilla, scimpanzé).
L’Ebola è apparsa la prima volta nel 1976 in due focolai contemporanei: in un villaggio nei pressi del fiume Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, e in una zona remota del Sudan.

15/09/14

Diagnosi di diabete: le fasi di accettazione della malattia

Diagnosi di diabete: le fasi di accettazione della malattia
Imparare ad accettare la diagnosi di una malattia cronica come il diabete significa dover riorganizzare la propria vita (e quella di chi ci sta vicino) tenendo conto di un limite personale: questo processo può essere doloroso e richiede del tempo per elaborare la notizia e reagire alla
malattia in modo attivo e consapevole.

18/08/14

LA NUTRIZIONE PARENTERALE NEL NEONATO E NEL BAMBINO

nutrizione parenteraleLA NUTRIZIONE PARENTERALE NEL NEONATO E NEL BAMBINO
 
                                                                    INTRODUZIONE
Questo modulo professionale è rivolto ad infermieri che operano in ambito pediatrico – neonatologico e che correntemente si occupano della gestione della Nutrizione Parenterale.
La nostra esperienza professionale si svolge in una terapia intensiva neonatale e quindi l’impronta del corso affronterà in maniera più specifica gli aspetti di questa realtà.
L’infermiere è parte integrante del Team-Nutrizione. Il suo ruolo, con l’abolizione del Mansionario, è regolamentato dal Profilo Professionale.

28/07/14

MALATTIA DI REFSUM

clip_image001 MALATTIA DI REFSUM

Compresa : NEUROPATIE EREDITARIE
Codice esenzione : RFG060

Definizione
Malattia familiare autosomica recessiva con esordio generalmente infantile caratterizzata da polineuropatia, sordita neurosensoriale, ittiosi, atassia, retinite pigmentosa e cardiomiopatia. Le proteine del liquido cerebrospinale e l'acido fitanico sierico sono di solito elevati.

12/07/14

MALATTIA DI KUFS

MALATTIA DI KUFS Compresa : CEROIDOLIPOFUSCINOSI
Codice esenzione : RFG020

Definizione
La malattia di Kufs e la forma adulta di ceroido-lipofuscinosi neuronale, che insorge di solito prima dei 40 anni ed e caratterizzata da progressiva degenerazione neuronale, deposito abnorme di lipofuscina nel sistema nervoso centrale e diminuzione della spettanza di vita. A differenza delle altre forme di ceroido-lipofuscinosi neuronale, questa non provoca cecita.
(Dorland's Illustrated Medical Dictionary, 29th Edition).
 
Segni e sintomi
La malattia di Kufs e la forma ad esordio adulto delle ceroido-lipofuscinosi neuronali (NCL); e una forma rara e scarsamente caratterizzata.

03/07/14

"L'autocontrollo nelle persone con diabete. Per un buon equilibrio glicemico e finanziario"

"L'autocontrollo nelle persone con diabete. Per un buon equilibrio glicemico e finanziario"

Il 14 maggio scorso è stato presentato il Protocollo per il diabete sottoscritto dalle Comunità Scientifiche e dalle numerose Associazioni di persone diabetiche presenti: si tratta di un documento che segna una 'svolta' presentato e discusso con il Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin, che si sta notevolmente impegnando a favore dei pazienti diabetici, alla presenza di Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, Salvatore Caputo di Diabete Italia Onlus, Emanuela Baio del Comitato Nazionale per i Diritti della Persona con Diabete oltre a un’ampia Delegazione di Assessori regionali alla Salute e alla folta Rappresentanza di Associazioni Nazionali di persone diabetiche e Categorie Mediche e Sanitarie che nutrono notevole interesse per questo nuovo documento.

19/06/14

RISCHIO CLINICO in ETA' PEDIATRICA: gli ERRORI TERAPEUTICI nell’EMERGENZA.

