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30/07/12

La Nutrizione Artificiale in Eta’ Pediatrica.

    La Nutrizione Artificiale in Eta’ Pediatrica.
I bambini attraverso il loro ciclo di sviluppo hanno un potenziale di crescita che li rende particolarmente suscettibili alle conseguenze della malnutrizione. Nel feto e nel bambino molto piccolo la malnutrizione intrauterina ed extrauterina possono avere conseguenze che si ripercuotono anche per tutta la vita; per il bambino con una patologia acuta o cronica lo stato nutrizionale inadeguato può avere un effetto negativo sulla durata della ospedalizzazione e sulla risposta alla terapia .

La nutrizione artificiale consente di fornire a bambini che non sono in grado di assumere adeguate calorie per via orale, i nutrienti utilizzando la via enterale o quella parenterale con la finalita’ di mantenere un normale accrescimento, correggere e prevenire uno stato di malnutrizione.
Indicazioni della nutrizione artificiale.
L’utilizzo delle nutrizione artificiale e’ diffuso per molte ragioni: la malnutrizione e’ frequente nei bambini ospedalizzati, vi e’ una associazione tra malnutrizione ed aumentata morbidita’ e mortalita’, i bambini in buone condizioni nutrizionali rispondono piu’ favorevolmente al
trattamento e infine la nutrizione artificiale puo’ essere attuata con sicurezza nella maggior parte dei
bambini.
In generale, le finalità della nutrizione artificiale sono:
-mantenimento di uno stato eutrofico e correzione o prevenzione di uno stato di malnutrizione,
-somministrazione di substrati metabolici (es.m.metaboliche),
-somministrazione di nutrienti a scopo terapeutico (es. m.di Crohn).
Il supporto nutrizionale artificiale dipende anche dallo stato metabolico del paziente che riflette il corso della malattia ed il preesistente stato nutrizionale.
Valutazione dello stato nutrizionale e razionale per l’impiego della nutrizione artificiale .
Il processo di identificazione del bambino malnutrito inizia con una operazione di screening clinico- nutrizionale dal quale emerge l’indicazione per una valutazione nutrizionale piu’ approfondita alla quale consegue la pianificazione di una strategia nutrizionale appropriata.
Lo screening nutrizionale, che identifica i bambini a rischio di malnutrizione o quelli malnutriti, deve comprendere la valutazione di peso e le sue variazioni , il rapporto tra peso e altezza, la diagnosi primaria e le patologie associate.
La valutazione nutrizionale completa descrive lo stato nutrizionale attuale; questo processo si basa sulle seguenti valutazioni: anamnesi farmacologia,medica e nutrizionale, esame fisico, misure antropometriche e dati di laboratorio; si tratta di un processo dinamico soprattutto nel malato acuto e deve essere ripetuto con una frequenza dettata dall’andamento clinico del paziente e dagli interventi chirurgici o farmacologici che possono influenzare direttamente o indirettamente lo stato nutrizionale. La valutazione dello stato nutrizionale e’ utilizzata per definire lo stato di malnutrizione proteico-calorico che correla con una aumentata morbidita’ e mortalita’ del bambino. Si definiscono a rischio nutrizionale le seguenti categorie (1):
-neonati di peso molto basso alla nascita oppure neonati di basso peso alla nascita anche in assenza di malattia digestive, cardiache e polmonari;
-neonati di peso alla nascita inferiore alle due deviazioni standard al di sotto della media (intorno al
3° percentile) per l’età gestazionale sulle curve del peso del feto;
-calo ponderale acuto > 10%;
-rapporto peso/lunghezza o peso/altezza inferiore al 10°percentile o superiore al 90° percentile;
-aumentate richieste metaboliche;
-ridotta capacita’ di deglutire o tollerare i nutrienti somministrati per via orale;
-documentato insufficiente introito o tolleranza di nutrienti (maldigestione o malassorbimento);
-inadeguato incremento ponderale o significativo rallentamento con allontanamento dal proprio percentile di crescita.
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