RISCHIO CLINICO in ETA' PEDIATRICA: gli ERRORI TERAPEUTICI nell’EMERGENZA.
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L’American Institute of Medicine ha stimato che negli USA gli errori terapeutici, incluse le automedicazioni,  uccidono ogni anno 7.000 persone. Sebbene i bambini siano generalmente più sani degli adulti, essi sono esposti tre volte di più ad errori terapeutici potenzialmente pericolosi a causa della necessità di personalizzare la dose del farmaco in base al peso corporeo e all’età, e questo è ancor più vero in un setting che richieda velocità decisionale, tempo ridottissimo per la preparazione ed alto stress, come accade in un dipartimento d’emergenza-urgenza.
La vulnerabilità del paziente pediatrico può essere riassunta in quattro D:

08/06/14

IPOFOSFATASIA

clip_image002 IPOFOSFATASIA

Codice esenzione : RC0160
IPOFOSFATASIA DELL'ADULTO fa riferimento a IPOFOSFATASIA
Definizione
Disordine metabolico genetico dovuto al deficit di fosfatasi alcalina sierica e ossea che conduce all'ipercalcemia e ad un aumento sierico e urinario di fosfoetanolamina. Le manifestazioni cliniche includono difetti scheletrici severi rassomiglianti al rachitismo vitamina D resistente, deficit di calcificazione della volta cranica, dispnea, cianosi, vomito, costipazione, calcinosi renale, deficit di crescita, disturbi del movimento, bordatura a granuli delle giunzioni costocondrali e modificazioni rachitiche dell'osso.
Medline Thesaurus

Segni e sintomi
Da un punto di vista clinico l'ipofosfatasia colpisce soprattutto lo scheletro e la dentizione. Tuttavia la gravita dell'espressione e altamente variabile e va dalla morte in utero a meri problemi della dentizione in eta adulta.

23/05/14

Guida all'esenzione per patologie croniche

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                Guida all'esenzione per patologie croniche

  1. L'esenzione deve essere richiesta all'Azienda USL di residenza, presentando un certificato medico che attesti la presenza di una o più malattie incluse nel d.m. 28 maggio 1999, n. 329 e successive modifiche. Il certificato deve essere rilasciato da un presidio ospedaliero o ambulatoriale pubblico.
Sono validi ai fini del riconoscimento dell'esenzione anche:

12/05/14

Lombalgia: la più frequente causa di assenza dal lavoro

clip_image002Lombalgia: la più frequente causa di assenza dal lavoro
Definizione: E' un disturbo frequente in età adulta, con massima incidenza tra i 40 e i 50 anni di età, circa l'80% della popolazione ne è colpito almeno una volta nella vita
La lombalgia (cioè il dolore alla colonna vertebrale, il complesso funzionale che fa da pilastro all’organismo umano)

07/05/14

SINDROME DA MALASSORBIMENTO DI METIONINA

clip_image002 SINDROME DA MALASSORBIMENTO DI METIONINA Compresa : DISTURBI DEL METABOLISMO E DEL TRASPORTO DEGLI AMINOACIDI
Codice esenzione : RCG040

Definizione
Disordine autosomico recessivo a carico dell'assorbimento della metionina, in cui le urine hanno il caratteristico odore che ricorda l'interno di un essicatoio per i luppoli, dato dall'acido alfa-idrossibutirrico prodotto dall'azione dei batteri sulla metionina non assorbita; e caratterizzata da capelli bianchi, ritardo mentale, convulsioni ed episodi di iperpnea (Dorland's Illustrated Medical Dictionary, 29th Edition).

Segni e sintomi
Il malassorbimento della metionina e una condizione molto rara. Fu descritta per la prima volta da Smith e Strang, che descrissero un neonato che presentava ritardo di sviluppo,

26/04/14

Convulsioni febbrili: Sintomi, Diagnosi, Terapia

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Convulsioni febbrili: Sintomi, Diagnosi, Terapia

Convulsione febbrile: definizione
Più che un’unica entità clinica, le convulsioni febbrili costituiscono una variante sindromica che raggruppa differenti tipologie di crisi convulsive semplici e/o epilettiche. Nonostante le probabilità che un bambino colpito da una convulsione febbrile sviluppi epilessia siano piuttosto scarse, è sempre indispensabile il parere del medico ed, eventualmente, l’ospedalizzazione.
Oggi, grazie al perfezionamento delle tecniche diagnostiche e terapiche, le convulsioni febbrili devono essere considerate una forma benigna, che ben si distingue dall’epilessia.

23/04/14

IL COORDINATORE INFERMIERISTICO

  
IL COORDINATORE INFERMIERISTICO

                                            PREMESSA
Prima di parlare in dettaglio delle varie forme di responsabilità professionale dell’infermiere cui è assegnata in via transitoria la “funzione di coordinamento”, è necessaria una breve sintesi delle disposizioni che disciplinano l’esercizio professionale dello stesso infermiere. Nell’attesa normativa di uno specifico profilo per il coordinatore, infatti, le responsabilità del primo sono parte indistinguibile di quelle aggiuntive - nel caso d’assegnazione di funzione - svolte dal secondo.
Sulla base della Legge n. 42/1999, l’infermiere,

18/04/14

IL DOLORE NEL BAMBINO


IL DOLORE NEL BAMBINO
Il dolore è un sintomo frequente in corso di malattia: spesso segnale importante perla diagnosi iniziale,fattore sensibile nell’indicarne evoluzioni positive
o negative,innegabile presenza in corso di molteplici procedure diagnostiche
e/o terapeutiche e costante riflesso di paura e ansia per tutto quello che la malattia comporta.È,fra tutti,il sintomo che più mina l’integrità fisica e psichica della persona malata e più angoscia e preoccupa i suoi familiari,con un notevole impatto sulla qualità della vita durante e dopo la malattia.
E,se questo è vero per l’adulto, ancora più evidente è per il bambino.
È ormai certo,infatti,che non esistono limiti d’età alla percezione del dolore:
a partire dalla fine del secondo trimestre digestazione,il feto possiedela struttura anatomica e
neurochimica adeguata per percepire ildolore,e sin dall’età neonatale esiste una“memoria del dolore”.
Confermate inoltre,da più lavori inletteratura,sono le conseguenze a breve(peggioramentoclinico,complicanze,prolungamento dell’ospedalizzazione…) e a lungo termine (dolore cronico,
alterazione della soglia del dolore, problemi psico-relazionali…) provocate
da stimolazioni nocicettive ripetute in età neonatale-pediatrica, non coperte in
maniera adeguata con terapia antalgica.




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13/04/14

Norme di comportamento per la Libera Professione

                                                                 

Norme di comportamento per la Libera Professione

Documento del Comitato centrale della Federazione nazionale dei Collegi IPASVI  
Titolo I – Principi generali Art. 1 L’infermiere svolge una professione al servizio della salute del singolo e della collettività. È chiamato non solo ad assicurare una qualificata assistenza infermieristica, ma anche a dare risposte professionali sempre nuove per favorire, interagendo con tutto il personale sanitario, l’aumento del livello di salute nel Paese. L’attività dell’infermiere, nella sua dimensione umana, sociale e professionale, potrà essere meglio interpretata e vissuta se costantemente ispirata ad alcune precise norme comuni.

05/04/14

RACHITISMO IPOFOSFATEMICO VITAMINA D-RESISTENTE

                                                                                                         RACHITISMO IPOFOSFATEMICO VITAMINA D-RESISTENTE

Codice esenzione : RC0170

Definizione
Il rachitismo ipofosfatemico legato all'X (RLX) e la forma piu comune di rachitismo ereditario. I bambini affetti da questa malattia sono di bassa statura, essenzialmente a causa della deformazione ad arco degli arti inferiori, e presentano inoltre deformazioni scheletriche di tipo rachitico e una ridotta mineralizzazione ossea. Il RLX e causato da tre difetti principali: un ridotto riassorbimento renale di fosfato che determina iperfosfaturia e ipofosfatemia, livelli sierici di 1,25-diidrossi vitamina D (calcitriolo) ridotti in termini assoluti o in relazione al grado di ipofosfatemia e ridotta attivita osteoblastica con deficit minerale perilacunare

30/03/14

Malattia mani bocca piedi

clip_image002Malattia mani bocca piedi
malattia  “mani piedi bocca” o “Hand, foot and mouth disease ” in inglese. Come dice il nome stesso della malattia, le macchie (che si trasformano rapidamente in vescicole) compaiono nelle mani, nei piedi ed in bocca. Ma le “macchie” possono comparire anche sul dorso di mani e piedi, sulle gambe e braccia e su altre parti del corpo, soprattutto sui glutei.  La malattia ha generalmente decorso benigno, ossia tende di norma a guarire spontaneamente senza complicazioni

22/03/14

LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO

www.pediatric-rheumathology.printo.it
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LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO

Codice: 028.710.0
Che cos’è?
Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia cronica autoimmune che può colpire diversi organi del corpo, in particolare la cute, le articolazioni, il sangue ed i reni. Autoimmune significa che c’è una disfunzione del sistema immunitario che invece di proteggere il corpo da virus e batteri, attacca i propri componenti (vedi prossimo paragrafo).
Il nome lupus eritematoso sistemico risale all’inizio del XX secolo. Lupus è una parola d’origine latina, che si riferisce al caratteristico rash (lesione/eritema della cute) a forma di farfalla

13/03/14

GANGLIOSIDOSI

clip_image002 GANGLIOSIDOSI
Codice esenzione : RFG030

Definizione
Un gruppo di malattie ereditarie spesso fatali contraddistinte dall'accumulo di gangliosidi nei lisosomi, dovuto a deficit enzimatici. Le gangliosidosi includono la malattia di Tay-Sachs, la gangliosidosi GM1, gangliosidosi GM2 e la malattia di Sandhoff; esse sono accumunate dalla degenerazione del sistema nervoso con esordio nella prima o seconda infanzia. (Menkes, Textbook of Child Neurology, 5th ed, pp89-97) (Medline Thesaurus).
Segni e sintomi
GANGLIOSIDOSI GM1
La Gangliosidosi GM1 e una malattia rara con manifestazioni cliniche eterogenee. Rappresenta una malattia neurosomatica che si sviluppa prevalentemente nella prima infanzia

03/03/14

POLIARTERITE NODOSA

clip_image002 POLIARTERITE NODOSA
Codici Codice esenzione : RG0030

Definizione
La poliarterite nodosa (PAN) e una vasculite primaria, nel senso che il danno vascolare e la lesione fondamentale. In alcuni casi la PAN e secondaria all'epatite virale B (HBV).La poliartrite nodosa colpisce principalmente le arterie di piccolo e medio calibro, in assenza di glomerulonefrite o vasculite a carico di arteriole, capillari o venule. Per arterie di medio calibro si intendono le diramazioni intraparenchimali delle principali arterie che riforniscono un dato organo.

24/02/14

IL DOLORE DEL BAMBINO COME RICONOSCERLO E COME AFFRONTARLO

    neonati_10                                                                                                                   IL DOLORE DEL BAMBINO COME RICONOSCERLO E COME AFFRONTARLO 

Secondo la IASP ( International Association for the Study of Pain 1986) e l’O.M.S. il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a un danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termine di danno. Il dolore è sempre un’esperienza soggettiva, ogni individuo apprende il significato di tale parola attraverso le esperienze correlate ad una lesione durante i primi anni di vita. Sicuramente si accompagna ad una componente somatica ma ha anche carattere spiacevole e perciò ad una carica emozionale.
Il dolore è composto:
· Da una parte PERCETTIVA ( nocicezione ) che costituisce la modalità sensoriale che permette la ricezione ed il trasporto al sistema nervoso centrale di stimoli potenzialmente lesivi per l’organismo.

17/02/14

DISTURBI DEL CICLO DELL'UREA

DISTURBI DEL CICLO DELL'UREA

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Codici Codice esenzione : RCG050

Definizione
Il catabolismo degli aminoacidi conduce alla formazione di ammonio libero, altamente tossico per il sistema nervoso centrale. L'ammonio viene detossificato ad urea attraverso una serie di reazioni note come ciclo di Krebs-Henseleit o ciclo dell'urea. Per la sintesi di urea sono necessari cinque enzimi: carbamilfosfato sintetasi (CPS), ornitina transcarbamilasi (OTC), argininsuccinato sintetasi (AS), argininsuccinato liasi (AL), ed arginasi. Un sesto enzima, N-acetilglutammato sintetasi, e inoltre richiesto per la sintesi di N-acetilglutammato, il quale e un attivatore dell'enzima carbamilfosfato sintetasi (CPS).

08/02/14

Trasfusioni di sangue

clip_image002 Trasfusioni di sangue

In Italia la pratica della trasfusioni è ormai sicura: per ridurre i rischi il Decreto ministeriale del 2005disciplina le attività trasfusionali, definendo una procedura che ricomprende tutte le fasi che vanno dalla donazione all’inoculazione del sangue intero o degli emocomponenti.
Nonostante sia una procedura sicura, la trasfusione di sangue rimane una pratica percepita spesso come rischiosa. Questo Click salute vuole aiutare a comprendere che cosa ci si deve aspettare prima e dopo la trasfusione e quali sono i rischi.
In particolare questo Click salute risponde ai seguenti quesiti:

Che cos’è una trasfusione di sangue?

La trasfusione di sangue consiste nel trasferire una certa quantità di sangue, appunto, da un soggetto all’altro per via endovenosa: si parla a questo proposito di un donatore e di un ricevente.

01/02/14

Aspetti Legali della cartella infermieristica

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Aspetti Legali della cartella infermieristica

La cartella infermieristica è lo strumento, su supporto cartaceo e/o informatico, atto a contenere la registrazione dei dati e l'insieme dei documenti di pertinenza infermieristica sul caso/utente. Certifica e organizza con logica ed efficacia tutte le informazioni e le attività assistenziali della persona, raccolte e/o eseguite dall'infermiere. Viene utilizzata per la redazione di anamnesi, per la definizione degli obiettivi assistenziali, per l'annotazione degli interventi effettuati e per la valutazione dei risultati.

25/01/14

LEGGERE E CAPIRE GLI ESAMI DEL SANGUE






    CAPIRE GLI ESAMI DEL SANGUE
 Valori normali degli esami di laboratorio nei bambini leggi----- QUI

L’ABC degli esami di laboratorio
Tutte le analisi chimiche
Servono per valutare il corretto funzionamento dei vari metabolismi che si ritrovano nel nostro organismo, evidenziando in pratica come le varie sostanze chimiche vengono prodotte ed elaborate all'interno degli organi.

La lettura delle analisi del sangue va fatta dal vostro medico curante, che saprà leggere alla perfezione i dati. Dando uno sguardo agli esiti, però, potrete facilmente capire se è in corso qualcosa che non va, anche perché solitamente vengono inseriti anche i valori di riferimento che rientrano nella normalità. 

Glicemia
E' un valore (quello normale deve essere compreso tra 70 e 110 mg%) che serve per evidenziare il metabolismo degli zuccheri nel sangue

20/01/14

Malattia di Crohn

Malattia di Crohn
Codici di esenzione
SSN italiano 009

La malattia di Crohn o morbo di Crohn, nota anche come enterite regionale, è una malattia infiammatoria cronica dell'intestino (MICI) che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, dalla bocca all'ano, provocando una vasta gamma di sintomi. Essa causa principalmente dolori addominali, diarrea (che può anche essere ematica se l'infiammazione è importante), vomito o perdita di peso[1][2][3],

16/01/14

LIPODISTROFIA TOTALE

clip_image002 LIPODISTROFIA TOTALE
Codice esenzione : RC0080

Definizione
Le lipodistrofie sono un gruppo di malattie metaboliche rare contraddistinte da anomalie del tessuto adiposo, perdita generalizzata o parziale del grasso corporeo, alterazioni del metabolismo glucidico e lipidico, importante resistenza all'insulina endogena ed esogena e disordini immunologici. Queste malattie si differenziano tra loro per la distribuzione anatomica del tessuto distrofico e per il grado di interessamento sistemico.

13/01/14

EHLERS-DANLOS, SINDROME DI

clip_image002 EHLERS-DANLOS, SINDROME DI
Codici di esenzione
SSN italiano RN0330

Patologia congenita caratterizzata da un’alterata elasticità della cute e delle articolazioni. È divisa in diversi tipi in base alle caratteristiche cliniche.Gli organi più colpiti sono le articolazioni e la cute. Le articolazioni si presentano ipermobili causando lussazioni di varia gravità delle anche e della grosse articolazioni. Nelle forme più gravi è necessario l’intervento chirurgico mentre nelle forme più lievi i pazienti riescono a ridurre le lussazioni autonomamente e ad evitarle limitando l’attività fisica. La cute appare sottile,

07/01/14

CUTIS LAXA

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CUTIS LAXA
Codice esenzione : RN0500

Definizione
Gruppo di malattie del tessuto connettivo in cui la cute appare lassa e forma delle pieghe. Si ritiene che la scarsa elasticita del tessuto sia imputabile ad anomala formazione di elastina. La cute laxa e di solito una malattia genetica, ma sono state segnalate forme acquisite (From Dorland, 27th ed) (Medline Thesaurus).

Segni e sintomi
Cutis laxa e il nome con cui si indica un gruppo di malattie rare accomunate da cute lassa e ridondante e manifestazioni diffuse a carico di altri organi.

04/01/14

FACCIAMO LA NANNA

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FACCIAMO LA NANNA!


COS’ E’ IL SONNO?

Il sonno per il bambino è un momento indispensabile per recuperare le energie spese durante le attività della giornata (es nel pianto, nel movimento, nel gioco) e per favorire il suo sviluppo neuropsicologico. Non dovrebbe mai essere interrotto anche se è l’ora del pasto: il bambino si nutre non solo di cibo, ma anche di attenzioni, di rispetto e di amore.
QUANTO DORME UN BAMBINO?

Di solito, nel primo mese di vita un bambino dorme in 5-6 riprese,